Fosi P3 - preamplificatore a valvole

Lo sfascino delle valvole...

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Prodotto: Fosi P3 - preamplificatore a valvole
Costruttore: Fosi Audio - Cina
Prezzo: ±100€
Recensore: Lucio Cadeddu - TNT-Audio Italia
Recensito: febbraio, 2024

[Fosi P3 - vista frontale]

Introduzione

Poco dopo l'introduzione sul mercato dell'ambizioso ampli integrato V3 che ho recensito circa 8 mesi fa, la Fosi Audio ha ascoltato le richieste degli acquirenti che chiedevano più ingressi, il Bluetooth, un'uscita cuffia e, perché no, due valvoline colorate per fare scena e, magari, smussare il suono del V3 (che non ne aveva bisogno). Così, anziché realizzare un V3 con più ingressi e telecomando, che sarebbe stata LA cosa da fare, ecco pronto il P3.

Uno sguardo da vicino

Il P3 è un piccolo preamplificatore linea, con due buone valvole GE JAN 5654W americane, un ingresso Bluetooth 5.1 asservito a un chip Qualcomm QCC3031 che consente connessione aptX HD e aptX LL, un solo ingresso linea, un'uscita linea e una AUX OUT per il subwoofer, uscita cuffia e controlli di tono. La componentistica è di medio-alta qualità, condensatori cinesi a basso ESR e una batteria di condensatori Elna audiophile-grade. I potenziometri sono tutti lineari del tipo B50K, sebbene nel sito dichiarino A50K. La coppia di valvole Made in USA, da sola, costa quasi 30€ su Amazon e 15€ su Aliexpress. La costruzione interna è molto curata. Manca il telecomando, che sarebbe stato utile, e non c'è un secondo ingresso linea né un ingresso digitale. Ci sono i controlli di tono: ±10dB sui bassi e ±6dB sugli alti.

L'estetica è curata, con un'illuminazione blu che traspare da sotto le due valvole, e il livello di finitura è buono. L'alimentatore esterno fornisce 12V a 1.5A. Ovviamente, il P3 può essere utilizzato come preamplificatore linea a sé stante, collegato a un finale di potenza. Le mie prove, pertanto, si sono svolte in due modi: P3 come preamplificatore puro e P3 usato a monte dell'integrato V3.

[Fosi P3 - vista interna]
Vista della curatissima realizzazione interna (click per l'immagine ad alta risoluzione)

Specifiche tecniche dichiarate

Lo sfascino delle valvole...

Quando Fosi Audio ha realizzato il P3, l'intento era quello di usarlo a monte del V3. Ho fatto umilmente notare che dal punto di vista logico e tecnico sarebbe stato un suicidio mettere in serie due potenziometri di volume, ma non hanno sentito ragioni. Messo dunque il volume del V3 al massimo, per limitarne l'influenza, mi sono apprestato a valutare il ruolo del P3 sul suono complessivo della coppia.

Una piccola premessa, forse ovvia, è d'obbligo: un segnale audio, meno stadi attraversa e meno viene corrotto. Il V3 non aveva necessità di essere preamplificato, funzionava (benissimo!) da solo. Aggiungere uno stadio a monte, coi suoi circuiti e due valvole, non poteva essere una scelta indolore. E infatti, il V3 da solo suona meglio. Molto meglio. Il P3 aggiunge sì qualcosa, ma questo qualcosa è colorazione, distorsione, compressione e limitazione agli estremi della gamma audio. Persino l'immagine si contrae, soprattutto in altezza e in profondità. La dinamica collassa, non c'è più quella bella verve ritmica che contraddistingue il V3.

Qualcuno troverà questa artificiosa distorsione quasi piacevole, in tal caso invito a frequentare un po' di più le sale da concerto, per sentire quale sia il suono reale degli strumenti. Da quel che leggo in giro, sembra essercene un gran bisogno. Speravate di aggiungere una dolce nota calda e valvolare al suono preciso e chirurgico del V3? Sbagliato! Non c'è niente di valvolare nel suono che genera il P3. Quindi: se il V3 così com'è, liscio, non dovesse piacervi, cercate altro, ma non snaturatelo con un distorsore collegato a monte di esso, non lo merita. I distorsori vanno bene con le chitarre elettriche.

Come si possa affermare che il P3 migliori il suono del V3 è qualcosa che sfugge completamente alla mia comprensione. Ma di che mi stupisco? Ho letto una recensione del P3 dove chi scrive le sue impressioni (sito web, non chiacchiericcio da forum, da gruppo FB né da YouTuber sordo, uno dei tanti) affermava che lo zero dei controlli di tono lo si ottiene non con lo scattino centrale (come anche Fosi asserisce) ma ruotando completamente a sinistra le due manopole. E lui la recensione l'ha scritta così, con bassi attenuati di 10dB e alti attenuati di 6dB. E in queste condizioni afferma che suona pure bene. Da non credere.

Un po' sconfortato, anche se il risultato era ampiamente prevedibile, ho provato ad ascoltare il P3 collegato a un finale di potenza, a confronto con altri preamplificatori di pari prezzo, quelli della prova in batteria di qualche tempo fa, più precisamente: l'Akliam/Domelec a valvole, il BRZHIFI VOL-02 a stato solido e i passivi Tisbury Mini e BRZHIFI PAP-FV3-2. Il P3 si è posizionato a metà classifica, tra il pre Domelec a valvole e il BRZHIFI a stato solido. Purtroppo, il confronto col Tisbury è stato devastante per il piccolino con gli occhietti azzurri. È vero che il Tisbury costa un po' di più, ma il confronto è impietoso. Il P3 perde, come facevano gli altri tre preamplificatori, praticamente su tutta la linea: trasparenza, pienezza ed estensione della gamma bassa, pulizia, dettaglio e palcoscenico sonoro. Il suono, confrontato col Tisbury, è piccolo, armonicamente povero, dinamicamente compresso e poco realistico. Si potrebbe pensare (sperare?) che sia eufonico, visto che ci sono le valvole...e invece no, non è neppure valvolare nell'accezione migliore del termine. Non è caldo e smussato, non è ambrato e sinuoso, non è armonico né ricco. In pratica, tutte le caratteristiche che uno si aspetterebbe dalla presenza della valvole...non ci sono. Dirò di più, a tratti si percepiscono cenni di compressione e distorsione nei passaggi musicali più difficili, che il Tisbury invece dipana con la facilità di una grande elettronica.

La differenza tra i due non è a livello di sfumature, ma più del tipo “OK, mettiamo ancora un altro disco!” e “no, spegni tutto per favore”. Col Tisbury la voglia di ascoltare non passa, col P3 ci si stanca presto e ci si annoia. La differenza di prezzo, tenendo conto di questo abisso di prestazioni, è assolutamente trascurabile.

N. B. Naturalmente, quando parlo di un abisso di differenza, cerchiamo di capirci bene: non è che se li ascoltate in un impianto da scrivania con le Lonpoo a fianco del monitor del PC e un amplificatorino da 50€ vi accorgerete della differenza! Probabilmente non sentireste assolutamente alcuna differenza. Il confronto è stato fatto con componenti di livello assoluto, in una stanza acusticamente trattata. Solo così ha senso parlare di differenze, quando si è in condizioni di poterle mettere in evidenza. In assenza di queste condizioni, sarebbe molto più saggio tacere, ché non ve l'ha ordinato il medico di fare i recensori audio. Quindi, se per voi la differenza tra i due non c'è o non vi sembra così evidente, impianto e stanza stanno facendo da tappo. Ammesso che le orecchie funzionino.

Uniche note positive: l'uscita cuffia, che può sempre servire, i controlli di tono, utili anch'essi per correggere eventuali deficit, ambientali, dei diffusori o delle incisioni e la possibilità di giocare con valvole diverse.

[Fosi P3 - tubi illuminati]
Fosi P3 - le GE JAN 5654W illuminate di azzurro

Osservazioni & lamentele

  1. Manca il telecomando e manca un secondo ingresso linea, che sarebbe stato utile.
  2. Come tutti i piccoli componenti HiFi, è facile farlo capovolgere utilizzando cavi rigidi o pesanti.
  3. Ci si può divertire a fare del tube rolling, usando altre valvole e valutando come cambia il suono. Non è esattamente uno sport che mi diverte praticare ma...liberissimi.
  4. C'è un certo ritardo nel funzionamento, dovuto al pre-riscaldamento delle valvole. Niente di fastidioso, sono pochi secondi, ma aspetterei una decina di minuti prima di giudicarlo, le valvole comunque devono entrare in temperatura.
  5. Dal punto di vista sonoro, lo trovo inutile, anzi dannoso se inserito a monte del V3; come pre a sé stante può trovare il suo posto in un impianto con un finale di potenza molto economico. A questo punto, forse, meglio un integrato che faccia entrambe le cose (da pre e finale). A questi livelli di spesa la scelta integrata è sempre vincente. Il P3, globalmente, manca di trasparenza, dettaglio, precisione e pulizia. Il suono è piccolo, anemico e poco coinvolgente.

Conclusioni

Il Fosi P3 è un oggetto che avrà anche la sua ragion d'essere, ma in tutta sincerità io non l'ho trovata. Non aggiunge ingressi linea al V3 (solo il Bluetooth), non offre un telecomando, non ne migliora il suono (non avrebbe potuto!). A che serve dunque? Come pre minimale collegato a un finale di potenza, forse; in fondo costa poco, è carino e ben realizzato. Inoltre, qualora voleste ammaliare i vostri amici con due valvoline in bella vista, illuminate d'azzurro cielo e spendendo pochissimo...questo sarebbe l'oggetto che fa per voi. Per tutto il resto, dovesse servirvi un pre che costa poco e non aggiunge troppo del suo alla musica che lo attraversa...cercate altrove!

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