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Nome prodotto: Envy 3
Produttore: Demand Better Audio - UK
Prezzo: Da £ 4499 (circa EUR 5700 a Novembre 2014), dipendentemente dal driver scelto e dalla finitura. (Conversione valuta)
(YMMV)
Recensore: Mike Cox - TNT UK
Recensione: Gennaio, 2015
Traduzione: Gian Luca Scappini
Quando si provano apparecchiature audio è facile arrivare a conclusioni sbagliate e devo ammettere di averlo fatto più di una volta con i diffusori Envy 3. Il primo errore è stato quello di pensare che le Envy 3 della Demand Better Audio fossero pesanti: non lo sono e si riesce a sollevarle con la presa ferma della mano intorno al supporto verticale. La seconda assunzione sbagliata era che fossero di difficile collocazione nella stanza: non lo sono. Con l'aiuto di Daniel, responsabile della Demand Better Audio, le abbiamo collocate al solito posto, stessa distanza dai muri laterali, rivolte verso lo stesso posto a sedere. La mia ultima assunzione sbagliata era di pensare, dato che sono un progetto a tre vie, che avessero bisogno di un amplificatore di grande potenza ed energia: non ne hanno bisogno. Quasi tutti gli amplificatori sarebbero capaci di gestire questi diffusori, sebbene la scelta abbia un profondo impatto sul risultato ottenuto.
La capogruppo della Demand Better Audio (DBA) è la MCT Carbon, specializzata nella produzione connessa all'industria automobilistica e sportiva. Questa associazione dà accesso alla DBA a capacità tecniche non disponibili a molti produttori audio. Con questa tecnologia a disposizione, la domanda successiva è: perchè usare alloggiamenti sferici? Andando indietro negli anni '50 il Dr H. Olson, che lavorava alla RCA, fece alcune ricerche pioneristiche sulle proprietà dell'alloggiamento ideale dei diffusori. La conclusione fu che un'unità diffusore posizionata sulla superficie di un alloggiamento sferico si avvicinava il più possibile alla perfezione, eliminando virtualmente le colorazioni sia interne che esterne.
La Demand Better Audio ha utilizzato l'abilità di produzione combinata della capogruppo per produrre un diffusore che parte dalle idee del Dr. Olson e le ripropone utilizzando materiali e processi di produzione moderni. Il risultato è un vero e proprio diffusore dall'apparenza attuale e che è rimarcabilmente compatto per un progetto a tre vie. Gli elementi di questo modello sono un insieme di fibra/kevlar per il basso (200mm) e medi (80mm), con un elemento isodinamico da 50mm x 13mm con un magnete in neodimio ed uno scampanato elemento di guida dell'onda sonora per la massima dispersione.
I diffusori finiti adottano una costruzione legata con un'unica testurizzazione interna per la riduzione del suono. C'è una conversione interna sfera su sfera per massimizzare di fatto il volume interno e un rivestimento estremamente sottile (<1mm) che aiuta a ottimizzare il volume interno, mantenendo al minimo l'ingombro esterno. Questo rivestimento estremamente sottile è comunque molto rigido: ho provato a comprimerlo senza successo. L'asta principale di supporto è riempita di particolato per ridurre la risonanza ed abbassare il centro di gravità, rendendo l'Envy 3 molto stabile durante l'uso. Il cavo diffusore è incluso nel progetto utilizzando un quad-core 399, cavo intrecciato di 0.1mm trattato criogenicamente. I diffusori testati hanno una finitura ultra-liscia, laccata lucida che rivela la trama in carbonio, dall'aspetto strabiliante. Se si preferisce, le Envy 3 sono disponibili con finitura colorata a scelta.
La maggior parte dei riproduttori sonori deve integrarsi con il resto della casa e deve essere approvata da tutti gli interessati. I diffusori sono i pezzi più in evidenza di un impianto audio e pertanto soggetti al voto domestico! Nel tempo, ho avuto a che fare con diversi diffusori, buona parte dei quali messi alla porta perchè erano troppo larghi, orribili o del colore sbagliato!
Le Envy 3 hanno più di una possibilità di integrarsi nella maggior parte delle abitazioni, in quanto sono i diffusori a 3 vie che assomigliano meno ad una scatola che abbia mai visto. Un modello convenzionale a tre vie da pavimento che utilizza gli stessi elementi sembrerebbe molto più largo; anche una soluzione standard con supporto occuperebbe più spazio.
La linea fisica del design non solo aiuta l'accettabilità domestica ma anche la possibilità di personalizzare il colore può aiutare l'amplificatore ad integrarsi nell'ambiente. Anche le esigenze dell'amplificatore di potenza aiutano, in quanto non serve un massiccio amplificatore di potenza che eroghi una quantità massiva di watt e di corrente. Quello che serve è un amplificatore di qualità, come Dick Olsher una volta disse: “Il primo watt è quello più importante”.
Ho iniziato ad alimentare le Envy 3 con il mio Emotiva XPR-2, presumendo che avrebbero avuto bisogno di molta potenza: non potevo sbagliarmi di più! Il suono era terribile, sottile, stridulo; tutto ciò è sbagliato allo stato solido e sembrava ci fosse poco basso. L'Emotiva è stato scambiato con il mio solito Leak ST50 (appena aggiornato con un foglio di rame Jupiter e condensatori di accoppiamento rivestiti in cera) e…che differenza! Il suono era ancora vivace quando confrontato con i miei soliti diffusori a gamma piena ma molto più raffinato, dettagliato e rilassante. Ho provato poi il mio amplificatore 300B SET che produce 8 watt per canale a regime: la mia assunzione era di non avere potenza a sufficienza. Il 300B SET era stato recentemente equipaggiato con valvole 300B nuove e le altre valvole avevano solo poche ore di vita rimanenti. Perfino con le nuove valvole il suono aveva promesso bene. Ma si è ottenuta la riproduzione più affascinante nelle ore successive, dopo che l'amplificatore si era scaldato e le valvole rodate.
Ho continuato ad usare l'amplificatore 300B nella settimana successiva, con un continuo miglioramento. Ho anche sostituito i condensatori MKP in polipropilene con alcuni Mundorf in argento/oro. La combinazione dell'amplificatore 300B con i diffusori Envy 3 ha un grande dettaglio ed è rivelatore del materiale sorgente. Dopo ho provato un nuovo Amptastic che eroga 12W su 8ohms. Si tratta di un progetto di Classe T (una versione ad alta efficienza della classe D) che usa un chipset Tripath TA2020. Questo amplificatore non è il solito amplificatore di Classe T prodotto in Cina. Il Mini-1 è progettato e costruito nel Regno Unito da una piccola azienda localizzata appena fuori Cambridge. La qualità di costruzione è di prima classe, assomiglia quasi ad un orologio da polso, ed il risultato è un incredibile qualità del suono per il suo prezzo (GBP 99 + spese di consegna). Con il Mini-1 le Envy 3 hanno suonato molto bene, certamente molto meglio di ogni altro amplificatore allo stato solido che ho provato. Continuo a preferire i miei amplificatori a valvole ma nel caso non siano disponibili, il Mini-1 suona grande musica con le Envy 3.
Il mio ultimo cambio di amplificatore ha visto il Mini-1 sostituito con un altro amplificatore Leak, questa volta uno Stereo 20, che monta condensatori accoppiati in polistirene. Per il mio gusto musicale e con le Envy 3 nella mia stanza di ascolto, questa è la mia combinazione favorita. Quella gentilezza dell'EL84 si abbina molto bene con i driver ad alta frequenza ed è supportato da quel meraviglioso tono a mezza banda che i condensatori in polistirene sanno fornire.
Ora che ho deciso la fonte, come si posizionano le Envy 3 rispetto agli altri diffusori? Per la mia esperienza le Envy 3 suonano come nient'altro io abbia mai avuto il piacere di utilizzare. Non c'è nessuna evidente colorazione dello scatolato, il suono è molto pulito e rivelatore di ogni problema con la fonte. Nel tempo trascorso con queste casse ho usato svariati DAC con una gamma di fonti materiali dai normali CD RIP ai DSD. Era evidente che ogni volta che veniva fatto un cambiamento, con la giusta regolazione, il sistema faceva scintille.
Il basso si fa notare all'inizio per il carattere, ma sempre ben temporizzato. Dopo un po' ci si rende conto che la chiara impostazione è effettivamente appropriata, non ci sono miglioramenti artificiali, rigonfiamenti o sbalzi causati da risonanza della cassa. La mancanza di effetto scatola è anche udibile nella gamma media con eccellente chiarezza: è come se avessero appena pulito le finestre! Mettendo uno dei miei brani musicali di riferimento, il “Tallis Scholars - Allegri: Miserere”, l'ambiente di registrazione (London Church) è più evidente, con l'intensità che risulta più facile da decifrare. Le voci sono distribuite e alcune di esse disposte a distanza significativa dietro ai cantanti di prima fila. In alcune impianti audio è difficile collocare le voci; le si possono sentire ma non si è sicuri della loro provenienza. Con le Envy 3 la profondità è molto più chiaramente definita.
La mia musica favorita sono le voci femminili, spaziando da Ella Fitzgerald a Eva Cassidy e mi piace sentire la voce collocata chiaramente nella scena sonora. Le Envy 3, nel riprodurre un chiaro e largo palco sonoro, sembrano meno precise nel sistemare il cantante. Le voci sono molto chiare con evidente bassa distorsione e colorazione artificiale: non sono proprio così precisamente disposte come accade per altri amplificatori. Questo può sembrare in contrasto con il mio precedente commento a proposito dei Tallis Scholars: il fatto per me è che le casse scompaiono fornendo un palco profondo e ben definito anche se un solista sembra meno ben definito.
Il Demand Better Audio Envy 3 è un diffusore dall'aspetto non comune rispetto alla norma e questo fa sì che sia meno dominante nella propria stanza rispetto a diffusori simili. L'utilizzo della tecnologia all'avanguardia dà risultati veri, un diffusore leggero con un sottile contributo della cassa. Alcuni produttori cercano di smorzare le risonanze del mobiletto aggiungendo massa, usando casse spesse e pesanti. Altri non aggiungono massa ma inseriscono materiali di smorzamento o aggiustano la cassa in modo da contribuire positivamente al suono. Nessuna di queste soluzioni funziona bene quanto le sfere in fibra di carbonio usate dalla Demand Better Audio.
È davvero bello vedere un piccolo produttore con sede nel Regno Unito spingere i limiti della tecnologia, producendo qualcosa di diverso. Il risultato è un contributo significativo al mondo dell'audio. Nulla è perfetto, ci vuole un po' di accuratezza per accoppiare le Envy 3 con un amplificatore adeguato. Una volta trovato il giusto partner per questi diffusori, loro forniscono risultati superbi al giusto prezzo, considerando la lavorazione necessaria. Mi mancheranno le Envy 3 e non vedo l'ora di ascoltare altri articoli da questo produttore.
© Copyright 2015 Mike Cox - mike@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com
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