Consulenza HiFi - Lettere alla Redazione di TNT-Audio

Settimana 4/5/2024 - 11/5/2024

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  1. Quesito tecnico
  2. Nuovo pre phono
  3. Re: Mancato impatto basse frequenze
  4. Re: Richiesta pareri per Rubrica della Posta
  5. Triangle Magellan Cello
  6. Segnalazione monoblock Fosi
  7. Music Revenue Is Booming But Physical Media Sales Are Dead
  8. Presunti problemi di rete elettrica
  9. Ho visto anche degli audiofili felici

Quesito tecnico
Buon pomeriggio, avrei un quesito tecnico da porre. Il mio impianto è il seguente:

Per i cavi di segnale, tranne la connessione del lettore multiformato con il preampli (che sono PIN/RCA) tutte le altre connessioni sono bilanciate con cavi XLR (sul pre ho solo 2 ingressi bilanciati). Dunque il quesito che vi vorrei porre riguarda la mia poco “ortodossa” configurazione di finali e casse acustiche. Ho fatto un sacco di prove collegando dapprima i finali in configurazione stereo normale con collegate due casse ciascuna, come anche utilizzare i finali a ponte con una sola coppia di diffusori. Alla fine però ho preferito (come gusto personale all'ascolto) collegare in serie due diffusori a ciascun finale a ponte. I finali in configurazione stereo erogano 110w su 8ohm (anche se nella prova di Stereophile vengono misurati un bel po' di watt in più...) la Marantz inoltre li dichiara per 420w su 8ohm a ponte. Le casse sono state oggetto di accurato restauro tecnico (senza stravolgere nulla) cambiati i condensatori con altri di capacità similari, cambio morsetti e produzione grafici impedenza/fase/frequenza da un laboratorio tecnico specializzato a Bologna, sia per i driver che per i diffusori nel loro insieme. Sono soddisfatto di come suona l'insieme ma non mi spiego una cosa...
Se uso i finali in configurazione stereo normale la resa dei woofer delle 105 è buona ma certamente non da gridare al miracolo. Se collego le casse ai finali configurati a ponte sia che decida di usare una sola coppia di 105 come due coppie in serie trovo i bassi molto più veloci che con i finali in configurazione normale. Io mi spiegherei la differenza con la maggiore disponibilità di watt in arrivo alle casse. Ma è corretto? O la maggiore velocità dei woofer dipende da qualcos'altro? (raddoppio tensione di funzionamento del finale?).
Da quello che so i finali a ponte dimezzano la propria sensibilità sul carico collegato ai morsetti dei diffusori e modificano di conseguenza la potenza che arriva ai diffusori. Ma mi viene il dubbio se faccio i conti giusti. Se uso i finali configurati stereo e gli collego le quattro 105 in maniera indipendente ad ogni diffusore arrivano 110w (e il rendimento dei woofer mi appare meno veloce).
Se uso i finali a ponte con una sola coppia di 105 dovrebbero arrivare tutti i 420w (420w 8ohm su un diffusore da 8ohm nominali)???? Se uso i finali a ponte con due coppie di 105 in serie (420w 8ohm su due diffusori in serie da 8ohm+8ohm=16ohm), al raddoppiare dell'impedenza del carico l'ampli dimezzerà la potenza in uscita e quindi circa 210w su 16ohm, essendoci due diffusori in serie i 210w si divideranno a metà tra i due diffusori (quindi circa 100/105 w per ciascuna cassa).
Quindi quello che non mi spiego è: nonostante la grande differenza di potenza nel pilotaggio dei diffusori tra l'uso dei finali a ponte con 2 o 4 diffusori collegati, la resa dei woofer mi pare resti la stessa (molto veloci rispetto all'uso in configurazione stereo normale). Qualche idea del perchè?
P.S. Non vi ho mai contattato ma ho letto e imparato molto dal vostro sito e nel mio impianto il braccio Morsiani del gira ed il prephono Aqvox sono stati inseriti anche grazie alle vostre prove che ho trovato utili oltre che perfettamente rispondenti al giudizio dato in prova.
Francesco - E-mail: unaptistim (at) gmail.com

LC
Caro Francesco,
posto che non capisco perché usare ben due coppie di casse identiche, una cosa è sicura: se i diffusori sono in serie gli ampli vedono un'impedenza più alta, quindi la potenza massima disponibile diminuisce. Il punto è che tu questa potenza comunque non la utilizzi, come spiegato ormai n-mila volte su queste pagine. Il mio consiglio pertanto è: usa un solo amplificatore o una sola coppia di finali in mono con una sola coppia di casse. Visto che i finali messi in mono sembrano dare un risultato migliore, tieni questa configurazione e stai sereno. Tutto il resto è solo gran confusione, cancellazioni di fase e chissà che altro. Perché complicarsi la vita così? La stereofonia è già complicata di suo, perché peggiorare le cose? È inutile fare i conti con la calcolatrice, tra potenza e impedenze, perché il mondo reale non è così che funziona. Un semplice dato dovrebbe farti riflettere: l'impedenza di un diffusore non è mai un “numero”, ma una cosa molto più complessa, che varia con la frequenza. Pertanto, pensare che un diffusore sia da 8 Ohm è immaginarlo come una resistenza pura, e così non è, praticamente mai. È vero che quelle KEF hanno un modulo d'impedenza abbastanza costante in gamma audio, ma l'impedenza è fatta da altre componenti, come la fase, ad esempio. Butta via la calcolatrice e fidati solo delle orecchie, queste ti diranno quale soluzione suona meglio. E vendi la seconda coppia di KEF, non serve a niente, se non a far danni grossi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo pre phono
Salve Lucio,
credo sia la quarta volta che scrivo per chiederti un consiglio, sono passati parecchi anni e continuo a leggervi con interesse e sincera stima. Vengo al dunque illustrandoti il mio impianto:

Il tutto comprato usato nel corso di molto tempo, compresa cavetteria varia e multipresa. Diciamo che un bel giorno, quasi per caso, mi sono accorto di avere tutti componenti inglesi: un risultato venuto fuori semplicemente sulla base dell'ascolto dopo qualche cambio di questo e quello. Ascolto prevalentemente rock antico moderno pre post sub proto punk wave indie hardcore...diciamo l'intero universo rock ecco, ma no, non mi piacciono Klipsch e altri diffusori/elettroniche che generalmente vengono consigliate, anche giustamente, per godere appieno del genere. Il suono troppo “sparato” lo reggo per poco tempo, gli alti eccessivamente in evidenza non li sopporto e credo di aver trovato nel Creek 100A un sufficiente punto d'incontro tra la dinamica del Denon PMA 1500 (mi pare R) e la musicalità dell' Arcam A18, amplificatori che ho posseduto (prendi questa affermazione con i guanti).
Sto valutando inoltre di passare ad un Rega Planar 6 mantenendo la Exact, immaginando che sia superiore in tutto rispetto al mio giradischi attuale: pensi che ne valga la pena?
Il quesito principale comunque è un altro: vorrei fare un passo in avanti con il pre phono. Quindi, tenendo conto che al momento non ho intenzione di passare ad una MC, secondo te ha comunque senso un Rega Aria oppure un Black Cube SE da sfruttare per una MM? L'Aria sarebbe perfetto per la Exact ma potrebbe in qualche modo limitarmi per un futuro cambio di testina non Rega? Il Black Cube SE potrebbe forse dare una spinta in più in termini di dinamica e solidità dei bassi?
Senti di consigliarmi uno dei due o altro ancora? Non ho idea ad esempio se esista un pre phono solo MM migliore del mio attuale.
Concludo col dirti che il suono dell'impianto mi soddisfa abbastanza ma vorrei migliorare per il gusto dell'ascolto e se avessi la bacchetta magica quello che aggiungerei sarebbe solo un filo di “cattiveria” in più.
Sono comunque aperto a qualsiasi consiglio relativo all'intera catena pur di continuare ad accrescere l'esperienza dell'ascolto musicale, come ad esempio salire di categoria con i diffusori ProAc o passare ad altro di impostazione simile. Ma questi sono solo pensieri per ipotetici piani futuri. Dimenticavo, anche l'eventuale pre phono lo comprerei usato (una mano sul cuore, l'altra sul portafoglio). La cifra sarebbe quindi indicativamente intorno ai 600/700 euro. Qualcosa in più ne dovesse valere la pena.
Essendo sostanzialmente più musicofilo che audiofilo e non ascoltando sempre solo unicamente rock, consiglio a chi non lo conoscesse uno dei miei ultimi acquisti su ECM Records: Thimar di Anouar Brahem/John Surman/Dave Holland.
Lucio che dire, grazie ancora a te all'intera redazione.
Monumentali!
Mirko - E-mail: mirkobad (at) hotmail.it

LC
Caro Mirko,
non sostituirei, al momento, il Planar 3 con il 6. Gli step più logici per migliorare il tuo sistema analogico sono: testina e pre fono, partendo da quest'ultimo. Un pre fono migliore è in grado di far suonare meglio qualunque testina, non solo le MC. Anche le MM traggono grande beneficio da uno stadio di preamplificazione di livello più elevato. Quindi ben venga il Black Cube se vuoi un suono solido e concreto in basso.
Questo, però, migliorerebbe l'ascolto solo con il giradischi, mentre col digitale resterebbe tutto inalterato. Per questo motivo, fai bene a pensare a un futuro upgrade dei diffusori, con qualcosa di più impegnativo, anche restando - se ti piace - in casa ProAC. Già tra la serie Studio (tua) e la serie Response c'è una bella differenza.
Grazie per il feedback musicale e buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Re: Mancato impatto basse frequenze
Buongiorno direttore, grazie della sua risposta (
Vol. 1062: Mancato impatto basse frequenze). Ho visto sul sito della Trenner & Friedl che hanno creato una nuova versione delle ART la quale ora è dotata di un woofer passivo posteriore. Ha avuto modo di sentirla? Certo lei ha ragione che nel mio salone ci vorrebbero delle casse più generose ma la verità è che mi dispiace privarmi di quel tipo di suono.
Buona giornata e grazie della sua disponibilità.
Francesco - E-mail: francesco.pizz2155 (at) gmail.com

LC
Caro Francesco,
purtroppo non ho avuto modo di ascoltare le nuove ART. Conoscendo la serietà dell'azienda e il fatto che abbiano pochi modelli in catalogo, che stazionano per lungo tempo, mi fa pensare che abbiano trovato un upgrade significativo. Da quel che dichiarano, sono andati a lavorare proprio sulla performance in gamma bassa, modificando profondamente il sistema di carico e persino il mobile. Essendo un'azienda meticolosa fino all'estremo, credo proprio siano riusciti a migliorare le prestazioni delle precedenti ART. Certo, il prezzo è salito, e con la cifra necessaria per una coppia di ART riusciresti ad acquistare degli ottimi diffusori da pavimento, con un'estensione in basso realisticamente superiore, però magari senza la magia delle ART. Non riesci ad ascoltarle in qualche modo, a confronto con le tue? Vista la spesa, varrebbe la pena anche programmare uno spostamento ad hoc, con le tue ART sottobraccio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Richiesta pareri per Rubrica della Posta
Gentile Direttore,
vorrei ringraziarla per la
risposta alla mia richiesta di pareri di qualche settimana fa. La mia forse esagerata definizione “molto generose in gamma medio alta” (i soliti problemi con l'uso di aggettivi appropriati) relativa alle Bella Luna era riferita alla relativa corposità della gamma stessa rispetto ai miei precedenti diffusori e non voleva indicare un disagio nell'ascolto. Ben cosciente comunque che la situazione acustica della stanza non è certo ottimale, sto facendo delle prove e, non potendo modificarne la disposizione, mi sto industriando per apporre delle tende scorrevoli o qualcosa di simile davanti alla parete posteriore.
Ok per il giradischi, ho però ancora alcuni dubbi per l'ampli e mi servirebbe qualche ulteriore consiglio da lei. Preso atto che il NAD C3050 non costituirebbe, come temevo, un progresso significativo (devo dire “a malincuore” per la sua bella estetica, su questo sono d'accordo con Valter e penso che con le cifre in ballo, anche l'occhio oltre l'orecchio meriti la sua parte), ho notato che non ha espresso pareri sui modelli Rotel da me indicati; non ho ben capito se perché non li reputi adatti per il loro suono alle Bella Luna o perché inferiori in assoluto rispetto alle altre marche e modelli suggeriti, nonostante questi ultimi, in qualche caso, siano di prezzo anche inferiore (Audiolab) o comunque simile (Primare).
Riguardo Audiolab, ad esempio, mi sta incuriosendo l'ultimo integrato uscito 9000A che ha le funzionalità di cui ho bisogno ed al quale potrei accoppiare una meccanica CD sempre Audiolab. Leggo però da altre parti che il 9000A avrebbe, tutto sommato, di meglio rispetto ai modelli meno recenti e molto più economici (7000A) solo il costoso nuovo display. Ha avuto occasione di provarlo, che ne pensa?
Per quanto riguarda il SuperNait, infine, vorrei evitare di acquistare elettroniche usate e, dovendo andare su un modello SuperNait nuovo e ovviamente più costoso, allora preferirei aggiungere ancora qualcosa, rischiare il divorzio con mia moglie ed optare per un bellissimo (eh! ci risiamo!) Accuphase (E-280).
Basta così altrimenti comincio a sparare nomi e modelli a casaccio; la ringrazio per la pazienza e la disponibilità.
Renato - E-mail: rcontarini (at) yahoo.it

LC
Caro Renato,
abbi pazienza, ma devi mettere da parte la questione estetica: si ascolta con le orecchie, non con gli occhi. Ad esempio, a mio parere, un Supernait suonerebbe meglio dell'Accuphase E-280 sul quale hai posato gli occhi. Che te ne fai di un amplificatore bello da vedere se poi il suono non ti soddisfa? Che fai, lo guardi e dici: “...però quanto è bello!”? In ogni caso, non è necessario andare sul Supernait nuovo, potresti valutare anche un Nait XS3. Per quanto riguarda l'Audiolab 9000A non è affatto vero che abbia solo un display in più, è un oggetto completamente nuovo. Occhio alle fonti quando vai alla ricerca di informazioni! Per quanto riguarda i Rotel, niente da dire, alla fine è una questione di gusto personale. L'ideale sarebbe se tu potessi ascoltarli entrambi a confronto. Continuo a pensare che le Bella Luna siano diffusori che meritano ben altro, sia come elettroniche a monte, sia come ambiente d'ascolto, ma forse l'ho già detto. Ad esempio, un pre passivo Tisbury con una coppia di finali ZeroZone...e le sentiresti davvero suonare come possono.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Triangle Magellan Cello
Buongiorno direttore, ho cercato nelle precedenti lettere e rubriche TNT-Audio notizie relative a diffusori Triangle Magellan Cello, ma non ho trovato nulla; le chiederei cortesemente consiglio su questo modello, che mi è stato proposto in acquisto come usato in ottimo stato; non so ancora di che anno sono e ancora non si è parlato di prezzo, che credo sarà circa un terzo rispetto al nuovo. Attualmente ho una coppia di Atlantis Acoustique Seolane 2 (ing. Prato), pre linea, pre phono e finale (bello potente) ICS audio; giradischi Clearaudio Champion limited edition, equipaggiato di braccio Unify e testina Audio Technica ATOC-9 III. Vorrei comunque tenere i miei attuali diffusori, che mi piacciono assai e poi, vista la provenienza mi dispiacerebbe lasciarli; ma secondo lei questi Magellan Cello, farebbero “la differenza” e fino a che punto?
Grazie per sua attenzione, un cordiale saluto.
Viscardo - E-mail: magri6 (at) icloud.com

LC
Caro Viscardo,
purtroppo non conosco i tuoi diffusori. Vista la mano dell'Ing. Prato non dubito che possano essere eccellenti, così come lo sono i Triangle Magellan Cello che stai considerando. Triangle ha una consolidata tradizione nel creare diffusori molto analitici e precisi in gamma medio-alta, un po' come da tipica tendenza dei designer francesi. Visto che si tratta di un usato, valuta la possibilità di andare ad ascoltarli, non acquistare a scatola chiusa! A un certo livello di prezzo è difficile trovare diffusori che suonino male: ogni marchio e ogni designer ha un'idea propria del tipo di suono che si deve ottenere, ed è questo che fa la differenza: a te potrebbe piacere o meno, per questo un ascolto personale è obbligatorio. Capisco meno la volontà di metterti in casa due coppie di diffusori, sono sempre stato contrario a questo vezzo audiofilo di avere più componenti, da scambiare a seconda del genere musicale o dell'umore del momento. Basta una sola coppia, che suoni al meglio tutto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Segnalazione monoblock Fosi V3
Ciao Lucio,
probabilmente già sai:
Fosi V3 monoblock.
Salutone,
Salvo - E-mail: saf.a7.4 (at) gmail.com

LC
Caro Salvo,
sì, sembrerebbe che alla Fosi mi siano stati a sentire, visto che non ho trovato sensata l'introduzione dell'integrato ZA3 (vedi mia recensione di questa settimana) da mettere eventualmente in mono. Le lamentele su questo bizzarro prodotto le ho lette anche da altre parti, forse si sono resi conto e sono corsi ai ripari. Li chiederò eventualmente in prova, per vedere come se la giocano contro gli ZeroZone. La coppia di ZA3 messa in mono, a confronto con questi ultimi, se l'è vista malissimo, speriamo che i V3 lisci facciano di meglio.

[Fosi ZA3 - vista frontale]
D'altra parte, la mia voglia di provare ogni nuova invenzione di Fosi sta un po' venendo meno, perché sfornano prodotti uno dietro l'altro e non è facile star loro dietro. Esistono altri prodotti ed altri marchi da analizzare con la stessa attenzione.
Come ho già scritto altre volte, la loro idea di HiFi fa a pugni con la mia: per loro sembra importante seguire ogni richiesta che arriva dal mercato, mettere insieme tutto, anche in maniera pasticciata, pur di far vedere che esiste un prodotto nuovo da acquistare. È un atteggiamento commerciale molto cinese che io trovo estremamente irritante e controproducente sul lungo termine.
Grazie per la segnalazione,
Lucio Cadeddu

Music Revenue Is Booming But Physical Media Sales Are Dead
Opinione interessante:
Music Revenue Is Booming But Physical Media Sales Are Dead.
Saluti e complimenti per il lavoro,
Lorenzo - E-mail: erroilorenzo (at) gmail.com

LC
Caro Lorenzo,
grazie anche a te per la segnalazione. L'articolo linkato di Future Audiophile dice sostanzialmente le stesse cose dei nostri ultimi due editoriali sull'argomento (qui e qui), a seguito della pubblicazione dei dati di vendita della RIAA. È vero che i ricavi dei supporti fisici sono in aumento, ma solo perché costano di più, in media, rispetto a prima, e non perché se ne vendano di più. Mi sorprende come questa cosa elementare sia sfuggita agli stessi analisti della RIAA: il fatto è abbastanza palese confrontando il numero delle unità vendute tra il 2022 e il 2023. Sta succedendo, e mi auguro di sbagliarmi, ciò che accade già da tempo nel mercato dell'HiFi: i prodotti costano sempre di più, ben oltre quel che il tasso d'inflazione medio giustificherebbe. Di conseguenza, i ricavi sono sì più alti, ma gli acquirenti sono in calo. In altre parole il mercato dell'HiFi, anche guardando ai listini di marchi tradizionalmente di classe media o media-economica, si sta spostando verso l'alto. Forse si tratta di un fatto naturale, generato dalla sempre più alta qualità audio dei dispositivi che abbiamo tutti in tasca (smartphone): con un paio di buone cuffie e un servizio di streaming accettabile si accede a una qualità sonora impensabile fino a 10-15 anni fa. Per le cuffie, tra l'altro, è cambiato molto il rapporto prezzo/prestazioni: già con una cuffietta intraurale come la Venture Monk Plus o una cuffia aperta come la Superlux HD681 (10€ e 30€ rispettivamente) si accede a un livello qualitativo che eccede le esigenze di qualunque ascoltatore medio, ben superiore a quello cui potevamo accedere 30-40 anni fa con esborsi nettamente superiori. Ricordo ancora con raccappriccio le mie prime cuffie serie “da studente”, delle Sennheiser HD414SL a bassa impedenza. Restano dunque i super-appassionati, per i quali accedere a una differenza significativa richiede (o DEVE richiedere?) un esborso di denaro non indifferente. Vedremo come evolverà ancora il mercato.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Presunti problemi di rete elettrica
Ciao Lucio,
ti scrivo perché penso di avere un problema di rete elettrica con la quale alimento il mio impianto audio. Ho letto le FAQ (un po' datate) riguardanti questo argomento, in particolare
questa e questa.
Mi riconosco perfettamente nella storiella descritta all'inizio dell'articolo! Ti descrivo la mia situazione: l'impianto, composto da due amplificatori finali mono Audiodinamica BeCube MonoAMP e DAC M2Tech Young MkIV alimentato dall'alimentatore esterno Van der Graaf MkII, è connesso a una ciabatta WAudio W-4000. La ciabatta è connessa alla presa elettrica tramite il suo cavo in dotazione. Il Van der Graaf MkII è connesso alla ciabatta alla presa filtrata tramite il cavo in dotazione. Gli amplificatori invece sono alimentati tramite cavi JJmooer connessi alle prese non filtrate. Tra l'altro i cavi hanno l'indicazione N e L per cui almeno gli amplificatori dovrebbero essere connessi in fase. Correggimi se non è un'assunzione errata. Io ascolto esclusivamente FLAC da PC, quindi streaming tramite USB. Ora, effettivamente ci sono giorni in cui l'ascolto è molto soddisfacente, armonico, dinamico, piacevole, in cui tutte le frequenze sono al loro posto, altri giorni invece in cui lo sento piatto, poco coinvolgente oppure cupo con una presenza eccessiva di basse frequenze che sporcano l'ascolto, frequenze medio alte poco presenti che, a seconda della traccia, faccio quasi fatica a percepire le parole dei brani.
Vengo a chiederti se hai da consigliarmi un cavo specifico, un filtro specifico o qualunque altra cosa che tu sappia che possa funzionare veramente per risolvere o quantomeno attenuare di parecchio questo problema che va avanti da troppo tempo e per il quale non trovo pace. Bada bene non ne sto facendo una questione di prezzo, poi ovviamente valuterò se ciò che consigli può essere alla mia portata oppure no. Ho letto anche questo articolo: è una soluzione applicabile nel mio caso, giusto? Se sì, quale modello?
Purtroppo anche i produttori di elettroniche (anche costose) non sanno o non azzardano un consiglio in merito. E questo mi demoralizza un po'.
Ti ringrazio anticipatamente.
Andrea - E-mail: andrehia (at) gmail.com

LC
Caro Andrea,
faccio fatica a credere che differenze così importanti come quelle da te descritte siano dovute alla rete elettrica. Oltretutto la tua ciabatta mi risulta abbia già delle prese filtrate (e altre non filtrate) per cui una buona sgrossatura ad eventuali problemi dovresti già averla con il set-up attuale. Acquistare una presa filtrata come quella che consigliamo nell'articolo citato sarebbe abbastanza inutile. Una cosa da fare sarebbe quella di monitorare la tensione in diverse ore del giorno, ad esempio con un tester come questo che abbiamo recensito. Una volta appurato che non ci siano cali importanti di tensione, bisogna procedere per esclusioni successive. Quando l'impianto suona male, fatti un giro per casa e controlla cosa c'è acceso e prova a scollegarlo. Vediamo se si riesce a trovare un colpevole in questo modo. Prova anche a scollegare del tutto la ciabatta o a utilizzare solo le prese filtrate o solo quelle non filtrate. L'altra cosa da verificare è se questo calo di prestazioni sia costante, con tutti i brani oppure se l'impianto suona male solo con certi brani. Infine, questo calo di prestazioni è indipendente dal tempo? Mi spiego: l'impianto suona male da subito e poi migliora, oppure resta mal suonante tutto il tempo? Naturalmente, sto escludendo problemi fisiologici tuoi, tipo cali dell'udito dovuti ad acufeni temporanei. Questo calo di prestazioni lo sentono tutti o solo tu? La domanda è meno stupida di quanto possa sembrare.
Fatti questi esperimenti, sentiamoci di nuovo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio,
Secondo me un gran singer sottovalutato:
John Illsley.
Saluti,
Leandro - E-mail: leandrolioce (at) libero.it

LC
Caro Leadro,
grazie per l'ottima segnalazione. John Illsley era il bassista dei Dire Straits e tra i membri fondatori, e direi che si sente. Bel brano, c'è sempre un gran bisogno di buona musica!
Continua a seguirci e grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Il pianista jazz Ben Sidran pubblica un nuovo album, intitolato Rainmaker, e questa è la title-track, con leggeri accenti blues.

Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

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