Sono nato mezzo secolo fa in una piccola cittadina sul mare nel sud dell'Inghilterra e ora vivo a nord di Londra. Sono un padre di famiglia, lavoro per una grande azienda e ho un grande interesse per la fotografia così come per la musica. La mia passione per la musica, la registrazione e la hi-fi ebbe inizio nei primi anni '70 con un reel to reel Grundig amplificato a valvole e un paio di cuffie. Gli amici di mia sorella avevano certi favolosi album - Jimi Hendrix, primi Pink Floyd, Leonard Cohen - e io ho cominciato a copiarli e a registrare le mie prime performance alla chitarra. A diciannove anni ho comprato il mio primo impianto hi-fi: un NAD 5020 deck, un ampli 3020, una piastra a cassette Hitachi, una coppia di diffusori Celestion Ditton 11 e un paio di cuffie Sennheiser HD414.
Quell'ampli NAD ha funzionato ogni giorno come punto fermo del mio piccolo impianto per oltre vent'anni, ed è bello vedere che ce ne sono ancora molti in circolazione.
I figli crescevano, spingendo il centro della cupola dei tweeter e staccando manopole, e il CD fu inventato. Così, come molti altri prima di me, ho preso la via dell'upgrade.
Il mio secondo impianto era costruito attorno a un Arcam Alpha 8, i diffusori erano dei Paradigm Monitor 5
e la sorgente era un Marantz CD63SE. Un amico mi ha regalato un Rega Planar 3 quando ha abbandonato il vinile; io ho cambiato i diffusori con una coppia di Acoustic Energy AE509, ho aggiunto un finale Alpha 9 e sono stato contento per diversi anni. Dopo il tarlo ha ricominciato a rodere - spinto stavolta da TNT-Audio ed Ebay. Ho aggiunto un DAC Cambridge Audio, sono passato dagli Arcam a una triamplificazione con i T-Amp, infine ho ritirato una coppia di Lumley LMS250 d'occasione (diffusori da pavimento a tre vie grossi e costosi). Favolosi come sono, i T-Amp si rifiutavano di pilotare i Lumley senza distorcere, perciò sono passato a un integrato Musical Fidelity
e infine ho migliorato la sorgente prima con un Cambridge Audio Azur 640c V2 e giungendo poi a uno Shanling CDT-80.
Questa è la base del mio attuale impianto principale, mentre l'Arcam, gli AE509 e un certo numero di altre cianfrusaglie costituiscono un secondo impianto nello studio. Ho sempre suonato la chitarra e ho registrato pezzi e pezzetti, di rado in studi di registrazione professionali, più spesso con registratori quattro traccie o, più di recente, al PC.
I progressi informatici hanno trasformato le mie registrazioni e i miei ascolti. Ora riesco a ottenere buoni risultati nelle registrazioni a casa - ogni inconveniente è da addebitare esclusivamente a me stesso. Ho un PC custom a bassa rumorosità con una scheda Asus Essence STX che fornisce audio di alta qualità all'impianto nello studio (sebbene il suo software sia meno che decente per registrare - pertanto uso un'interfaccia Alesis). Molti dei miei ascolti giornalieri li prendo da Spotify - il servizio musicale in streaming a 320Kb/s - una qualità inferiore a quella del CD, ma accettabile per ascolti non critici. Uso anche una connessione wi-fi
per collegare il PC a un netbook che alimenta l'impianto principale tramite un DAC USB HotAudio e un buffer valvolare. Il fatto di avere virtualmente ogni genere di musica disponibile immediatamente mi ripaga ottimamente per il compromesso relativo alla qualità audio.
Allora, con tutta questa scelta, cosa ascolto di fatto?
Per lo più tendo verso i singer/songwriter - Rickie Lee Jones, John Martyn, Joni Mitchell, Van
Morrison, Paul Simon, John Mayer, Sarah
McLachlan. The Blue Nile con contorno di Jazz ECM (Pat
Metheny, Jan Garbarek, Keith
Jarrett, John Scofield), una bella cucchiaiata di Blues, Soul e Reggae, e qualche pezzo di musica barocca. Se ascolto qualche componente aggiungo il Chesky Ultimate Demonstration Disc, in particolare per il soundstage, un po' di Michael Nyman e Arvo Part per il timbro, e della chitarra rock dura (Steve Vai o Joe Satriani) per l'impatto.
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Quello che cerco nel suono è l'equilibrio tra raffinatezza e potenza. Mi piace molto la capacità di un buon impianto stereo di ricreare l'immagine della realtà virtuale di uno spazio differente.
Il basso dev'essere di sostanza - questo è un elemento critico in un diffusore - ma la pulizia della gamma media è l'aspetto più critico per me, date le mie preferenze musicali. Generalmente non cerco uno stereo per ricreare il suono di un'esecuzione live, dal momento che preferisco in generale ascoltare registrazioni in studio. Avendo suonato dal vivo e avendo assistito a molti concerti per anni, so che il suono live è troppo spesso compromesso a causa di casse acustiche e amplificazioni scadenti per essere usato come banco di prova.
Piuttosto, sono alla ricerca di un suono che sia una rappresentazione credibile
di una persona o di un gruppo di persone che suonano musica.
Voglio poter seguire gli strumenti singolarmente, ma non mi aspetto che questi vengano isolati l'un l'altro - perché ciò non accade quando gli strumenti vengono suonati assieme in uno spazio reale.
Mi indispettisco quando un impianto cerca di attirare su di sé l'attenzione con risonanze, asprezze, frequenze mancanti o altre carenze basilari. Sebbene io possa rimanere impressionato da un impianto che eccelle in una determinata area a spese di altre, woglio poter ascoltare sia la musica acustica sia quella elettrificata, rock, folk,
jazz e classica. Voglio insomma un impianto che si tolga di mezzo e suoni musica.
Al contrario di certi esperti, io tendo a credere nell'approccio "speakers
first". Benché sia da sé evidente che la qualità del suono dei componenti a valle è limitata da quella dei componenti a monte, il suono che potrete ottenere con sorgenti economiche e diffusori costosi è decisamente migliore, secondo la mia esperienza, rispetto a quella che potreste ottenere con sorgenti costose e diffusori economici.
Una delle mie migliori esperienze d'ascolto di sempre in termini di qualità del suono l'ho fatta con un iPod come sorgente (diciamo 150£?) e dei diffusori amplificati da 30000£. Non credo che un lettore CD ultracostoso e un amplificatore con una coppia di diffusori da 150£ avrebbero avvicinato quelle prestazioni (sebbene io sia pronto a una smentita!).
Per quanto riguarda il recensire, non ho particolari motivi di lagnanze.
Vi racconterò cosa penso dei componenti in modo diretto. Mi piace il buon suono. Preferisco che sia anche a buon mercato, ma riconosco che la qualità può essere costosa. Non sono un grande audiofilo - sono un musicista, un fotografo e uno scrittore a cui piace la buona hi-fi e che vuole parlarvi di questo. Ecco tutto.
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