Artista: AA. VV.
Dettagli: CD "Denon Hi-Fi check CD" Audiophile series - 1992 - CO 75046 by Denon - Giappone
Versione sotto esame: Made in Japan
Genere: test CD
Prezzo approx. 10-15€
Recensore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Recensito: Febbraio, 2010

Denon Hi-Fi check CD

Premessa

Potrebbe sembrare strano - nel 2010 - recensire un disco test datato 1992 ma ci sono diverse ragioni che mi hanno spinto a farlo.
Prima di tutto i segnali test non sono come gli yogurth, con una precisa data di scadenza, ciò che andava bene per testare un apparecchio nel 1992 va bene ancora oggi. Il marketing è cambiato, la fisica dei segnali e dei dispositivi non è cambiata.
Secondo, molti dischi test moderni, quelli della sottospecie audiophile, contengono brani musicali e poco più. Possono certo essere utili ma non sono sufficienti. Questo check CD è invece perentoriamente diviso in due parti distinte: segnali test e brani musicali. E, credetemi, la parte dei segnali è bella grossa! Sono contenuti dei segnali che non mi è capitato di vedere su altri dischi test (e ne possiedo molti).
Terzo, questo CD è diventato facilmente disponibile un po' ovunque in rete: da Amazon a Walmart, da CDuniverse ad Ebay...è sufficiente inserire "Denon Hi-Fi test CD" su Google per andare a caccia del prezzo più basso.
Quarto, il prezzo: mentre molti CD test per audiofili hanno costi spesso irragionevoli, questo si attesta sui 10 € ed è realizzato da professionisti in maniera assolutamente impeccabile. E' più uno strumento professionale che un vero e proprio disco.

Contenuto ed utilizzo

Questo check CD di Denon contiene ben 61 tracce: la cosidetta Audio check part, dalla 1 alla 49, contiene esclusivamente segnali test (vi avevo detto che era una parte consistente!) mentre la parte musicale - detta General sound check part - va dalla traccia 50 alla 61, con brani musicali del catalogo Denon, di diversi generi musicali. La durata totale del CD è di 66:53 mentre il contenuto è del tipo rigorosamente DDD.
La Audio check part contiene quasi tutto quello che uno potrebbe desiderare per valutare un apparecchio o un intero impianto HiFi. Si parte con le solite tracce per testare canale destro e sinistro più la fase e si passa ad un frequency band level and phase check, diviso per canale destro, sinistro, entrambi. Queste tracce contengono frequenze di 125 Hz, 1 kHz e 8 kHz e possono essere utili, magari con l'ausilio di un fonometro, per testare se l'impianto (e la stanza) possiedano una certa coerenza di fondo a livello energetico. Le tre frequenze devono produrre lo stessa pressione sonora. Questo consente una prima sgrossatura per bilanciare bassi, medi e alti senza incorrere in problemi di risposta del diffusore, come accadrebbe, ad esempio, se si utilizzassero frequenze molto più basse. Ovviamente entra in gioco anche la risposta dell'ambiente! Le tracce 7-8-9 contengono segnali di riferimento (1 kHz @ -20 dB, 1 kHz @ -16 dB, 1 kHz @ -15 dB). Questi, nel caso di incisioni in studio, servono come punti ai quali riferirsi in sede di registrazione (ricordiamo che il livello teorico massimo è lo 0 dB).
Le tracce dalla 10 alla 24 servono per determinare, con maggiore precisione, eventuali buchi di risposta del sistema/stanza. I segnali, a partire da 8 (OTTO) Hz arrivano sino a 20 kHz e sono incisi tutti ad un livello di -20 dB. Nella zona delle basse frequenze i tre toni 16, 32 e 63 Hz sono estremamente comodi e utili per valutare, di nuovo con l'ausilio di un fonometro, la reale risposta in ambiente di un diffusore.
A seguire il solito logarithmic frequency sweep ovvero una spazzolata su tutta la banda audio, utile per determinare buchi o esaltazioni della risposta in maniera abbastanza rapida. I segnali successivi diventano materia più per professionisti che altro: si tratta di segnali per misurare il wow & flutter di lettori CD e registratori a cassette. Le tracce 31 e 32 consentono invece di tarare l'azimuth ed il bias nei registratori a cassette.
Dalla 33 alla 49 è un susseguirsi di tracce utili per effettuare misure sui CD players e sui DAC. Una traccia, ad esempio, contiene il famoso zero digitale ovvero il silenzio assoluto e serve per misurare il rumore residuo generato da CD players e DAC. Un'altra contiene un'onda quadra a 22 kHz e 1 LSB che quindi può essere anch'essa usata per misure di rapporto segnale/rumore e rumore residuo.
Il libretto accluso è estremamente completo e dettagliato e spiega (in inglese, tedesco e francese) come procedere e come utilizzare ogni singola traccia. Alcune di queste sono potenzialmente dannose per i componenti e devono essere utilizzate con estrema cautela (seguire le avvertenze!). Poiché le singole tracce non contengono una spiegazione vocale, il libretto diventa indispensabile per capire cosa si sta ascoltando/utilizzando.

La sezione General sound check contiene 12 tracce musicali e per ognuna di queste il libretto riporta l'ambiente nel quale è stata effettuata la registrazione (hall, chiesa, teatro etc.) in maniera tale che l'ascoltatore possa farsi un'idea dell'ambienza che dovrebbe essere ricreata nella sala d'ascolto. Le selezioni musicali sono interessanti e molto varie, si spazia dalla classica alla contemporanea, passando per il jazz. Più precisamente, i classici sono pezzi di Bartok, Bruch, Handel, Debussy, Liszt, i contemporanei Xenakis e Takemitsu mentre il jazz consiste di tre tracce di Bob Berg, Count Basie/Jon Hendricks e Neal Hefti. Queste 12 tracce consentono all'ascoltatore di valutare numerosi aspetti della riproduzione musicale e, soprattutto, del timbro di vari strumenti tra i quali piano, clarinetto, percussioni, strumenti tradizionali giapponesi, oltre naturalmente alle grandi masse orchestrali, alle big band jazz ed alle voci.
Tutti i brani provengono dalla produzione discografica Denon (Nippon Columbia) ed ovviamente è citato il riferimento esatto al numero di catalogo in modo che, volendo, si possa acquistare il disco completo dal quale il brano è stato estratto.
A mio avviso le tracce più interessanti sono:

• Bartok Music for strings, percussions and celesta Sz. 106, 4th mvt. (direttore E. Inbal, Orchestre de la Suisse Romande): molto utile come test sul timbro degli archi, sulla trasparenza e la dinamica.
• Bruch Violin concerto No. 1 in G minor (Op. 26 - 1st Mvt), un'ottima ripresa del violino solista.
• Debussy Petite piece, un eccellente duetto di pianoforte e clarinetto. Ottimo per testare il bilanciamento timbrico, il realismo e l'immmagine. Registrato presso la Festeburg Church in Francoforte. Bella l'ambienza.
• Xenakis Pleiades (1st. mvt.). Le Pleiadi di Xenakis - oltre che un brano di ipnotica bellezza e complessità ritmica - sono un ottimo test per la micro e macrodinamica delle percussioni. Velocità di risposta all'impulso ed immagine sono altri due parametri facilmente valutabili con questo brano.
• Bob Berg In the shadows, brano eccellente per testare il PRaT.
• Count Basie Jumpin' at the woodside: eccellente test sulle voci, sia maschili che femminili, intrecciate in un percorso tortuoso e difficile da rendere al meglio.

Conclusioni

Per 10 € questo è uno strumento di lavoro difficile da battere: sia che siate professionisti, recensori in erba o già molto fumati, semplici hobbisti autocostruttori vogliosi di mettere alla prova le vostre creature (specie digitali) o banali audiofili desiderosi di cominciare a capire qualcosa sui numeri che reggono le prestazioni di una qualunque catena HiFi questo CD potrebbe rivelarsi, specie se accoppiato ad un fonometro, un validissimo strumento per fare valutazioni meno "ad orecchio" di quanto normalmente si è abituati. In ogni caso, anche per il solo orecchio, le 12 tracce offrono più di uno spunto interessante. Decisamente meritevole di una prova.