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Nome prodotto: Amplificare monofonico Canary CA-330
Produttore: Canary Audio
Costo: Vedi recensione (Conversione di valuta)
Recensore: Roger McCuaig - TNT Canada
Data recensione: Settembre 2017
Traduzione a cura di: Stefano Miniero
Ho posseduto per molti anni una coppia di amplificatori monoblocco Canary CA-330. La versione dei miei esemplari era la Mk-I, che però è ormai fuori produzione ed è stata sostituita dal modello Mk-II. Stando al produttore, la versione Mk-II è sostanzialmente una versione MK-I aggiornata e modificata. Secondo la Canary stessa, l'ultima versione è accreditata di “bassi più profondi e alti più precisi”. In realtà farei meglio a dichiarare subito che amo questi amplificatori, e se la versione MK-II è almeno uguale o addirittura migliore di quella precedente, cosa certamente verosimile, sono sicuro che adorerò anche quest'ultima.
Questa azienda a me pare ben poco convenzionale. Perdonate il gioco di parole ma non sono riuscito a resistere (nella versione originale si dice della Canary che sia “ un uccello un po' strano”, ma Canary in Inglese è anche il canarino - NDT). Sul loro sito web non viene riportato alcun indirizzo fisico o sede legale. Se poi si prova a cercare un rivenditore, viene mostrato un solo indirizzo per gli Stati Uniti, JM Sound, e nessuno per il Canada. Digitando l'indirizzo della JM Sound si arriva direttamente alla pagina web della vendita! D'altra parte, cercando su internet, si trovano parecchi prodotti della Canary in vendita. Io però, non sono stato capace di trovare alcun listino prezzi ufficiale. Credo comunque che il prezzo al dettaglio originale fosse di 9000 Dollari Canadesi. All'epoca, il tasso di cambio era piuttosto favorevole, infatti, mi pare che il prezzo al dettaglio per gli Stati Uniti fosse intorno ai 6000 Dollari. Io comprai i miei esemplari di seconda mano da un ingegnere audiofilo, che aveva deciso di auto-costruirsi dei finali a triodi Single Ended.
In qualche occasione ho avuto dei contatti con la Canary sia telefonici che via email; volevo avere delucidazioni di carattere tecnico, ma ho avuto risultati alterni. A volte ho avuto l'impressione di un servizio tecnico eccellente, ma in un caso dovetti parlare con una persona con grosse difficoltà con l'Inglese. Talvolta ho ottenuto risposte alle mie email nel giro di sole 24 ore, ma altre volte ho dovuto far seguito con contatti vocali piuttosto difficili sul piano linguistico, prima di essere contattato dal loro supporto tecnico. In effetti, credo che vi sia un servizio autorizzato sulla costa orientale degli Stati Uniti, ed uno sulla costa occidentale del Canada, ma non posso confermarlo.
Il manuale utente per il miei CA-330 è piuttosto scarno, ma l'essenziale non manca. Due pagine sono dedicate alle informazioni sulla sicurezza, una all'installazione delle valvole, un'altra alla regolazione del bias ed infine una riporta tutte le specifiche tecniche. Chiaramente, una delle parti più importanti del manuale è proprio quella relativa alla regolazione del bias, ma la legge di Murphy è inesorabile, ed infatti è sbagliata. Per fortuna, il valore riportato sul manuale è talmente lontano da quello giusto che nessuno che sia ferrato con gli amplificatori a valvole lo imposterebbe davvero. Alla fine ho dovuto chiamare la Canary per avere il valore corretto (0,55 V). Troverete maggiori dettagli sulla regolazione della corrente di bias nella sezione delle specifiche tecniche.
La Canary produce anche un modello denominato CA-339 che, per quanto capisco, è identico al CA-330 tranne per il fatto che monta quattro valvole 300B per ciascun finale, invece delle due del CA-330. Questo fratello maggiore vanta infatti una potenza di 50 Watt. Sul suo sito web, Arthur Salvatore, riferendosi al CA-339, parla di classe di funzionamento B ad alta efficienza. Considerato il modo in cui Arthur ha congegnato il suo sistema di valutazione delle classi di funzionamento, ed il fatto che in tale sistema attualmente sono solo due gli amplificatori in produzione che lavorano in Classe A, la catalogazione in Classe B è un gran bel risultato.
La costruzione appare estremamente solida, con un telaio ad elevato spessore ed un frontale molto massiccio. Tenete presente che ho sostituito i cavi di alimentazione originali, che sembravano comuni cavi da computer, con altri di sezione da 12. L'assorbimento di questi amplificatori si attesta sui 240 Watt, per cui, se li si lascia accesi tutto il giorno, si potrebbe far lievitare la bolletta della corrente. Entrambi i finali afferiscono alla stessa linea che alimenta il resto del sistema nella mia sala d'ascolto, ecco perché ho deciso di ricablare la linea con cavi di sezione maggiore. Quando si accende il grosso interruttore a levetta sul frontale dell'apparecchio, nelle due finestrelle sul pannello anteriore si illuminano le scritte di colore blu. In generale, questi apparecchi comunicano una sensazione di robustezza ed hanno un aspetto da prodotto high end.
Come si può vedere dalla foto qui sotto, la qualità costruttiva appare evidente tanto all'esterno che all'interno dell'apparecchio. I materiali e le connessioni sono di grande sezione e di qualità molto elevata. I cavi di segnale sono terminati con connettori saldati, poi saldati a loro volta da entrambi i lati delle schede. Notate i condensatori Hovland Musicaps (quelli di colore giallo). Nelle foto, comunque, le valvole della sezione rettificatrice sono spesso nascoste dalle grosse 300B.
In alcuni casi, la sensibilità in ingresso potrebbe rappresentare un problema; dato che il valore di uscita nominale tipico dei pre-amplificatori si attesta sui 2 Volt, anche usando altoparlanti ad alta efficienza, come succede spesso con gli amplificatori valvolari, con una potenza in uscita tanto bassa, l'escursione effettivamente usabile del potenziometro del volume sta tra lo 0 ed il 25%. Infatti questo è anche il mio caso, considerato che uso diffusori Coincident Total Victory II, accreditati di una sensibilità di circa 96 dB/Watt in un ambiente relativamente piccolo.
Un dettaglio tecnico che merita un approfondimento è la regolazione del bias. Nel progetto del Canary, il bias delle valvole 300B deve essere impostato manualmente per ciascuna valvola, tramite un'apposita vite. Nel mio caso, ho disposto gli amplificatori più vicino possibile ai diffusori, in modo da minimizzare la lunghezza dei cavi di potenza. La controindicazione è che in questo modo risultano più difficilmente accedibili, per cui per regolare il bias con cacciavite e multimetro, mi serve una grande agilità, una luce potente e tre mani! Trovo che la regolazione della corrente di bias sia un processo piuttosto lungo ed io, tipicamente, ci metto circa due giorni per completarla. Le valvole devono essere ben scaldate prima di iniziare e, per come la vedo io, devono stabilizzarsi per almeno un'ora tra una regolazione e l'altra. Visto che gli intervalli di regolazione sono minimi, ed è piuttosto facile eccedere quando di gira la vitina, considerato anche che la regolazione di una singola valvola impatta sensibilmente anche sull'altra, è necessario tornare molte volte sulla stessa impostazione. Ho parlato di questo con la Canary ma, naturalmente, mi hanno detto che la regolazione del bias dovrebbe essere piuttosto agevole. Per cui o i miei esemplari hanno qualche anomalia, oppure le valvole 300B che uso io sono più difficili da tarare delle altre. In tutti i casi, il suono che scaturisce da questi amplificatori rappresenta una bella motivazione per non perdersi d'animo con le difficoltà nella regolazione della corrente di bias.
Personalmente sono un convinto sostenitore delle valvole 300B, specie quando sono integrate in un progetto ben congegnato. Non è impossibile progettare amplificatori basati sulla 300B ma non contraddistinti da bassi troppo morbidi o impastati, oppure dall'esagerata gamma media spesso attribuita a questo tipo di valvole. Infatti, in un amplificatore ben progettato e interfacciato con diffusori adatti, le valvole 300B possono avere una resa superba. In questi casi, c'è una meravigliosa capacità di comunicare tutta la bellezza ed il dettaglio nella musica, senza quelle sonorità eccessivamente asciutte o innaturali. D'accordo, mi rendo conto che sto diventando un po' troppo romantico, ma credo di aver reso bene l'idea. I finali CA-330 possono spingersi molto in alto sul piano della resa sonora. Quello che voglio dire è che se vengono equipaggiati con valvole di alta qualità, inseriti in un impianto di qualità altrettanto elevata ed alimentati da buone registrazioni, i risultati all'ascolto possono essere sorprendentemente buoni.
Da quando ho installato questi finali nel mio impianto ho effettuato molti upgrade, e ad ogni modifica le differenze sono state subito evidenti. Ad esempio, quando ho montato delle valvole NOS sul mio pre-amplificatore e sullo stadio phono, ho potuto percepire chiaramente i miglioramenti. Allo stesso modo, quando ho cambiato testina, trasformatore step up, cavi di segnale o qualunque cosa vi venga in mente, ho potuto sentirne immediatamente l'effetto. In breve, i finali CA-330 prendono quello che gli si dà in pasto e lo riproducono tanto fedelmente, che qualunque modifica nell'impianto balza subito alle orecchie.
La prima configurazione che ho usato con gli amplificatori Canary è stata con i diffusori Gallo Reference 3.1. Uno dei punti di forza di questi diffusori è la capacità di ricostruire il palcoscenico virtuale, posizionando in modo molto preciso strumenti e voci. E con i CA-330, il posizionamento e la focalizzazione, in tutte le dimensioni, erano chiari e precisi. Ho ascoltato parecchie esecuzioni di piccoli ensemble Jazz degli anni '50 e '60, ed alcune di queste registrazioni sono state prodotte prestando grande cura al posizionamento degli strumenti: bene, la configurazione Canary/Gallo si è rivelata assai efficace nel ricostruirlo. Ma i diffusori Gallo oramai non sono più a mia disposizione ed i Coincident Total Victory II, sebbene gli siano superiori sotto molti aspetti, non sono altrettanto efficaci nella ricostruzione spaziale. È quindi evidente che non è un problema degli amplificatori.
Anche la dinamica è un parametro nel quale i finali CA-330 riescono ad eccellere. Ho sempre pensato che la gamma dinamica di questi amplificatori fosse piuttosto buona, ma quando ho inserito nel sistema il preamplificatore Doge 8, con le valvole Siemens 12AT7 del 1966 (NOS), sinceramente sono rimasto stupito dal risultato. Il miglioramento nella gamma dinamica era enorme. Ancora una volta, quindi, tutto quello che serve ai CA-330 per rendere al meglio, è che gli altri componenti, collegati a monte o a valle di essi, siano di qualità adeguata.
Infine, anche le valvole rettificatrici nello stadio di pre-amplificazione sono state sostituite con le Phillips JAN (anche queste NOS). L'unica eccezione alle modifiche di cui sopra, riguarda gli interruttori delle valvole rettificatrici. Infatti, non posso affermare con certezza che questo abbia avuto un impatto sensibile. So perfettamente che un rivenditore Canary Statunitense una volta scrisse un articolo, in cui sosteneva che questo era un buon modo per migliorare la resa del CA-330 ad un costo abbordabile. Comunque, io non sono riuscito a sentirlo!
Ho provato tre o quattro tipi diversi di valvole 300B, ma la mia preferita è la TJ Full Music 300B/n. Anche le valvole originali ElectroHarmonix in dotazione vanno bene, solo appena meno bene un po' in tutti i parametri, e comunque mantengono questi amplificatori piuttosto lontano delle loro massime potenzialità. Un audiofilo che vive dalla mie parti, mi ha prestato i suoi KR 300BXLS, che in effetti sono dei veri mostri, con una velocità, un livello di dettaglio ed una dinamica davvero fuori categoria. Ma anche il prezzo è piuttosto elevato. Se volete sentire ogni minimo dettaglio sui vostri dischi degli Steely Dan o dei 10CC, compresi quelli che neanche sapevate che ci fossero, allora i KR sono i vostri amplificatori ideali. Nel mio caso, trovo tutto questo piuttosto eccitante ma fin troppo analitico. È un livello eccessivo per godersi la musica.
Roger Hebert, dei Wyetech labs, mi aveva detto che le valvole TJ Full Music 300B/n avrebbero rappresentato un miglioramento significativo, senza mandarmi in rovina. Per quanto mi riguarda, questa configurazione è quella ideale per me. Con questa modifica, gli amplificatori esibiscono grande trasparenza, precisione, velocità e dinamica, oltre ad avere un suono aperto ma privo dell'aggressività e della sottigliezza di dettaglio dei KR. In sostanza, si tratta di un modo più piacevole di trattare il segnale in arrivo dalla sorgente. In seguito, Roger Hebert mi ha rivelato che è passato ad una generazione successiva di valvole 300B, che però costano di più delle TJ Full Music.
Sono rimasto a lungo seduto di fronte al computer, pensando a come avrei potuto descrivere la sonorità complessiva di questi finali senza far uso di iperboli. Le parole che mi sono venuto in mente sono proprio velocità, trasparenza, precisione, apertura, dinamica e musicalità. In definitiva, se si usano valvole di buona qualità, i finali Canary CA-330 riescono a mantenere tutta la magia promessa dalle 300B. Potreste dover sentire parecchi amplificatori in questa classe di potenza, prima di trovare qualcosa in grado di battere i CA-330, indipendentemente dal prezzo.
Il Sistema di Test | |
Giradischi | - Lenco L75 #1: ricostruito con plinto da 75 libbre, braccio Dynavector DV507 MKII, testina Zyx Universe - Lenco L75 #2: ricostruito parzialmente con braccio Lenco originale, testina Denon DL160 cartridge |
Stadi phono | trasformatore step-up Coincident Statement MC Project phono box SE II |
Sorgenti digitali | Arcam CD72 CD player (usato solo come trasporto) Logitech Squeezebox Music streamer + alimentatore lineare Powerwave HA-5, entrambi collegati al DAC Musical Fidelity X-DAC V3 con alimentatore X-PSU V3 |
Amplificatori | Monoblocchi Canary CA330; con valvole rettificatrici e valvole pilota NOS, valvole 330B TJ Full Music sullo stadio d'uscita (usati per pilotare gli altoparlanti per gli alti e per i medi). Per i woofer, uso un amplificatore Jaton Operetta (modifica recente per la bi-amplificazione) |
Pre-Amplificatori | Doge 8 con 4 valvole NOS Siemens 12AT7s degli anni '60 e 4 valvole NOS EI 12AX7 ante-guerra (queste ultime sugli amplificatori Canary) B&K Pro 10 MC (usato con il with Jaton per i woofer, in modalità bypass, così che non vi siano componenti attivi nel circuito) |
Cavi | Tutti i cavi di interconnessione sono autocostruiti dal sottoscritto, tranne quello in uscita dallo step-up MC che è un Tara Labs RSC Vector 1, ed il cavo phono che è quello Dynavector del braccio |
Diffusori | Coincident Total Victory I; poi aggiornati allo standard Total Victory II di Isreal Blume (il progettista), modificati con piedini più grandi e modificati per la bi-amplificazione (cambiamento recente) |
© Copyright 2017 Roger McCuaig - roger@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com
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