Prodotti: Atacama Nexus 7 stands, Spike Shoes e Atabites filler
Azienda: Atacama Audio - UK
Test samples forniti da: Playstereo (negozio online) - Italia
Prezzo approx.: Nexus 7 stands: 120 € - Spike Shoes (4): 25 € - Atabites filler (9 kg): 34 €
Recensore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Recensito: Marzo, 2006
|
Atacama è un'Azienda inglese che opera nel campo dell'accessorisica HiFi ormai da 20 anni. Ha in catalogo ogni genere di supporto per diffusori, tavolinetti per HiFi, punte, sottopunte ed altri accessori correlati.
Ogni audiofilo che si rispetti sa bene quanto questo tipo di accessori sia fondamentale quando si cerca il "fine-tuning" di un qualunque sistema audio, consentendo di mettere tutti i componenti nelle migliori condizioni operative. I diffusori da "libreria", ad esempio, raramente suonano al meglio quando posizionati...in libreria, appunto! L'ideale è un supporto, possibilmente rigido, che lasci un bel po' di aria intorno e che consenta alle vibrazioni di "abbandonare" il diffusore senza propagarsi attraverso strutture (come la libreria) che ne amplificherebbero a dismisura l'ampiezza e l'effetto nocivo sul suono emesso dagli altoparlanti.
Il problema è che - specie se si opera nella fascia bassa del mercato - non è facile trovare supporti per diffusori che siano economici, belli da vedere (il famoso fattore WAF) e funzionali. Non è raro dover arrivare a spendere più nel supporto che nel diffusore stesso..il che, francamente, mi è sempre sembrato un controsenso. Per questa ragione TNT-Audio ha sempre consigliato piccoli diffusori a torre (che eliminano la variabile ed il costo del supporto) oppure soluzioni alternative nel fai da te, come ad esempio i nostri progetti TNT Ernesto o TNT Stubby. Tuttavia, chi comunque desiderasse diffusori piccoli e non avesse la mano lesta con martello e chiodi potrebbe aver bisogno di una bella soluzione già pronta, elegante e magari ben suonante.
La serie di supporti Nexus della Atacama Audio risponde in pieno a queste esigenze: supporti ben rifiniti, disponibili in diversi colori molto eleganti, già dotati di punte regolabili verso il pavimento e commercializzati in tante misure differenti, ad un costo variabile a seconda della "taglia" ma sempre intorno ai 100 euro la coppia. La realizzazione è in acciaio, con tre colonne che si avvitano alle basi inferiore e superiore con estrema facilità. La colonna più larga è forata per consentire l'inserimento di materiale smorzante (sabbia, pallini di piombo o magari proprio il materiale specifico Atacama Atabites).
Ho testato il modello da 70 cm (altezza senza punte) che costa circa 120 euro la coppia. Il ripiano superiore è di piccole dimensioni ma molto spesso e rigido (4 mm di acciaio pieno) mentre il piano inferiore, molto più largo, è già dotato di 4 punte regolabili in altezza. Per avere un'idea complessiva dell'offerta Atacama ho anche provato le Spike Shoes (una sorta di sottopunte smorzanti) e l'Atabites filler, un "truciolato" d'acciaio di forma regolare (i pezzi, detti "delta chips", hanno appunto una forma pseudo-triangolare).
Le Spike Shoes utilizzano un principio curioso e teoricamente piuttosto discutibile: in pratica sono fatti di due pezzi, un disco metallico ed uno in gomma dura, accoppiati. Lo scopo è quello di metterli sotto le punte (di supporti, tavolini o quant'altro) per salvare il pavimento (ovvio) e contemporaneamente minimizzare le vibrazioni che passano attraverso le punte. Ho sempre ritenuto i due approcci distinti: o si accoppia rigidamente una struttura (con punte e...basta) oppure si disaccoppia mediante piedini morbidi. Questa è una soluzione ibrida piuttosto curiosa che ero ansioso di mettere alla prova.
Il filler Atabites invece vuole essere una soluzione alternativa al riempimento delle colonne dei supporti per diffusori o dei "piedi" di certi diffusori da pavimento predisposti. Normalmente si usa sabbia (di fiume, ben asciugata) o piccoli pallini di piombo. Il filler Atacama, essendo composto da piccoli pezzi (regolari ed autoincastranti) di acciaio non è potenzialmente dannoso come la sabbia (possibili muffe) o il piombo (non adattissimo in ambiente domestico) ed è più facile da utilizzare e/o rimuovere, contrariamente alla sabbia che di solito tende ad aderire alle pareti. Rispetto ai pallini di piombo, poi, il filler dell'Atacama lascia meno spazi vuoti. Il costo è di circa 4 € al kg.
Inutile fingere che testare supporti per diffusori ed accessori correlati sia piacevole. Anzi. Quando poi si tratta di supporti con punte, da spostare e riposizionare e che ad ogni "cambio" bisogna livellare nuovamente...beh, la prova è un vero e proprio incubo. Anche per questo il test del sistema Atacama ha avuto necessità di più tempo del previsto (e me ne scuso con l'Azienda ed il distributore italiano).
Come riferimento utilizzo degli stands non più prodotti, quelli dell'Acoustical/Aliante in statolato d'alluminio saldato a 4 colonne, riempite di lana di vetro. E' un supporto che ha fornito sempre eccellenti prestazioni, è rigidissimo (praticamente un blocco unico) ed estremamente leggero. E' un vero peccato che la Aliante non lo produca più. Il confronto con il Nexus è impari, vista la differenza di costo tra i due supporti. Tuttavia, lo stand Nexus si comporta bene ma, essendo una struttura fissata con viti e non saldata non è rigido come il riferimento e, specie con diffusori pesanti ha una leggerissima tendenza ad oscillare. Questo, peraltro, è un difetto comune a tutti gli stands con la medesima filosofia costruttiva, specie se poi le colonne sono raggruppate verso il centro. Per questa ragione mi sento di consigliare i Nexus, specie nelle misure più alte, all'utilizzo con piccoli diffusori.
Dal punto di vista sonoro l'utilizzo dei materiali (acciaio tubolare) ed il metodo di fissaggio (viti) comportano un carattere tendenzialmente "morbido" con un certo effetto "addolcente" che non dispiace affatto. Il risultato globale è godibile e molto musicale, pur con qualche limitazione dal punto di vista del soundstage e della dinamica.
In particolare, per quanto riguarda l'immagine, le dimensioni vengono preservate e c'è dunque una buona ampiezza e profondità, rispetto al riferimento peggiorano però la stabilità e la messa a fuoco.
Per quanto riguarda la dinamica, invece, rilevo una certa diminuzione di velocità, specie negli attacchi e nei rilasci più violenti, come era prevedibile anche ad un semplice esame statico. Il risultato generale è da considerarsi comunque buono, specie se si considera la classe di prezzo davvero "entry-level". La microdinamca va decisamente meglio, specialmente se si utilizzano piccoli diffusori con limitata emissione in gamma bassa. Anche questo è ovvio, d'altra parte: più bassi = più vibrazioni = minore precisione e minore dinamica complessiva.
Globalmente, i Nexus potrebbero essere pure impiegati in modo "astuto" per domare certi diffusori un po' troppo aggressivi.
Le prestazioni di questi supporti possono comunque essere migliorate, e non di poco. Ogni supporto pesa 6 kg circa ma, grazie alla colonna centrale forata, il peso può essere aumentato con l'aggiunta del filler Atabites. Lo stand diventa più pesante e tende a risuonare meno (i tubi vuoti in metallo risuonano, è inevitabile). Dal punto di vista sonoro si guadagna un po' di peso (ooops!) in gamma bassa ed un po' di pulizia in gamma medio-alta. Provate differenti quantità di filler, partendo dal 50% per arrivare a 75% e oltre. Valutate volta per volta il risultato ottenuto. Grazie alla forma dei pezzi che compongono il filler aggiungere e togliere è piuttosto semplice e veloce.
Come secondo step di upgrade, provate ad utilizzare le Spike Shoes ovvero le sottopunte smorzanti della stessa Atacama. Nonostante i miei pregiudizi "teorici" che ho esposto sopra, devo ammettere che - almeno con gli stand Nexus - il risultato è positivo: la gamma bassa diventa più tesa ed in generale il soundstage guadagna in messa a fuoco, persino a volumi d'ascolto elevati. Non sono riuscito a determinare degli effetti negativi e quindi non posso fare altro che considerare l'accoppiata Nexus + Spike Shoes come estremamente riuscita. Ho naturalmente testato le sottopunte con altri supporti e persino su diffusori da pavimento. Il risultato è sempre stato "variabile" da buono a neutro a tendenzialmente negativo. Impossibile fare una casistica, ogni situazione andrebbe valutata sul campo, anche perché molto dipende dall'equilibrio generale che si vuole raggiungere e, non dimentichiamocelo mai, dal proprio gusto personale. Il costo dei dispositivi è basso (circa 25 € il set di 4 sottopunte) per cui potrebbe valer la pena provare e fare un po' di esperimenti.
Dalle prove è emerso che i Nexus traggono molto beneficio dall'utilizzo simultaneo del filler Atabites e delle Spike Shoes. Per un'ottimale interfaccia tra diffusore e ripiano superiore dello stand consiglio l'utilizzo di piccole quantità di blue-tac o materiale simile (pasta per lavelli, UHU-tac etc.)
Dal punto di vista delle lamentele, c'è poco da dire: la costruzione e la finitura sono eccellenti per il prezzo richiesto, trattandosi poi di un prodotto importato dall'UK la cosa ha del sorprendente, abituati come siamo a ricarichi fantasiosi.
Non si tratta dei supporti più rigidi in circolazione ma fanno bene il loro dovere. Un po' di rigidità in più si sarebbe potuta guadagnare, secondo me, spostando più all'esterno possibile le colonne ed i relativi fori, magari utilizzando contemporaneamente un "top" superiore più largo.
La serie Nexus è l'entry-level di casa Atacama. Il rapporto qualità/prezzo è molto elevato tanto da rendere un piedistallo Nexus una scelta intelligente per audiofili con budget limitati, oppure possessori di minidiffusori "di lusso". Le Spikes Shoes ed il filler Atabites si sono dimostrati dei complementi validi, molto sinergici con lo stand Nexus ed piuttosto interessanti in generale. Anche in questo caso, per fortuna, il prezzo è terreno.
© Copyright 2006 Lucio Cadeddu - www.tnt-audio.com