I diffusori Ikonoklast3, con i driver scoperti a sinistra, coperti a destra
Prodotto: diffusori Ikonoklast3
Distributore: Warren Gregoire and Associates
LLC -USA
Prezzo: 2495 $ per coppia
Recensore: Richard George
Il mercato dei diffusori high-end è popolato da molti modelli: si va dai tipi convenzionali, che utilizzano componenti costosi e della massima qualità, abbinati ad una meticolosa messa a punto, per giungere fino a modelli unici, che provano ad utilizzare mezzi non comuni per raggiungere prestazioni di eccellenza. Qualche volta, i diffusori poco convenzionali funzionano straordinariamente bene. In cima al range di prezzi troviamo diffusori a tromba come gli Avantgarde, progettati per produrre la miglior uscita sonora possibile. Dall'altro lato, troviamo produttori come nOrh, che usano con successo strategie progettuali diverse per ottenere una qualità sonora uguale o superiore a quasi tutti i prodotti della stessa classe di prezzo.
L'Ikonoklast 3, prodotto e distribuito da Warren Gregoire and Associates LLC, è un nuovo diffusore che utilizza non una, ma parecchie caratteristiche progettuali uniche che lo distinguono da ciò che viene offerto da altri produttori. Usando queste specifiche originali, rappresenta un tentativo di offrire una performance migliore rispetto ad altri prodotti della stessa classe di prezzo.
L'Ikonoklast3, progettato e costruito da Warren Gregoire and
Associates, è sostanzialmente una cassa di media grandezza, essendo alta 61 cm,
larga 22 e profonda 30,5 cm. Ogni diffusore è fornito di 4 punte regolabili che
forniscono una base solida, anche su un tappeto spesso.
La regolazione delle
punte permette ai diffusori di essere anche inclinati per ottenere la miglior
messa a punto in un qualsiasi ambiente d'ascolto. Sul fondo del pannello
posteriore del cabinet ci sono due morsetti placcati in oro.
Sulla parte
superiore di questa cassa apparentemente convenzionale, troviamo la prima
indicazione che l'Ikonoklast 3 è tutt'altro che tale. Centrato, vicino al bordo
frontale della parte superiore del cabinet si trova un doppio tweeter metallico,
di tipo Walsh, a 360°, a linea coerente, racchiuso all'interno di una gabbia in
filo cilindrica.
I doppi tweeter conici, che assomigliano a qualcosa come
due coni gelato d'alluminio, sono sistemati con le due punte dei coni che si
toccano. La gabbia, che misura 5 cm di diametro per 23 di altezza sta in piedi.
Il produttore afferma che hanno ridotto la massa in movimento del tweeter "a
solo 1/25 di quella del miglior tweeter a cupola esistente sul mercato".
Infatti, lo hanno progettato perchè fosse veloce e accurato nella
riproduzione sonora con un'ampia dispersione ed una risposta in frequenza fino a
40kHz.
Il doppio tweeter metallico all'interno della gabbia
Un unico altoparlante per i medio/bassi da 13 cm è centrato
vicino alla cima del pannello frontale. Questo driver sembra essere di
eccellente qualità. La membrana del cono è fatta di una miscela di fibre di
carbonio e Kevlar® in un gel polimerico acrilico.
Ancora, il progettista ha
optato per una massa a basso spostamento; le specifiche dicono che la massa
totale in movimento per questo driver è di solo 5,9 grammi. Il telaio del driver
è un modello stampato, a bassa risonanza.
L'altoparlante per i medio/bassi ha un piccolo disco che si fissa nel mezzo del rifasatore. Nella scatola con cui sono spediti i diffusori, ci sono altri dischi di due differenti misure, una più piccola ed una più grande dello standard che viene montato in fabbrica. La sostituzione dei dischi risulta in cambiamenti nel suono delle frequenze medie sottili, ma apprezzabili. Possono essere usati per mettere a punto gli Ikonoklast 3 in un dato impianto o in una stanza particolare.
Un driver da 5 pollici e mezzo non è in grado di riprodurre bassi adeguati senza un sostanziale aiuto dal cabinet. L'Ikonoklast 3 non usa una semplice cassa chiusa o una reflex; sarebbe stato difficile con quei modelli rinforzare adeguatamente i bassi da un driver così piccolo senza risultare in un diffusore molto inefficiente. Infatti, è stato utilizzato un modello a linea di trasmissione a 3/4 d'onda, ottenendo così un'efficienza di 95 dB. Generalmente, 1/4 d'onda è il convenzionale. Alla Warren Gregoire and Associates hanno scelto di usare un modello a 3/4 d'onda per estendere i bassi fino a 30Hz.
Inoltre, questi diffusori non hanno una rete di crossover. Il
tweeter ha il roll-off non appena si avvicina al suo limite più basso, vicino al
range superiore del driver dei medio/bassi, il quale ha il roll-off in cima al
suo range.
Secondo la WGA, gli altoparlanti sono progettati accuratamente
per completarsi l'uno con l'altro, non richiedendo così un crossover. In questa
maniera, si può evitare che condensatori e altri componenti possano confondere
dettagli musicali. Siccome non c'è crossover, il biwiring non è previsto.
Gli Ikonoklast 3 sono stati progettati per dare il maggior
dettaglio possibile e permettere un'estensione verso bassi profondi con un'alta
efficienza. Come tali, richiedono la migliore sorgente ed i migliori pre e
finali disponibili. Se si usa una sorgente normale, come una qualsiasi testina a
magnete mobile, questi diffusori farebbero semplicemente risaltare la mediocrità
della stessa.
Infine, non solo richiedono i migliori componenti possibili,
ma hanno anche bisogno di un sacco di tempo per essere sistemati. Sembrano dare
il loro meglio in una stanza piccola, quasi quadrata e con il soffitto basso.
Inoltre, sembrano suonare meglio a volume relativamente basso.
Gli Ikonoklast 3 sono dettagliati quanto nessun diffusore ho
mai ascoltato. Le note che con la maggior parte dei diffusori si perdono o
vengono confuse, in questo caso si notano facilmente e sono percepibili in
maniera pulita. Infatti, non solo la musica, ma tutti i suoni registrati
diventano più evidenti. I dettagli sono così precisi che il rumore delle
bacchette che picchiano sui tamburi è chiaro quasi quanto il suono delle stesse
percussioni.
Il suono delle dita che si muovono sugli strumenti a corde è
così chiaro e forte che ti distrae. Note che prima pensavamo di aver perso
compaiono quasi magicamente.
Nelle registrazioni dal vivo, come il
meraviglioso LP dell'RCA Harry Belafonte Live at Carnegie Hall, il
pubblico sembra essere lì con te e non una parte della registrazione. I colpi di
tosse ed i sussurri sembrano provenire da qualche parte della stanza, lontano
dagli strumenti e dal cantante. Avevo già notato questo effetto con altri
diffusori, ma mai così definito come con gli Ikonoklast 3.
Sicuramente una
delle ragioni più ovvie per questa eccezionale chiarezza nella riproduzione dei
dettagli è dovuta allo strano tweeter usato negli Ikonoklast 3.
Inoltre,
anche la mancanza del crossover, che potenzialmente offusca le informazioni
registrate, ne è almeno in parte responsabile. Infine, veloci ed accurati
transienti dei bassi danno un dettaglio della gamma bassa che di rado si è
sentito in un diffusore. Ciò può essere accreditato al piccolo driver dei
medio/bassi di elevata qualità ed ai benefici del modello del cabinet a linea di
trasmissione.
Informazioni trovate sul sito web Warren Gregoire ed incluse
nell'opuscolo che arriva con i diffusori specificano che gli ikonoklast 3 hanno
un basso profondo (fino a 30 Hz), molto pulito, fedele alla sorgente, non solo
nel tono, ma anche nell'accuratezza dei transienti. Generalmente, queste
affermazioni sono vere, - con un grosso avviso segnato sotto nelle
"Impressioni Negative." Le note sotto i 40Hz sono riprodotte in maniera
pulita. Gli Ikonoklast 3 hanno un basso veloce e vivace che suona abbastanza
accurato per quanto riguarda il ritmo e la sincronizzazione. La velocità nella
riproduzione dei bassi è eccezionale, merito in buona parte della qualità e
della dimensione del driver dei medio/bassi.
La risposta ai transienti è
eccellente, quale sia lo strumento a percussione nella registrazione. Questi
diffusori hanno il più grande dettaglio dei bassi della maggior parte dei
diffusori sul mercato. Con l'Ikonoklast 3 non si avrà più il problema (tipico di
molti diffusori) della leggera legatura di alcune note che impedisce
all'ascoltatore di distinguere in maniera individuale alcune note basse.
I medi e gli alti sono puliti, chiari e superbamente
dettagliati. Quando sono inseriti in una stanza adatta a loro, le voci femminili
suonano meravigliosamente naturali. Non c'è nessun evidente tono nasale. Le voci
femminili, come quelle di Sarah Brightman e Mary Black suonano dolci e naturali.
Il dettaglio accurato di questi diffusori aggiungono un'insolita chiarezza
alle voci. I pianoforti (oltre i 200Hz) suonano in modo particolarmente
affascinante - le note sull'attacco sono chiare e pulite, e molto accurate
durante un prolungato indebolimento. I piatti suonano correttamente dal primo
colpo all'ultimo tono tremolante.
Questi diffusori hanno una scena sonora molto ampia e profonda.
L'imaging olografico all'interno della scena è chiaro e preciso. Possono
riprodurre il suono da un LP ben registrato come "Peace Pipes" di Arco
Iris (Passport Records) e darci uno splendido esempio del tipo di imaging audio
che gli impianti multicanale cercano, senza riuscirci, di ottenere.
Inoltre,
lo "sweet spot" è relativamente ampio - un ascoltatore può muovergli intorno con
una libertà più grande di quello che è possibile con la maggior parte dei
diffusori e provare ancora il pieno effetto di un'immagine stereofonica.
Con una sensibilità di 95dB/2.83v/m, gli Ikonoklast possono
essere pilotati dalla maggior parte di ampli, compresi quelli dalla potenza
micoroscopica. Un semplice 4 watts per canale è sufficiente per portarli ad un
livello sonoro oltre i 100 dB - molto di più del necessario o del desiderabile.
Così, se suonati ad un livello d'ascolto ragionevole, persino gli ampli con
la potenza minima hanno una sufficiente headroom per suonare ogni tipo di musica
senza preoccuparsi della compressiopne dinamica.
Questi sono diffusori ben fatti, solidamente costruiti e ben
rifiniti. La venatura quercia sulle unità testate era ben applicata. I tweeters
sono attaccati al top del cabinet non saldamente, così potrebbero staccarsi se
colpiti, senza causare peraltro danni ai driver.
La gabbia protegge i
delicati tweeter dal contatto accidentale, tuttavia NON li proteggerà dalla
curiosità esploratrice di bimbi precoci. Nonostante il fatto che le unità
testate fossere state già usate qua e là e spedite diverse volte prima di questa
valutazione, erano ancora in ottima forma.
Warren Gregoire e Soci vendono direttamente gli Ikonoklast 3,
così come gli altri loro prodotti. Attualmente non hanno rivenditori. Infatti
pensano che molta gente possa acquistarli senza averli mai ascoltati.
Così,
c'è la clausola "soddisfatti o rimborsati" che dura 60 giorni, con la franchigia
però del 15%. Se ritenete che non facciano per voi, WG & soci saranno felici
di riprenderseli. Questo tipo di politica considera infatti il rischio di
vendere prodotti non provati.
Il settaggio di questa coppia di diffusori è stato difficile ed
ha richiesto parecchio tempo. Il loro posizionamento è assolutamente cruciale,
non solo all'interno di una stanza, ma anche nella scelta della stanza in cui
metterli. Una stanza ideale per gli Ikonoklast3 non dovrebbe "ingoiare" i bassi;
e deve essere della giusta misura e della giusta forma.
La documentazione
allegata spiega che le dimensioni migliori della stanza dovrebbero essere meno
di circa 12 mq. La mia stanza d'ascolto è di circa 11 mq con il soffitto
inclinato. Queste dimensioni non sono andate bene.
Le istruzioni indicano
chiaramente che i diffusori devono essere posizionati ad una certa distanza, da
30 a 60 cm, dalle pareti per prevenire una riflessione eccessiva. Io ho visto
che con il mio impianto, la distanza migliore era di circa 1,2 metri dalle
pareti più vicine.
Il loro spostamento in altre stanze ne ha rivelato altri
aspetti. Se la stanza è troppo piccola (3 mq), gli Ikonoklast non possono essere
posizionati abbastanza lontani dalle pareti posteriore e laterale, il che
risulta in un aumento sconsiderato in alcune frequenze medie e alte.
Inoltre, se poste troppo vicino ad una parete, il dettaglio si perde e
l'imaging ne soffre. Ho provato questi diffusori in diverse stanze, incluso una
non di casa mia.
Se ne può discutere affermando che la maggior parte dei
problemi potrebbe essere risolta con un appropriato trattamento della stanza
d'ascolto. Anche se ciò è corretto, si assume che chi compra una coppia di
Ikonoklast3 debba essere un audiofilo con una stanza dedicata all'ascolto, o
almeno abbia le risorse e la voglia di spendere tempo e denaro per modificare un
ambiente e renderlo adatto a questi diffusori.
Molti potenziali acquirenti
possono avere queste caratteristiche, ma molti no. In tutta onestà, bisogna
ricordare che molti altri diffusori soffrono di simili difficoltà. Per esempio,
una coppia di Avantgarde Duos da 17.000 dollari suonano piatte e smorte se non
vengono sistemate bene, sia per quanto riguarda la stanza sia la catena
d'ascolto in cui vengono inserite.
Il depliant che accompagna i diffusori avverte che i "profani
potrebbero pensare che i bassi siano inesistenti". Le impressioni ad un ascolto
iniziale rivelano esattamente questo. Dopo un setup iniziale, i bassi suonavano
così deboli che ho controllato che i cavi di potenza fossero stati connessi con
la polarità giusta.
Così, per esperimento, ho provato ad invertire la
polarità di un cavo. Il risultato aveva poco effetto sui bassi; tuttavia, è
comparso un buco enorme nel mezzo di una scena sonora comunque appiattita. Ho
così immediatamente sospeso l'esperimento:-)
Dopo un lungo ascolto e dopo essermi abituato al loro suono, mi
sono accorto che potevo sentire tutte le note basse, ma queste non avevano
ancora un impatto viscerale. Con la musica dal vivo, persino quella acustica, i
bassi hanno molta più forza di quella che è prodotta dagli Ikonoklast3. Un basso
o un violoncello dal vivo fanno vibrare l'aria e possono essere sia "sentiti"
sia ascoltati - gli Ikonoklast, semplicemente, permettono all'ascoltatore di
sapere che una nota bassa è stata suonata.
Nel miglior settaggio che ho
ottenuto durante questo test, le basse frequenze emesse dagli Ikonoklast non
avevano potenza e l'emozione che davano era poca, anche con il violoncello di Yo
Yo Ma. In un ambiente meglio controllato, come uno studio di registrazione, le
cose possono essere molto differenti.
Dopo aver usato un misuratore di decibel, i bassi non
sembravano più deboli. Sotto i 200Hz, erano da 5 a 8dB in meno confronto
al resto del range di frequenza. Nella miglior stanza provata, i bassi erano
solo da 2 a 3dB in meno alle frequenze sotto i 200Hz.
Purtroppo, nella
stanza che dava il miglior rinforzo ai bassi, c'erano sbalzi nel range dei medio
alti che obbligavano i diffusori a suonare distorti verso i limiti più alti.
Senza un adeguato trattamento della stanza, suonano molto squillanti invece di
essere ricchi e pieni.
Prima di muoverli in stanze diverse, si è sollevata la questione dell'adeguatezza degli ampli scelti, una coppia di Decware SE84C, collegati come monoblocco con solo 4 watts ognuno. Per rispondere alla domanda, ho usato diversi amplificatori, incluso un Dynaco ST70 modificato (35 watts/canale), ed una coppia di nOrh Le Amps (monoblocco a stato solido, 100 W ognuno). Mentre il suono di ogni ampli era differente, non c'è stato nessun miglioramento significativo nel bilanciamento tonale. Siccome gli Ikonoklast3 sono stati progettati per essere accoppiati ad ampli SET, tutto il rimanente test è stato fatto con i monoblocco Decware.
Il ridotto livello sonoro sotto i 200Hz aveva un effetto
interessante sulle voci. Mentre quelle femminili non venivano influenzate più di
tanto, quelle maschili soffrivano della mancanza dei limiti bassi. Nell'LP
Riding with the King (Reprise Records), Eric Clapton era abbastanza
normale, solo un po' fievole.
Ma la voce profonda di B.B. King era
completamente metallica, come se stesse cantando da dentro una lattina. Leon
Redbone, con la sua caratteristica voce da baritono, era quasi irriconoscibile,
tanto che molta della sua voce era riprodotta parecchi dB al di sotto del resto
della musica.
L'estetica rappresenta un punto negativo minore. Gli
Ikonoklast3 son ben fatti. Tuttavia, molta gente trova il loro aspetto
quantomeno strano: quel tweeter che spunta per 23 cm dal cabinet ben rifinito
suscita i maggiori commenti.
I più negativi dei quali vengono dalle persone
che pensano che l'aspetto high tech del tweeter sia fuori posto, come se si
trattasse di un'unità completamente separata.
Il dettaglio analitico degli Ikonoklast3 rivela che la qualità della sorgente e di tutti i componenti a monte, incluso i cavi, è vitale. Ogni anello debole sarà evidenziato e richiederà di essere sostituito. Durante i test, ho notato che una Shure V15, che normalmente trovo ottima, con questi diffusori non andava. Anche se la Shure sembrava ridurre in parte la brillantezza, perdeva nei dettagli in confronto alle testine a bobina mobile. Ho provato una Benz Micro Gold ed una Dynavector DV20 X, che ho trovato più in linea con le esigenze di questi diffusori, anche se la Dynavector aveva più bassi della Benz. Infine, gli LP devono essere il più puliti possibile, altrimenti sarete distratti da ogni tic e toc.
Gli Ikonoklast3 costano 2495 dollari la coppia. Anche se non è un prezzo eccessivo per dei diffusori con queste caratteristiche e con questa qualità costruttiva, bisogna confrontarli con altri della stessa classe di prezzo. Che vanno dai diffusori a singolo driver ad alta efficenza come gli Edgarhorn Slimline, alle unità convenzionali a più driver, a minor efficenza, come gli Spendor SP1/2. Comunque ce ne sono tantissimi.
C'è molto da apprezzare degli Ikonoklast3. La loro uscita è
pulita, chiara e meravigliosamente dettagliata. Dai bassi, che sono molto veloci
e sorprendentemente profondi, agli alti che sono cristallini e quasi eterei,
riproducono ogni nota, ogni suono che la sorgente è in grado di inviare loro.
Con loro non c'è nessun problema con la velocità dei driver o con l'accuratezza
del dettaglio transiente.
Il problema sta invece nel bilanciamento tonale.
Le misure effettuate con un misuratore di decibel hanno confermato una caduta
nel livello sonoro con le frequenze sotto i 200Hz. Questo sbilanciamento ha
naturalmente un impatto negativo sulla presentazione musicale di questi
diffusori. Ho provato 4 stanze diverse, tutte incompatibili con loro. Se io ho
avuto questi problemi, li avranno anche altre persone. Con la migliore
sistemazione che ho potuto provare, mi sono ritrovato ad ascoltare note e suoni,
ad analizzare il suono stesso dei diffusori e a cercare di determinare cosa
stessero facendo, invece di essere coinvolto dalla musica.
Nonostante alcuni
aspetti straordinari della loro performance, raramente ho trovato che la musica
che emanava da questi diffusori era soddisfacente o coinvolgente. Probabilmente,
i risultati sarebbero stati più positivi con un miglior bilanciamento tonale,
come si potrebbe ottenere con una stanza dalle dimensioni adatte e con
trattamenti acustici appropriati.
Gli Ikonoklast3 sono affascinanti, unici e sembrano avere un
grande potenziale. Tuttavia, a meno che non abbiate una stanza dalle dimensioni
e dalla forma giuste e non accettiate la sfida di dover migliorare l'acustica
ambientale per poter esprimere tutto il loro potenziale, gli Ikonoklast3 possono
non essere la scelta migliore. Infatti non sono per tutti.
Comunque, se
state cercando il diffusore più dettagliato possibile, che vi faccia apprezzare
ogni singola nota ed ogni bit di informazione musicale di una registrazione, e
siete sicuri di tenere duro durante il setup, allora forse fanno per voi.
Se c'è un "parametro progettuale" in particolare, che abbiamo
cercato di ottimizzare in questi diffusori, è il "coinvolgimento musicale".
Perciò siamo delusi nel constatare che Richard non sia stato in grado di
sperimentarlo durante i suoi ascolti. Deve essere stato frustrante per lui,
cercare di apprezzare la musica con le ottave più basse attenuate di 8 dB a
causa dello sfortunato posizionamento dei diffusori nella sua stanza.
La
soluzione che avrei suggerito, se fossi stato consultato, sarebbe stata quella
di spostarli più vicino alla parete di dietro per rinforzare i bassi, e di
trattare la parete perchè potesse assorbire e/o rifrangere una parte
dell'irradiazione posteriore del tweeter che causava un eccessiva brillantezza.
Questo "trattamento" poteva consistere di comuni articoli da arredamento, o
blocchi di schiuma espansa, o numerosi altri articoli. Il tweeter irradia solo
in un arco verticale di 30 gradi, perciò solo una piccola area avrebbe avuto
bisogno del trattamento.
è più difficoltoso sistemare gli Ikonoklast3 rispetto ad un tipico diffusore ad irradiamento solo frontale? Certamente. Ma un qualificato e ben conosciuto recensore di una famosa rivista cartacea mi ha confidato che gli Ikonoklast3 possono incredibilmente avvicinarsi, dal punto di vista sonoro, ai suoi diffusori di riferimento da 15000 dollari. Considerato il prezzo di 2500 dollari alla coppia, potrebbe un risparmio di 12500 dollari motivare alcune persone a spendere un po' di tempo, energia e denaro (molto poco) per sistemare l'acustica della stanza? La nostra esperienza ci suggerisce di sì.
A quelli che preferiscono esigenze di posizionamento e
controllo dell'acustica ambientale meno impegnative, possiamo fornire una
versione degli Ikonoklast3 in grado di assorbire l'irradiazione posteriore del
tweeter.
Utilizza un diverso driver per i medio/bassi con una sensibilità
leggermente più bassa, da integrare con la diminuita risposta del tweeter. La
sensibilità è di 92 dB ed il prezzo è lo stesso. Questo sistema alternativo
normalmente è in grado di dare "un'apparente uscita dei bassi" maggiore poichè
può venir posizionato più vicino alla parete posteriore.
Una delle principali caratteristiche progettuali degli
Ikonoklast3 è l'uso di un'insolita linea di trasmissione che virtualmente aiuta
il ridotto driver midrange nella riproduzione delle frequenze sotto i 30Hz.
Emette solo una piccola parte dei "bassi che si possono sentire", ma può essere
ASCOLTATO con un'insolita chiarezza, anche a bassi livelli d'ascolto (quando i
diffusori sono posizionati appropriatamente a meno di 30cm dalla parete dietro).
Chi preferisce una riproduzione dei bassi più viscerale può aggiungere un
sub-woofer penalizzando un po' la chiarezza dei bassi. Io preferisco fare senza
il sub.
Condivido sinceramente quasi tutte le osservazioni di Richard
riguardo i punti di forza, di debolezza e le caratteristiche di questi
diffusori. Particolarmente pertinente è la necessità di componenti associati
estremamente buoni (leggi "costosi"). Gli Ikonoklast3 veramente dovrebbero
essere visti dai potenziali acquirenti come "una coppia di diffusori da 15000$
venduti a 2500".
Le sorgenti e l'amplificazione devono essere di qualità
proporzionata, altrimenti perderete i benefici sonori. Dovesse qualcuno
suggerire l'uso di questi diffusori con un CD player da 600 $ ed un ampli a
stato solido da 1000, allora noi raccomanderemmo dei diffusori convenzionali dal
prezzo inferiore, che riveleranno meno crudelmente l'esatta natura del segnale
di ingresso.
Persino i nostri più piccoli e più economici Ikonoklast7 (mini-monitor), che hanno un suono molto simile al Modello 3, dovrebbero essere associati solo con componenti della qualità migliore.
Noi crediamo che la recensione di Richard contenga una delle
più attente e accurate descrizioni degli Ikonoklast3 che avremmo potuto sperare
di avere. Ma pensiamo anche che sia uscito dal seminato quando ha cercato di
spostarli di stanza in stanza per trovarne una in cui funzionassero.
Pensiamo infatti che possano lavorare bene in quasi OGNI stanza più piccola
di 12 metri quadri, con l'accortezza di posizionarli più vicino alla parete
posteriore e di eliminare qualunque riflessione dannosa dei tweeter, come
abbiamno spiegato.
Voglio ringraziare Richard George per la sua eccellente recensione, e per l'opportunità di rispondergli.
Warren Gregoire, CEO
Warren Gregoire & Associates LLC
Le fotografie usate in questa recensione sono di Warren Gregoire and Associates. I miei ringraziamenti a Mr. Gregoire e a tutti quelli coinvolti per la fornitura delle unità recensite.
© Copyright 2002 Richard George - www.tnt-audio.com
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