Musica per la valutazione dei sistemi audio, meglio note come
le tracce di prova

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Recensore: Mark Wheeler - TNT UK
Traduttore: Roberto D'Agosta
Pubblicato: ottobre, 2024

Musica per la valutazione dei sistemi audio: parte 1

Un recente post sul social network FaceAche ha invitato i lettori a riflettere su quali tracce utilizziamo per la valutazione degli apparecchi audio. Tim ha scritto: Un nostro cliente che è socio di una delle maggiori aziende di altoparlanti/monitor da studio qui nel Regno Unito ha condiviso una playlist delle tracce che gli piace utilizzare. Ne ho selezionate alcune per il vostro piacere d'ascolto e magari per vedere come suonano per voi! Già che ci siamo, quali sono le vostre tracce preferite per valutare dettagli/bassi/soundstage e così via? Ecco la lista:

Questo spunto ha spinto il vostro Vecchio Scriba a riflettere sul perché come recensori scegliamo certe tracce per valutare le diverse parti della catena audio. Presumibilmente immaginiamo con un certo affetto, nutrito da lunghi anni di esperienza, che ognuno dei nostri pezzi esemplifichi le richieste su ciascuna parte della catena di riproduzione. Un brano potrebbe discriminare gli streamer ad alta risoluzione, mentre un brano completamente diverso potrebbe essere un test micidiale per le risonanze dei bassi e la risoluzione in un setup giradischi-braccio-testina. Infine, un altro potrebbe illustrare le limitazioni di larghezza di banda in qualsiasi punto della catena audio.

La domanda successiva è semplice: "Cosa ci spinge a scegliere un particolare album o brano musicale per ognuno di questi compiti?" Ritengo che debba essere un brano a noi familiare per 3 motivi:

  1. Sappiamo già come suona in diversi formati, sistemi audio e stanze
  2. Sappiamo come può suonare al meglio
  3. Possiamo tollerare di ascoltarlo ancora (e ancora e ancora)

Il vostro Vecchio Scriba ha anche l'abitudine, in particulare quando testa le sorgenti audio, di passare a una sorgente diversa dal componente in prova, nel tentativo di ricalibrare queste vecchie orecchie con una presentazione nota. Potrebbe infatti essere che, nel breve periodo di assestamento elettromeccanico (spesso chiamato rodaggio) di cui si discute nel forum audio (proprio come il suo predecessore romano), le nostre orecchie si adattino a qualsiasi nuova esperienza. La valutazione di un nuovo componente deve essere quindi effettuata contestualmente confrontandola con ciò che ci risulta familiare.

Ecco quindi alcune idee tanto per iniziare. Questa prima serie di dischi sono noti cliché audiofili per la valutazione dell'intero sistema, e spiego il perché. Quest'ultimo aspetto è almeno tanto importante quanto la qualità della registrazione. I lettori abituali avranno notato che la casella "Music Enjoyed in this Review" ("Musica ascoltata in questa recensione" nelle versioni italiane, N.d.T.) raramente include più di un paio di elementi nella lista che segue tra una vasta gamma di registrazioni. L'unica ragione d'essere della nostra apparecchiatura audio risiede nel darci piacere nell'ascoltare la musica. Tutto qui. L'impianto audio non è lì per sostenere il nostro fragile ego, ma per appagare le nostre anime e stimolare i nostri cervelli.

Mickey Hart, Airto & Flora Purim: Däfos, leggendario 45 giri registrato da Prof Johnson per la Reference Recordings di una delle collaborazioni Latino Americane del percussionista dei Grateful Dead. Un test per la dinamica, palcoscenico, accuratezza dei toni, senso del tempo; una perla da ascoltare che siate un amante dei Dead o della musica latina. Reference Recordings RR-12

Arne Domnérous: Jazz at the Pawnshop, del quale è stato detto in qualche occasione da un caro amico stanco di ascoltarlo per testare il ritmo e il palcoscenico: "Non metterai ancora quel maledetto disco?" Proprius 7778-79

Arne Domnérous: Antiphone Blues, una registrazione del duetto tra un organo a canne e un sassofono che mette a dura prova le potenzialità di qualsiasi parte della catena audio dal giradischi alla stanza d'ascolto. La musica richiede un gusto raffinato nonostante siano pezzi abbastanza noti, ma questo disco suona piatto come una tavola in sistemi che non siano propriamente ottimizzati, indipendentemente dal costo.

Billy Cobham: Spectrum, probabilmente uno dei dischi più suonati semplicemente perchè è bellissimo, uno spettacolo di fusione tra jazz e rock. Cobham accorda le sue batterie in maniera molto attenta mentre non le smorza pesantemente, quindi questa registrazione mostra la capacità di un sistema di recuperare da un transiente abbastanza rapidamente per mantenere la nota. L'allora insolita cassa doppia di Cobham, il suo stile di esecuzione a mani aperte con gusci e piatti insoliti fanno sì che, con un buon sistema, gli ascoltatori siedano e mantengano alta la loro attenzione. Spectrum è stata la prima uscita da solista di Cobham, quindi è un manifesto di tutto ciò che aveva imparato fino ad allora, gli ha fatto guadagnare articoli su tutte le riviste musicali dell'epoca e persino una recente intervista sul Financial Times in cui ha notato come Spectrum sia stato registrato in appena 3 giorni.

Miles Davis: Bitches Brew, un'altra collaborazione di Billy Cobham, disco amato e detestato in egual misura dai fan di Miles Davis. Ha una complessità che emerge in proporzione alla risoluzione del sistema e richiede anche un'elevata accuratezza del PraT della sorgente, degli alimentatori dell'amplificatore e dell'allineamento delle basse frequenze degli altoparlanti.

Little Feat: Sailing Shoes, perché il Vecchio Scriba ama questo album e ne conosce ogni singola nota. Ci sono molti dettagli di basso livello da individuare, non enfatizzati dalle risposte in frequenza imprecise che poi sono spesso le colpevoli dei momenti di "Ho sentito le cose per la prima volta" che capitano nelle prove a confronto diretto. Questo disco rappresenta un'altra vetrina per il PRaT, ma in parti diverse della larghezza di banda. Il disco Mobile Fidelity è altrettanto buono quanto l'originale, ma senza l'usura.

Grateful Dead: Blues for Allah, è un esempio dell'ossessione dei Dead per la qualità di registrazione e riproduzione: uno degli album più funky dei Dead, quindi un altro ottimo test per il PraT. Se cattura l'attenzione, il sistema trasmette tutta la complessità dell'informazione dal disco alle nostre orecchie, ma se ci lasciamo trasportare da una nebbia fumosa di reminiscenze, manca qualcosa.

Toots and the Maytals: Bam Bam, su qualsiasi formato, compilation, dub plate o download. Il master analogico originale di questa traccia ha print-through e pre-echo che aggiungono la sensazione di trovarsi nello studio. A seconda del formato di archiviazione usato, aiuta a valutare la risoluzione a basso livello (in particolare i bassi) in presenza di segnali ad alto livello. Essendo pre-echo ha una strana qualità rispetto al post-echo che può invece semplicemente suonare come un uso maldestro del riverbero Echoplex o del WEM Copycat.

Christopher Hogwood and the Academy of Ancient Music: Nona Sinfonia di Beethoven, è una gloriosa uscita su strumenti originali. Ognuna di queste sinfonie di Beethoven è un ottimo test per il sistema perché sono tutte ben studiate, dirette e ottimamente registrate. Quindi, essendo orchestre più piccole del tipico ensemble romantico moderno, mette in risalto maggiormente il contributo di ogni musicista. Molti sistemi audio domestici possono gestire, e persino mostrare, semplici registrazioni di tecniche microfoniche di piccoli ensemble, ma la complessità di questa musica ha esigenze diverse. La precisione di fase e la precisione del tweeter svolgono davvero un ruolo importante per ottenere un buon risultato.

Arvo Pärt: Beatus, specialmente la sezione O Adonai. Questo può far drizzare i pelli dietro il collo anche se suonato attraverso una radio da comodino, ma ascoltarlo su un sistema ad alta risoluzione e larga banda può essere quasi travolgente. Molte persone reagiscono ad Alina di Pärt, ma quel pezzo è diventato un tale cliché se isolato (anche nelle pubblicità televisive) che raccoglie troppe associazioni irrilevanti, quindi deve essere Beatus.

Per le valutazioni del Front-End analogico

Pink Floyd: Animals,
"Cosa?" chiede il coro, dal lato sinistro del palcoscenico, "Non il Lato Oscuro della Prugna?"
DSOTM (Dark Side Of The Moon) ha troppe (ri)stampe alternative, mix e tempo di trasmissione negli spettacoli audio, e la copia originale SQ del vostro Vecchio Scriba (per persone con 4 orecchie) è troppo rara per essere familiare ai lettori o reperibile con un ragionevole sforzo. Animals è stato acquistato in pre-ordine non appena uscito. Lo ho usato come test della risoluzione braccio-testina fin da allora, specialmente il lato B. Ci sono indizi ambientali sepolti nel mix di Sheep, che danno vita alla traccia con un brivido. Front-end diversi (e di diversa qualità o configurazione) travisano il mix a causa di risonanze diverse (ad esempio, risonanza del braccio o della testina). Risulta insuperabile come una rapida panoramica del controllo e della sinergia del front end. I remix e le stampe successive (ad esempio, il pacchetto del 2018) sembrano aver livellato questo aspetto, perdendo qualcosa nel processo.

Little Feat: The Last Record Album è stato una scelta popolare da parte della gente di The Flat Response per dimostrare la netta superiorità dei loro amati front-end Linn Sondek LP12. I bassi fortemente modulati in Long Distance Love e Day or Night sono certamente un vero banco di prova per la gestione dei bassi e sono stati una vetrina per l'LP12/Ittok/Karma usato da loro e dal vostro Vecchio Scriba in quei giorni. La combinazione Source/Odyssey/Decca Supergold era ugualmente impressionante con questo disco e un Orbe/Hadcock farà un lavoro ancora migliore nel mantenere la compostezza nelle voci mentre riproduce accuratamente le note basse. Il vecchio SME3009 ha bisogno dello smorzatore FD200 per ottenere qualcosa di simile, indipendentemente dalla testina, dimostrando le scelte specifiche del contesto delle melodie di prova per identificare quale parte della catena audio stia facendo cosa.

Tafelmusik (dir. Jean Lamon): Popular Masterworks of the Baroque, un'opera di Reference Recordings che contraddice la preferenza espressa in precedenza dal vostro Vecchio Scriba per pezzi più lunghi e di maggiore complessità. Solo 11 musicisti compongono l'ensemble completo che suonano strumenti originali del XVII e XVIII secolo o delle repliche moderne. La semplicità della tecnica di registrazione, la pressatura a 45 giri e la familiarità con alcuni di questi pezzi significa che il minimo disallineamento dell'impostazione del giradischi o problemi di tracciatura o altre distorsioni risultano particolarmente evidenti.

Alcune registrazioni sono troppo sovraprodotte o riprodotte continuamente alle fiere hi-fi per avere un qualche merito come dischi di prova, perché la memoria musicale può distorcere la fenomenologia dei nostri incontri con esse. Altri dischi tra i nostri preferiti soffrono di un'usura così graduale che non notiamo il deterioramento degli acuti e i transienti arrotondati.

Metodologie che utilizzano queste e altre melodie

Date le variazioni oggettive del rumore ambientale in diversi momenti della giornata, dobbiamo stare attenti a tenerne conto nella nostra valutazione. Allo stesso modo, il nostro umore e la nostra attenzione soggettivi fluttuano (specialmente prima o dopo cibo, alcol o droghe ricreative, ove applicabile), motivo per cui una valutazione e una recensione realmente utili devono essere un processo esteso che richiede un'attenzione prolungata a ciascuna condizione in esame. Prendere appunti e analizzare temi risulta particolarmente utile in questo caso.

Come ulteriore verifica, il vostro Vecchio Scriba usa anche copie cartacee del suo sistema di valutazione. Sono stampate in modo che possano essere facilmente segnate senza che si attivi alcuno screen saver. Il sistema di valutazione basato sui miei punti consente semplicemente la triangolazione dei cambiamenti tra A e B rispetto ai cambiamenti da B ad A come test di affidabilità. Permette inoltre la triangolazione tra l'impressione rapida esagerata di A-B e l'esperienza duratura di un ascolto prolungato.

In definitiva, il compito di questo aspetto della recensione è quello di riuscire a esprimere a parole l'esperienza soggettiva di apparecchiature audio. Su TNT-audio.com insistiamo sul fatto che questo sia affidabile e descrittivo. Da qui scaturiscono i molteplici approcci di ogni valutazione.

Conclusione

Aspetto fondamentale di ogni registrazione di prova è che possiamo sopportare di ascoltarla in continuazione. Deve anche contenere contenuti memorabili, in modo da poter dire se stiamo sperimentando diversi livelli di piacere.

Aspetto fondamentale nella scelta di qualsiasi recensore delle proprie registrazioni di prova è che questi pezzi ci aiutino a esprimere ciò che sentiamo, in un linguaggio chiaro e inequivocabile. Gli scrittori di vini e i recensori audio sono spesso ugualmente colpevoli di una prosa pretenziosa e sfarzosa che si limita a intrattenere con fioriture retoriche esagerate, magniloquenti e artificiose. Giusto?

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