Jurassic (S)Park! Bose Direct/Reflecting® 901 prima serie - Parte II

Nascita di una controversa leggenda

[Bose 901 - front view]
[English version here]

Prodotto: diffusori Bose 901 (prima serie)
Costruttore: Bose - USA
Valore attuale sul mercato: da €500 a €1500 a seconda delle condizioni
Recensore: Lucio Cadeddu - TNT-Audio Italia
Pubblicato: giugno, 2024

Nella Parte I di questa serie di articoli dedicati alla leggendaria Bose 901 trovate la storia del progetto e del suo progettista, i capisaldi dell'idea Direct/Reflecting®, una sintesi sul come riconoscere le diverse serie e un elenco di luoghi comuni, spesso errati, che affollano il web e la memoria (fallace) degli appassionati.

In questa seconda parte invece mi concentrerò esclusivamente sui consigli relativi al posizionamento e alle varie regolazioni, lasciando le note d'ascolto a una Parte III successiva. Preciso ancora una volta che si tratta della prima serie di 901, il progetto originale di Amar Bose e Sherwin Greenblatt, suo socio alla Bose Corp. e suo ex-studente al MIT.

Installazione e posizionamento in ambiente

Come già scritto nella Parte I, i 901 non sono diffusori tradizionali. Il loro funzionamento si basa su due principi ineludibili: gli otto altoparlanti presenti nella “V” del cabinet devono essere rivolti verso la parete posteriore e le 901 devono suonare accoppiate al loro equalizzatore. Qualunque deviazione da questi due principi distruggerà completamente il suono di questi diffusori, senza eccezioni.

[Bose 901, vista della V posteriore]
Vista della “V” posteriore: questa deve essere rivolta verso la parete retrostante!

Inizio dal posizionamento in ambiente, pubblicando uno screenshot del manuale originale. In sintesi: si possono posizionare sul lato lungo della stanza o su quello corto (io consiglio di sfruttare la parete più libera e più grande che avete), l'importante è che la parete retrostante i diffusori sia principalmente riflettente e libera da arredi. Questo perché il suono riflesso prodotto dai sedici driver posteriori deve arrivare all'ascoltatore per riflessione dalle pareti circostanti. La distanza dalle pareti è abbastanza flessibile, con i seguenti vincoli: la “V” del retro del diffusore deve essere a una distanza dalla parete posteriore compresa tra i 30 cm e i 45 cm. In ogni caso non deve essere mai inferiore ai 15 cm o superiore ai 60 cm. Non ci sono restrizioni particolari sulla metratura dell'ambiente d'ascolto, l'importante è rispettare queste indicazioni, come da progetto. Certo, una stanza ampia permetterà al suono grande delle 901 di esprimersi al meglio. Io le ho provate anche in ambienti sotto i 20mq senza problema alcuno.

[Bose 901 - posizionamento in ambiente]

L'altezza dal pavimento deve essere compresa tra i 90 cm e i 120 cm, perché questa è l'altezza media degli strumenti in una sala da concerto. In ogni caso non può essere inferiore ai 30 cm. Diciamo che un supporto per diffusori, anche non quello a calice originale Bose, di buona altezza, sarà più che sufficiente. Orientativamente utilizzerei dei supporti che consentano di mettere in asse l'orecchio dell'ascoltatore seduto e il centro del driver largabanda anteriore, per ottimizzare la percezione della gamma alta. Ascoltando fuori asse qualcosa, in termini di estensione, si perde. Non posizionatele a pavimento e, possibilmente, evitate ripiani di mobili e/o pareti attrezzate! Le 901 producono una gamma bassa molto importante, tutta la struttura entrerebbe in risonanza. Non dimenticate che i 9 altoparlanti largabanda spostano, a parità di escursione della membrana, la stessa aria di un singolo woofer da 32 cm (!!!), senza i problemi di break-up del diaframma tipici di woofer così grandi. Volendo, le 901 si possono appendere al soffitto con delle catene, in maniera che l'altezza sia comunque quella prevista da progetto. I cavi di collegamento dovranno avere una sezione di 18AWG (1 mmq) o superiore. Un qualunque buon cavo elettrico andrà benissimo, ma evidentemente oggi si possono usare cavi di qualità elevata, all'epoca non disponibili.

Collegamento e regolazione dell'equalizzatore

I collegamenti dell'equalizzatore sono quelli intuitivi: va inserito tra pre e finale oppure tra pre out e main in di un amplificatore integrato. Far riferimento al manuale originale per ogni altra situazione o esigenza che possa presentarsi.

Queste note fanno riferimento alla prima serie, gli equalizzatori successivi sono sostanzialmente diversi e vanno seguite le indicazioni sui manuali originali, ancora disponibili sul sito Bose. Quando i controlli sono posizionati centrati sul pallino nero, la posizione di riferimento, la risposta del sistema è quella prevista dal progetto. Tuttavia, gusti personali o ambienti particolari possono richiedere regolazioni differenti. Il tasto Below 40Hz, se posizionato su DECREASE, attenua la gamma bassa sotto i 40 Hz. All'epoca poteva rendersi necessario per limitare il rumore di fondo generato da certi giradischi. Essendo un filtro elettronico, agisce in maniera precisa e senza rotazioni di fase nella gamma sopra i 40Hz.

Per quanto riguarda la regolazione della gamma alta, si può optare per la posizione DECREASE o NORMAL (sempre quella col pallino). Ci sono 5 posizioni diverse, marchiate coi numeri progressivi da 1 a 5. La risposta piatta si ha con lo switch in NORMAL e il selettore nella posizione 4. Le altre soluzioni generano un aumento/decremento della gamma medio-alta a partire dai 450Hz nella posizione DECREASE e dai 1200Hz nella posizione NORMAL. I grafici spiegano più di tante parole.

[Regolazioni equalizzatore Bose 901]

[Regolazioni equalizzatore Bose 901]

Da quanto si può evincere sopra, dunque, l'infelice frase No lows, no highs, it must be a Bose (Niente bassi, niente alti, dev'essere una Bose) che spesso ha accompagnato i commenti sul suono delle 901 (o delle Bose in generale) dimostra quanto spesso questi diffusori siano stati ascoltati privi del loro equalizzatore e/o posizionati in maniera errata (spesso con la V che guarda il punto d'ascolto oppure poggiati a pavimento). Le alte frequenze si possono aumentare a piacimento coi controlli, e per quanto riguarda i bassi, posso già anticipare che tutto sono tranne che assenti o deficitari, anzi! Pertanto, affermare che le 901 non abbiano né bassi e né alti è una grossa stupidaggine.

Consiglio di evitare di diminuire la gamma bassa sotto i 40 Hz, visto che oggi il rumble è un problema inesistente con le sorgenti digitali e grandemente ridimensionato con quelle analogiche, e di iniziare ad ascoltare coi controlli della gamma alta in flat, aumentandola o diminuendola se l'ambiente lo rendesse necessario. Non sono controlli di tono veri e propri, ma regolazioni elettroniche che spostano verso l'alto e verso il basso l'intensità di tutta la gamma medio-alta, da una certa frequenza in poi. I controlli di tono sugli amplificatori, invece, agiscono a campana partendo da una frequenza centrale ben precisa, tipicamente 10 kHz sulla gamma alta e 100Hz su quella bassa.

Il primo grafico qui sotto descrive sia l'intervento dello switch Below 40Hz che dell'esaltazione/attenuazione in gamma medio-alta con lo switch in posizione NORMAL. Il secondo invece descrive il decremento della gamma medio-alta con lo switch in posizione DECREASE (a parte la posizione 5 che determina un incremento).

[Regolazioni equalizzatore Bose 901]

[Regolazioni equalizzatore Bose 901]

Pilotaggio

Le 901 prima serie non hanno una sensibilità molto alta (poco superiore a 80dB), ma il carico è facile, grazie al fatto che il crossover passivo è assente. All'epoca gli amplificatori erano meno prestanti di quelli moderni, pertanto direi che un buon amplificatore di oggi, da 40-50 watt per canale, è più che sufficiente per sonorizzare un ambiente anche abbastanza grande. Contrariamente a molti diffusori dello stesso periodo, le 901 possono digerire enormi quantità di watt senza scomporsi (e, credetemi, ci ho provato a mandarle in crisi), pertanto si possono generare pressioni sonore molto, molto elevate. Tanti diffusori dello stesso periodo, magari a sospensione pneumatica come questi 901 prima serie, vanno in crisi con programmi musicali moderni ricchi di basse frequenze. Il woofer, in particolare, è facile mandarlo a fondo corsa. Non così le 901, e ci si può divertire parecchio, anche coi generi più movimentati. Anche se erano nate per mimare il suono di una sala da concerto (musica classica, quindi) in realtà se la cavano benissimo anche col rock, il pop o l'elettronica di epoca moderna, come vedremo nella terza puntata dedicata all'ascolto.

In conclusione, per poter affermare di aver sentito cosa possa (e non possa!) fare una 901 prima serie è necessario attenersi a tutte le raccomandazioni di cui sopra. Meglio, molto meglio astenersi dal dare giudizi frettolosi se queste indicazioni non sono rispettate. È un progetto rivoluzionario, coraggioso e controcorrente, merita tutto il nostro rispetto.

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