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Recensore: Arvind
Kohli - TNT USA
Data di pubblicazione: Luglio 2009
Distributore per Europa/Grecia: Antihisi
Audio Equipment
Traduzione: Marco
Fiorani
SPECIFICHE TECNICHE DEL PRODUTTORE |
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Sito Web del Produttore |
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Tipologia |
Due vie a pavimento |
Tweeter |
A nastro |
Altoparlante Medio/Bassi |
Fostex in carta trattata |
Frequenza di Crossover |
Non comunicata |
Risposta in Frequenza |
42hz - 40khz |
Sensibilità |
95 db |
Impedenza |
8 ohms nominali |
Potenza |
30W nominali, 60W massimi |
Dimensioni A x L x P |
33" x 10" x 17" (84 cm x 25 cm x 43 cm) |
Weight |
45lbs (20,5 kg) |
Costo |
2.150 USD (1.550 Euro circa) |
Garanzia |
5 anni |
Continuo a perseguire l'assunto che “meno è meglio”; cerco diffusori che semplifichino/minimizzino/eliminino crossover altoparlanti e mobili, così ho deciso di procurarmi degli altoparlanti di un'azienda francese che si chiama PHY. Ho contattato il distributore statunitense, Tony Minasian di Tonian Labs. Mentre chiacchieravamo mi ha parlato di alcuni diffusori disegnati da lui, sono rimasto affascinato dalla sua descrizione del prodotto quindi ho deciso di recensirli subito e di rimandare l'indagine sui PHY.
Nelle settimane successive le conversazioni con Tony mi hanno introdotto ad una personalità cortese ma iconoclasta; un po' di notizie piccanti a caso ci aiuteranno ad illustrare la situazione. Ne vien fuori che sviluppando questi diffusori ha provato dozzine di altoparlanti: il suo tweeter a cupola preferito risulta essere un OEM, una unità molto economica proveniente da Taiwan, nomi famosi e tecnologie complicate non sembrano impressionarlo più di tanto. Dichiara chiaramente che i cavi sono una specie di voodoo e ha previsto semplicemente una singola connessione nel retro dei diffusori. Ritiene sia possibile costruire dei diffusori eccellenti con componenti economici (purché fabbricati correttamente), è solo necessario assemblarli nella maniera corretta.
Tony Minasian ha deciso di
costruire i suoi diffusori partendo dalla curiosità personale
per quanto riguarda la registrazione. Circa 12 anni fa aveva
acquistato un set di microfoni di riferimento ed aveva iniziato a
sperimentarli con dei diffusori che avevano la reputazione di essere
fra i migliori: “il risultato era orribile”. Pur
utilizzando i migliori microfoni e il percorso di segnale più
corto si rendeva conto che il suono non si avvicinava minimamente
all'esperienza della musica dal vivo. Quindi ha iniziato a studiare
la storia delle tecniche di costruzione dei diffusori e dopo un paio
di anni di sperimentazione si è reso conto che è
pressoché impossibile ottenere un buon suono utilizzando un
mobile spesso.
Ha anche effettuato esperimenti con mobili di legno
massiccio ma non era una buona idea sia perché i legni non
erano abbastanza costanti e perché non riusciva a ricavarne un
suono coerente. Alla fine ha fatto esperimenti con vari tipi di
multistrato, in special modo della qualità utilizzata per gli
strumenti musicali, acquistati in Finlandia. Questi sembravano
funzionare al meglio per i suoi scopi.
Il principio progettuale ruota attorno ad un altoparlante in carta con la minore escursione possibile e senza guarnizione in gomma, non proprio un fullrange, ma una unità che accetti una gamma di frequenze ragionevolmente ampia. Di conseguenza è stato aggiunto un tweeter a nastro per le ottave più alte. C'è la forte convinzione che un singolo altoparlante, indipendentemente da quanto bene possa essere costruito, non possa fare tutto il lavoro. Infine, dopo aver inserito i componenti in un mobile e dopo averlo accordato alla perfezione, si ottiene il diffusore acustico. Questo è tutto ciò di cui Tony mi ha reso partecipe, ha tenuto le labbra ben serrate per quanto riguarda il crossover ed io non ho insistito oltre.
Devo inoltre fare cenno ad un ulteriore talento del nostro uomo. Assieme agli altoparlanti mi ha inviato anche alcuni campioni di registrazioni fatte da lui, come prove per un progetto di impresa di registrazione che ha intenzione di avviare. Finora avevo cercato ed ascoltato alcune ottime registrazioni e posso dirvi con cognizione di causa: questo è un personaggio che sa il fatto suo, non ho mai sentito registrazioni caratterizzate da tanta chiarezza. Non vedo l'ora che pubblichi qualche album.
Dal punto di vista dell'aspetto questi diffusori hanno decisamente soddisfatto il mio senso estetico. Linee semplici e pulite, finitura in acero, nessuna griglia, misure e finiture appropriate. Invece che con l'onnipresente MDF, i mobili sono fabbricati in multistrato. I bordi stratificati del legno sono sono lasciati in evidenza ed ingegnosamente integrati nella finitura ottenendone il risultato di un'estetica sofisticata.
Durante il proverbiale primo approccio, ho dato dei leggeri colpetti sulle pareti laterali del mobile ed è risultato subito evidente che questi diffusori non appartengono alla corrente di pensiero che teorizza mobili pesantemente rinforzati e sovra-smorzati. Il suono che ho ottenuto non era comunque rimbombante ma piuttosto melodioso: oserei dire come quello di uno strumento musicale. Ora ero curioso di capire come avrebbe suonato questo mobile; ho spesso sentito proclamare che mobili poco rinforzati/smorzati debbano suonare in maniera melodiosa, ma non ne ho mai visto una esecuzione pratica portata fino ad una messa a punto tale che ne valesse veramente la pena.
I diffusori sono corredati da una serie di tre pannelli posteriori, che servono in buona sostanza per accordare la risposta dei bassi al vostro ambiente. A un pannello più grande corrisponde una minore apertura posteriore, minore è l'apertura posteriore maggiore è la risposta sui bassi. Ne consegue che se dovete posizionare i diffusori molto vicino alla parete posteriore oppure disponete di un ambiente abbastanza piccolo, allora potete usare il pannello più piccolo per ridurre i bassi. Geniale.
"Between the Devil and
the deep blue sea" (Thelonius Monk; Straight No Chaser;
Columbia; CK64886 )
Nelle frequenze basse, le Dynaudio
mostravano un'estensione migliore e probabilmente erano più
fedeli alla musica, mentre suppongo che che le Tonian lo fossero
meno. Comunque devo dire senza alcun dubbio che preferivo la
riproduzione delle note basse che usciva dalle Tonian: il mobile è
stato accordato così bene che si ha l'impressione di ascoltare
uno strumento musicale e non un paio di diffusori. In più il
mobile non è né troppo complesso né troppo rinforzato per cui
non annulla l'emissione posteriore; quello che Tony riesce a fare
con l'emissione posteriore è una alchimia sonora: in
definitiva usciva più dettaglio dalle Tonian che dalle
Dyaudio.
Anche gli alti suonavano più vivi ed estesi con le Tonian. Ahimè, una pecca... le Tonian sibilavano e anche rumorosamente, senza dubbio ad un livello irritante. Ad una più attenta analisi risultava essere il rumore della registrazione: ritengo che l'esagerazione di un aspetto positivo (il dettaglio sulle alte frequenze nella fattispecie) possa risultare svantaggiosa. Potevo dimenticarmi questo difetto o invece era effettivamente troppo grande per essere trascurato: avevo bisogno di effettuare un maggior numero di prove su questo aspetto prima di arrivare ad una conclusione.
Ulteriori prove e sperimentazioni hanno dimostrato che i diffusori avevano solo bisogno di essere rivolti in avanti, altrimenti i tweeter a nastro possono stracciare le vostre orecchie come... nastri, ovviamente. Ma se avete un ambiente stretto, allora le pareti laterali possono diventare un limite che non sarete in grado di superare senza seri trattamenti acustici.
"Bass resolution test"
(Chesky Jazz and Audiophile tests Vol2; Chesky; JD68)
Le
Dynaudio possono anche suonare più profonde e tese, ma le
Tonian sono accordate in maniera meravigliosa e non ho mai ascoltato
un diffusore che suoni in maniera così simile ad uno strumento
musicale anche se solo leggermente innaturale.
Per comprendere completamente la differenza nella risposta sui bassi dei due diffusori, ho utilizzato il disco di regolazione del mio subwoofer ACI. In conclusione le Dynaudio mostravano una migliore risposta fino a circa 30hz grazie ad curva di risposta più piatta. Sopra i 30hz i due diffusori erano alla pari. Questa è una scoperta estremamente interessante, dato che entrambi i diffusori hanno una risposta in frequenza minima utile dichiarata di 42hz. In pratica entrambi i diffusori hanno la stessa estensione sulle basse frequenze.
"Ballata No.1, Op. 20 in
Si Minore" (Arthur Rubenstein - Fryderyk Chopin; The Chopin
Ballades & Scherzos; Living Stereo; 82876.61396)
Le
Dynaudio presentavano più forza e vigore sui registri bassi,
mentre le Tonian avevano un suono che è il meno impacciato dai
mobili che io abbia mai ascoltato. Non mi era mai capitato un
diffusore che facesse sembrare le mie Dynaudio così arrancanti
e sacrificate, è un nuovo standard per apertura e ariosità.
"Raga Darbari"
(Ustad Shahid Parvez; Live in Toronto; Sitar school of Toronto)
Non
solo le Tonian tl1 suonavano più aperte, erano addirittura un
po' più dettagliate sugli alti. In confronto le Dynaudio
risultavano relativamente opache, senza vita e noiose: per un momento
ho avuto l'impulso irresistibile di liberarmi dalle Dynaudio, ma ora
non riesco a credere che siano state i miei diffusori di riferimento
per così tanto tempo.
"Corcovado" (Stan
Getz and Joao Gilberto; Getz/Gilberto; Verve; 314512414-2 )
Le
Tonian erano leggermente più dettagliate sulle frequenze che
vanno dalla fascia più alta dei medi a quella più bassa
degli alti, ma solo in maniera positiva: e questo non è un
eufemismo per controbilanciare l'effetto stracciamento delle
orecchie. Ho effettuato invano ulteriori prove per cercare tracce di
sibili o asprezze negli alti. Non è forse questo il sogno di
ciascuno per quanto riguarda le alte frequenze: estremo dettaglio,
ariosità e brio senza asprezza, affaticamento o distorsione.
Questi sono altoparlanti eccezionali. Punto.
Per quel che riguarda i limiti, ne ho potuti trovare solo due e di minore entità. Primo, a meno che la vostra apparecchiatura a monte dei diffusori presenti un decadimento (roll off) abbastanza precoce nelle frequenze alte, questi diffusori hanno bisogno di essere rivolti in avanti. Il che, a sua volta, può portare alla ribalta delle interazioni con le pareti laterali se l'ambiente è troppo stretto. Questo non è un limite serio per quanto mi riguarda, mentre lo è un ambiente molto stretto.
Secondo, e questa non è invero una limitazione ma un fatto di cui prendere atto: mentre un output massimo di 112 db ad 1 metro fornisce abbastanza pressione sonora (SPL, Sound Pressure Level n.d.t.) da farvi sanguinare le orecchie, la potenza massima applicabile di 60 watt è qualcosa da tenere a mente. Data la pratica comune in questo hobby di costruire amplificatori esagerati come Hummer, potrebbe essere facile per qualcuno danneggiare questi diffusori con troppa potenza ignorando il richiamo del buon senso e dell'elusione del dolore. Se il vostro controllo del volume manca di una buona regolazione fine sui livelli più bassi, potreste trovarvi a scegliere fra troppo o troppo poco, ma per quanto mi riguarda questo è un problema del preamplificatore e non del diffusore.
Tirando le somme, abbiamo due limitazioni di minore entità, che in realtà sono dei “non problemi”. Quindi, ho acquistato questi diffusori e ho sostituito i miei vecchi riferimenti? No.
Perché? Non voglio né affrettare né compromettere la scelta dei miei prossimi diffusori di riferimento, così non ho ancora preso una decisione, ma sicuramente questi diffusori sono nella mia graduatoria.
APPARECCHIATURA DI RIFERIMENTO |
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Apparecchiatura |
Marca e Modello |
Lettore CD |
Denon
DVD-3910 con modifiche Underwood (level2 + masterclock) |
Rivelatore Phono |
|
Giradischi |
|
Amplificatore Phono |
|
Amplificatore Integrato |
Cayin
265Ai |
Diffusori |
Dynaudio
Contour 1.3 MkII |
Subwoofers |
ACI
Force |
Amplificatore per Cuffia |
|
Cuffia |
Sennheiser HD497 |
Cavi di Collegamento |
Vari |
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