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Prodotto: stadio phono Fezz Audio Gratia
Produttore: Fezz Audio - Polonia
Prezzo: € 625 - Il prezzo può variare
Recensore: Graeme Budd - TNT Francia
Pubblicato: Novembre, 2020
Traduttore: Roberto Felletti
Non cessa mai di stupirmi il fatto che per un formato dichiarato morto negli anni '80 ci siano così tanti prodotti disponibili per coloro tra noi che desiderano ostinatamente continuare con l'audio analogico. E mi stupisce ancora di più il fatto che la maggior parte di questi prodotti sia di qualità molto buona. Per esempio: a casa, attualmente, ho cinque stadi phono di prezzo variabile tra 300 e 1.500 euro, e potrei convivere felicemente con ciascuno di essi. Sì, certi requisiti di impianto implicano l'uso di certi stadi, ma dal punto di vista dell'ascolto puro credo che non ne abbiamo mai avuti di così buoni.
L'ultimo arrivato è il Fezz Audio Gratia. Avevo sentito parlare della Fezz Audio e del loro debole per gli amplificatori a valvole, per cui all'inizio ero rimasto un po' deluso nello scoprire che il Gratia è un dispositivo a stato solido. Tuttavia il vecchio adagio secondo cui “non conta ciò che fai, ma come lo fai” spesso corrisponde al vero in molti ambiti, e il fatto che il Fezz utilizzi operazionali Burson, una versione dei quali era stata recensita favorevolmente da Mike Cox nel 2014, indica che l'azienda intende puntare molto su questa apparecchiatura. Questo è ulteriormente rafforzato da una costruzione robusta e alcuni connettori molto belli sul retro. Il Gratia può gestire sia testine MM sia testine MC e ha ingressi separati per le due tipologie. La selezione avviene sul retro, come per il guadagno e per il filtro subsonico. Il recensore che è in me si lamenta perché avrebbe preferito avere i comandi davanti, ma in realtà dopo averli impostati ci si dimentica di loro e poiché convivo con un CEC PH53 e una selva di DIP switch, non sono esattamente nella posizione più indicata per...
Il pannello frontale sembra in acrilico (ma in effetti può non esserlo) e presenta un elegante logo Fezz Audio che si illumina quando il dispositivo è acceso (se questo aggiunga o sottragga qualcosa al WAF non saprei, ma sarebbe difficile farne entrare in casa uno di soppiatto). L'interruttore di alimentazione è nascosto su un lato, ma anche in questo caso non è un problema perché il dispositivo è pensato per restare costantemente acceso. Il modello che ho qui è quello nero, ma lo stadio phono è disponibile anche bianco, rosso o bordeaux, per abbinarlo agli altri prodotti Fezz Audio.
Per quanto riguarda le testine, il Fezz funziona con le tradizionali MM con carico di 47 kΩ e, stando alle specifiche, con MC che hanno bisogno di un carico compreso tra 50 e 1.000 Ω. Io ho utilizzato una Audio Note IQ3 (MM) e una Reson Etile (MC), che si aspetta un carico di 100 Ω. Le testine sono state montate, rispettivamente, sui giradischi AN TT2 Deluxe e Linn Axis. Per quanto riguarda l'amplificazione, ho cominciato con il Canary 608LV, ma il leggero ronzio presente in modalità MM è diventato insopportabile in modalità MC. Ho parlato con la Fezz Audio di questo e loro hanno ipotizzato un problema di messa a terra. Non pubblicherò la soluzione proposta, perché penso che sia pericolosa, ma di fatto mi ha spinto a cambiare amplificatore, optando per un AN Oto SE per il resto degli ascolti. Ora, non tutti possono farlo, ma in questo caso più che mai consiglierei di provare prima di acquistare. Per quanto riguarda i diffusori, ho usato sia gli LV IBX-RW3 sia gli AN J Spe. Per scopi comparativi ho tenuto a portata di mano il GSP Audio Accession e il mio CEC PH53 personale.
Ho provato velocemente il giradischi Audio Note e la testina IQ3 con il Gratia in modalità MM, confrontandolo con il GSP; il Gratia ha dato una prova molto buona di sé, pur non avendo la meravigliosa precisione del GSP. Il più costoso stadio phono solo MM lo ha sconfitto di poco sul recupero dei dettagli (aspetto nel quale il Gratia, comunque, riesce molto bene, come vedremo più avanti) e sull'autorevolezza. Però costa il 50% in più di quanto ci si aspetta.
Passando alla combinazione Linn Axis/Reson Etile MC, per il secondo round di test ho collegato il mio CEC PH53. Ne è venuto fuori un carattere simile a quello dello stadio MM (logico, poiché c'è soltanto uno stadio di guadagno extra per l'MC aggiunto al circuito), per cui gli esempi musicali riportati sotto si riferiscono a questo round. Però, prima di arrivare a quello posso riferire che ho riscontrato livelli molto bassi di rumore; anche con impostazioni di guadagno elevate, non c'era ronzio una volta risolto il problema di compatibilità dell'amplificatore, menzionato prima. Ma andiamo avanti con i test. Ho ascoltato una serie di remix di Love Profusion, di Madonna. Con tutti i mix, il Gratia ha offerto una prestazione possente ma senza l'agilità che ammiro nel CEC. Il Gratia si concentra sui musicisti e sul suono degli strumenti, mentre il CEC probabilmente vi darà più informazioni sul modo in cui essi vengono suonati. Il Fezz Audio vi sorprenderà quando il basso attacca, ma il CEC vi farà battere il piede per tutta la durata del brano. Ho notato caratteristiche simili ascoltando The Division Bell, dei Pink Floyd. Il Gratia vi dirà molto sulla voce di Dave Gilmour e coglierà meglio i rumori del sintetizzatore e gli effetti sonori nel missaggio, a spese di un po' di elasticità e di fluidità.
Poi ho tirato fuori Sheik Yerbouti, di Frank Zappa, perché spesso questo album è un buon test per qualunque cosa. Qui le cose si sono fatte interessanti e mentre il Gratia continuava con il suo dettaglio e la profondità del basso, il CEC rispondeva con una migliore proiezione degli strumenti nello spazio, oltre alla grinta e alla proiezione generale. Anche in questo caso, il Gratia ha risolto meglio il complesso mix, ma il CEC ha cercato di dare un'impressione migliore delle voci sullo sfondo, che erano veramente arretrate e non semplicemente ciò che il tecnico del suono voleva.
Per confermare le mie impressioni ho concluso con Who's Next, degli Who. Il Gratia ha cominciato con una superba separazione sulle parti iniziali al sintetizzatore in Baba O'Riley. Il CEC ha risposto con una qualità più umana sulle chitarre. Non fraintendetemi - il Gratia non va male con questo tipo di cose, è solo che il CEC è migliore ed è uno dei motivi per cui mi piace. Inoltre ha dato più senso al modo di suonare, piuttosto enfatico, di Keith Moon, sebbene direi che il Gratia ha vinto la gara relativa al realismo della batteria.
Come esperimento finale ho provato il Gratia anche con l'AN Io 1 MC con step-up AN. L'esperienza è stata interessante, nel senso che con questa combinazione prima usavo l'ottimo stadio phono Audio Note Zero, nonché quello che attualmente preferisco tra tutti gli stadi phono che ho a casa. Il Gratia non mi ha dato l'impressione che mancasse molto. Ammetto che non stavo facendo un ascolto critico, mi stavo semplicemente godendo ciò che l'impianto faceva - è sempre un buon segno.
Come pensiero di commiato, ho letto la recensione di Mike sugli operazionali Burson e la ricchezza tonale di cui lui parla descrive piuttosto bene la prestazione del Gratia. Ora, questa potrebbe essere una coincidenza e sei anni dopo siamo alcune generazioni più avanti lungo il percorso evolutivo di questi dispositivi, ma il Gratia non potrebbe certo essere mai accusato di avere un suono esile. Penso che questo possa dipendere anche dall'occupazione abituale dei suoi progettisti: gli amplificatori a valvole. È un indicatore sicuro che questi dispositivi funzionano, e anche bene.
Questa recensione non è stata la più facile da scrivere perché a) il Fezz Audio Gratia è un ottimo stadio phono e b) sotto certi aspetti è migliore, e costa meno, del mio abituale riferimento, sebbene non sia migliore in senso assoluto. Teoricamente mi piacerebbe unire la forza del CEC di riferimento e del Gratia, dopodiché potrei dire “compratelo senza riserve!” Purtroppo la vita non va così, per cui devo offrire un'opinione; ed eccola: per chi preferisce il dettaglio e il tono degli strumenti rispetto alla proiezione e alla fluidità, questa è una proposta allettante. Il Fezz Audio Gratia è costruito molto bene e secondo me vale ogni centesimo dei davvero ragionevoli 625 euro richiesti. Se battere il piede è ciò che preferite, allora probabilmente vi consiglierei qualcos'altro; sono sicuro che proprio in queste pagine ci sia qualcosa che fa per voi. Diversamente (previa verifica del problema di compatibilità dell'amplificatore menzionato prima), per un po' di tempo potrebbe benissimo essere lo stadio phono in grado di soddisfare i requisiti di molte persone, grazie alla possibilità di gestire un'ampia varietà di testine e alle sue prestazioni, nel complesso lodevoli.
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