Prodotto: Amplificatore Integrato SCA-35
Costruttore: Dynaco - USA
Costo: circa 300 dollari (usato)
Recensore: Harvey A. Kader - TNT Canada
Recensione: Giugno 2003
Il termine "amplificatore integrato" sembra sempre essere motivo di confusione per alcuni audiofili. Cos'è esattamente un amplificatore integrato? E' un amplificatore come un altro o qualcosa di più? Il Dizionario "Webster Ninth New Collegiate" definisce la parola "integrato" in questo modo: " a disporre, coordinare o fondere in un tutto funzionante o unificato: unito".
L'SCA-35 fu in assoluto il primo amplificatore integrato Dynaco. Un amplificatore integrato è la combinazione di un preamplificatore e un amplificatore finale. Come sappiamo, tra la sorgente (registratore, lettore CD, sintonizzatore, eccetera) e l'amplificatore finale è necessario un pre-amplificatore. Come indica il nome stesso, la funzione del preamplificatore è quella di amplificare il debole segnale proveniente dalla sorgente e portarlo ad un livello appropriato per il finale. Quest'ultimo lo amplificherà ulteriormente per portarlo ai diffusori, e, da qui, giungerà a livelli tali da riempire di suono una stanza. Il preamplificatore possiede un potenziometro del volume, a cui possono essere aggiunti altri dispositivi come i controlli di tono o il bilanciamento tra i canali.
Il Dynaco SCA-35
viene spesso confuso con il Dynaco ST-35 (il piccolo finale della Dynaco,
di cui potete trovare la recensione su questo stesso sito), ed in effetti
ci sono molte caratteristiche comuni tra i due modelli. Curiosamente però,
se la sezione finale dell'SCA-35 è virtualmente identica a quella
dell'ST-35 per alcuni aspetti, per altri se ne discosta completamente.
Per quanto riguarda lo stadio preamplificatore, l'SCA-35 adotta una circuitazione
differente e semplificata rispetto al famoso e popolare Dynaco PAS-3. La semplificazione
progettuale nell'SCA-35 risiede qui. Una brochure della Dynaco del 1964 così descrive
l'amplificatore: "... un progetto minimalista, senza lesinare sulle sue
performace elettriche, sugli aspetti funzionali, e persino sull'aspetto".;
Il pannello frontale è in alluminio anodizzato "gold", e si rifà a quello del pre PAS-3 e del sintonizzatore FM-3. E' un amplificatore compatto (13.5 x 4.25 x 10 pollici) dal peso di circa 20 libbre (sui 9 kg), in gran parte dovute ai pesanti trasormatori di uscita. Il pannello superiore è marrone (lo stesso colore dell'ST-35).
Il pannello frontale ha il selettore per gli ingressi (tape head, phono, radio, tape e spare), il controllo del volume, del balance e due potenziometri per alti e bassi rispettivamente. Alla sua base troviamo i selettori stereo/mono, loudness, filter e power on/off. La posizione "tape head" utilizza un'equalizzazione NAB (per chi utilizza ancora nastri magnetici questa è una manna del cielo) mentre l'equalizzazione dello stadio phono è del tipo RIAA.
Le connessioni posteriori per i diffusiori sono distinte per 16 e 8 ohms e per ogni canale ci sono dei poco diffusi controlli per l'hum. Questi controlli possono essere settati al livello più basso di rumore possibile per gli ingressi a basso livello (infatti, in questa posizione si ottiene il miglior rapporto segnale/rumore), mentre per gli ingressi ad alto livello si possono scegliere delle posizioni che producono un "hum" maggiore.
La Dynaco è sempre stata famosa per il progetto semplice ed elegante delle proprie circuitazioni. L'eleganza sta nel fatto di perseguire l'eccellenza sonora con l'utilizzo del minor numero possibile di componenti elettrici. La semplicità di progetto è realizzata limitando il più possibile la distanza tra gli ingressi e le uscite. Da questo punto di vista i progetti Dynaco sono assolutamente geniali. Per convincervene dovete ascoltarli e vedere la componentistica con i vostri occhi. Ascoltare e vedere per credere!
La potenza d'uscita è di 17.5 watts per canale (la stessa dell'ST-35), la risposta in frequenza è + - 0.25 db 20 Hz -20 KHz, mentre la distorsione armonica è inferiore all'1% da 20 Hz a 20KHz con 1 db a 17.5 watts per canale. La distorsione di intermodulazione è 0,1% ad 1 watt, e cresce fino ad un picco inferiore all'1% a 17.5 watts.
A differenza del PAS-3 che è dotato di controlli di tono (alti e bassi) separati per ciascun canale, nel SCA-35 questi sono unificati per i due canali, che vengono quindi regolati simultaneamnete. Questo peraltro è quello che la maggioranza degli amplificatori usualmente fanno. In questo senso il progetto del PAS-3 è atipico e persino lussuoso.
Come anticipato qualche riga sopra, il circuito preamplificatore dell'SCA-35 è diverso da quello, più complesso, del PAS-3. Quindi, L'SCA-35 non è un semplice matrimonio tra il preamplificatore PAS-3 e il finale ST-35. La sezione pre è davvero semplice: utilizza un'unica valvola 12AX7 per ciascun canale, e questi stessi tubi sono utilizzati per tutti gli ingressi. Il circuito del pre è situato in una scheda prestampata unica per entrambi i canali. In netto contrasto, il PAS-3 utilizza due valvole 12AX7 per ciascun canale, e possiede due schede: una per gli ingressi, con due valvole 12AX7 (una per canale), e un'altra per la fase preamplificatrice successiva (con altri due tubi 12AX7).
Per l'alimentazione
di corrente vengono impiegati due diodi al silicio comuni sia alla sezione
pre che a quella finale. Un unico trasformatore (PA774) alimenta l'integrato (nota del traduttore: come del resto accade nella stragrande maggioranza degli ampli integrati valvolari
costruiti oggi).
Questo è lo stesso usato nell'ST-35. Curiosamente, sebbene due diodi al silicio funzionino sia per la sezione pre che per quella finale, ci sono due condensatori elettrolitici separati per ciascuna sezione.
La sezione finale è virtualmente identica, per alcuni aspetti, a quella dell'ST-35. Vengono impiegati due tubi 6BQ5/EL84 per ciascun canale. Proprio come nell'ST-35, ci sono due circuiti stampati distinti per ogni canale. Comunque, diversamente dall'ST-35, dove i circuiti stampati sono posizionati sui due lati opposti dello chassis, nell'SCA-35 si trovano l'uno a fianco all'altro. I trasformatori d'uscita dell'SCA-35 (Z 565) sono gli stessi dell'ST-35.
Come dicevamo, ci sono altri aspetti in cui la sezione finale di questo amplificatore differisce sostanzialmente da quella del finale da cui deriva. Per pilotare la sezione finale, nell'SCA-35 vengono usate due valvole 7199, una per canale, mentre nell'ST-35 troviamo le 12DW7/7247. Quindi, la tipologia progettuale, relativamente alle valvole usate come driver, è completamente diversa. Le 7199 sono diverse dalle 12DW7/7247. Quest'ultime sono doppi triodi con sezioni diverse l'una dall'altra. Una parte è la metà di una 12AX7, l'altra è la metà di una 12AU7. Una cosa molto interessante è che l'ST-70 utilizza le 7199: quindi, essenzialmente, la scelta delle valvole per l'SCA-35 è un matrimonio tra i tubi d'uscita dell'ST-35 (6BQ5/EL84) e quelli usati come driver dall'ST-70 (7199). Perché l'SCA-35 sia stato progettato in questo modo è un mistero. Per raggiungere la potenza di 17.5 watts per canale e livelli di distorsione analoghi, i progettisti avrebbero potuto utilizzare esattamente lo stesso circuito dell'ST-35. Ma qualcosa li fece optare per le valvole 7199 dell'ST-70. Forse, il design semplificato della sezione pre consentì l'opzione di usare le valvole 7199 dell'ST-70 nella sezione finale.
Ma, arrivati fin qui, ci chiediamo: come suona questo amplificatore integrato? I test d'ascolto sono stato compiuti con diversi generi musicali (sia registrazioni in vinile che su CD). Come giradischi è stato scelto un Dual CS 505-3 con trazione a cinghia, mentre come sorgente digitale si è optato per un Parasound C/DX-88. I diffusori della prova sono stati una coppia di Paradigm 11se Mark II. Questi diffusori hanno un'impedenza nominale di 6 ohms ed il minimo situato a 4 ohms. La sensibilità in sala d'ascolto è di 92 dB, mentre quella in anecoica è di 89 dB. L'SCA-35 è riuscito a pilotare l'impedenza più bassa dei diffusori utilizzando i morsetti d'uscita a 8 ohms.
L'ampli suona molto bene considerata la sua taglia e la sezione pre semplificata. E' una splendida unità da
libreria per piccoli diffusori da libreria. Proprio come l'ST-35 può pilotare
anche diffusori più grandi in un soggiorno ampio, ma solo se i diffusori
hanno un'alta sensibilità. L'SCA-35 non suona esattamente come l'accoppiata
PAS-3/ST-35, nei confronti della quale lamenta una minore estensione nelle
basse frequenze (e teniamo conto che l'accoppiata PAS-3/ST-35 produce meno
basse frequenze rispetto alla coppia PAS-3/St-70). In sostanza L'SCA-35 è più "leggero" in questo parametro rispetto alle più costose accoppiate pre finale della Dynaco.
Nonostante questo è un ampificatore integrato meraviglioso
che può essere ascotato per ore e ore senza alcuna fatica d'ascolto.
Il valore di mercato per un SCA-35 in condizioni eccellenti è di 300 dollari americani. Il prezzo da nuovo nel 1964,
per la versione kit, era di 104.95 dollari, che era esattamente lo stesso
prezzo della versione kit dell'ST-70 nello stesso anno. Un PAS-3 e un ST-35,
entrambi in kit, sarebbero costati circa 136 dollari. Così si scopre che,
proprio in termini di costo, l'SCA-35 era "un progetto semplificato".
Ma non era semplificato nel suono!!
L'integrazione ha i suoi vantaggi...
Copyright 2003 Harvey A. Kader - www.tnt-audio.com
Traduzione italiano: Carlo Trevisan - HTML editing: Andrea De Marco