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Nome prodotto: MySound Cube
Produttore: MySound - Polonia
Distributore per il Regno Unito: Gpoint audio
Costo: £4500 Tasse e Trasporto inclusi. (Conversione di valuta)
(YMMV)
Recensore: Mike Cox - TNT UK
Data recensione: Gennaio 2016
Traduzione a cura di: Stefano Miniero
Sono stato un estimatore degli amplificatori a valvole di H J Leak per diversi anni, specialmente di quelli costruiti tra gli anni '50 ed i '60. Lo Stereo 20 in particolare, vanta tuttora molto seguito tra gli appassionati, che lo apprezzano proprio perché fa uso delle “suadenti” valvole EL84, in classe A ed in configurazione push-pull.
Questi storici amplificatori Leak possono suonare in modo meraviglioso, se accuratamente restaurati, ma la strada per raggiungere una così eccellente resa da simili amplificatori, potrebbe non essere alla portata di tutti. La buona notizia è che se siete alla ricerca di un amplificatore moderno, che usi la valvola EL84, ma non volete farvi carico delle complicazioni insite in una ristrutturazione, e desiderate anche la copertura di una garanzia, allora potete smettere di cercare.
Il MySound Cube in recensione, non è una semplice copia di un amplificatore Leak, ed anzi, concettualmente ne è parecchio distante. Infatti, il Cube usa una sezione rettificatrice a stato solido, caratteristica che farà inorridire i più tradizionalisti. Inoltre, anche il Cube ha una configurazione di tipo push-pull, in classe A, che fa uso appunto delle EL84; Però queste EL84 non hanno l'autoregolazione del bias come nei Leak, e pertanto richiedono una verifica ed una registrazione periodiche.
Secondo le specifiche della MySound, questi monoblocchi hanno una potenza d'uscita di 12W, con una distorsione dello 0.1% ad 1W, ed una banda che va da 16Hz fino a 65kHz. Come è usuale negli amplificatori a valvole, il Cube viene fornito sia con uscite a 4 che ad 8 Ohm. L'ingresso è costituito da un normale connettore phono[1] single ended in standard RCA, e ciascun monoblocco è dotato di un proprio controllo del volume.
Vista posteriore del MySound Cube
Fin qui, potreste pensare che non ci sia molta differenza tra questi Cube e la gran parte dei prodotti del mercato di massa. Ma se date un'occhiata alle immagini, vedrete una coppia di amplificatori che, al contrario, si distingue nettamente dalla massa.
Il nome di questi amplificatori deriva chiaramente dalla loro forma cubica, con le valvole che fuoriescono dalla parte superiore e l'intero blocco racchiuso in una insolita copertura in perspex. I Cube sono rifiniti in un magnifico legno di bubinga, splendidamente laccato e che vi si intona perfettamente. Tuttavia, se non gradite il legno scuro, è disponibile anche la finitura in bubinga chiaro, bianco oppure in nero laccato. Inoltre, se nessuna di queste opzioni incontra il vostro gusto, la MySound potrà adottare qualunque tipo di legno o di trattamento superficiale che desideriate.
I MySound Cube posizionati sul mio rack
Ciascun monoblocco dispone del solo ingresso singolo, il che non li rende certo i dispositivi più pratici che ci siano per collegare direttamente le sorgenti, senza passare per un pre-amplificatore; però se si usa una sola sorgente, tutto si semplifica molto. Il controllo del volume è realizzato con un attenuatore Khozmo con regolazione micrometrica, che ha un movimento perfettamente scorrevole ed estremamente preciso, cosicché risulta agevole bilanciare il volume tra i canali.
Visto che i Cube hanno un aspetto così sorprendente, non dovrete nasconderli alla vista, e siccome in tal modo risulteranno a portata di mano, cambiare tra la sorgente digitale (DAC) e quella analogica (phono), come nel mio caso, non è poi così difficile. Infatti, se anche voi siete abituati ad usare una sola sorgente per molto tempo, prima di passare ad un'altra, la selezione dell'ingresso sarà un lavoretto da pochi secondi, cioè il tempo di staccare il cavo di segnale di una sorgente e connettere quello dell'altra. Io ho usato i Cube anche pilotandoli con il mio pre-amplificatore a trasformatori MFA, impostando la regolazione del volume dei monoblocchi al massimo.
Tale configurazione ha funzionato bene ed ha reso più agevole la selezione delle sorgenti. Tuttavia, per gli scopi di questa recensione, ho collegato le sorgenti direttamente agli amplificatori, proprio per evitare qualunque effetto aggiuntivo sul suono.
Vista ravvicinata del Cube, che mette in risalto la qualità della finitura
Il resto della catena era costituito dai diffusori Eryk S Concept Superioro e dal DAC RT Audio Design, che prelevava il flusso dei dati tramite l'interfaccia coassiale SPDIF da un PC con sistema operativo Audiophile Linux. La catena analogica prevedeva lo stadio phono Whest PS30R, il giradischi Garrard 401 inserito in un plinth fatto su misura ed equipaggiato con il braccio Rega RB1000, con installata la testina Benz Micro Wood. C'era anche un filtro d'alimentazione Lampizator Silk a monte degli amplificatori, mentre il DAC era alimentato a batteria e con il circuito di ricarica disconnesso, almeno durante le sessioni di ascolto critico.
Di solito non apprezzo molto il controllo del volume separato tra i canali, ma con la regolazione micrometrica ed i riferimenti della scala graduata, regolare con precisione il bilanciamento Destra/Sinistra risulta molto facile.
Gli ampli hanno messo in luce la modernità del loro progetto sin dalla prima battuta, esibendo un basso teso e ben controllato. Dico questo, perché alcuni amplificatori valvolari possono avere un suono morbido e non troppo preciso proprio nella regione del basso, sebbene io non abbia mai riscontrato problemi simili sul mio Leak Stereo 20.
Con l'album in vinile “Storm Front” di Billy Joel, si è potuta evidenziare chiaramente l'accuratezza dei Cube nella scansione del tempo. Ora, io non ho particolare familiarità con questo album di Billy Joel, se non altro perché lo acquistai in un mercatino e di conseguenza non l'ho mai considerato tra i miei favoriti.
Ma visto che mi ha fatto riscoprire quanto possa essere divertente la sua musica, dopo questa esperienza lo ascolterò molto più frequentemente, insieme alle sue altre registrazioni.
L'album “Paper Airplane”, di Alison Krauss & Union Station, del 2011, dovrebbe essere una stampa in qualità audiofila da 180g, ed in effetti, il rapporto segnale/rumore risulta estremamente favorevole. Tuttavia non sono sicuro di poter dire cose altrettanto lodevoli del master: infatti ho anche lo stesso album scaricato in formato mp3 e i due formati, contrariamente alle attese, suonano in modo non troppo dissimile.
Ma la cosa importante è che la bellissima voce di Alison Krauss viene riprodotta in ogni sua sfumatura grazie ai Cube, che ne fanno risaltare il timbro in tutta la sua estensione. Come nel caso dell'album di Billy Joel, i Cube lasciano fluire integri tutti gli aspetti migliori della registrazione, e forniscono una prestazione musicale che è in grado di divertire davvero.
Se utilizzate il vinile come sorgente, dovrete necessariamente dedicargli del tempo: infatti, non c'è alcuna possibilità di saltare da un artista o da una traccia di un album all'altra, semplicemente toccando lo schermo di un tablet. Dovete proprio rilassarvi e lasciarvi coinvolgere dall'esecuzione. Io ho apprezzato moltissimo le mie serate in compagnia dei Cube e della mia collezione di vinili. Certo, questi Cube non sono gli amplificatori perfetti per il rock che fa tremare il pavimento, ma eccellono nel restituire i dettagli più fini e la struttura armonica. Per trarre il meglio dai Cube però, avrete bisogno di un diffusore che sia al contempo efficiente e che rappresenti un carico facile da gestire.
Inoltre, questi amplificatori necessitano più di altri di una linea di alimentazione pulita. Infatti, quando all'inizio li ho provati senza far uso del filtro Lampizator Silk, potevano suonare un po' ruvidi nel riprodurre le frequenze più elevate. Ma quella ruvidezza è scomparsa non appena il filtro Silk è stato inserito nel sistema, ed il suono dei Cube è diventato molto più armonioso e piacevole.
Passando alla sorgente digitale, con l'album del 1998 “Vertigo”, di Jesse Cooke, sono stato ancora una volta catturato completamente dalla musica, tanto che non ho potuto fare a meno di ascoltare l'intero album.
Jesse Cook è un chitarrista Canadese, compositore, produttore ed è anche una delle più influenti figure del genere “Nuevo Flamenco”. I Cube, anche a volume moderato, hanno messo in mostra senza alcuna difficoltà sia le complesse ritmiche che il timbro della chitarra acustica. Gli attacchi delle note erano molto buoni ed il relativo decadimento presentato in modo splendido, con un suono più nitido e più dettagliato rispetto a quello del Leak Stereo 20, o anche del mio preferito Stereo 50.
Un altro tra i miei album preferiti, è “Ring Them Bells” di Joan Baez, risalente al 1995, che è una splendida registrazione acustica con il contributo di vari artisti ospiti. Ancora una volta, i Cube sono stati in grado di riprodurre l'adorabile senso dello spazio che c'è in questa registrazione, con la posizione dei cantanti chiaramente individuabile sul palcoscenico virtuale. Con le loro qualità, questi amplificatori sono davvero in grado di trascinarvi nel cuore della musica che riproducono.
Per fare un ulteriore esperimento, ho provato anche a far suonare qualcosa dei Led Zeppelin dei primi tempi, in particolare “Whole Lotta Love”, dal “Best of”, pubblicato nel 1999. Come ci si poteva aspettare, i passaggi con i picchi dinamici più elevati non sono stati riprodotti benissimo, sebbene l'interpretazione della più tranquilla sezione centrale, fosse probabilmente la migliore che io abbia mai sentito.
Sia le percussioni che le voci sono state riprodotte con una ottima struttura, e con un contenuto armonico così dettagliato che non avevo mai avuto modo di sentire prima con nessun altro amplificatore. Solo durante le escursioni dinamiche più ampie, il suono sembrava un po' compresso e carente in termini di impatto, ma potrebbe non essere dipeso solo dall'amplificatore: infatti i diffusori Superioro hanno un altoparlante di soli 4", quindi non si può dire che il rock più duro sia il loro genere preferito.
Ma tornando alla musica che meglio si adatta alla combinazione dei Cube e dei Superioro, prendiamo “Desperado” dall'album dei Carpenter “The Ultimate Collection”: tutto ciò che posso dire di questa musica, è che mi ha riportato ai primi anni '70, all'epoca della mia adolescenza. Mi ero innamorato nuovamente di Karen!
E tornando ai nostri giorni o quasi, ho proseguito con l'album “Liquid Spirit” di Gregory Porter. La voce di Gregory vi tocca nel profondo come miele che coli nelle vene, mentre il “pizzicato” del basso a otto corde viene reso con un attacco ed un decadimento davvero splendidi.
Nonostante ciò, durante le mie sessioni di ascolto, ho iniziato a realizzare che i piccoli diffusori Superioro, per quanto buoni, non potevano permettere ai Cube di mettere in mostra pienamente le loro capacità nella regione del basso. Certo, posso dire che il basso era perfettamente controllato e preciso, ma non così profondo come sarebbe stato nelle possibilità di questi amplificatori.
A questo punto però, mi ha fatto visita Greg Drygala della GPoint-Audio, che è il distributore dei Cube per il Regno Unito. Greg aveva portato con sé anche una coppia di diffusori hORNS.pl Mummy, che sono perfettamente compatibili con i Cube in termini di efficienza e che montano un altoparlante per i bassi da 12". Questi diffusori, dall'aspetto così insolito, saranno oggetto di una recensione separata. Ma a quel punto avevo un diffusore in grado di sfidare i Cube in tutto lo spettro di frequenze.
I diffusori hORNS.PL Mummy
I Mummy hanno consentito ai Cube di esprimere tutto il loro potenziale, e finalmente il basso era profondo e perfettamente frenato, anche se non ancora così profondo come mi sarei aspettato da un woofer da 12". L'unità a compressione con guida a tromba, ha rivelato le frequenze più alte nei più minuti dettagli, ed i Cube, grazie alle loro EL84, sono riusciti a riprodurre le frequenze acute con tutta la dolcezza che vi aspettereste da questo tipo di valvole.
Come canto del cigno, prima di accomiatarmi dai Cube, ho accesso il giradischi Zontek (la recensione a breve), con il braccio da 14,5" e la mia solita testina Benz Micro Wood, ad alimentare lo stadio phono Whest PS30R, e ci ho fatto suonare la mia copia originale del 1976 dell'album “Blue Moves”, di Elton John. Questa è stata una esperienza d'ascolto che ha calamitato letteralmente la mia attenzione, con i Cube che sono stati in grado di tenere perfettamente sotto controllo i Mummy e riprodurre un livello di dettaglio meraviglioso, un fronte sonoro gigantesco ed un ritmo che faceva battere il piede in terra.
La cartina di tornasole che rivela se il proprio sistema audio sta funzionando bene, è quando non potete fare a meno di mettere su un album dopo l'altro. E album dopo album, ero arrivato a Roberta Flack ed alla sua celebre “Killing Me Softly”, del 1973. La traccia d'apertura che dà il titolo all'album è stata una esperienza che mi ha fatto venire i brividi lungo la schiena. La bellissima voce di Roberta era inchiodata al centro della scena, con i musicisti disposti intorno e dietro di lei. Per qualche ragione, la grancassa della batteria era spostata da un lato, ma anche così, i Cube ancora una volta hanno riprodotto perfettamente il sincronismo dei tempi musicali.
Avrei potuto andare avanti ancora a lungo, esplorando tutta la mia collezione di musica, ma a quel punto dovevo spegnere, visto che si stava facendo davvero tardi!
Questi amplificatori sono costruiti in modo splendido, e vi faranno sentire orgogliosi di averli sul vostro rack. Inoltre, si discostano dai prodotti più convenzionali per molte ragioni, e sono a tutti gli effetti amplificatori valvolari per i giorni nostri. I Cube sono piuttosto efficienti per essere amplificatori a valvole, almeno se paragonati ai miei amplificatori Leak, ed oltretutto sono anche estremamente silenziosi, tanto che non si avverte alcun rumore di funzionamento delle valvole, nemmeno avvicinando l'orecchio ai diffusori. Certo, vi occorrerà una linea di alimentazione pulita per farli rendere al meglio, ed in questo, il filtro Lampizator torna davvero utile. Inoltre, i Cube necessitano di diffusori dotati di buona sensibilità e che non rappresentino un carico difficile, qualcosa come appunto i Mummy della hORNS.pl. Ma una volta installati correttamente, il loro suono sarà in grado di sedurvi, e non vi resterà altro da fare che rilassarvi, mettervi seduti e godervi la musica.
© Copyright 2016 Mike Cox - mike@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com
[1] - Gli audiòfili Inglesi spesso identificano con "Phono Sockets" tutti i connettori in standard RCA, inclusi quelli linea - NdT.
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