Prodotto: diffusori da supporto/libreria Norh 4.0
Costruttore: Norh - Tailandia
Prezzo approx.: 400 $/Euro (coppia)
Recensore: Lucio Cadeddu
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Chi è Norh? Prima dell'avvento della Rete sarebbe stato molto difficile che un Costruttore di diffusori così atipico e sconosciuto avesse guadagnato in così breve tempo una popolarità planetaria ed un così grande successo commerciale.
Come sostengo sempre, anche in riferimento alla nostra piccola avventura chiamata TNT-Audio, il successo di qualunque iniziativa umana si basa su alcuni presupposti fondamentali: originalità dell'idea e grande impegno nella sua realizzazione.
Beh, alla Norh ovvero a Michael Barnes queste due presupposti non sono mancati di certo.
Prima di tutto le idee base: realizzare diffusori dalla forma inconsueta, che potessero ben figurare quali oggetti di arredamento in qualunque ambiente. Realizzare cabinets estremamente rigidi e non risonanti. Equipaggiarli con componenti al di sopra di ogni sospetto, di buona produzione europea. Offrire una vasta gamma in grado di soddisfare tutte le esigenze. Offrire un prodotto di alta qualità (anche estetica) ad un prezzo molto contenuto. Vendita diretta in tutti i Paesi del mondo.
Fu così che al sig. Barnes venne in mente l'idea di riciclare dei tamburi tradizionali Thai come cabinet dei suoi diffusori. Detto, fatto. La musica tradizionale Thai stava conoscendo un periodo di oblio a causa dell'occidentalizzazione dei gusti dei Tailandesi e così i villaggi che basavano la propria economia proprio sulla realizzazione di strumenti tradizionali stavano vivendo una difficile situazione economica.
Mr. Barnes non ha fatto altro che prendere i tamburi tradizionali e metterci dentro degli altoparlanti (più o meno). I cabinet sono pertanto dei tamburi di varie dimensioni, scavati a mano direttamente dai tronchi di alberi tipici della vegetazione Tailandese, dal legno particolarmente duro e sordo, adattissimo pertanto a fungere alla funzione pensata da Barnes.
Il risultato lo potete vedere in foto. Garantisco che dal vivo sono almeno 100 volte più belli. Nessuno direbbe che si tratta di diffusori acustici, fintanto che non li si osserva da vicino. Posizionati su un mobile sembrano ricordi di un viaggio in Oriente, quali souvenirs presi presso un qualche villaggio dimenticato da Dio e dagli uomini.
Grazie all'esplosivo successo di vendite dei diffusori Norh i villaggi che traevano sostentamento dalla loro produzione di tamburi hanno potuto tirare un sospiro di sollievo, Mr. Barnes può permettersi dei cabinet di livello qualitativo elevatissimo a prezzi ridicoli e tutti vivono felici e contenti, audiofili compresi, visto il basso costo dei diffusori Norh.
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Quello in prova è il modello base della gamma Norh, ovvero il 4.0, un piccolo tamburo largo 20,5 cm, lungo 40 e alto circa 28 (c'è il tweeter esterno), dal peso di circa 5 kg e dotato di un woofer VIFA TC 14 WG-49 da 13 cm (usato anche nelle Rogers LS/1) e di un tweeter, ancora Vifa, con magnete in neodimio a basso flusso disperso e cupola da 1 pollice.
Il crossover, come si può vedere dalla foto, è costruito con grande cura ed utilizza componenti di alta qualità e tale è pure il cablaggio interno. Il mobile ha una minima quantità di assorbente interno ed è senza ombra di dubbio il cabinet più rigido e sordo che mi sia mai capitato tra le mani in tutta la mia carriera di audiofilo/recensore.
Grazie alle dimensioni, alla forma ed al materiale, la tipica prova con le nocche non produce alcun rumore apprezzabile, salvo quello delle vostre ossa che cozzano contro qualcosa di maledettamente duro.
Il caricamento è in bass-reflex con emissione posteriore (nella coda del tamburo) e Barnes lo chiama una "tromba invertita". Lo stesso nome Norh altro non è che un anagramma di horn, tromba, appunto.
La sensibilità delle 4.0 si dovrebbe attestare sugli 84/85 dB, quindi abbastanza bassa. Costo 400 $ (meno di 800 mila lire).
Per stare "in piedi" il tamburo dispone di tre piedini in gomma morbida che possono essere sostituiti con punte (eventualmente). Esistano già degli stands dedicati. Collegamento previsto solo monowiring con morsetti dorati ben distanziati tra loro e che accettano ogni tipo di connessione (la foto di apertura si riferisce ad un vecchio modello con connettori in plastica).
Una griglia parapolvere circolare copre il solo woofer mentre il tweeter esterno (in perfetto stile B&W) è protetto da una griglia metallica.
Belli? A voi il giudizio, per quanto mi riguarda (e per tutti coloro che li hanno visti in questi mesi che li ho avuti in sala d'ascolto) si tratta di diffusori straordinariamente affascinanti ed inconsueti, ammirati e desiderati "a prima vista" da audiofili e rispettive consorti. Fattore WAF semplicemente alle stelle.
I Norh 4.0 sono disponibili in tre varianti di colore: noce chiaro, rosewood e nero. Il particolare legno utilizzato ha delle venature molto belle ed inusuali per noi abituati ai legni nostrani.
I Norh 4.0, a giudicare da quanto dichiarato dalla Casa, sono pensati come naturale upgrade per sistemi coordinati di un certo pregio o come satelliti da abbinare eventualmente ad un sub, magari in utilizzo Home Theater (è disponibile con un piccolo sovrapprezzo anche la versione schermata).
Io li ho utilizzati sia in impianti economici che di alto livello e quel che sto per raccontarvi è l'esperienza di circa 3 mesi di ascolti continuati.
Fare il recensore di apparecchi HiFi non è sempre divertente, talvolta capitano apparecchi coi quali, per una ragione o per l'altra, non si riesce ad entrare in sintonia.
Ciò non influenza affatto il risultato delle prove d'ascolto (anche perchè i miei giudizi sono sempre mediati tramite pareri di amici che periodicamente invito all'ascolto), tuttavia ci sono dei casi in cui rimettere l'apparecchio dentro l'imballo per la restituzione non causa particolari traumi da "distacco".
Pochi oggetti HiFi, in questi anni, mi hanno davvero entusiasmato, per un motivo o per l'altro. L'arrivo di queste Norh 4.0, pochi giorni prima dello scorso Natale, è stato un vero shock. Impossibile non essere coinvolti da un progetto così originale e particolare, impossibile rimanere indifferenti.
Così, grazie a questi piccoli tamburi sonori, ho potuto riscoprire quel gusto da "bambino col giocattolo nuovo" che tutti noi audiofili abbiamo provato almeno una volta nella vita.
Non vedevo l'ora di collegarli all'impianto e sentire ciò di cui erano capaci. E la sorpresa è stata grande. Non si tratta di giocattoli belli da esporre in libreria, ma di veri diffusori HiFi con tutti i crismi.
Dopo un abbondante (e necessario rodaggio) si comincia a capire che le dichiarazioni della Norh erano assolutamente prudenziali, non si tratta infatti di diffusori per impianti coordinati, ma di oggetti in grado di dar voce degnissima ad impianti anche di un certo livello qualitativo.
Ero un po' prevenuto, a causa della cattiva fama dei diffusori "orientali" e mi aspettavo una timbrica squilibrata... ma mi sono dovuto ricredere. Questi Norh 4.0 hanno una voce limpida, aperta in gamma media ed alta, cantano con grande pulizia e precisione (in rapporto al prezzo), si permettono pure un basso di tutto rispetto, potente anche se necessariamente non profondissimo.
Diciamo che sotto i 70 Hz c'è poco, ma quel che c'è è di qualità insospettabilmente elevata. Riescono persino a conservare una certa velocità d'esecuzione, mentre il controllo generale è di tutto rispetto. Difficile coglierli in fallo, non si tratta di diffusori ruffiani o furbi, suonano quel che possono senza cercare di imbrogliare con basso gonfio o iper-presenza della gamma altissima.
Il timbro generale è, dicevo, piuttosto chiaro, tendente all'asciutto ma estremamente corretto. Il tweeter non affatica praticamente mai ed il woofer ha dalla sua una magistrale riproduzione delle voci, sia maschili che femminili.
Sanno suonare più o meno di tutto, senza particolari preferenze, a patto di non richiedere la cattiveria del rock più scatenato, dove i piccoli tailandesi mostrano la corda a volumi sostenuti.
In ambienti piccoli si prendono invece una bella rivincita, riuscendo a generare un volume sonoro potente e di grande impatto, anche in basso.
Uno dei pregi maggiori è la coerenza: woofer e tweeter sono accordati con grande perizia e non c'è alcun udibile "salto" tra i due componenti, né in termini timbrici né di velocità d'esecuzione.
Il cabinet estremamente inerte contruibuisce all'elevato senso di pulizia del messaggio sonoro, anche a volumi d'ascolto molto sostenuti. Solo in alcuni passaggi particolarmente ricchi di basse frequenze si può sentire lo "sbuffo" dell'aria che viene esplulsa con forza dal condotto reflex posteriore.
In poche parole, una timbrica sana, improntata alla correttezza ed al rigore, con un basso insospettabile ed una trasparenza generale davvero di buon livello.
Come già osservato, questi diffusori hanno una sensibilità piuttosto bassa, intorno agli 85 dB, il che significa che difficilmente li potrete accoppiare con ampli valvolari di bassa potenza. Lo stesso dicasi per alcuni coordinati cui dovrebbero abbinarsi.
Meglio invece un bell'integratino audiophile sui 20/30 watts per farli cantare a dovere. Contriariamente ad altri minidiffusori di bassa sensibilità, i Norh 4.0 digeriscono anche grandi quantità di watts senza scomporsi, il che significa che possono suonare anche molto, molto forte. Gli altoparlanti dovrebbero reggere fino a 100 watt di picco.
Con circa 100 watts per canale hanno sonorizzato alla grande il mio salone da circa 30 mq.
Da altoparlanti così piccoli è inutile aspettarsi una dinamica mozzafiato, comunque le 4.0 non si può dire non siano belle vivaci. Se la sono cavata egregiamente anche con generi musicali molto impegnativi in termini dinamici, con qualche compressione (ovvia) qua e là, ma sempre riuscendo a sorprendere l'ascoltatore.
La velocità d'esecuzione è buona e l'aver volutamente evitato di cercare l'ultimo Hz di risposta in basso consente al piccolo mid-woofer di esprimersi con disinvoltura anche sulle impegnative bordate del disco dei Massive Attack (Mezzanine), tanto per fare un nome.
A basso volume il tweeter si dimostra capace di un buon livello d'introspezione, rendendo bene i dettagli delle incisioni ma comunque permane la sensazione che questi diffusori amino suonare a volumi elevati.
La forma inconsueta ed il tweeter esterno probabilmente sono in grado di giustificare una prestazione sorprendente, dal punto di vista della "scomparsa" di questi diffusori dalla scena sonora. Quasi impossibile localizzarli con precisione, il soundstage che riproducono è ampio, un po' basso, ma profondo anche in ambienti di piccole dimensioni.
La messa a fuoco è strepitosa in relazione al prezzo. Non aspettatevi il soundstage grande tipico dei diffusori di gran classe, per capirci non è la scena 3D delle Diapason Micra per capirci, però per 400 dollari sarà difficile trovare dei concorrenti che sappiano fare di meglio.
Non sono stato in grado di trovare un solo difetto costruttivo in queste Norh 4.0, tutto è semplicemente come dovrebbe essere, compresi i morsetti per i cavi, distanziati come si deve, facili da usare e di ottima qualità.
I piedini di gomma funzionano bene, nel senso che riescono a fornire un appoggio abbastanza sicuro. Lo so che state pensando alle punte...ma purtroppo non posso dire che avrebbero fatto meglio ad equipaggiare le 4.0 con punte anzichè piedini in gomma. Semplicemente le punte funzionano peggio, anche dal punto di vista sonoro (con questi diffusori).
Dal punto di vista sonoro avrei preferito un timbro un po' meno "secco" ma, davvero, è una questione di gusti personali. Difficile criticare un particolare aspetto del suono proposto da questi diffusori, specie dopo aver sentito un amico sentenziare che vanno meglio delle sue Snell da pavimento. Esagerato, certo, colpito da innamoramento folle forse, però resta il fatto questi microbi sono costruiti e progettati maledettamente bene.
Certo, non hanno il basso profondo sotto i 70 Hz, non scuotono le fondamenta della casa, la gamma alta non è certo al livello di tweeters più raffinati...ma a questo prezzo c'è davvero poco di cui lamentarsi. Tutti coloro che le hanno ascoltate hanno concordato sul fatto che non solo valgono tutti i soldi che costano ma che probabilmente la loro prestazione è più vicina a quella di diffusori che costano il doppio, perlomeno.
Evitate amplificatori con pochi watts, a meno che non riusciate a divertirvi a livelli sonori da cuffia. 20 watts di qualità in una stanza di medie dimensioni (anche 20 mq) sono sufficienti per una sonorizzazione ad alto volume senza distorsioni o compressioni fastidiose.
Per il posizionamento è meglio angolarle verso il punto d'ascolto. L'altezza degli stands invece influenza molto la prestazione in gamma bassa: il meglio l'ho ottenuto con stands di 50 cm, ma la scena tridimensionale rimane troppo schiacciata sul pavimento. Con 60 cm tutto si riequilibra ma si alleggerisce un po' il basso. Molto dipende anche dall'ambiente. Ad esempio, nell'ambiente piccolo sono riuscito a farle suonar bene su stands di circa 80 cm.
Distanza dalle pareti abbondante, se possibile, ma non è strettamente necessaria, basta lasciare un po' di aria libera dietro allo sbocco del reflex. Le vedrei benissimo (aaaaargh!!!) sopra un ripiano di una parete attrezzata o di una libreria, luogo per il quale sono state pensate...ma il meglio di sè lo danno sopra stands per HiFi.
Niente punte, i piedini in gomma, anche dal punto di vista sonoro, funzionano alla grande.
Un serio limite alla diffusione di questi piccoli gioiellini è l'impossibilità di ascoltarli prima dell'acquisto. In pratica si compra a scatola chiusa, fidandosi (male!!!) delle recensioni delle riviste HiFi. E, nonostante quasi tutta la gamma dei diffusori Norh ha avuto unanimi consensi sulla stampa di tutto il mondo (dovrebbe essere disponibile anche una recensione su The Absolute Sound e scusate se è poco) l'ascolto privato dovrebbe essere l'UNICO motivo che spinge all'acquisto.
La Norh garantisce di poter spedire il diffusore a casa vostra in tutto il mondo per 400 dollari (800 mila lire).
In realtà ciò dipende da quel che succede alla dogana. La coppia che ho in prova è arrivata senza dover pagare nulla, ma ho saputo di qualcuno che ha dovuto sborsare un bel po' di soldini per importare le casse in Italia. Credo che alla fine il prezzo sia lievitato fino ad 1 milione di lire, rendendo l'acquisto, COMUNQUE, ancora molto conveniente.
Fatte queste dovute osservazioni, lasciatemi dire che questi diffusori mi hanno davvero entusiasmato, per l'idea, le soluzioni adottate, la qualità della costruzione, l'estetica ed il suono, ben al di là di ciò che il prezzo lascerebbe immaginare.
Non sono drastico come l'amico che venderebbe le Snell da pavimento per una coppia di Norh 4.0...però questi piccoli tamburi mi hanno fatto battere forte il cuore.
Un caloroso grazie alla Norh per averci messo a disposizione le Norh 4.0 per questa prova.
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