Prodotto: Monitor compatti a banda intera Passion and Sound PS3 Premium
Produttore e Distributore: Passion &ound - Spagna
Prezzo: 900 Euro
Recensore: David Holgate - TNT UK
Data recensione: Maggio 2009
Traduttore: Fabio Egizi
Specifiche tecniche:
Potenza d'uscita: 25 W
Impedenza nominale: 8 ohm; impedenza misurata ai morsetti: 6,5 ohm
Risposta in frequenza dichiarata: da 47 Hz a 22 Khz
Sensibilità: 91 - 93 dB
Peso: 4 Kg ciascuno
Dimensioni: 17 × 34 × 45 cm (W × D × H)
Esemplare della recensione: modello Premium, con finitura in ebano, numero di serie: 0207
Se la stesura di recensioni audio si risolvesse semplicemente in una serie di misurazioni, la vita per i recensori, le riviste ed i lettori sarebbe sicuramente più semplice. Ma non ci si può limitare alle sole misure: ci si deve impegnare in un percorso di analisi di un componente dopo averci convissuto per qualche tempo, ed averlo ascoltato in diverse condizioni realistiche, con l'obiettivo di formulare una valutazione soggettiva, ma equilibrata. Almeno questo è il mio punto di vista. Vale comunque la pena di ricordare ancora una volta come questo processo possa risultare soggettivo: diverse sono le orecchie di chi ascolta, diverse sono le sale d'ascolto, diversi sono i componenti della catena audio ai quali viene collegato l'apparecchio da valutare. A tutte queste variabili aggiungete che i recensori hanno diverse preferenze per quanto riguarda i generi musicali e prediligono caratteristiche diverse per ciascun genere, e considerate anche che le registrazioni possono differire enormemente in qualità: insomma, converrete che appare impossibile pensare ad una recensione come a qualcosa di scientifico. Tuttavia il recensore auspica - e ha l'obbligo - di essere equo con il componente che sta recensendo. Dopo tutto, prima di approdare da lui, il prodotto è stato oggetto di un lungo processo di ricerca, sviluppo, produzione e distribuzione e spesso rappresenta un investimento significativo di tempo e denaro da parte degli amanti della musica.
Quindi, questa recensione ha comportato il sacrificio di alcuni mesi per essere completata, durante i quali ho vissuto con questi diffusori in tre stanze diverse e con quattro differenti amplificatori ed un certo numero di sorgenti, sia digitali, sia analogiche. Dimenticatevi il mito della camera anecoica. Pensate piuttosto all'arredamento casuale caratteristico delle nostre abitazioni. Comunque, avendo ascoltato questi diffusori in diversi contesti, è possibile mettere a confronto le diverse impressioni ricevute e farsi un'idea del loro carattere generale.
Questo significa che per effettuare una simile recensione, è necessario eseguire numerosi cambi delle sorgenti e degli amplificatori e alcune volte tali cambiamenti vanno effettuati tra stanze diverse. Avendo fatto tutto ciò, penso di essere riuscito a comprendere il carattere generale di questi diffusori. Mettendo a confronto le mie impressioni iniziali con quelle finali e, adoperando come filtro tutte quelle intermedie, ho concluso che questi diffusori offrono una presentazione a tratti frizzante, asciutta, tipica dei diffusori a gamma intera. L'obiettivo di questa recensione è quello di riuscire a spiegare tutto ciò con maggior dettaglio e quindi a considerare chi potrebbe apprezzare il suono di questi diffusori.
Dall'estetica appaiono impressionanti. Riescono a coniugare uno stile futuristico e classico allo stesso tempo. Se pensate che altro non sono che l'implementazione moderna di un vecchio tipo di tromba in cui il mobile è progettato in modo da estendere l'intervallo delle basse frequenze di un altoparlante a gamma intera, la frase precedente non vi suonerà così stravagante. I mobili di tipo artigianale ("Handcrafted in ECC" come riportato sul retro) sono realizzati da multistrato da 15mm di alta qualità, impiallicciato con un foglio di legno massiccio da 2 mm, ed una finitura di vernice opaca. Parte della esclusività emanata da questi diffusori risiede anche nell'inusuale aspetto e nelle caratteristiche artigianali del mobile. I modelli alto di gamma possono essere rifiniti in noce, wengè, ebano o zebrano. A differenza delle finiture dei mobili, alcuni altri dettagli potrebbero essere migliorati, come ad esempio le griglie degli altoparlanti i cui telai appaiono piuttosto dimessi e non risultano allineati precisamente con gli spigoli dei diffusori. Considerata la loro fascia di prezzo, questo è un difetto che va assolutamente corretto, a meno che a voi non piaccia questo segno inequivocabile dell'artigianalità del prodotto!
Internamente ogni diffusore è suddiviso in due scomparti distinti. Il primo in alto è il più piccolo e contiene l'altoparlante. Inoltre presenta del materiale smorzante sul retro e comunica con lo scomparto più grande, posto sotto di esso, attraverso un condotto bass reflex da due pollici. Il secondo scomparto riceve il suono dal primo, ad esso sovrapposto, ed emette, infine, in ambiente attraverso un altro bass reflex. I connettori per i diffusori sono piuttosto anonimi, ma assolvono al loro compito, accettando cavi spellati e connettori a banana.
Naturalmente i segreti per realizzare monitor come questi stanno nella selezione e nel miglior utilizzo dei materiali, sia per quanto riguarda la costruzione del mobile sia nella scelta degli altoparlanti. Questi sono dei componenti da 5 pollici a banda intera con cono whizzer integrato. Anche se il costruttore non lo specifica esplicitamente sul sito web, sembra che tali altoparlanti siano dei Monocor da 4 ohm, con numero di modello SPH-64XAD. Un'altra recensione on line riporta che Passion &ound ha apportato modifiche agli altoparlanti per migliorare la loro risposta in frequenza. Sugli altoparlanti delle casse a mia disposizione per la recensione c'è un marchio che mi fa pensare che siano componenti selezionati per essere esattamente congruenti tra loro. Nonostante che per questi diffusori sia dichiarata un'impedenza di 8 ohm, misurando ai morsetti ho ottenuto 6,5 ohm, e collegando i diffusori ai connettori da 4 ohm dei miei amplificatori a valvole ho raggiunto risultati migliori. Questa è una buona notizia per coloro che utilizzano gli amplificatori a valvole con uscite da 3 o 15 ohm: di conseguenza, essi potrebbero prendere in considerazione questi diffusori per i loro impianti.
Non ci sono filtri interni tra i connettori per cavi e gli altoparlanti. Per concludere, con un peso di 4 Kg ciascuno, questi diffusori risultano molto più leggeri di quanto vi aspettereste.
Ho deciso di provare questi diffusori esclusivamente con amplificatori a valvole, ma utilizzando sorgenti sia analogiche sia digitali. Perché solo valvole? Dunque, in primo luogo perché è quello che sto ascoltando in questo periodo. Gli apparecchi a stato solido li ho momentaneamente messi da parte. Ma il motivo più: importante è dato dalla loro elevata sensibilità; penso che questo parametro li renda particolarmente adatti agli amplificatori a valvole di bassa potenza. Inoltre, ho già descritto in un altro articolo come suonino con gli amplificatori in Classe D Passion &ound PSi15. Potete leggere qui la recensione.
Per quanto riguarda le sorgenti analogiche, mi sono avvalso del mio Thorens TD135 MkII, con due diverse testine MM: una Shure M75EM e una EEI Parabolic 500, che vanta uno stilo ellittico migliore. Come sorgenti digitali ho utilizzato un NAD 524, un Rotel RCD965BX ed una Playstation Sony PS1 (il primo modello "audiophile" SCPH-1001 con le uscite audio).
Infine, per l'amplificazione ho impiegato un Dynakit ST70 con un pre a valvole basato sulle 12AU7 ed un Melody PS3 integrato (certo, potrebbe generare confusione il fatto che la sigla del modello sia la stessa di questi monitor). Entrambi gli amplificatori utilizzano le 5881 come valvole di potenza ed erogano circa 35 Watt per canale. Ho provato le PS3 anche con una coppia di monofonici con le EL84 restaurati degli ultimi anni 50. Questi ultimi utilizzano un semplice pre passivo: "una manopola in una scatola". Non ci sono controlli di tono. Tenendo conto del suono di questi diffusori che a volte risulta particolarmente asciutto, potrebbe rivelarsi utile (almeno con alcune registrazioni) l'impiego di un pre dotato di controlli di tono.
Ho fatto un confronto tra i PS3 e altri due diffusori di sensibilità comparabile: le KEF 104/2 (92 dB) e alcuni altoparlanti a gamma intera degli anni '60 (Philips 9710-M) montati su mobili LNB a labirinto con tubo ripiegato di oltre 2 metri di lunghezza.
Ebbene, l'impressione generale che ho ricevuto da questi diffusori è questa: occorre prestare particolare attenzione al resto della catena. In particolare, come già detto, ho notato che i migliori risultati si ottengono collegandoli alle uscite a 4 ohm sia del Melody sia del Dynakit. La prima impressione ricevuta con il Dynakit è stata quella di avere a che fare con un diffusore che restituisce il suono tipicamente asciutto degli altoparlanti a gamma intera: un po' leggerino sul basso, e appena un po' esile in generale ma con una scena precisa e luminosa. Passando dalle uscite a 8 ohm a quelle a 4 ohm i bassi hanno acquistato in corpo e consistenza. ...ma ancora non erano diventati del tutto convincenti. Come prova, ho ascoltato con attenzione un brano che conosco e che amo molto: "Don't Give Up" dall'album "So" di Peter Gabriel. Sono rimasto impressionato dai particolari musicali e dalle linee del basso presenti all'inizio della traccia, ma le voci erano troppo asciutte per i miei gusti. Passando dal vinile al CD ci si rende conto che l'uscita più morbida del Rotel rende la musica maggiormente godibile. Pensando che forse la Shure M75 non fosse all'altezza dell'amplificatore l'ho sostituita e senza dubbio si ottiene un miglioramento del suono con il passaggio alla EEI. Ciò dimostra che questi diffusori sono piuttosto rivelatori e, pertanto, non vanno impiegati con sorgenti e amplificatori di dubbia qualità. L'aspetto positivo è che essi esalteranno le qualità delle vostre elettroniche.
Cambiando completamente tipologia di amplificazione e sorgente, ho collegato un NAD 524 e due monofonici da 10W con EL84. Questi monofonici hanno un carattere "scuro" rispetto ad altri ampli con le stesse EL84 (ad esempio confrontati con dei Heathkit MA12 monofonici) un po' come i NAD 3120 o 3020 hanno un suono più scuro rispetto ad altri amplificatori a stato solido. Anche con questa combinazione i diffusori hanno proposto prestazioni interessanti. Il basso potente degli amplificatori si è dimostrato sinergico con il suono asciutto dei diffusori. Non ho potuto utilizzare i connettori per i carichi da 4 ohm per la recensione (questa modifica comporta alcune saldature sui connettori), ma ho il sospetto che ciò potrebbe migliorare ulteriormente i risultati ottenuti. La presentazione nell'insieme è risultata chiara e aperta (grazie agli aspetti positivi dovuti al carattere "asciutto" dei diffusori). Le voci e gli strumenti in "Little Honey" - il nuovo CD di Lucinda Williams - vengono riprodotti con maggior precisione e presenza rispetto ai miei soliti diffusori. Si tratta quindi di un'altra buona accoppiata.
Infine, li ho provati con il Melody SP3 e la Playstation 1 della Sony - sorgente dal suono docile ma chiaro. Secondo me questa combinazione acquista qualcosa di magico: suona in maniera fantastica! Anche qui esiste una differenza tra le uscite a 8 ohm e quelle a 4 ohm, e le ultime vanno sensibilmente meglio. Con le registrazioni di buona qualità lo spettro delle frequenze è completo ed il palcoscenico credibile. Questo rappresenta l'impianto con cui potrei convivere felicemente.
È arrivato il momento di trarre alcune conclusioni, soggettive ma comunque da prendere in considerazione. Tenendo conto del loro aspetto e del loro peso contenuto, penso che le Passion &ound PS3 possano essere adatte per persone che ricercano la qualità, ma non amino avere diffusori troppo intrusivi nell'ambiente d'ascolto. Questi monitor appaiono decisamente più leggeri rispetto a quelli di qualità simile e quindi possono essere spostati con facilità. Il loro profilo sottile ben si adatta agli ambienti di piccole dimensioni. L'elevata qualità che contraddistingue le finiture fa sì che i diffusori possano ben abbinarsi con l'arredamento della stanza e possano essere mostrati con orgoglio. Da punto di vista del suono, se inserite nel contesto giusto, riescono a regalare molte soddisfazioni, in particolar modo per quanto riguarda l'immagine della scena. Rendono giustizia alle sorgenti di altissima qualità e alle amplificazioni (valvolari) che dispongono di connettori in uscita per i carichi da 4 ohm. Considerati i buoni risultati ottenuti con il Dynakit ed il Melody, ciascuno con una potenza di 35 Watt per canale, sospetto che possa valere la pena di effettuare qualche prova con le amplificazioni di qualità e di bassa potenza come ad esempio i SET di 300B.
Ho evidenziato la necessità di un corretto abbinamento, in quanto questi diffusori tendono a rimarcare i punti deboli delle sorgenti mediocri o degli amplificatori inappropriati, restituendo un suono che tende al secco quando non pungente. L'ideale sarebbe che l'acquirente riuscisse ad ascoltarle prima dell'acquisto, ma se ciò non fosse possibile, mi permetto di suggerirvi che se l'aspetto e la descrizione fatta risultassero di vostro gradimento potreste tranquillamente partire da questi diffusori e costruire l'impianto adatto intorno ad essi. Riescono a sonorizzare un piccolo ambiente senza difficoltà, ma potrebbe essere divertente provarli con un subwoofer. Riproducono basse frequenze in maniera più che adeguata, ma i mobili di ridotte dimensioni tradiscono una mancanza di corpo tipica dei diffusori più grandi. Durante i passaggi da queste alle più grandi e pesanti KEF 104/2, si notava un miglioramento relativo al corpo del suono, anche se lo scotto da pagare era un palcoscenico meno definito. Insomma, questi sono i prodotti che rendono l'hifi un affascinante percorso di esplorazione.
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