Lo Zen e l'arte di imparare costruendo

Costruire un amplificatore single-ended a triodi 6080 - Parte 1


"Costruire da zero il nostro primo amplificatore"

Avventure DIY nelle profondità dell'estremismo audiofilo

[English version here]

Prodotto: Amplificatore autocostruito SET6080
Produttore: Tu, caro lettore
Prezzo: Il prezzo è variabile - dipende da te
Autore: Mark Wheeler - TNT-Audio UK
Traduttore: Matteo Vigiani
Periodo: Creato, modificato, modificato nuovamente e poi ancora, e ancora, e ancora e continuamente recensito: 1997-primavera 2025

La curva più preziosa nell'audio è la curva di apprendimento

“Perché il vecchio scriba scrive un articolo su un progetto di un amplificatore pubblicato nel 1993, del quale alcuni componenti specifici probabilmente non sono più in produzione?" Domanda la plebe, a sinistra del palco.

Perché in realtà si tratta di una curva di apprendimento alla portata di tutti noi e che approfondirà la nostra relazione con l’esperienza audio. Costruire un kit è un ottimo modo per iniziare questo viaggio. Modificare un kit o un prodotto commerciale ci condurrà a intraprendere i passi successivi. Costruire da zero partendo da un progetto pubblicato è un passo in più. Progettare e costruire da zero ci spinge verso la destinazione ignota OLTRE.

Una volta intrapreso quel viaggio verso l'OLTRE, finiamo per modificare i driver degli altoparlanti, ordinare trasformatori secondo le nostre specifiche o avvolgere le nostre induttanze. Arrivati a questo punto saremo ormai profondamente immersi in questa controcultura e ci ritroveremo a trascorrere il tempo con altri audiofili ai margini di una follia che inizia dall'elettronica di consumo, come se fosse una droga.

Siamo finalmente entrati nel sotterraneo mondo della follia audio, un mondo un tempo servito da riviste specializzate come la meravigliosamente eclettica e splendidamente illustrata Sound Practices. Il vostro Vecchio Scriba possiede una collezione completa di Sound Practices (insieme ad altri fumetti sull'audio DIY), ciascun numero è stato letto dall'inizio alla fine almeno una volta e alcuni numeri più volte. Il progetto descritto in questo articolo rappresenta il passo oltre l'indulgenza occasionale verso un reale impegno nei confronti della Classe A.

La prima costruzione completa di un amplificatore

La costruzione da zero ci permette di sperimentare idee promosse da alcuni produttori audio e di scoprire esattamente come funzionino e se possano introdurre una differenza significativa. La costruzione artigianale ci consente di sperimentare concetti per i quali i loro commentatori spesso prendono posizioni nette senza grandi prove a sostegno dei loro commenti. D'ora in avanti saremo in grado di testare se esista qualche validità rispetto agli argomenti di marketing quali: condensatori di bypass, feedback negativo, triodi vs pentodi, valvole vs transistor, differenze nelle connessioni al trasformatore di uscita, ecc...

Questo progetto di amplificatore è stata la mia prima incursione in nuove frontiere dell'audio. Il vostro Vecchio Scriba aveva precedentemente modificato o restaurato amplificatori commerciali a valvole. Il vostro Vecchio Scriba aveva precedentemente effettuato upgrade di amplificatori commerciali a transistor con componenti migliori. Il vostro Vecchio Scriba aveva modificato e poi costruito da zero alimentatori per amplificatori e crossover attivi. Il vostro Vecchio Scriba aveva barattato un amplificatore costruito su misura in cambio di alcuni lavori di fotografia pubblicitaria. Ciononostante, non avevo mai acquistato e successivamente assemblato componenti secondo un progetto pubblicato, tanto meno avevo avuto l'audacia di effettuare delle modifiche al progetto mentre lo costruivo.

Questo progetto di amplificatore a triodo single-ended (SET) è stato pubblicato in un supplemento dedicato all'autocostruzione di Hi-Fi World nel dicembre del 1993. Il compianto Tim de Paravicini aveva progettato questo circuito per HFW considerandolo come un primo accesso a basso costo nel mondo degli amplificatori a triodo single-ended. Il circuito di Tim è abbastanza ingegnoso da tollerare esperimenti con il feedback negativo. Il guadagno è sufficiente per renderlo un amplificatore integrato aggiungendo un selettore di ingresso e un potenziometro per il volume.

Il vostro vecchio scriba aveva condotto esperimenti con diversi chassis per amplificatori e crossover (attivi e passivi), quindi questo progetto si è rivelato un'opportunità per sperimentare i miei cabinet con un amplificatore di potenza. Il vostro vecchio scriba intendeva integrare questo amplificatore in un sistema di altoparlanti attivi.

“Come potrebbe il vecchio scriba inserire la parola "integrato" in una frase su un amplificatore che intende "disintegrare" come amplificatore di potenza?" Domanda la plebe, a sinistra del palco

La decisione di integrare questo circuito come amplificatore di potenza in un sistema di altoparlanti attivi genera immediatamente alcune priorità progettuali. Questo amplificatore a valvole single-ended, con soli 4 W per canale, servirà per le alte frequenze o per la gamma media e le alte frequenze. Pertanto, in questo progetto grandi riserve di corrente per le frequenze basse sono meno importanti rispetto al basso rumore e alla pulizia nel dominio delle alte frequenze.

Sapere che questo amplificatore dovrà armonizzarsi con almeno due, se non quattro, altri amplificatori, significa che potrebbe benissimo essere costruito con componenti passivi di marche simili a quelli degli altri amplificatori. Ho speso una quantità inverosimile di tempo testando e ascoltando componenti passivi per stabilire se sia possibile o meno rintracciarvi delle differenze utilizzando l'udito. L'impiego di componentistica di alcune marche di "haute couture" ridicolmente costose non sembrava apportare miglioramenti significativi, rispetto a componenti di altre marche più modeste pur sempre con pretese audiophile o componenti altamente selezionati. Tim de Paravicini, notoriamente, si è rivelato scettico riguardo certe affermazioni circa alcuni componenti passivi. I nostri punti di vista sembrano coincidere per quanto riguarda questa costruzione.


Il ruolo delle frequenze medio-alte influenza le decisioni riguardo le dimensioni e il tipo di condensatori di stoccaggio nell'alimentatore. Questo progetto utilizza un ponte raddrizzatore a diodi in un alimentatore non regolato. La scelta del ponte raddrizzatore e del primo condensatore può essere guidata dalla scelta di impiegare questo amplificatore solo per le alte frequenze. C'è un induttore nel filtro dell'alimentatore, ma essendo a valle del primo condensatore, produce un alimentatore regolato con un'induttanza ma un vero e proprio filtro Pi. Questo induttore offre un grande vantaggio rispetto a una resistenza per ciò che concerne la resa negli estremi di banda.

Fortunatamente, Hi-Fi World e World Audio Design, vendevano separatamente i set di trasformatori/induttanze. Ciò ha permesso al vostro vecchio scriba di procurarsi il cabinet e altri componenti altrove. La valvola è presente unicamente per pilotare il trasformatore di uscita [traduzione del colloquiale The glass is only there to drive the iron originale] e i trasformatori forniti sono adeguatamente sovradimensionati e impiegati al di sotto delle loro massime tolleranze. Se voleste costruire uno di questi amplificatori oggi, aziende come Sowter e Hammond sarebbero in grado di fornire trasformatori e induttanze adatti. Il mondo delle valvole usa ancora questi nomi curiosi e anche la parola "condensatore" appare saltuariamente.

Conclusioni

Il vostro Vecchio Scriba costruisce diffusori sin dall'infanzia. Qui, nella prima parte di questo articolo, ho esplorato alcune delle ragioni per cui potremmo voler costruire anche i nostri amplificatori. Queste ragioni rientrano in due categorie principali: la prima è il puro piacere di approfondire il nostro hobby. Ogni nuova attività che cerchiamo di imparare attiva nuovi circuiti neurali; più circuiti neurali abbiamo, maggiore è la protezione dalla degenerazione cerebrale e più ci rendiamo capaci di applicare il pensiero critico in altre aree della nostra vita. La seconda ragione è quella della fierezza: "L'ho costruito io!" e della possibilità di realizzare l'amplificatore senza compromessi.

Così facendo ci saremo costruiti un amplificatore che possiede tutte le nostre caratteristiche preferite. In questa specifica costruzione, tali caratteristiche includono una struttura in legno rivestita in rame, un trasformatore posizionato distante da circuiti che potrebbe disturbare, livelli variabili di feedback negativo, diverse impostazioni di impedenza di uscita, l'intero segnale amplificato sia in tensione che in corrente attraverso stadi a triodo single-ended, connettori di buona qualità, cablaggio in aria e una valvola di potenza inusuale. Nella Parte 2 esamineremo il progetto del circuito, nella Parte 3 tratteremo l'evoluzione dell'alimentatore e del cabinet, e nella Parte 4 la costruzione, il collaudo e l'ascolto.

Riguardo l'applicazione per le medie-alte frequenze, collegando questo amplificatore agli altoparlanti largabanda modificati Hammer Dynamics (efficienza: 97dB/2.83V) in configurazione TQWP, ha prodotto un suono magnifico in tutte le frequenze tranne che nelle tre ottave inferiori (20-160Hz). Le penultime due ottave più basse sono migliorate collegando l'altoparlante all'uscita da 4Ω del trasformatore d'uscita anziché a quella da 8Ω, quindi questo amplificatore potrebbe svolgere funzioni full range, specialmente abbinato a configurazioni largabanda come i Lowthers.

Ecco il circuito audio:


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