ZeroZone - pre passivo con telecomando

ZeroZone colpisce ancora?

Prodotto: ZeroZone (GZLOZONE N-10) - pre passivo a 4 ingressi linea con telecomando
Costruttore: ZeroZone - Cina
Prezzo: ±100€
Recensore: Lucio Cadeddu - TNT-Audio Italia
Recensito: settembre, 2024

[ZeroZone Preamp - vista frontale]
[English version here]

Introduzione

Dopo la recensione degli incredibili finali mono in Classe D della ZeroZone, tanti appassionati hanno manifestato la necessità di abbinarci un pre, che non costasse un sproposito, visto che i finali sono economici, e che non castigasse troppo le prestazioni degli amplificatori. In una nostra recente prova a confronto tra preamplificatori di basso costo la spuntò il pre Tisbury, passivo multiconfigurabile. Dal punto di vista sonoro il Tisbury si è dimostrato all'altezza del suono dei finali, e il basso costo lo ha reso un partner assolutamente sensato. Purtroppo, il pre Tisbury è privo di telecomando e questo per tanti appassionati è una grave mancanza. Poter selezionare gli ingressi e, soprattutto, regolare il volume, senza doversi alzare dalla postazione d'ascolto è, in effetti, quasi obbligatorio, specie se l'impianto è lontano.

Aver individuato un pre passivo con più ingressi e telecomando, a un costo estremamente basso, e realizzato dalla ZeroZone stessa, ha acceso la mia curiosità, quindi l'ho acquistato e sottoposto a questa prova d'utilizzo e d'ascolto.

Uno sguardo da vicino

Si tratta di un pre semplice ma molto ben costruito: offre quattro ingressi linea selezionabili da telecomando, e la regolazione del volume. Non ha ingressi digitali, wireless, phono né uscita cuffia. Ovviamente, per poter essere telecomandabile, ha bisogno di essere alimentato, ma la parte audio è totalmente passiva: il segnale non attraversa alcun componente o circuito, ma soltanto un potenziomentro logaritmico di volume ALPS marchiato 139M-50KAX2 da 50kΩ. In pratica: tutta la semplicità di un pre passivo puro, con in più la comodità del telecomando. Da questo, inoltre, si può selezionare la funzione MUTE che silenzia temporaneamente il pre, utile in caso si debba rispondere al telefono, ad esempio. Due belle e comode manopole in alluminio comandano volume e selezione ingressi. Quest'ultima è asservita a una schedina marchiata The Audio Crafts, azienda indiana ben nota agli autocostruttori di tutto il mondo per il suo catalogo di componentistica audio. A gestire il tutto un microcontroller STC 89C52RC. Una serie di led sul frontale indicano l'ingresso selezionato e il MUTE. La realizzazione è eccellente per il prezzo richiesto (e ben oltre) e conferma l'attenzione di ZeroZone per le finiture, i materiali e l'estetica. I connettori sul retro sono dei massicci RCA, purtroppo cloni cinesi dei famosi CMC (Charming Music Conductor) USA. A questo prezzo, non avrebbero potuto essere i costosi originali. Una presa a vaschetta IEC asservita a interruttore completa il pannello posteriore. L'accensione è comunque obbligatoria, da spento il pre non funziona. Gli spazi nel pannello posteriore consentono l'utilizzo di connettori e cavi di ingombro anche importante. La livrea è argento satinato o nero satinato, a scelta. Voltaggi disponibili: 230V e 115V.

[ZeroZone Preamp - vista posteriore]

[ZeroZone Preamp - vista interna]

ZeroZone colpisce ancora?

L'utilizzo di questo pre è intuitivo, il telecomando funziona perfettamente e non ci sono rumori particolari passando da un ingresso all'altro (solo un leggero click interno). Essendo passivo è, ovviamente, estremamente silenzioso, non essendoci circuiti sul percorso del segnale. La qualità sonora dipende pertanto solo dai connettori d'ingresso, dal cablaggio ma, soprattutto, dalla qualità del potenziometro del volume. Questo è naturalmente molto meno sofisticato di quello a resistenze del Tisbury, ma la comodità del telecomando ha il suo prezzo! Entrambi sono stati testati in coppia con un paio di finali ZeroZone, visto che questo era l'obbiettivo principale (trovare un pre economico all'altezza dei finali).

Memore della disfatta evidente degli altri tre preamplificatori “primo prezzo” a confronto col Tisbury, non mi aspettavo un risultato molto diverso. All'ascolto, invece, il pre ZeroZone non fa niente di palesemente sbagliato e, in certi parametri, se la gioca col bel pre passivo inglese. Dal punto di vista timbrico è meno aperto in gamma medio-alta e, nel confronto diretto, la tonalità generale appare più calda e ambrata. La gamma bassa è buona, piena e profonda, discretamente articolata, seppur di minor impatto dinamico rispetto al Tisbury. In gamma medio-alta le differenze si fanno più evidenti, specie in termini di contenuto armonico, inferiore, e di precisione e meticolosità nel catturare e riprodurre i più piccoli dettagli. L'effetto presenza sulle voci è meno evidente, e questo può talvolta essere benefico, specie con determinate incisioni un po' sparate verso il medio-alto. Il realismo generale è di livello leggermente inferiore rispetto al Tisbury, ma globalmente non mi sento di muovere troppe critiche in questo senso. Il pre ZeroZone appare musicale e godibile, pur senza avere la trasparenza e la precisione del concorrente.

Dal punto di vista dinamico la distanza è piccola, ma c'è ancora un piccolo vantaggio per il Tisbury, che appare leggermente più pronto e veloce negli attacchi e nei rilasci. Tuttavia, il pre ZeroZone non sconfina nella noia, come è accaduto con altri pre di pari prezzo. Anche i generi più ritmati sono riprodotti in maniera coinvolgente. Una nota curiosa che dovrebbe far riflettere: durante un primo confronto veloce ho regolato i livelli dei due preamplificatori a orecchio. Messa mano poi al fonometro e regolata alla frazione di dB la pressione sonora con un tono sinusoidale puro, mi sono accorto che in realtà il Tisbury stava suonando 1 dB più piano rispetto allo ZeroZone. Spiegazione? Semplice, l'orecchio si lascia ingannare facilmente, e il suono più vivace e dinamico del Tisbury lo fa apparire come se suoni allo stesso livello dello ZeroZone, e invece c'è 1dB di differenza! Per questo consiglio sempre di effettuare le prove a confronto tra preamplificatori, finali o amplificatori integrati (ma anche DAC e diffusori) con un buon fonometro che consenta di equiparare i livelli d'uscita. Il confronto a orecchio è sempre pericoloso!

Una nota a favore per il pre ZeroZone arriva dalla ricostruzione dell'immagine tridimensionale che, complice una certa rotondità in alto, sposta il palcoscenico virtuale più indietro rispetto al pre inglese, così da far sembrare che il senso di profondità prospettica sia superiore. L'effetto non è sgradevole e direi che sorprende, vista la classe di prezzo del prodotto. È già tanto se siamo qui a parlare di immagine tridimensionale! Per contro, il palcoscenico ricostruito dal Tisbury è più ricco di elementi, più a fuoco e più arioso.

In sintesi: il pre ZeroZone non suona meglio del Tisbury, anzi è battuto praticamente su tutti i parametri, ma lascia il campo di battaglia con l'onore delle armi: rispetto ad altri pre economici provati suona meglio, e senza un confronto diretto con il Tisbury, non c'è niente nella sua performance che faccia storcere il naso. Pertanto, tenendo conto della differenza di prezzo (il Tisbury costa il doppio e non ha il telecomando) direi che questo bel pre ZeroZone sia una bella sorpresa.

Osservazioni & lamentele

Niente da rilevare dal punto di vista operativo e costruttivo: per la cifra richiesta è persino troppo sofisticato e ben rifinito. I quattro ingressi linea sono più che sufficienti in qualunque impianto. Manca la connettività Bluetooth, ma si può sempre aggiungere un'antenna Bluetooth a uno degli ingressi, ne resterebbero comunque tre liberi per le sorgenti linea tradizionali. Mancano anche l'ingresso phono e l'uscita cuffia. Disponibile nero satinato.

Dal punto di vista sonoro non ha difetti evidenti, se non confrontato con qualcosa di evidentemente superiore. Tuttavia, non fa niente di particolarmente sbagliato. Rispetto al Tisbury perde terreno un po' su tutti i fronti, ma le differenze sono piccole ed evidenti solo all'interno di impianti estremamente rivelatori.

[ZeroZone Preamp - vista interna]

Disponibilità

Io l'ho acquistato su AliExpress in questo store, non escludo si possa reperire altrove (eBay, Amazon etc.). In questo momento appare in offerta a 99€, ma i prezzi - come di consueto - possono variare di molto su AliExpress a seconda del periodo. La spedizione costa più o meno 30€ ed è molto veloce, circa una settimana. All'arrivo, non è stato gravato da oneri doganali, ma questo - come sappiamo - dipende dagli addetti alla dogana che si occupano del far passare il prodotto attraverso il confine italiano. Non escludo che qualche addetto più zelante possa applicare la consueta tassa che, tra IVA e oneri vari, si aggira intorno al 25-30% del valore dichiarato da chi spedisce.
N. B.: l'unità non riporta né marca né modello. Che il costruttore sia ZeroZone lo si evince dalla descrizione fatta dal negozio che lo vende (link sopra, appare come GZLOZONE N-10). Lo so, è bizzarro. Nel caso in cui il link non funzionasse più, si può tentare con una ricerca generica (tipo “pre passivo con telecomando”) e affidarsi alle immagini.

[ZeroZone Preamp - alimentazione]

Conclusioni

Non è il miracolo che mi aspettavo, ma forse i finali mono della stessa casa mi avevano abituato troppo bene. Per ora, di tutti i pre economici che ho provato, è comunque quello col rapporto qualità/prezzo più elevato. È ben costruito, comodo da usare, ha quattro ingressi linea, un bel telecomando e suona in maniera sostanzialmente corretta. No, non è il suono preciso e trasparente del Tisbury, ma ci si avvicina sorprendentemente.

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