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Prodotto: Manunta Audio EVO3.1 - DAC
Costruttore: Manunta Audio - Italia
Prezzo approssimativo: ±990€ (vendita diretta dal sito ufficiale)
Recensore: Lucio Cadeddu - TNT-Audio Italia
Recensito: dicembre, 2024

Premessa

Il marchio italiano Manunta Audio nasce da una costola di M2Tech di cui Marco Manunta è fondatore e CEO, sempre affiancato dalla moglie, progettista e co-fondatrice Nadia Marino, nel tentativo di offrire agli appassionati la stessa qualità costruttiva e sonora dei prodotti M2Tech, ma con un'impostazione più life-style: dimensioni contenute, facilità di utilizzo e prezzo inferiore. Questo è stato possibile anche grazie alla riduzione dei costi ottenuta per via della vendita diretta al pubblico. Al momento il catalogo offre il pre fono Evo Phono 3, un convertitore digitale D2 EVO DDC 3.1 e questo Evo 3.1 DAC in prova.

Uno sguardo da vicino

L'Evo DAC 3.1 è un piccolo aggiornamento del DAC Evo3, ed è un oggetto molto versatile, pur essendo di ridotte dimensioni (appena 150x160x35mm). Offre quattro ingressi (S/PDIF, Toslink, I2S, USB) e uscite analogiche sia bilanciate che sbilanciate. Il cuore è un DAC AKM AK4493EQ con Velvet Sound Technology™, capace di 32 bit di risoluzione e di gestire segnali PCM fino a 768kHz, e DSD512, il tutto con un rapporto segnale/rumore di ben 125 dB. Gestisce anche file MQA. Un comodo telecomando unificato per tutti i componenti Manunta Audio e M2Tech serie Rockstar completa il pacchetto. Il volume è regolabile, pertanto questo Evo 3.1 può essere utilizzato anche come pre minimale in un impianto con sole sorgenti digitali. Non è presente infatti alcun ingresso analogico. Dal telecomando si può impostare il muting e persino l'inversione della fase. Esiste anche una app che consente di controllare il dispositivo, con qualche funzione extra rispetto al telecomando. Un piccolo alimentatore esterno (upgradabile) completa il pacchetto.

La costruzione è pulita e di buon livello di finitura, sia esternamente che all'interno, è evidente che si tratti di un prodotto frutto di lunga esperienza nel campo dei DAC, come da tradizione M2Tech. Manca un display, ma dei led segnalano l'ingresso selezionato e il tipo di segnale in uso. L'utilizzo è intuitivo, l'interfaccia con computer via USB è immediata perché appare come USB Audio Device Class 2. Non sono normalmente richiesti driver aggiuntivi, a meno che il computer non abbia un sistema operativo obsoleto.

Audiophile lifestyle

In un mercato stracolmo di DAC di ogni forma, costo e caratteristiche, è diventato complicato orientarsi e persino giustificare l'introduzione di nuovi apparecchi. Questo EVO3.1 di Manunta Audio si inserisce in una linea di apparecchi più lifestyle che HiFi e quindi si rivolge a una clientela diversa da quella del classico audiofilo. Il prezzo tutto sommato contenuto, poi, strizza l'occhio a una clientela più giovane. Tutto questo, tuttavia, non sembra aver influenzato le performance sonore dell'apparecchio, che regala un suono serissimo, da vero componente HiFi con tutti i crismi. Tendenzialmente neutro dal punto di vista timbrico, offre un suono agile, rifinito e trasparente. Il basso è pronto, controllato e abbastanza potente, seppur con qualche leggera limitazione nella prima ottava, udibile soltanto con diffusori (e dischi) capaci di scendere verso gli inferi della gamma audio. Per capirci: in condizioni normali sarà impossibile percepire questa leggerezza. Ancora una volta, ricordo che la potenza della gamma bassa e la sua profondità sono due aspetti abbastanza slegati l'uno dall'altro. Comunemente, gli audiofili misurano la quantità di basse frequenze guardando il dato della risposta, ad esempio quando si tratta di un diffusore. Ebbene, potrebbe essere che un componente abbia un basso devastante come potenza, articolazione e controllo, ma che non riesca a scendere con vigore fino alla prima ottava. Tutto questo per far capire che, questo EVO3.1 ha una gamma bassa molto buona, potente, articolata e controllata, senza sbavature o errori di timing. Un confronto rapido con il nuovo DAC di Fosi Audio, lo ZD3 (presto su queste pagine), mette in luce la leggera timidezza nella prima ottava cui accennavo sopra. Per contro, l'EVO3.1 se la cava meglio del ZD3 in termini di articolazione e rispetto dei corretti tempi musicali, proprio in gamma bassa, giusto per sottolineare ancora una volta che l'estensione in basso non è tutto, anzi!

Chiarito questo, sottolineo la precisione e la pulizia della gamma medio-alta, dal contenuto armonico molto buono per la fascia di prezzo cui questo DAC appartiene. Certo, con programmi musicali molto impegnativi in questa porzione dello spettro audio, di tanto in tanto qualche indurimento e qualche traccia di fiato corto fanno capolino, ma ovviamente non sarebbe lecito aspettarsi performance tipiche di DAC che costano 2-3 volte di più. Senza un confronto diretto con macchine di livello più elevato, è facile considerare il suono riprodotto sostanzialmente privo di errori significativi. È una perfomance sana, corretta e precisa, che permette di destreggiarsi bene un po' con tutti i generi musicali, con una leggera predilezione per la musica acustica, dove la ricchezza armonica e la trasparenza giocano un ruolo fondamentale.

Completano il quadro assolutamente positivo una buona immagine, estesa anche lateralmente, e una dinamica notevole, specie sul registro medio-alto. Questi aspetti fanno capire che le prestazioni del DAC EVO3.1 di Manunta Audio vanno ben oltre ciò che si aspetterebbe da un prodotto giovane e lifestyle. Infatti, ci si può costruire intorno un impianto audiophile di ottime pretese e, visto che le differenze tra DAC di prezzo simile sono sempre elusive, direi che per ottenere qualcosa di sensibilmente superiore sia necessario un budget ben più elevato e un impianto di altro livello rispetto a quello nel quale questo DAC sarà realisticamente inserito.

Osservazioni & Lamentele

Costruzione & finitura.
Piccolo, facilmente occultabile, ben rifinito. La mancanza di un display si sente, ma lo spazio a disposizione sul pannello frontale è veramente ridotto. Per renderlo ancora meno intrusivo, avrei previsto anche una livrea total black (frontale e cabinet) e, magari, anche qualche colore vivace su richiesta. Siamo italiani, dobbiamo osare. I pulsanti sono veramente piccoli, ma abbastanza accessibili. È vero che la regolazione del volume avviene tramite app e telecomando ma talvolta niente è più pratico di una manopolina sul frontale. Lo so, stonerebbe, ma quanto sarebbe più comoda?
Suono.
Un suono maturo, corretto, preciso e trasparente, rispettoso dei tempi musicali e del contenuto armonico. Mancano ovviamente l'introspezione in gamma medio-alta, l'estensione nella prima ottava e la fluidità globale di macchine di livello più elevato ma sarebbe disonesto avere aspettative di questo tipo, visto il target e il prezzo. Insomma, certe raffinatezze si pagano.

Conclusioni

Questo EVO3.1 mi è piaciuto, è ben costruito, flessibile, facile da usare e facilmente inseribile in ambito domesico. Suona in maniera corretta, e per questo può ben figurare anche in impianti di buon livello. Un po' più di coraggio dal punto di vista estetico (i colori, ad esempio) potrebbe aprirgli le porte di una clientela diversa, attenta alla qualità ma che non disdegna di osare un po' dal punto di vista del look. Le aziende italiane dovrebbero puntare di più su questo aspetto, perché dall'estero ci si aspetta sempre che un prodotto Made in Italy lo sia da tutti i punti di vista. Non solo, ma è una carta che dobbiamo giocare per far fronte all'attacco tecnologico sempre più spietato della ChiFi.

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Copyright 2024 Lucio Cadeddu - direttore@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com

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