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Caro Andrea,
sull'argomento della tirannia domestica al femminile potremmo scrivere veri e propri trattati, ma sono sostanzialmente d'accordo con te: non si può rinunciare a una parte importante del nostro benessere fisico e mentale (ascoltare bene la nostra musica) per diktat estetici o logistici della controparte. Chi lo consente secondo me spera in questo modo di avere più libertà in altri campi d'azione (illusi) oppure semplicemente - per quieto vivere o per codardia - lascia che sia qualcun altro a decidere per tutti. Ovviamente tralascio per pietà quelle situazioni nelle quali i mariti sono sotto ricatto economico permanente, visto che una separazione li costringerebbe a tornare a casa della madre e a perdere tutto il resto. Dove sarebbe scritto, poi, che debbano essere le mogli a decidere come arredare la casa? Semmai, dovrebbe essere un compromesso 50-50, ma guarda caso le vittime di questo compromesso sono sempre gli impianti HiFi o altre nostre passioni giudicate inutili...come se esistessero passioni utili! Sarei curioso di sapere a cosa abbiano rinunciato queste mogli per amor di arredo o di vivere comune. Per fortuna, come dici tu, esistono eccellenti controesempi, il tuo, quelli che hai citato cui aggiungerei Rondi e Dan D'Agostino, addirittura soci in Krell (almeno fino a un certo punto, si veda l'editoriale di questo mese). Anche la mia esperienza è stata più che positiva, altrimenti non avrei potuto tenere in piedi TNT-Audio in questi ultimi 30 anni. Per quanto riguarda gli altri piccoli dittatori, ovvero i figli, basta porre dei limiti ben chiari, da subito. Mia figlia, ad esempio, non ha mai danneggiato alcun componente dei miei impianti, neppure da piccolissima, e sì che in casa di apparecchi e di cavi ne giravano parecchi. Eppure è cresciuta benissimo.
Venendo finalmente al tuo quesito, non credo ci siano problemi a collegare la sezione pre del tuo Sugden agli ZeroZone, ma tieni conto che si tratta di impostazioni sonore quasi diametralmente opposte! Sarebbe strano che tu possa convivere con entrambe queste amplificazioni. A mio parere, per sentire veramente il carattere degli ZeroZone servono preamplificatori il più neutri e trasparenti possibile, per questo consiglio spesso il piccolo Tisbury.
Non mancare di tenermi aggiornato!
Lucio Cadeddu
Nel 2024 calano le vendite dei vinili: è la prima volta in 10 anni
Carissimo, da quanti anni leggo la sua competente pubblicazione e quanti consigli mi ha dato. Sempre validi.
Ho pensato di inviarle un articolino trovato su internet, con dati sui quali riflettere.
Da parte mia posso solo commentare: quanta musica, nonostante un calo di tutti i supporti!
Penso vi siano ragioni profonde per questi cambiamenti. Ma in sintesi vedo la perdita di valore per la musica. Ormai è talmente diffusa e poco riservata che l'antico gusto di possedere un cd o un vinile e suonarlo con il proprio impianto è un valore che pochi coltivano.
So che lei mi dimostrerà che è meglio così. Mah!
Comunque io continuo con il mio momento dedicato alla mia musica.
Cordiali saluti.
Claudio - E-mail: claudiomaga7 (at) gmail.com
LC
Caro Claudio,
grazie per la preziosa segnalazione. Io, come ogni anno, attendo il report ufficiale della RIAA americana per tirare le somme e fare qualche analisi. È assolutamente possibile, e direi anche logico, che alla lunga i supporti fisici perdano attrattiva. Non è un caso che, proprio qualche settimana fa, Sony abbia chiuso con la produzione di Blu-Ray, dei MiniDisc per registrazione, di MD Data e cassette MiniDV. Poco tempo prima anche LG aveva chiuso la produzione di lettori Blu-Ray. Evidentemente la richiesta del mercato non giustifica il mantenimento in vita di costosi impianti di produzione di questi dispositivi. Perché? È semplice, ormai tutto il video passa nelle piattaforme di streaming per abbonamento, Netflix e compagnia. Questo non significa che si ascolti meno musica o si vedano meno video, forse è esattamente il contrario! Data la facilità di accesso e di fruizione, unite al costo invero molto basso, mai come oggi ascoltare musica o vedere film è stato più popolare e alla portata di tutti. Pian piano l'idea di possesso di opere fisiche dell'ingegno umano sparirà: libri, dischi, film etc. saranno sostituiti dalle loro copie digitali: non occupano spazio, sono fruibili in ogni momento e costano, sostanzialmente, molto meno.
Non è né un bene né un male, è il segno dei tempi che cambiano. Pensa solo al mondo prima dell'avvento dell'automobile su larga scala: tutto avveniva a una velocità diversa, ma di sicuro le possibilità di vedere posti, di lavorare altrove o anche solo di incontrare altre persone erano enormemente ridotte. Non si torna indietro, nel bene e nel male.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Paolo,
sono felice che il secondo impianto ti soddisfi anche grazie ai nostri consigli! Per quanto riguarda la disavventura con il rivenditore di Roma, temo sia lo stesso che è stato citato un paio di settimane fa su questa stessa Rubrica, perché il comportamento è identico. Come scrissi allora o questi signori vendono così tanto che non hanno tempo da dedicare a clienti “normali” (ma, ditemi, il negozio è sempre affollato?) oppure semplicemente non hanno voglia di accompagnare il cliente in un acquisto ragionato. Si accontentano di quelli che arrivano con le idee chiare o che si lasciano convincere “alla cieca” dai loro consigli. Teniamo conto di una cosa: molti audiofili vogliono solo che qualcuno gli dica, con certezza, che cosa comprare, che sia un esperto indipendente o un negoziante fa poca differenza, l'importante è che si sentano sollevati dal dover decidere di persona. In ogni caso, sanno che potranno sempre fare altri upgrade, perché questo è il loro scopo principale: comprare nuovi giocattoli. Pensaci, sono i clienti ideali. Tornando al tuo desiderio di migliorare le cose, direi che difficilmente con 1500€ riusciresti ad acquistare una coppia pre+finale migliore di quella che hai indicato, non solo perché il prezzo è buono, ma perché si tratta di un passo avanti praticamente sicuro, essendo la naturale evoluzione dei componenti già in tuo possesso. Per i diffusori ci sarà tempo, magari cerca un negoziante un po' più disponibile: a Roma e dintorni i negozi non mancano di certo!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Consiglio su nuovo acquisto
Salve sono Rosario, e complimenti per la vs rivista hi-fi online. Come da oggetto di seguito la mia domanda:
volevo chiedervi il miglior abbinamento ampli con i diffusori che ho in possesso: Argon Audio Alto55 mk2. Sento musica pop e jazz, il mio ambiente di ascolto è una stanza di circa 50 mq, il preventivo per un nuovo amplificatore è più o meno di 500/600 euro, in questo momento sono fornito di un ampli a/v 6 canali Marantz + lettore cd Denon volevo solo cambiare amplificatore e prendere uno integrato da poter pilotare le Argon con grande armonia esaltando il mio gusto musicale. Il mio attuale amplificatore non mi soddisfa molto.
Saluti e buon lavoro,
Rosario - E-mail: mptelefoniawind (at) gmail.com
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Caro Rosario,
hai scritto più o meno tutto ciò che serve per poter fornire una risposta circostanziata, ma una mappa dell'ambiente corredata magari di un paio di foto mi avrebbe aiutato a capire meglio. Comunque, tenendo conto del costo dei diffusori, io propenderei per un semplice ma efficacissimo Fosi Audio V3 o per un più completo, in termini di dotazioni e flessibilità d'uso, Argon SA1 o SA2. Valuta anche un bel Rega IO. Non mi è chiaro cosa non ti soddisfi della situazione attuale e perché tu addebiti all'amplificatore la colpa. È possibile che il Marantz Audio/Video sia sostanzialmente innocente. Magari i diffusori si integrano male in una stanza così grande e, presumo, vuota o quasi. Come è arredata questa stanza? Che acustica ha? I diffusori come sono sistemati rispetto alle pareti e al punto d'ascolto? Se ci fossero dei compromessi importanti su questi aspetti, un nuovo amplificatore non potrà far molto. In ogni caso, rispetto a un integrato A/V uno dei tre ampli che ti ho suggerito saprà porre le Argon in condizioni di esprimersi al meglio. Se non lo faranno, la colpa sarà da cercare altrove.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Scelta amplificatore per KEF LS 50
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Un po' di jazz dal nuovo singolo di Daniel Herskedal, dal titolo The Olive Branch, che anticipa il nuovo album Movements of Air, con Eyolf Dale al piano e Helge Andreas Norbakken alle percussioni. A farla da padrone è, naturalmente, il basso tuba di Herskedal, cui dona un'espressività unica.
Buongiorno Direttore,
inizio ringraziandola per i validi consigli e le indicazioni che mi ha dato.
Ascoltandoli, dalla nostra ultima corrispondenza, sono riuscito a provare il Naim Nait XS2 e il NAD C368. Li ho trovati entrambi notevoli: il Nait mi è sembrato leggermente più aperto e dettagliato, mentre il NAD ha un suono ricco e vivo. Quest'ultimo non si discosta molto dal Marantz PM6007 che possiedo, mentre il Naim offre un suono di grande raffinatezza e dettaglio. I diffusori utilizzati erano delle Proac.
Successivamente, sono riuscito ad ascoltare anche il Rega Elex-R e devo dire che mi ha colpito positivamente: sembra essere un buon compromesso tra i due amplificatori precedenti. Tuttavia, credo che non sia più in produzione, quindi dovrei cercarlo nel mercato dell'usato. La versione nuova, che include il DAC, ha un costo superiore, e per me, che ascolto soprattutto vinili e CD, non giustifica completamente la spesa.
A questo punto, vorrei chiederle se conosce il Rega Elex-R, cosa ne pensa sia in termini di qualità che di assistenza.
Infine, le chiedo un ultimo consiglio riguardo le riparazioni a Roma: dove mi consiglia di portare apparecchiature recenti e vintage nella mia città?
La ringrazio e la saluto.
Buona giornata.
Lorenzo - E-mail: lorenzo.verni (at) hotmail.it
Caro Lorenzo,
mi fa piacere che sia riuscito ad ascoltare - persino a confronto! - il Nait e il C368 di NAD. Ottimo concorrente per questi due sarebbe anche il Rega Elex-R che hai indicato, che non si fatica a trovare nel mercato dell'usato recente. Dovremmo averlo presto in prova. Gli amplificatori Rega sono connotati da un suono molto coerente, attento alla corretta scansione dei tempi musicali e, pertanto, estremamente coinvolgente. Immaginati il suono del Rega IO che recensii poco tempo fa, portato su livelli di raffinatezza e precisione ancora più elevati. O questo, o il Nait o il NAD dovrebbero farti fare un salto qualitativo abbastanza sensibile.
Per quanto riguarda le riparazioni di componenti HiFi, anche vintage, a Roma ti consiglio AudioSilente se si tratta di analogico, Laboratorio Bernardini e Larel HiFi per tutti gli altri componenti. Naturalmente chiedi preventivi e tempi di lavorazione certi prima di pagare.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Alberto,
purtroppo ti confermo i tuoi timori: il posizionamento dei diffusori, in particolare il destro relegato in un angolo, causa un eccessivo rinforzo della gamma bassa e medio-bassa. Si potrebbe tentare tappando lo sbocco reflex con della gommapiuma, l'intensità della gamma bassa dovrebbe diminuire un po'. Magari basta così, ma francamente ne dubito. Certo che inserendo gli ZeroZone, che hanno una gamma bassa “spietata” e tellurica, la situazione non poteva che peggiorare. Nel caso tappare il reflex non dovesse bastare ti restano due strade: acquistare un correttore ambientale elettronico (tipo DSPeaker o equivalenti, magari con Dirac) oppure cambiare diffusori e scegliere dei Larsen, che sono stati pensati esattamente per essere addossati alla parete posteriore. L'angolo è un problema anche per questi, ma in misura decisamente minore. Ne abbiamo recensito diversi modelli. Bisogna però controllare lo spazio a disposizione in larghezza: le tue Sonus Faber sono larghe 22.8, i due modelli più piccoli di Larsen sono 23 cm! In definitiva...dovresti farcela. Esiste, naturalmente, una terza via, più sensata e forse persino più economica: tenere le casse attuali e sostituire la parete attrezzata con una leggermente più stretta, che ti consenta di spostare il diffusore destro dall'angolo. E, a dire il vero, ne esiste anche una quarta: mettere i diffusori su delle piattaforme con rotelle o con dischi in teflon (quelli per spostare agevolmente i mobili) e farli avanzare, ogni volta, davanti alla parete attrezzata spostando così la cassa destra dall'angolo. Quest'ultima soluzione, forse la più economica di tutte, ti consentirebbe sia di riallineare i bassi che di ampliare la profondità dell'immagine stereofonica che, nella situazione attuale, immagino sia pari a zero.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
Caro Luigi,
dei buoni lettori CD in questa fascia di prezzo potrebbero essere i seguenti: Musical Fidelity M2 scd, Rotel CD14 mkII, NAD C568, Arcam CD5 o Pro-Ject CD Box DS3 con qualche leggera preferenza personale per i primi tre di questa lista. Senza conoscere il resto del tuo impianto è difficile fornire un consiglio un po' più orientato. Diciamo che, in generale NAD e Musical Fidelity hanno un suono leggermente più rotondo e meno vivace, mentre il Rotel è appena più aperto in gamma alta. Molto dipende da ciò che piace a te e da come suona il resto dell'impianto. Non metterti comunque troppi problemi: in questa fascia di prezzo nessuno regala niente e le prestazioni sono sostanzialmente allineate. Tra l'altro, come dico sempre, se impianto e stanza non sono in condizioni ideali, è estremamente difficile percepire differenze tra lettori CD (o DAC!) dello stesso costo. Valuta, semmai, in base a ciò che potresti valutare direttamente, magari tramite un negoziante di fiducia che sia disponibile a farti fare qualche ascolto comparativo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Fabio,
l'idea di un amplificatore “puro” mi piace molto: è infatti inutile pagare per qualcosa che non si usa, come ad esempio un'eventuale sezione D/A interna o altri gadget sostanzialmente superflui. Ottima scelta i Rega che hai citato, da cercare nell'usato, oppure nel nuovo potresti valutare il Musical Fidelity M2si (o qualche fratello maggiore) o il Primare I15 (o superiore). Non andrei molto più su col budget perché altrimenti ti avvicineresti molto a quello dei diffusori che, specie in questo ordine di spesa, dovrebbero sempre essere l'oggetto più costoso dell'impianto, in quanto influenzano oltre il 50% del suono complessivo. Peccato non ti piaccia l'estetica Naim, perché si tratta di ottimi amplificatori! L'aspetto, poi, è abbastanza sobrio e anzi quasi anonimo, perché non ti piacciono? Non è che gli altri citati siano chissà quanto più belli...:-)
Azzardo un'ipotesi che forse non hai valutato: perché non eliminare del tutto l'amplificatore e pensare a dei diffusori attivi? Hai provato a guardare la gamma di diffusori wireless di KEF, per esempio? Potresti persino fare a meno del DAC!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Francesco,
accolgo con piacere il tuo suggerimento e vedo cosa riusciamo a fare, anche se difficilmente potremmo fare meglio di qualcuna delle tante guide sull'argomento. Ad esempio, ti consiglio di leggere la completissima pagina di FAQ pubblicata proprio da WiiM, o quella realizzata da Dirac. Se è la doppia conversione A/D D/A che ti spaventa, posso garantirti che già il primo DSpeaker non faceva sentire la sua influenza nella catena HiFi. In ogni caso, si potrebbe ovviare al problema filosofico, diciamo così, con una sorgente che abbia già l'uscita digitale oppure optare per un amplificatore che abbia di serie il Dirac integrato: non devi fare niente, solo collegare il microfono, al resto pensa tutto lui. Non ci sono complesse procedure di settaggio, una volta che il sistema riallinea la risposta, eventualmente puoi decidere tu, con un tilt, di sollevare o abbassare porzioni intere dello spettro audio. Tipicamente, infatti, quando ci si abitua a certi rinforzi tipici dell'ambiente specie in gamma bassa, se questi dovessero essere attenuati, il suono potrebbe sembrarci troppo magro. In tal caso ogni correttore ambientale consente di tirare su tutta la gamma bassa e medio-bassa contemporaneamente, fino a ottenere il risultato preferito. L'importante è aver eliminato i picchi e i buchi più importanti. Tieni anche conto che questi sistemi non riescono a eliminare i picchi più stretti ma solo quelli più larghi, cioè che interessano una porzione di frequenze maggiore, perché sono quelli che fanno più danno (e che si sentono di più).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Paolo,
quando si dice la sintesi!!! :-) Grazie a te per il feedback su un impianto realizzato mettendo insieme prodotti che si sono guadagnati eccellenti recensioni qui su TNT-Audio. Solo una cosa, che probabilmente sai già: quella coppia di elettroniche può star dietro a diffusori molto, molto più impegnativi dei pur ottimi Elac DBR. Hai margini di miglioramento semplicemente enormi.
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu
Suggerimento musicale della settimana
Archivio!
Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una “TNT-Audio Suggestion” su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.
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