Prodotto: Diffusori da pavimento ELAC FS 108.2
Costruttore: ELAC
Costo Appross.: 900€ / la coppia
Recensore: Scott Faller - TNT USA
Pubblicazione: Maggio, 2004
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Qualche tempo fa, gironzolavo sui siti web di alcuni costruttori alla ricerca di qualcosa di interessante da recensire. Sono quindi capitato sul sito della Trian Electronics (triancorp.com). Trian è il distributore per il Nord America dei giradischi Thorens (e già è proprio così, la Thorens è viva e vegeta), il costruttore tedesco di diffusori ELAC e il costruttore danese di elettroniche Thule.
Come sicuramente avrete avuto modo di apprendere dal web (o forse dal vostro rivenditore ELAC locale), la ELAC è uno dei costruttori di diffusori high end. Con il suo quartier generale in Germania, la ELAC produce alcuni dei diffusori più stimati nel mondo hi fi e dalla particolarissima estetica (le 330 JET e le 4Pi tanto per citarne alcune).
Oltre ad avere un aspetto particolarissimo, la ELAC realizza una propria linea di altoparlanti utlizzata nei diffusori del marchio. La totalità dei loro progetti adotta un particolare altoparlante "sandwich" ad eccezione della Serie Cinema. In prima istanza gli altoparlanti sembrano avere il cono in metallo ma si tratta di pezzi in alluminio stampato aderenti ad un cono in carta posteriore. Un approccio leggermente diverso rispetto agli altri costruttori di diffusori "mainstream". Questo tipo di progetto a "sandwich" presenta caratteristiche di minor distorsione rispetto ai convenzionali altoparlanti con il cono in carta.
Dopo aver dato uno sguardo alla loro linea di prodotti, ho deciso di chiamare Dick Ravich per verificare cosa avessero da poter inserire nella serie di recensioni di diffusori. Dick mi ha spiegato che erano ben pochi quelli che stavano sotto il limite dei 1000€ e mi ha suggerito le ELAC 108.2. Prima che trascorresse molto tempo, mi sono ritrovato sull'uscio di casa un paio di scatole che riportavano la scritta Lautsprecher stampigliata sopra. Dei giocattoli veramente emozionanti!.
Modello |
ELAC FS 108.2 |
Tipo |
Da pavimento due vie e mezzo in Bass Reflex |
Caratteristiche altoparlanti |
2 medio bassi da 140mm, 1 tweeter da 25mm (entrambi i componenti sono schermati) |
Risposta in frequenza |
da 40 Hz a 25 kHz |
Sensibilità |
89 dB/2.8 V/metro |
Impedenza nominale |
4 ohm, Min. 3.3 ohm @220Hz |
Potenza consigliata |
20 - 150 watts |
Dimensioni |
35.4 x 7.3 x 9.5 pollici (900 x 185 x 240 mm) |
Peso |
26.5 lbs. (12kg) ognuna |
Frequenza di Crossover |
dal basso al medio basso (+/-) 125hz, dal medio basso al tweeter (+/-) 2.5k |
Come potete già aspettarvi da un progetto da due vie e mezza, è possibile ottenere tutto il basso che si vuole. Bene, il posizionamento corretto di questi diffusori nella stanza può risultare un po' complicato, ma non difficilissimo.
Innanzi tutto, considerato che ci sono due tubi di accordo posteriori, le interazioni con la parete di fondo sono cospique. Se non ci perdete un po' di tempo potreste avere problemi con i bassi. Niente di cui preoccuparsi, questo è uno dei motivi per cui vengono fornite con dei tappi per i condotti reflex. Nel mio caso, quando ho utilizzato i tappi fornitimi dalla fabbrica, il basso si è asciugato eccessivamente. Non mi sono perso d'animo e quindi ho preso un po' di materiale assorbente che di solito utilizzo per trattare le pareti in modo da limitare le riflessioni delle frequenze alte, ne ho tagliati alcuni pezzi quadrati e li ho utilizzati come tappi per il condotto. Una volta inseriti questi non ricoprono interamente il condotto e consentono al 30% - 40% dell'aria di fuoriuscire. Questa soluzione mi è sembrata (a detta delle mie orecchie) il miglior compromesso per la maggior parte della musica acustica.
D'altra parte, con la musica rock, ho preferito di gran lunga il suono senza i tappi. Il riforzo sulle basse frequenze è stato apprezzato notevolmente ed è risultato necessario per alcune registrazioni.
Questi piccoli diffusori amano il rock, senza alcun dubbio. Lasciando liberi i condotti del reflex e permettendo in tal modo ai diffusori di "respirare" si evidenziano al massimo le loro potenzialità.
Le ELAC sono caratterizzate da una presentazione diretta, molto simile a quella delle Dynaudio. Esistono comunque alcune differenze nel modo di riprodurre la musica. Entrambi i diffusori annoverano i loro punti di forza ma anche qualche incertezza. In conclusione, penso che il giudizio dipenderà soprattutto dalle vostre personali preferenze come in effetti dovrebbe sempre essere.
Le ELAC con il RAM 301
Bene, questo piccolo ampli continua a dispensarmi emozioni. Ha un suono pulito, frizzante e potente e il suo ascolto rappresenta un divertimento assicurato. La discreta efficienza vantata dalle ELAC (89dB) vi permette di spremerle un po' di più senza rischiare il clipping.
Il RAM 301 si è rivelato un buon partner per i 4 ohm di carico delle ELAC. Certo, non riuscirete a far tremare le pareti della stanza con appena 30 watt di potenza, ma a volumi moderati (intorno ai 95 dB) quest'accoppiata risulta veramente piacevole. Al di sopra di questi livelli di ascolto il RAM potrebbe essere costretto ad erogare correnti piuttosto impegnative nei picchi di minor impedenza delle ELAC. Il RAM non sembra scomporsi più del dovuto e solo un paio di volte si è avuta la sensazione che la musica tendesse a perdere corpo.
Le ELAC con lo Scott 299 HH
Anche questo abbinamento è risultato positivo. Il suono piuttosto esile del vecchio Scott HH ben si accompagna con quello delle ELAC. Il basso suona in modo completamente diverso rispetto ad un'amplificazione a stato solido (bella scoperta!).
In questo modo, il carattere a volte leggero e diretto del midrange delle ELAC viene controbilanciato completamente (ne parlerò più in dettaglio di seguito). Il suono risulta caldo e morbido, anche se ancora molto ben definito. Coloro di voi che possiedono un vecchio Scott, un Eico, uno Heathkit o qualsiasi altro ampli a valvole vintage potranno apprezzare tale sonorità, ammesso che abbiate a disposizione un'uscita a 4 ohm dei trasformatori. Se sul vostro ampli non è presente l'usicta a 4 ohm, le ELAC potrebbero porre qualche piccolo problema simile a quello riscontrato con il RAM 301.
Forma, finitura e progetto di massima
Questa particolare coppia di diffusori è piuttosto attraente. La base è relativamente piccola il che comporta un contenuto ingombro nella stanza. Il mobile è realizzato in MDF con una discreta impiallicciatura (non si tratta di legno vero). Il baffle frontale è in MDF da 3/4 con una finitura satinata in grigio chiaro.
Sul retro dei diffusori troviamo una singola coppia di morsetti WBT (suppongo). Inoltre ci sono un paio di tubi di accordo svasati e anche la parte posteriore è impiallicciata.
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Questo diffusore si basa su un progetto a 2 vie e mezza che sta diventando piuttosto popolare. La ELAC presenta una coppia di unità per i medio bassi da 5 pollici e ½ in configurazione MTM. Uno degli altoparlanti lavora a gamma completa fino al punto alto di crossover (a circa 2500Hz) e il secondo altoparlante per i medio bassi è tagliato a circa 125Hz.
I tipici progetti a 2 vie e mezzo solitamente utilizzano un disegno del tipo EBS (extended bass shelf). Come risultato si ottiene una risposta in basso più profonda (e a volte più pronunciata). La ELAC dichiara inoltre una escursione delle unità di basso di 15mm (+/-). Per un componente da 5 pollici e ½, è un dato strepitoso. I miei Shiva presentano un'escursione di solo 13mm e si tratta di woofer da 12!
Con questo tipo di progetto, la vita può risultare alquanto difficile. Vi potreste trovare nei guai per quanto riguarda la fase con le ottave più basse oltre a dover affrontare problemi di ritardo di gruppo che potrebbero inficiare le basse frequenze rendendole lente, confuse e gonfie.
Un'altra questione da affrontare con un progetto di questo tipo sarà quella di avere a disposizione più bassi di quanti siete in grado di gestirne. Se non realizzato correttamente un diffusore può farvi letteralmente scappare fuori dalla stanza. Questo potrebbe essere il caso delle ELAC a meno che non spendiate un po' di tempo ad affinarlo (giocherellando con i tappi per i condotti e altre cose simili) e facendo molta attenzione al posizionamento dei diffusori in ambiente.
Descriviamo adesso il tweeter con cupola in alluminio, magnesio e manganese. Il progetto adottato dalla ELAC su questo diffusore è leggermente diverso. Il tweeter è alloggiato in un inserto in plastica concavo dalla forma ovale. Sopra la cupola del tweeter c'è un supporto in plastica che dovrebbe funzionare da guida d'onda o forse da attenuatore (sto ipotizzando). La ELAC lo descrive come un fasatore integrato e una guida d'onda. Comunque si tratta di qualcosa di interessante.
Di solito quando vedo queste soluzioni (guide d'onda, attenuatori o altro) mi viene spontaneo chiedermi come influisca sul progetto del tweeter. Se il costruttore è costretto a "direzionare" o ad "attenuare" il suono, questo è indice (di solito) di un problema di progettazione con quel particolare altoparlante. Mi sono imbattuto in qualcosa di simile con una coppia di Axiom. Utilizzano un attenuatore simile e devo dire che suonano piuttosto aspre. Con le Axioms le alte risultano sbilanciate e, a mio avviso, decisamente stridule.
Dopo aver ascoltato le ELAC, ho avuto il sospetto che in questo caso l'utilizzo di questi attrezzi sia diverso. Se osservate l'alloggiamento del tweeter da vicino noterete che è concavo. ho il vago sospetto che gli ingegneri della ELAC non abbiano voluto mascherare un problema del tweeter con un attenuatore, penso che l'intento sia quello di eliminare la direttività della gamma alta cercando di espandere "il punto di ascolto ottimale" tramite una forma del baffle concava. Una volta seduto scivolando avanti e indietro rispetto al punto di ascolto ottimale, l'immagine e la tonalità nella regione delle alte frequenze rimane molto stabile. Posso spostarmi avanti e indietro per buoni 60, 90 cm senza rilevare picchi o cali notevoli nei registri alti. Una buona caratteristica.
Un'altra prerogativa di questo disegno (sospetto) è che grazie ad esso parte delle diffrazioni ad alta frequenza vengono convogliate sul baffle attorno al tweeter. Invece di arrivare direttamente a noi, le frequenze vengono in qualche maniera diffuse (disperse, ridirezionate scegliete voi il termine più appropriato) senza compromettere troppo l'immagine a causa del baffle concavo. Come risultato abbiamo un suono più aperto ed esteso alle alte frequenze.
Penso che si tratti di un altro caso in cui pensare in modo anticonvenzionale sia stato pagante per gli ingegneri della ELAC.
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Dinamica
Come ho già detto (e continuerò a ripetere) questi piccoli diffusori amano il rock. Quando dico rock, non parlo della robaccia. Maggiore è la dinamica e più la musica ne beneficia.
Bene, se ancora non lo aveste capito, sono un 17enne intrappolato nel corpo di un 40enne. Mi piace ascoltare la musica ad alto volume. Mi fa andare in estasi. Per cui cosa vi aspettate che faccia quando mi trovo di fronte ad un paio di diffusori che vi implorano di alzare il volume. Naturalmente occorre alimentarli con una sana dieta a base di Rock. Non ho avuto remore con queste ELAC. Gli ho dato in pasto Depeche Mode, Nine Inch Nails, Rob Zombie, un po' di Trance e di House, addirittura persino una compilation di musica Hip Hop dei miei ragazzi. Diamine, penso di aver ascoltato tutti i pezzi di musica "heavy" che sono riuscito a reperire.
In questo ambito le ELAC sono veramente impressionanti. Certo non è possibile fare confronti sensati con le Dyn visto che comunque si tratta di piccoli mini-monitor con un'estensione dei bassi limitata, ma... inutile dirlo per quanto riguarda la dinamica ed i bassi le ELAC sono impressionanti. Le migliori transitate per la mia sala d'ascolto da tanto tempo a questa parte. Le 108 hanno potenza da vendere. A tal punto che potrete vedere vibrare i quadri alle pareti. E questo mi eccita molto. Non si ottengono spesso questi risultati con diffusori del costo inferiore ai 1000 €. Una precisazione, è possibile ottenere tanto, ma spesso il basso è confuso e senza controllo. Non in questo caso. Il basso è pulito, frizzante e tirato proprio come deve essere.
Ma la dinamica non si ferma ad una mera questione di basse frequenze. Nella parte ancor più critica dei medio bassi la dinamica è confrontabile con quella delle Dyn. Ascoltando il CD dei Blue Man Group devo riconoscere un leggero (molto leggero) vantaggio a favore delle ELAC in tale ambito. Conferiscono alla presentazione una leggera immediatezza in più. Sono convinto che tutto questo sia attribuibile al progetto a sandwich del woofer delle ELAC. Conferisce un maggior dettaglio alla parte alta del registro dei medio bassi. Questo pulizia del suono rende più definiti gli strumenti quali i tom (come la pelle del drum head), le ottave più alte dei bassi elettrici e gli strumenti in PVC che i Blue Men usano.
Il prossimo argomento trattato è quello delle alte frequenze, gli alti, appunto. Temo che anche in questo settore le ELAC denotano una leggera superiorità. La chiarezza degli alti permette alla dinamica pura degli strumenti quali i piatti di risaltare.
Estensione degli alti
L'estensione degli alti del tweeter della ELAC a cupola metallica è leggermente più piatta rispetto a quella del tweeter a cupola morbida delle Dyn. Dopo aver fatto alcune misurazioni con il mio giocattolino ho potuto constatare che le ELAC rimanevano a +/- 1 db fino a 20kHz mentre le Dyn scendevano in modo piuttosto repentino dai 16kHz in poi (nella mia stanza). A questa caratteristica probabilmente sono dovute le mie impressioni sul fatto che le ELAC restituiscono un suono più "aperto". Va anche notato che durante le misurazioni ho rilevato incrementi pronunciati tra gli 8kHz e i 10kHz il che potrebbe giustificare le mie impressioni sul suono leggermente in primo piano delle ELAC.
Chiarezza degli alti
Per quanto riguarda questo parametro penso che entrino in gioco pesantemente le differenze tra il tweeter a cupola morbida e quello in metallo. I tweeter in metallo propendono a riproporre il suono più in avanti e a conferirgli maggior brillantezza. La comunità degli audiofili è praticamente divisa in parti uguali su questo tipo di suono. Ad alcuni piace, ad altri no.
Nel caso delle ELAC, queste cupole in metallo sembrano essere ben fatte. Senza alcun dubbio il loro suono è più in avanti rispetto alle Dyn ma allo stesso tempo suonano in modo più aperto e chiaro evitando la fatica di ascolto che potrebbe instaurarsi. Uno dei principali fattori (a mio avviso) che rende possibile tutto ciò è da imputarsi alla forma concava del baffle del tweeter. Non vi capiterà di ascoltare alte frequenze pesantemente diffratte. In questo modo potete iniziare ad ascoltare le qualità di questo tweeter in metallo, ossia la chiarezza e la sincerità del progetto.
Ho ottenuto lo stesso risultato indipendentemente dal disco inserito nel lettore. Anche passando ad alcune registrazioni piuttosto brillanti quali il CD "Live at Shanghi" di Marian McPartlands. Per come ho ascoltato la brillantezza ed il decadimento dei piatti, posso concludere che la qualità degli alti e del tweeter in metallo è abbastanza buona.
Chiarezza dei medi
Cambiamo genere e scegliamo qualcosa di diverso. Blue Light un disco di Harry Connick. La musica di Harry è solitamente molto ben registrata ed inoltre si tratta di una delle migliori voci maschili del Jazz oggi in circolazione.
La natura prettamente aperta delle ELAC si traduce immediatamente in un midrange molto più "pulito" se messo a confronto con quello delle Dyn. Tutto questo ha comunque un prezzo (come accade per qualsiasi cosa nel campo audio). Anche se la presentazione risulta più "pulita", parte della "imponenza" di Harry viene persa.
Penso sia meglio precisare un paio di questioni prima di andare avanti. Primo, l'apparente "pulizia" del medio è ottenuta dal leggero arretramento della parte superiore dei medio-bassi del midrange piuttosto che dall'accentuazione di una data frequenza (o di un gruppo di frequenze). Quando attenuate una parte dello spettro delle frequenze, le altre (adiacenti) potranno sembrarvi più pronunciate, da cui il suono più pulito a cui ho fatto riferimento. Secondo, con "imponenza" intendo le armoniche fondamentali più basse della sua voce. Per darvi un'idea con un esempio estremizzato (e credetemi non è così che suonano le ELAC), è come se cantasse un corpo senza testa. Vi ripeto che non è questo il suono delle ELAC. Questo vuol essere soltanto un esempio per aiutarvi a capire cosa intendo con "imponenza".
Ho trovato che le ELAC siano un tantino più leggere sull'intevallo tra il medio-basso al midrange. Non è un difetto eclatante ma me ne sono accorto confrontandole direttamente con le Dyn.
Come potrete leggere nella tabella dei voti, il suono esile del midrange, a mio avviso, annulla qualsiasi vantaggio apportato dalla chiarezza del midrange. Questo è tutto per quanto concerne il bilanciamento. Quindi, se avete a disposizione un finale od un pre dai toni caldi, potreste non avvertire l'esilità del midrange alla quale ho fatto riferimento come in effetti è accaduto quando ho collegato il vecchio Scott HH.
Chiarezza del basso
Anche se le Dyn fanno un ottimo lavoro con il basso, l'altoparlante a sandwich delle ELAC sembra conferire un ulteriore livello di dettaglio a questa gamma di frequenze. Tale caratteristica è riscontrabile non soltanto nei bassi più profondi, ma anche nella parte alta dei medio-bassi. Rileggetevi il paragrafo inerente la chiarezza del Midrange per ritrovare i risultati conseguenti. Ho il sospetto che gran parte di tutto ciò possa essere attribuito al progetto a sandiwich del woofer delle ELAC. Ricordate che la casa sostiene che tali altoparlanti vantano una bassa distorsione, e penso proprio che abbiano ragione (almeno secondo quanto mi suggeriscono le mie orecchie).
Un buon test è rappresentato dal contrabbasso in un ensamble acustico. Ascoltando New Favorite di Alison Krauss and Union Station, le Dyn si comportano piuttosto bene, ma le ELAC restituiscono una presentazione un po' più omogenea e rifinita.
Il basso restituito dalle ELAC nel range che va dai 50Hz ai 150Hz sembra suonare un po' più come quello di una linea di trasmissione o di una tromba caricata posteriormente piuttosto che un diffusore bass reflex. Se non avete mai ascoltato una tromba o una TL, vi dirò che il basso risulta estremamente "snello" e molto ben definito, con una leggerissima coloratura. Piuttosto secco, ma senza esagerare. torno a ribadire: penso sia dovuto alla bassa distorsione.
Questa caratteristica del basso potrebbe essere di vostro gradimento o meno. Per i miei gusti, preferisco un basso snello, veloce e ben definito.
Estensione dei bassi
In questo parametro riscontriamo le maggiori differenze dovute al cabinet e al progetto del diffusore. Le Dyn rappresentano le mini-monitor da scaffale e le ELAC sono da pavimento con doppio woofer. Il rapporto tra i volumi è approssimativamente di 4:1. Per cui le ELAC sono in grado di riprodurre quasi un'intera ottava in più nel registro basso.
Le ELAC non si limitano solo a riprodurre le ottave più basse, ma piuttosto che eliminare quasi tutto quello che si trova (diciamo) sotto i 50Hz, restituiscono il segnale fino a quasi i 25 Hz (nella mia stanza) anche se si nota una decisa gobba intorno ai 40Hz. Il segnale utile arriva fino a quasi i 20Hz in ambiente. I bassi in questa regione possono presentare alcuni picchi anche se non si riscontrano effetti particolarmente deleteri. Come ho detto poco prima, i tappi forniti dal costruttore nella mia stanza non hanno funzionato per cui ne ho realizzati di miei personali (e fuori dal comune) in foam. Dei piccoli quadratini applicati ai condotti in maniera da permettere comunque all'aria di passare ha mitigato l'eccessiva interazione tra il condotto posteriore e la parete di fondo. In tal modo il basso è diventato molto più gestibile.
Profondità del palcoscenico
Ascoltando New Favorite di Alison Krauss and Union Station, sostituendo i diffusori si nota che la profondità del palcoscenico è abbastanza simile per alcune frequenze, mentre si osserva una differenza piuttosto marcata ad altre frequenze.
Analizziamo innanzitutto la regione dei bassi. Sostituendo i diffusori il basso di Barry Bales resta fisso sullo sfondo senza spostarsi avanti o indietro nel palcoscenico virtuale. Ascoltando la voce di Alison il palcoscenico cambia leggermente. La posizione di Alison va da circa 60 cm dietro i diffusori a circa 90 cm dietro nel caso delle ELAC. Niente di eclatante ma si nota la differenza.
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Ampiezza del palcoscenico
Per questo parametro torno al mio abituale disco dei Pink Floyd, Momentary Lapse of Reason in particolare il brano Signs of Life. Il rumore delle onde sulla spiaggia riproposto dalle Dyn viene proiettato a circa 60-90 cm al di fuori del piano dei diffusori. Passando alle ELAC il palcoscenico si estende maggiormente. Gli stessi suoni adesso provengono da un buon metro al di fuori del piano dei diffusori.
Un altro aspetto da tenere in considerazione è che la maggior estensione del basso delle ELAC conferisce alle registrazioni una maggior ambienza. Anche se non si notano differenze rilevanti della profondità del palcoscenico tra i due diffusori, l'ottava in più fornita dalle ELAC è responsabile di un'immagine molto più ampia, da cui il voto leggermente superiore riportato di seguito.
Altezza Palcoscenico
Scambiando i due diffusori, si avverte che il palcoscenico predominante delle Dyn si trova sullo stesso piano orizzontale dei diffusori estendendosi di circa 30 cm sotto e circa 1 metro sopra i diffusori. Il progetto delle ELAC ricostruisce un palcoscenico molto più esteso. Superano di circa 50 cm in alto ed in basso le Dyn. Gran parte di quello che sto ascoltando è dovuto all'estensione del basso. Le altissime frequenze vengono riproposte nel palcoscenico in maniera molto simile.
Immagine e fuoco
La capacità delle ELAC di riproporre un'immagine più ampia rispetto alle Dyn comporta alcuni problemi di focalizzazione. Anche se le voci (e gli altri strumenti che stanno sulla stessa banda di frequenze) sono relativamente stabili, la maggior parte delle altre informazioni musicali tendono un po' a perdersi nello sfondo. Le basse frequenze sono chiaramente udibili, ma può risultare difficile metterle a fuoco.
Lo stesso discorso vale per le frequenze di una chitarra acustica. Se il tecnico del suono ha effettuato il mix della chitarra in modo da averla esattamente al centro dello stage, l'immagine potrà apparire leggermente sfocata e non molto stabile. Badate bene non si nota in maniera eccessiva, ma se si effettua un confronto diretto, le Dyn vantano un'immagine più stabile e meglio definita.
Colorazione Complessiva
Questi diffusori si difendono piuttosto bene se comparati alle Dyn. Ciascuno di loro presenta le sue peculiarità. Il (leggero) rigonfiamento delle voci nel medio-basso conferisce alle ELAC una leggera asciuttezza nello stesso intervallo. A seconda della registrazione si è portati a preferirne l'uno o l'altro.
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La generosità del basso nelle ottave inferiori può conferire una certa colorazione alla musica acustica, ma con il rock e con altri generi musicali "aggressivi", è molto apprezzabile, devo riconoscerlo. Aggiunge un tocco di vitalità a quelle che a volte potrebbero essere considerate registrazioni "mosce".
La scelta è difficile. Per questo aspetto dipende dal vostro gusto personale.
Fila
Il leggero aumento della profondità del palcoscenico li porta ad essere considerati diffusori da quinta fila (circa). Siete comunque vicini al palco con le ELAC.
Stranezze
Le ottave inferiori delle basse frequenze possono apparire leggermente sbattute. Viceversa potrebbero risultare piuttosto sconcertanti con alcuni generi, specialmente con il basso acustico. Badate bene, niente di troppo evidente, ma comunque presente come potete constatare dai voti che ho dato.
Non ci soono dubbi, questi picchi in parte sono dovuti all'interazione con l'ambiente e ai miei tappi per i condotti fatti in casa. Un altro particolare sui bassi, come ho riscontrato con il mio Sencore utilizzando l'analizzatore in tempo reale ci sono alcuni picchi bizzarri sulle armoniche fondamentali delle frequenze che probabilmente sono in accordo con le mie conclusioni. Ripeto, niente di preoccupante, ma comunque da tener presente.
Fattore "Mi Mancherai"
Ho apprezzato molto queste ELAC. È stato piacevole non dover integrare un sub nell'impianto. Alcune volte questo potrebbe rappresentare un problema. La musica è risultata rilassante e piacevole.
Voti Obiettivi |
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Categoria |
Voto |
Commenti |
Costruzione e finiture |
- 2 |
Buona ma non allo stesso livello delle Dyn |
Dinamica |
+2 |
Una presentazione veloce e carica di energia |
Estensione degli alti |
+2 |
Molto buona e lineare |
Chiarezza degli alti |
+1 |
Omogenea e chiara, anche se è presente un picco intorno ai 9k |
Chiarezza dei medi |
-1 |
Buona, ma le Dyn risultano più "decise" |
Chiarezza dei bassi |
+2 |
Potrei essere un po' di parte, ma a me piace il suono più "snello" |
Estensione dei bassi |
+4 |
Il motivo è da imputare semplicemente al progetto EBS. Non impressionanti (lo so) ma l'ho già detto che non mi va di classificarli solo come diffusori da scaffale |
Profondità palcoscenico |
+1 |
Una presentazione leggermente più profonda |
Ampiezza palcoscenico |
+2 |
Ripeto, questo parametro è per lo più attribuibile alla risposta più estesa sui bassi che conferisce alle registrazioni un'ambienza maggiore |
Altezza palcoscenico |
+1 |
Maggiore per via delle frequenze basse |
Immagine - Fuoco |
-3 |
Le ELAC presentano alcuni problemi |
Valutazioni soggettive |
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Colorazione generale |
-1 |
Non male, appena un po' secca nel medio-basso |
Fila |
5 |
Quinta fila |
Stranezze |
-2 |
Dei leggeri picchi nella regione dei bassi |
Fattore "mi mancherai" |
+2 |
Sono innamorate del Rock |
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Ci troviamo di fronte ad un'altra bella coppia di diffusori, in particolar modo per chi gradisce la musica un po' più aggressiva. Questa volta si sente poco la necessità di aggiungere un subwoofer. Il posizionamento e la regolazione potrebbero risultare piuttosto impegnativi ma non si tratta di nulla che non abbiate già fatto. Il basso restituito da questi diffusori è superiore a quello che voi possiate desiderare (nella maggior parte dei casi). La caratteristica più intrigante, se le utilizzate per ascoltare musica acustica, il pop che caratterizza un certo tipo di rock, è quella di poter togliere i tappi per il condotto bass reflex e godervi la vostra musica preferita. Queste piccolette amano il rock.
Dall'hard rock all'industrial, dal trance all'ambient per finire con un po' di hip hop, questi piccoli diffusori da pavimento fanno un ottimo lavoro. Con tutti i generi musicali che ho ascoltato con questi piccoli gioielli, le prestazioni sono state eclatanti. C'è tutto ciò quello che possiate desiderare da un diffusore con un costo al di sotto dei 1000&euro: e non solo.
Inoltre le ELAC si comportano bene anche con il jazz e la classica. Se siete dei sostenitori del basso imponente, probabilmente vi converrà rivolgervi verso qualche altro prodotto. D'altra parte, se siete un rock-ofilo, questi diffusori potrebbero rappresentare quello che stavate cercando.
I woofers utilizzati nelle 100 e nelle categorie superiori seguono il progetto "Aluminum Sandwich" che lega una cupola in alluminio ad uno strato in polpa di cellulosa e/o fibra nella parte posteriore. In questo modo si raggiunge la rigidità desiderata tipica dei coni in alluminio evitando le risonanze che caratterizzano i componenti in solo alluminio.
Il tweeter HT25KST IV utilizzato in tutti i modelli della serie 100 è un particolare componente da 25mm a cupola in alluminio, magnesio e manganese con un fasatore integrato e guida d'onda. La cupola ed il contenitore della bobina costituiscono un unico blocco. In tal modo si sono evitati i dannosi incollaggi dei diversi pezzi e si sono prevenute efficacemente le distorsioni. Il componente è estremamente resistente al calore.
Tutti gli altoparlanti della serie 100 sono schermati magneticamente e tutti i modelli sono disponibili con finiture in nero, argento, faggio / argento ciliegio e su tutti diamo 10 anni di garanzia. Per ulteriori informazioni su questi o su altri prodotti della ELAC, potete visitare il nostro sito web: www.elac.com. per trovare un rivenditore nella vostra zona, vi preghiamo di inviare una email a sale@triancorp.com o telefonare allo 608-850-3600.
Dick Ravich
Trian Electronics
Voglio ringraziare personalmente tutti i costruttori che hanno reso possibile questa serie di prove. Ricordate che, senza di loro, non avreste avuto la possibilità di leggere tutto ciò :-) Date uno sguardo ai loro siti web. Vi troverete apparecchiature che sicuramente vale la pena di prendere in considerazione.
Sistema di riferimento |
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Dispositivo |
Costruttore e modello |
Distributore |
Lettore CD |
Njoe Tjoeb, Upsampled |
Upscale Audio - Kevin Deal |
Pre Amp |
Korato KVP-20 |
Korato Group |
Audio Switching |
NEC AVX-910 |
NLA - strumenazione personale |
Amplificatore |
ASKA - Aspen 55 watt Amplificatore |
Aspen Amplifiers Pty. Ltd. |
Amplificatori |
RAM 301 - 30 watt Jolida modificato |
Response Audio - Bill Baker |
Amplificatore |
HH Scott 299A Integrato - PP di EL84 |
NLA - strumenazione personale |
Cavi di segnale |
Rame placcato argento, isolamento in Teflon |
Autocostruiti |
Cavi di potenza |
Rame placcato argento, isolamento in Teflon |
Autocostruiti |
Diffusori (rif) |
Dynaudio Audience 42 |
Dynaudio USA Michael Manousselis |
Diffusori (recensiti) |
ELAC FS 108.2 |
Trian Electronics, Dick Ravich |
Giocattoli |
Sencore |
© Copyright 2004 Scott Faller - https://www.tnt-audio.com
Traduzione: Fabio Egizi