ACI Sapphire XL monitors

Recensore: Arvind Kohli - TNT USA
Recensito: Ottobre, 2008

CARATTERISTICHE DICHIARATE
Sito del Costruttore	Audio Concepts Inc.
Tipologia del diffusore	Monitor 2 vie
Tweeter	cupola morbida da 2,5 cm con ferrofluido e camera di decompressione aperiodica, flangia ricavata dal pieno
Mid/Bass driver	5 1/2" Revelator series con cestello in pressofusione e cono in carta, con sospensione in gomma; gruppo mobile a lunga escursione, a bassa distorsione, con foro di ventilazione posteriore
Frequenza di crossover	n/d
Risposta in frequenza	48-20kHz ± 3dB anecoico, 60-20kHz ± 1.5dB (la risposta utile in sala d'ascolto si estende in maniera pulita sino a 38-40 Hz)
Sensibilità	85.5 dB/W/m
Impedenza	6 ohms, minimo a 4.5 ohms, a bassa reattanza
Potenza raccomandata (range)	20-200 watts
Dimensioni A x L x P	12" x 8.5" x 12.5"
Peso	10 kg l'una
Finiture disponibili	Satin Black, Piano Black (extra), Inlaid Cherry (extra)
Prezzo appross.	$1500, più elevato per finiture particolari
Garanzia e condizioni di restituzione	30 giorni soddisfatti o rimborsati. 5 anni di garanzia con limitazioni, estendibile anche in caso di rivendita.

INTRODUZIONE

Ho molto rispetto per Mike Dzurko ed il suo staff alla ACI, sin dai tempi nei quali recensii il loro favoloso subwoofer Force. Così, quando Mike mi offrì l'ultima versione del modello Sapphire (un po' di tempo fa) mi presi un appunto per metterlo in coda non appena i miei impegni si fossero alleggeriti un po'.
La neve si sciolse, rispuntarono i fiori ...ed io avevo finito con le mie recensioni di apparecchi analogici (almeno per un bel po', credo) e così ero assolutamente pronto per recensire nuovamente diffusori. Una breve telefonata ed un paio di settimane dopo avevo le Sapphire XL tra le mani.

Per questi diffusori sono state dichiarate caratteristiche piuttosto notevoli. I drivers sono dichiarati appartenere alla serie Revelator di ScanSpeak ed il woofer si dice sia lo stesso usato da Triad per vari modelli e dalle Gershwin Black Swan. Un'altra cosa che mi ha impressionato è il dato dichiarato della risposta in frequenza: ben 48 Hz a -3dB con un range d'utilizzo reale fino a 38/40 Hz (anche se il costruttore non spiega chiaramente cosa intenda con questo dato tecnico).

Il cabinet ha una forma inusuale, qualcosa che è chiamata "dual-depth" (ossia doppia profondità). Si dice aiuti a ridurre le onde stazionarie e le risonanze all'interno del cabinet stesso, coadiuvata dall'utilizzo di MDF di ottimo spessore e da una serie di numerosi e sofisticati rinforzi interni.
C'è da aggiungere che questi diffusori pesano la bellezza di 10 kg l'uno, ben più delle mie Dynaudio Contour 1.3 mkII. Coloro che si sentono rassicurati dal peso e dalla "sostanza" questi Sapphire XL certamente non mancheranno di impressionare.

Mi sento in dovere di spendere due parole sulla buona garanzia sul prodotto e sulla politica di "soddisfatti o rimborsati" che viene applicata dalla ACI su questo diffusore. Più precisamente, essi offrono 5 anni di garanzia che possono essere passati di mano ad un secondo acquirente. Una politica di questo tipo sembra incrementi notevolemente le vendite, aumentando la fiducia degli acquirenti, e consenta una tenuta del valore nell'usato decisamente più elevata della media (la Bryston è un campione di questo tipo di garanzie).
Poiché la ACI effettua la vendita diretta al pubblico viene offerto anche un periodo di prova di 30 giorni, all'interno dei quali vale la regola del soddisfatti o rimborsati (il test & buy del quale stiamo parlando sempre più spesso qui su TNT-Audio). Pertanto si possono ascoltare i diffusori a casa per un periodo ragionevole e credo che questo sia l'unico vero modo per assicurarsi che il componente sia quello giusto per le nostre esigenze.
Sono dell'idea che tutti i componenti audio dovrebbero essere acquistati con questa formula. Per esperienza ho imparato che persino l'audizione prolungata, ma effettuata in ambienti diversi da quello casalingo (negozio, casa di amici, mostre hifi), sia completamente inadeguata per capire bene il carattere di un prodotto. L'unico costo in caso di mancato acquisto è la spedizione di ritorno dei diffusori verso il Costruttore.

I sample in prova sono stati forniti in una squisitamente elegante finitura Piano Black, che porta il prezzo verso i 1700 dollari. L'aspetto è fantastico, anche se la forma inusuale del cabinet richiede una certa assuefazione. Per quanto riguarda le dichiarazioni sulle prestazioni sonore...è tempo di verificarle sul campo!

Ascolto

Come sempre i test d'ascolto che trovate dettagliati qui sotto sono solamente rappresentativi di ciò che è stato sperimentato in numerose sessioni. I confronti sono stati eseguiti ascoltando ripetutamente dei pezzi di brani piuttosto brevi ed effettuando di seguito il cambio dei diffusori. I livelli d'ascolto sono stati regolati in maniera tale da essere equivalenti ma avrei potuto essere più preciso se avessi potuto disporre di strumentazione di laboratorio adeguata (si accettano donazioni :-))

"Rimshot" (Eryka Badu; Baduism; Universal; UD53027)
La Dynaudio sembrava scendere maggiormente in basso (come d'altra parte confermerebbero le specifiche) e suonava anche molto più pulita. Quando ascoltato ad alto volume, il sintetizzatore su questa traccia causava un certo rumore da turbolenza d'aria nello sbocco del reflex. La distorsione era leggermente più avvertibile con le Sapphire. Le note più profonde suonavano più scure e più lente se confrontate con le Dynaudio.

"Bass resolution test" (Chesky Jazz and Audiophile tests Vol2; Chesky; JD68)
Sebbene le differenze fossero meno evidenti con questo brano la Sapphire appariva leggermente più chiusa e meno ariosa rispetto alla Dynaudio.

"Rag Hemant" (Ali Akbar Khan, Indian Architexture; Water Lily Acoustics; WLA-ES-20-SACD)
Utilizzo questa traccia per testare risoluzione e dinamica nella regione della gamma alta. Le Dynaudio hanno prodotto una presentazione più pulita e precisa, ciò era particolarmente evidente sugli accordi dello sarod. Non avrei notato alcuna deficienza in questo parametro, sulle Sapphire, se le avessi ascoltate senza il confronto diretto con le Contour. Semplicemente, le Contour hanno messo in evidenza come le Sapphire non fossero in grado di riprodurre tutte le armoniche nella regione delle alte frequenze.

"How deep is the ocean" (Diana Krall; Love Scenes; Impulse; IMPD-233)
In termini assoluti, entrambi i diffusori erano incredibilmente impressionanti nella riproduzione delle voci femminili in questo brano. Messe direttamente a confronto, tuttavia, la Sapphire XL era un po' meno dettagliata e suonava sempre un po' più scura.

"Long distance" (Muddy Waters; Folk Singer; MCA Chess; 088112940-2)
Questa traccia la utilizzo per testare la performance delle voci maschili ed i risultati sono stati praticamente coincidenti con quelli della prova precedente, con la voce di Diana Krall.

La Dynaudio, alla fine della fiera, si è dimostrata un prodotto ovviamente superiore ma per il doppio del costo DOVEVA per forza andare così! Direi che, tenendo conto dei salti qualitativi in relazione al prezzo (sempre più piccoli man mano che il costo sale) ciò era esattamente il risultato atteso. In altre parole le Dynaudio erano superiori ma non si potrebbe dire che suonassero "il doppio" meglio. Le Sapphire XL forse non riescono ad impensierire diffusori molto più costosi ma certamente gli si avvicinano parecchio.

Questo è un confronto tra prodotti decisamente più vicini come classe di prezzo, sebbene siano costruiti con due approcci radicalmente diversi. La Dulcet che avevo già recensito sacrificava estensione agli estremi gamma e tenuta in potenza per concentrarsi maggiormente su alta risoluzione e naturalezza. Al contrario, la Sapphire cerca di non accettare pesanti compromessi, esattamente come fa un diffusore più convenzionale.

"How deep is the ocean" (Diana Krall; Love Scenes; Impulse; IMPD-233)
In questo test sulle voci femminili, la Sapphire appariva nuovamente più scura e meno dettagliata della Reference 3A che si dimostrava una campionessa nella zona del midrange. Senza confronto diretto avrei avuto ben poco da ridire sulle Sapphire ed avrei scritto meraviglie sulla sua generosa performance.

"Long distance" (Muddy Waters; Folk Singer; MCA Chess; 088112940-2)
Anche in questo caso, i test con la voce maschile hanno dato risultati analoghi a quelli precendenti con le voci femminili.

"Rag Hemant" (Ali Akbar Khan, Indian Architexture; Water Lily Acoustics; WLA-ES-20-SACD)
La Sapphire sembrava avesse più dettaglio in gamma alta rispetto alla Dulcet ma ciò sembrerebbe non aver significato, se confrontate i risultati del confronto precedente con le Dynaudio (ahi, mi sono intrappolato nella mia stessa ragnatela di bugie :-)). Più seriamente, ci sono due possibilità. La prima, che la gamma alta delle Dulcet fosse abbassata di livello rispetto a quella media, ingannando dunque il mio orecchio sulla reale quantità di dettaglio in alta frequenza, che sembrava così inferiore a quello delle Sapphire. La seconda, che ero stato trascinato e confuso da qualcosa che non avevo ancora sperimentato, una gamma media "palpabile". Potevo sentire l'impatto delle corde come venivano colpite, mentre ascoltavo con le Dulcet. Attribuisco questa qualità alla straordinaria risposta ai transienti, in gamma media, propria delle Dulcet. Il senso di realismo era veramente contagioso ed emozionante.

Un successivo confronto dei tre diffusori confermava quanto sopra. Il bilanciamento tonale delle Dulcet è leggermente "depresso" nella zona della gamma alta. Le Dynaudio e le ACI, invece, sembravano nettamente più equilibrate. Questa ipotesi è stata poi confermata da una prova con del rumore rosa.

"Long distance" (Muddy Waters; Folk Singer; MCA Chess; 088112940-2)
Con le Dulcet le voci maschili su questa traccia sembravano nettamente più dettagliate e ricche di estensione dinamica. Di nuovo, senza confronto diretto, avrei avuto ben poco di cui lamentarmi della performance delle Sapphire.

"How deep is the ocean" (Diana Krall; Love Scenes; Impulse; IMPD-233)
Le Dulcet suonavano ancora più dettagliate e proiettavano un'immagine sonora decisamente "esterna" ai diffusori, come se il suono si liberasse dai confni dei cabinet.

La Dulcet si è dimostrata superiore rispetto alla Sapphire in tutta la (importantissima) gamma media ma la Sapphire si è rivelata più equilibrata su tutto lo spettro audio. A questo punto il gusto personale dovrebbe giocare il ruolo decisivo. Se avessi una stanza piccola e potessi usare un subwoofer probabilmente scegliere le Dulcet, specie se in caso di ascolto near-field. In tutti gli altri casi credo che sceglierei le ACI Sapphire.

Conclusioni

Ringrazio Mike Dzurko ed il suo team per aver realizzato un ottimo prodotto (se volete saperne di più, leggete anche la recensione delle più piccole Emerald). Se il mio budget per i diffusori fosse di 1500 dollari al massimo, se avessi necessità di un diffusore privo di grossi compromessi e se pensassi di riuscire a vivere senza un subwoofer ...la Sapphire XL sarebbe un must da ascoltare e con una garanzia soddisfatti o rimborsati di ben 30 giorni cosa avrei da perdere?

IMPIANTO UTILIZZATO
Componente	Costruttore e modello
CD players	Denon DVD-3910 modificato (level2 + masterclock) Pioneer 414 Sony DVP-NS755V
Testine	Goldring Elite(MC) Audio Technica OC9 MLII(MC)
Giradischi	Technics/KAB SL1200 MkII, con damper per il braccio
Pre fono	Cambridge Audio 640P Azur
Ampli integrati	Cayin 265Ai NAD 317
Diffusori	Dynaudio Contour 1.3 MkII Triangle Electroacoustique Titus 202 NHT Superzero
Subwoofers	ACI Force Velodyne F1500R
Ampli per cuffie	Practical Devices XM3
Cuffie	Sennheiser HD497
Collegamenti	Vari