Prodotto: Amplificatore Rock Solid alimentato a batterie
Produttore: Audio Consulting - Svizzera
Distribuito in Italia da Mantra Sound
Costo: circa 6600 €
Recensore: Geoff Husband - TNT France
Recensito: Marzo, 2004
Ritornando indietro nel tempo ai giorni bui precedenti l'arrivo del silicio e dei transistor, ricordiamo amplificatori a valvole striminziti dove 15 watts erano considerati sostanziosi. Poi arrivarono i transistor. Nello spazio di una decade si va da uscite ad una cifra singola fino a cifre senza limiti. Volete 100 watts - ma certo, signore. 200? 1000? Nessun problema. E naturalmente con tali uscite i progetti dei diffusori devono essere radicalmente alterati. Dopo tutto, con poche centinaia di watts da suonare chi ha bisogno di coni leggeri? Ora i progettisti devono costruire driver capaci di accoppiarsi con la potenza, tweeter immersi in ferrofluido, grandi spazi tra le bobine ed i magneti, coni rigidi, disposizioni di driver in parallelo, pannelli elettrostatici che scendono ad 1 ohm. Il che significa naturalmente che tutto necessita di più potenza per pilotarli e controllarli :-)
Alla fine degli anni '80 e all'inizio degli anni '90, assistiamo ad una divisione tra quelli che "i watt sono un bene, più watt sono meglio" e quelli che "il primo watt è l'unico che conta". In un campo, ampli a transistor mostruosi e diffusori inefficienti, nell'altro valvole - spesso single ended e alta efficienza.
Con Audio Consulting (AC) troviamo però un'azienda che collega i due punti di vista. Produttori di alcuni ampli a valvole incredibilmente costosi, hanno cominciato ora a fare qualcosa di più abbordabile utilizzando i transistor. Eresia, naturalmente, ma c'è una logica a questa scelta. All'AC hanno trovato la qualità dell'alimentazione essere assolutamente critica nel suono dei loro ampli SE, fino ad arrivare a costruire un condizionatore di rete da 400 kg (non è un errore di stampa!) Con il Rock Solid, hanno abilmente schivato il problema escludendo completamente la corrente - quest'oggettino usa infatti delle batterie, e questa non è una scelta con le valvole affamate di energia. Ciò sembra ovvio, ma non viene fatto molto spesso con gli amplificatori a causa della quantità di energia necessaria, dei costi (le batterie costano più di un economico toroide), e del fatto che raramente le batterie sembrano mantenere il loro potenziale - date un'occhiata al sito Naim per trovare un buon articolo di Julian Verika su delle possibili ragioni. La soluzione AC è stata quella di progettare un ampli a transistor avendo in mente l'alimentazione a batterie dall'inizio, piuttosto che prendere un ampli e sostituire l'alimentazione a corrente con una batteria.
Il risultato è il Rock Solid (RS). Leggete le specifiche e penserete di avere a che fare con un ampli a valvole. Solo 30 watt per canale, il che alleggerisce il carico sulle batterie, trasformatore d'ingresso cablato in argento, connessioni in argento, condensatori bypass in carta e olio, cabinet in legno, ecc. E' una piccola scatola senza pretese, nella sua finitura granito grigia sembra più un apparecchio elettromedicale. Certamente non impressionerà i vicini e personalmente la finitura nero Piano sembra molto più classica, e in un mondo di ampli con pannelli frontali da 10 mm in alluminio, o con valvole enormi, sarà da nascondere. Non sarà poi un problema visto che non scalda molto.
L'ampli è veramente costruito su misura del cliente, potete averlo in varie finiture, con la batteria on board, off board o dual mono, l'alimentazione off-board (in una scatola). Potete avere i trasformatori d'uscita accoppiati ai vostri diffusori - potete scegliere persino le manopole...
L'ampli recensito è arrivato con l'alimentazione a batterie gemelle al top di gamma. Queste alimentano l'ampli attraverso un cordone ombelicale e le batterie sono caricate di continuo da caricatori gemelli - 4 scatole in tutto! Se volete potete disconnettere l'ampli completamente dalla corrente per una performance massima girando una manopola, ma, ad essere onesti, non riuscivo a capire con sicurezza se era collegato alla rete o isolato, così l'ho tenuto "vivo".
Le banane posteriori che sembrano economiche e plasticose, per un ampli di questo prezzo, in realtà sono state scelte per la loro qualità sonora. Oggi c'è una ben diffusa scuola di pensiero secondo la quale tutte le connessioni dovrebbero essere a massa ridotta ed i massicci connettori in ottone placcato oro, adorati dai venditori di gioielleria hi-fi, rovinano la qualità del suono. E’ per questa ragione che utilizzano capicorda dall’aspetto economico e questa filosofia si estende al cablaggio interno ed ai cavi di interconnessione forniti, i quali usano un sottile cavo singolo in argento.
Per quanto riguarda le specifiche tecniche, il sito web Audio Consulting è evasivo, 30 watt per canale è tutto quello che vi dicono, più una lista degli attraenti interni. Ma quel 30 watt è significativo. Se assumiamo che l'RS è stato progettato innanzitutto come amplificatore dedicato alla qualità del suono prima di ogni altra cosa, in modo simile ad alcuni ampli a valvole, allora l'RS produce abbastanza watt per pilotare ogni diffusore ragionevolmente efficiente in un ambiente domestico normale. Questo è sufficente per porlo oltre la folla dei 300b e per metterlo in competizione ad ampli a valvole PP che usano le EL34, e naturalmente l'ugualmente anacronistico Lab 47 Gaincard - l'ampli a transistor da 25 watt che avevo qui 18 mesi fa.
Ho usato due pre, il mio M3 e quello passivo dell'AC. Quest'ultimo è così insolito che meriterebbe anch'esso una recensione, perciò non farò commenti ulteriori tranne che dire che entrambi hanno lavorato brillantemente.
Ho usato due set di diffusori, dei quali i principali erano rappresentati dai miei Polaris Horns, con 104 dB di efficienza, giusto per testare solo i primi watt. I secondi erano i miei vecchi diffusori a linea di trasmissione IPL S3MTL, che, con 87 dB di efficienza, sono al limite dell'uscita dell'RS. Che coincide anche con quella di tre ampli single-ended 300b (AudioNote, Wavac e Audion). I lettori più costanti sapranno che ho comprato l'AudioNote, ma al tempo del test avevo ancora il mio vecchio Audion EL34 ETPP. Una formidabile schiera di valvole, e l'RS quindi si è trovato ad affrontare anche il fatto che per parecchi anni il mio impianto è diventato sempre più orientato verso le valvole - forse ciò fa di me un tipico potenziale cliente RS? - non lo so.
Quello del recensore può essere un duro lavoro (sentite il suono del violino gitano :-), perchè quando cominciamo con qualsiasi cosa così nuova, è facile trovare un'iperbole appropriata per dire "mai sentito prima" o dare qualche descrizione fiorita delle sfumature di una qualche performance, mai notata prima, che il componente "A" è stato in grado di estrarre da una sorgente. Notate che le descrizioni come questa vengono meglio con alcuni brani musicali oscuri di cui non avete mai sentito parlare - ops, come sono cinico oggi :-)
Ma in realtà, la nostra esperienza su pezzi diversi diventa sempre più ampia, e ciò porta ad un senso di bilanciamento, alla realizzazione che ogni componente è un set di compromessi e che impianti veramente buoni sono in grado sia di fare brillantemente una cosa sia di fare tutto bene. In questa occasionale serie di recensioni di ampli di piccola potenza, vedrete che fino ad ora quello che spicca è l'Audionote/M3/Quest Silvers per la competenza ovunque e per la brillantezza nella trasparenza del range dei medi. Io li ho comprati.... Il Rock Solid è un altro ampli degno di nota, ma in un modo molto differente.
Allora, come suona l'RS? Bene, la mia prima impressione è stata che, sebbene arrivi da un produttore di ampli a
valvole single-ended, non suoni come uno di questi. Non sono sicuro se sia possibile ottenere quella trasparenza
estrema nel midrange usando nient'altro che un triodo single-ended, ma sicuramente devo ancora ascoltare
un'alternativa convincente. L'RS è molto buono per ogni altro standard, e spesso mi ricorda veramente il mio vecchio
Audions EL34.
Non suona come un ampli a transistor, è totalmente privo di grana e molto dolce. Come il mio vecchio Audion ha anche
un suono sostanzioso nonostante la povertà di potenza. In questo senso, supera persino l'Audions sostenendo ogni cosa
con un basso pulito e potente. Non è frizzante e veloce come il Korato KTA100 ma nemmeno così tanto diverso. Ad alzare il
volume con le IPL, al massimo, comincia a suonare un po' staccato verso il basso prima di andare in clipping
discretamente. Naturalmente le trombe Loth-x perforerebbero le vostre orecchie se le alimentaste con 30 watts, e
così l'idea del clipping è molto lontana dalla realtà. L'RS picchia i bassi con una velocità ed un impatto tale che
ho dovuto accertarmi se avessi il sub acceso (un REL Stentor) - non l'avevo.
Rispetto a questo è ben davanti all'Audions.
Nel range medio ha una dolcezza ed un calore simile all'EL34, dando una deliziosa sensazione alle voci femminili, roba da accoccolarsi davanti al fuoco. Il forte suono punchy era allo stesso modo buono quando si è trattato di lanciare la minaccia di "Mars" o l'impatto dei Nirvana.
Al top è cremoso come potreste desiderare senza suonare tirato, i timpani picchiati duro risultano forti e brillanti senza dare sui nervi.
Il soundstage è "Rock-Solid", grandi immagini piene in un'acustica credibile, ma senza l'effetto "olografico" dei Quest Silvers al loro meglio.
E ciò mi porta alla cosa che il Rock Solid fa meglio - la consistenza. La maggior parte delle mie sedute d'ascolto serie sono fatte di sera, e questo vale anche per le recensioni. Durante questi periodi pensavo che Quest Silvers, per la maggior parte, avesse un limite significativo nel midrange critico - abbastanza da rendermi molto felice per il mio recente acquisto :-) Veramente, l'RS dà una performance nel basso più profonda ed è sicuramente più silenzioso durante il funzionamento.
Ma a quasi ogni altra ora del giorno, questa leadership Audionote è sparita. Ascoltate alle 11.00 ed il Silver Quests suona piccolo, ristretto e piatto, mentre l'RS continua ad andare a tutto gas. E solo in questo aspetto il Silver Rock ha sorpassato ogni altro ampli che abbia varcato la mia porta.
L'effetto della corrente è stata ben documentata negli anni, variazioni di voltaggio, di frequenza, picchi, cali ed una sempre maggiore quantità di radiofrequenze ha inquinato il nostro giudizio. La situazione peggiorerà inevitabilmente con la moltiplicazione di onde radio, e la privatizzazione dei gestori della rete elettrica, gestori che costantemente tagliano l'alimentazione appena possono. L'RS fa fuori tutto ciò - d'un solo colpo siete liberi dalle mungitrici dei contadini locali, dalle locali fonderie di alluminio e dalle compagnie elettriche col braccino corto. Qui, nei giorni migliori, ho una fornitura a 16 amp. Le luci si abbassano quando accendo una stufa. Quando passiamo alla fascia economica dopo le 22.30, ogni trasformatore di corrente ronza come uno sciame di api arrabbiate. Certo, OK, io sto in una zona povera, ma sono certo che non è la peggiore.
Il fatto è che la maggior parte di ogni giorno l'RS è l'ampli meglio suonante che abbia mai avuto.
Per lo stesso prezzo potreste comprare una buona coppia di monoblocchi 300b, ma dovreste essere preparati a convivere con una serie di compromessi che danno: più rumorosi, potenza molto bassa, e costi d'esercizio più alti, senza menzionare la loro suscettibilità alle interferenze elettriche. Confrontato con amplificatori più convenzionali, a valvole o a stato solido, il Rock Solid rappresenta un caso convincente per la sua inclusione in una serie di test di ampli high-end. Non brilla in un'area qualsiasi rispetto a tutti gli altri, ma è in grado di gestire una serie di eventi con classe e bilanciandoli senza nessuna debolezza. Di fatto lo preferisco al Lab 47 Gaincard ed al mio Audions. E' potente abbastanza da pilotare la maggior parte dei diffusori, e la sua semplicità dovrebbe aiutare la sua affidabilità - qui non c'è la necessità di rivalvolare. Personalmente non mi piace il suo look, ma è l'unica critica, peraltro molto personale. Ma quello che potreste pensare come attributo di nicchia, il suo uso dell'alimentazione a batteria, è di fatto di interesse per molti di noi, e se vivete in un'area dove l'alimentazione elettrica è particolarmente cattiva, potrebbe essere la risposta alle vostre preghiere.
In un mondo di prodotti "me too!", vale sicuramente la pena di provare il Rock Solid... In a world of "me too!" products the Rock Solid is certainly worth giving a try...
Che bella recensione! Grazie mille.
Ci sono alcune news sulla storia infinita dell'R&D. Le batterie sembrano essere molto più critiche per il risultato finale di quanto abbiamo mai pensato. Ne abbiamo confrontati diversi tipi e solo uno o due marchi rendono veramente giustizia all'RS. Uno è il Sonnenschein/Dryfit e l'altro è il marchio svizzero Leclanchè. Non possiamo garantire nessuna performance sonora nel futuro senza l'uso di questi due tipi di batteria. Sfortunatamente l'RS recensito aveva ancora altre batterie, che consideriamo comunque buone, ma nel frattempo ne abbiamo trovate di migliori.
Abbiamo anche messo a punto il trasformatore d'uscita (che di fatto è un auto OPT). Abbiamo ottenuto enormi miglioramenti, anche nel modo 1/1. L'efficienza dei diffusori sembra essere meno un problema rispetto all'impedenza, e l'RS va sicuramente meglio con impedenze di 8 ohms o più alte. Un buon trasformatore fa miracoli quando viene usato con un un buon ampli SS. All'inizio abbiamo fatto degli studi con ampli Kaneda di classe A circa 15 anni fa.
Osservammo che il diffusore Dulcet di Mantra Sound, che in media è sopra gli 8 ohms, lavorava significativamente meglio quando riflesso in modo 2/1, che è di 16 ohms all'uscita dell'RS. Non abbiamo incluso l'OPT nell'RS di proposito perchè così si mantiene il costo dell'ampli a livelli ragionevoli. L'OPT è un upgrade sostanziale anche nel modo 1/1, e permette all'RS di pilotare ogni diffusore nonostante l'impedenza e persino l'efficienza. Una bassa efficienza riguarda meno l'RS rispetto ad impedenze sotto gli 8 ohms. Questo diventa chiaro con diffusori da 83dB/w/m come gli Spendor che hanno un curva d'impedenza regolare intorno agli 8 ohms. Un connubio perfetto.
L'OPT arriva nello stesso cabinet come l'RS stesso ed è disponibile in rame o argento. I prezzi sono:
2360 franchi svizzeri per la versione con cabinet Rame/Granito e 3360 per quella Argento/Granito.
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Traduzione italiana: Gianluca Lozza