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Prodotto: Virtue Audio ONE.2, Amplificatore integrato in classe T
Produttore: Virtue Audio - USA
Distributore italiano: Playstereo
Prezzo: 389 Euro (con alimentatore da 24 volt)
Recensore: Nick Whetstone - TNT UK
Data: Gennaio 2012
Traduzione: Marco Fiorani
Era il settembre 2008 quando TNT ebbe il privilegio di essere la prima rivista online a recensire gli amplificatori
in classe T di una nuova azienda chiamata Virtue Audio. Potete vedere dalla mia recensione degli amplificatori VA ONE e TWO che mi erano piaciuti moltissimo. In effetti
negli ultimi due anni il TWO ha stabilmente rimpiazzato, nel mio impianto, il mio beneamato amplificatore basato su chip integrato.
Non deve quindi stupire che si sia presto sparsa la voce che gli amplificatori Virtue Audio avessero qualcosa di particolare, specialmente a un certo livello di prezzo, tanto che Virtue Audio ha completamente esaurito il primo lotto di produzione. Coloro che avevano "perso il treno" non potevano fare altro che cercarne uno di seconda mano o attendere la nuova produzione.
Questa volta si era deciso di produrre solo dei Virtue ONE.2. All'esterno il nuovo modello somiglia moltissimo all'originale, con solo il pannello posteriore rivisto che ci rivela che si tratta della versione 2. I terminali dei diffusori sono stati riorganizzati in modo tale che i cavi del diffusore destro sono collegati sui terminali di destra mentre quelli del diffusore sinistro su quelli di sinistra. Nell'ONE originale i cavi di destra erano collegati alla coppia di terminali inferiori e quelli di sinistra alla coppia di terminali superiori. I lati del contenitore sono stati inoltre leggermente modificati per consentire l'utilizzo di terminazioni a baionetta anche nella parte destra del contenitore. Il pannello posteriore è ora rivestito di plastica per ridurre il rischio di cortocircuiti durante le operazioni di collegamento o scollegamento dei cavi dei diffusori. C'è anche un'etichetta che ci ricorda che è buona norma spegnere l'amplificatore quando si cambiano le connessioni dei diffusori.
È all'interno che sono stati apportati i cambiamenti più significativi. Per prima cosa il potenziometro è stato sotituito da un attenuatore a gradini. Nell'operatività non si sente alcun click provenire dall'attenuatore ma si percepiscono i gradini sotto le dita quando si modifica il volume. Un'altra modifica riguarda la possibilità (spostando un ponticello) di inserire un filtro da 90 hz sul percorso del segnale. Questo serve quando si utilizza l'uscita del subwoofer in modo tale che gli altoparlanti dei diffusori "principali" siano "sollevati" dallo sforzo di dover riprodurre le frequenze più basse, così da facilitare il lavoro dell'amplificatore e migliorare la riproduzione delle frequenze più alte. Virtue Audio ha inoltre inserito un circuito di soft-start (necessario quando si utilizza una batteria o altre alimentazioni con un alto livello di corrente) e leggermente abbassato la soglia del rumore.
Come al solito, prima di recensirlo, ho collegato il Virtue ONE.2 a un sintonizzatore come sorgente e a delle resistenze di carico al posto dei diffusori per rodarlo. Ho lasciato funzionare l'amplificatore per tre o quattro giorni ininterrotti con il volume a ore 12. L'amplificatore non si è mai surriscaldato ma è rimasto tiepido durante tutto questo periodo. Infine è venuto il momento di inserire lo ONE.2 nel mio sistema principale al posto dell'ONE originale. Non riuscivo a decidere quale alimentazione utilizzare con lo ONE.2. L'amplificatore viene fornito con un alimentatore SMPS da 24 volt che Virtue raccomanda di sostituire con qualcosa di migliore. Ma allora perché fornirlo come alimentazione di serie? Il motivo sta nell'impegno di Virtue Audio di consentire al cliente di ottenere esattamente il risultato richiesto al costo più basso. In altre parole, l'alimentaore SMPS da 24 volt serve "per iniziare" e mantenere il prezzo dell'ONE.2 più basso possibile. Lo ONE.2 suona in maniera estremamente ragionevole con l'alimentatore fornito ma suona considerevolmente meglio con uno da 30 volt. Virtue Audio riconosce che l'alimentazione elettrica è un fattore critico nell'influenzare il suono dell'amplificatore e si rende conto che i clienti preferiranno molto probabilmente utilizzare un alimentatore di loro scelta, sia esso di tipo SMPS di migliore qualità, un trasformatore lineare o delle batterie. Alla fine ho deciso di disconnettere l'aimentatore stabilizzato Paul Hynes che stavo utilizzando e di collegare al suo posto l'alimentatore SMPS da 30 volt fornito di serie da Virtue per gli amplificatori ONE originale e TWO e disponibile come opzione per lo ONE.2.
Dopo aver ascoltato lo ONE originale per alcune ore sono passato allo ONE.2. C'era pochissima differenza, con lo ONE.2 che si dimostrava solo leggermente più brillante pur mantenendo tutte le ottime caratteristiche dello ONE. Quindi avevo bassi veloci e dinamici, grande brillantezza e dettaglio, alti cristallini e non affaticanti. Il palcoscenico sonoro era ampio sia in larghezza che in profondità e l'immagine era estremamente dettagliata. Non c'è molto da aggiungere senza dover ripetere quanto già scritto nella recensione originale. In breve, come ho già fatto per la versione precedente, raccomando caldamente il Virtue ONE.2. Sfortunatamente il costo è salito da 299 a 369 dollari in parte a causa della debolezza delle valute occidentali ma anche perché sono stati introdotti l'attenuatore a gradini al posto del potenziometro, il circuito di soft-start e altri miglioramenti.
Quando ho collegato l'alimentatore stabilizzato Paul Hynes allo ONE.2 ho ottenuto gli stessi miglioramenti a suo tempo riscontrati con lo ONE originale e con il TWO. Il basso è divenuto più teso, i dettagli sono migliorati e lo sfondo dello stage è divenuto più scuro. L'amplificatore ha fatto un deciso salto di qualità e penso che sarebbe necessario spendere un sacco di soldi per ottenere un risultato migliore.
Mentre scrivevo questa recensione, a causa delle forte domanda, Virtue Audio ha cambiato idea e ha annunciato una versione TWO.2 del proprio amplificatore. Questa avrà terminali di uscita in rame al posto di quelli in ottone dorato dello ONE.2, e dei condensatori Auricap al posto dei propri Virtuecaps. Utilizzerà inoltre un tipo condensatore più grande. Il prezzo è stabilito in 499 dollari ma come al solito l'azienda viene incontro al cliente offrendo una riduzione di prezzo di 40 dollari se non si vogliono gli Auricaps (ovvero se si preferisce utilizzare condensatori diversi di propria scelta). Questa opzione è molto utile in quanto questi condensatori sono un fattore importante nel determinare il suono dell'amplificatore.
Per quanto mi riguarda questi amplificatori in classe T basati sull'integrato 2050 suonano in maniera molto migliore di quelli basati su integrati alimentati a 12 volt (tipo TA2024), e ci consentono di alimentare una più ampia varietà di diffusori. Non deve quindi sorprendere che l'integrato 2050 sia divenuto così popolare fra gli hobbisti, quasi allo stesso modo in cui gli integrati LM3875/LM3886 lo erano stati per i costruttori di amplificatori basati su chip, ma sicuramente non sarà facile trovare degli hobbisti capaci di costruire qualcosa che abbia la stessa classe dello ONE.2. Anche tenendo in considerazione l'aumento di prezzo rispetto allo ONE originale, ritengo che in ogni caso lo ONE.2 valga il prezzo richiesto data la qualità di costruzione e la qualità della riproduzione del suono. Ebbene sì, questo prodotto ottiene la mia più calda raccomandazione!
© Copyright 2012 Nick Whetstone - www.tnt-audio.com