Prodotto: Diffusore B&W DM 302
Produttore: B&W, UK
Prezzo approssimativo: 450.000 lire (coppia) (175 EURO)
Dopo la prova d'ascolto delle grosse B&W Nautilus 801 (disponibile in inglese, non ancora tradotta in italiano) ho pensato: accidenti, perchè non provare nuovamente le casse più economiche del catalogo
Bowers & Wilkins, quella abbordabilissima DM 302?
Dopotutto, questo è uno dei diffusori economici che mi piacciono di più e tempo fa li avevo persono acquistati per utilizzarli in una sonorizzazione pubblica, per riprodurre suoni sintetizzati presso uno Show grande quanto una Photokina, a Singapore ed a Taiwan!
La DM 302 appare semplicemente come un diffusore a due vie con uno sbocco reflex anteriore di foggia rettangolare, al posto del classico tubo.
Internamente differisce dalla concorrenza per via della costruzione
chiamata Prism: in pratica la parete posteriore del diffusore è coperta da celle quadrate in plastica che avrebbero il compito di spezzare eventuali risonanze ed onde stazionarie del mobile che potrebbe altrimenti interferire con l'emissione principale degli altoparlanti.
Questa costruzione dovrebbe avere il massimo dell'effetto nella gamma di frequenze piuttosto critica intorno a 1 - 3 kHz, dove l'orecchio umano è più sensibile.
Nel retro troviamo due robusti morsetti per il collegamento. Fortunatamente la B & W ha pensato bene di non sprecare soldi in connessioni di tipo bi-wiring su questo diffusore entry-level privo di fronzoli. Si deve spendere laddove si hanno i benefici migliori, giusto?
Un dato particolarmente interessante è la sensibilità dichiarata di ben 91 dB a 1 metro con 2.83 V in ingresso. Purtroppo l'impedenza, sebbene dichiarata nominalmente 8 Ohms, scende fino a 3.5 Ohms in alcuni punti quindi per favore non utilizzate amplificatori scadenti con le 302 ma soltanto qualcosa di decente del calibro di un Rotel 931 o un NAD 320.
I diffusori sono disponibili in due finiture viniliche: legno nero o ciliegio chiaro, mentre il frontale, come si può vedere in foto, è un termoformato plastico. La qualità della finitura e della costruzione sono medie, niente da dire su questo punto.
Queste piccoline sono state connesse all'impianto grosso costituito da giradischi Michell GyroDec (pesantemente modificato, fino a farlo diventare quasi un Orbe), lettore CD Rega Planet ed amplificazione Quad.
Come riferimento ho utilizzato una fedele coppia di Rogers LS-1 che normalmente suonano piuttosto trasparenti nel mio sistema, anche se un po' poco controllate con altro tipo di amplificazioni di livello più basso.
Poichè non possedevo degli stand dedicati le ho disposte su dei supporti in legno semplicissimi. Potreste essere portati a pensare che ciò invalida il test ed in un certo senso avreste anche ragione. D'altra parte però, uno non dovrebbe dimenticarsi che il normale acquirente di questo tipo di diffusori non è esattamente un audiofilo fissato e che quindi, nella maggior parte dei casi (nella vita reale, insomma) questi diffusori andranno posti sopra scaffali, mobili e certo non su stands dedicati. Era quindi interessante capire cosa avrebbero potuto dare in questa situazione più comune.
Appena sistemati, questi piccoli diffusori hanno cominciato ad emettere note piacevoli e familiari: una notevole banda passante (risposta in frequenza) unita ad una dinamica tutt'altro che disprezzabile!
Il suono riprodotto era pieno, corposo, vibrante ed energico, garantendo linee melodiche estremamente facili da seguire sebbene talvolta appena troppo sottolineate.
L'equilibrio timbrico era abbastanza lineare, forse con qualche accenno di brillantezza di troppo (vedasi l'osservazione sulla eccessiva "sottolineatura")
ma certamente non si trattava di un suono asfitico. Nessuna colorazione particolarmente evidente sebbene ci fosse un accenno, un substrato di suono da diffusore economico e una certa ruvidezza su tutto lo spettro riprodotto.
Questo non deve suonare come un giudizio negativo, poichè la 302, sebbene non perfettamente neutrale e trasparente, suona in maniera molto "consistente" su tutto lo spettro riprodotto.
Passando ai riferimenti (Quad ESL) il suono perdeva sì un po' di dinamica ma appariva anche meno "impegnato" con, ovviamente, un ben altro livello di finezza e di dettaglio.
Confrontando le 302 con le mie vecchie Rogers LS-1, simili per dimensioni e tipo di altoparlanti utilizzati, queste ultime apparivano più dolci e neutrali, più morbide ma anche più nasali in gamma media, specie sugli strumenti a corda.
Certamente le 302 suonavano ben più bilanciate. Forse il basso della Rogers era un po' più dettagliato ma quello della 302 era più profondo. Le differenze in questa particolare area erano comunque molto limitate ed entrambi i diffusori si sono comportati accettabilmente.
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