Le Chario Hyper 2 mkII sono un classico nel panorama nazionale dei bookshelf
2 vie di alte prestazioni e, come altri prodotti Chario, godono di una buona
reputazione anche all'estero.
Tecnicamente sono dei bass-reflex il cui condotto che respira dal fondo del
mobile, predisposti per il bi-wiring e rifiniti in un bel noce nazionale.
Quattro piedini in gomma distanziano opportunamente il fondo della cassa
(e quindi il tubo d'accordo) dall'eventuale stand o base d'appoggio.
Le Hyper 2 mkII sono state testate in diversi impianti e ambienti (3 ambienti
ed una quantità di sorgenti e amplificazioni) così da poter
tracciare un quadro preciso della lora particolarissima personalità
sonora.
Premettiamo che non si tratta di casse facili, sia dal punto di vista elettrico
(4 ohms nominali con un minimo vicino ai 3 ohms) che da quello timbrico.
Necessitano di ampli particolarmente dotati di buone capacità dinamiche
e di pilotaggio, tuttavia non è strettamente necessario disporre di alta potenze.
Infatti le capacità dinamiche sono buone in generale eccezion fatta per la
gamma media dove presentano una naturale tendenza a suonare *soft*, mai particolarmente
aggressive, anche quando il programma musicale lo richiederebbe.
In gamma bassa la dinamica espressa è notevole anche se il controllo
del woofer non è un compito particolarmente agevole per gli amplificatori.
è qui che amplificatori con scarse doti di pilotaggio mostrano la corda
rendendo una gamma bassa poco controllata, invadente e piuttosto lenta.
Se all'ascolto le Chario vi daranno quest'impressione la colpa è da imputare
all'ampli che non riesce a controllarle a dovere in questa zona della
banda audio.
La poca dinamica in gamma media sembra invece una caratteristica delle Hyper 2
essendo rimasta pressochè invariata in tutti gli abbinamenti. Ovviamente
non escludiamo che con accoppiamenti particolarmente sinergici questa
caratteristica non possa essere stemperata.
Timbricamente le Hyper 2 sono scure, molto scure. Basso ben in evidenza, medio arretrato e gamma alta ed altissima piuttosto dolci. Questa impostazione timbrica la rende una compagna ideale di ore ed ore di piacevolissimo ascolto con tassi di distorsione sempre molto contenuti. Non è una cassa radiografante, tutt'altro. è suadente e riposante e sa farsi amare facilmente. Se amate l'iperdefinizione cercate altrove o le Hyper 2 vi deluderanno molto.
L'immagine ricostruita è buona ma trae grande giovamento dall'utilizzo di tre punte coniche in sostituzione dei piedini in gomma forniti di serie. è molto sensibile al posizionamento (parete posteriore e laterali il più distanti possibile) ed alla scelta dello stand. Occorre fare molte prove prima di raggiungere il compromesso ideale.
Per i cavi le raccomandazioni sono pressochè scontate dato il carattere particolare delle Hyper 2. Evitare cavi morbidoni e pastosi, meglio prediligere velocità e dettaglio (Furukawa, VDH etc). Il biwiring va studiato con attenzione perchè non con tutti i cavi porta i miglioramenti sperati.
In conclusione una cassa di gran classe, dalla personalità spiccata, amante della buona musica, che riproduce con feeling e dolcezza lasciandosi ascoltare per ore senza cenni di affaticamento. Un gran basso ed una buona immagine completano il quadro. I difetti li abbiamo ampiamente discussi ma, ripeto, alcune caratteristiche che ad un ascolto frettoloso (in negozio, magari) potrebbero sembrare delle limitazioni intrinseche delle Hyper 2 sono spesso imputabili ad un interfacciamento cassa-ampli poco felice.
Occhio quindi a non farsi ingannare dalle apparenze: chiedere sempre di poterle provare in casa con l'impianto al quale dovranno donare la loro (bella) voce.
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