Prodotto: TNT Stubby - stand per diffusori
Produttore: non in vendita, progetto di autocostruzione gratuito di TNT-Audio
Costo approssimativo: 40 Euro o meno
Capo idiota del progetto: Scott Faller
- TNT USA
Pubblicato: Febbraio, 2003
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Bene, anche questa è fatta.............
Come componente dei miei imminenti articoli comparativi di altoparlanti (circa dieci paia), ho deciso di aver bisogno di alcuni stand decenti. Due paia in tutto. In più uno dei miei più vecchi amici (George) mi ha chiamato l'altro giorno dicendomi di essersi tuffato nel mercato dell'Home Theater. Aveva preso uno dei kit meno costosi. Questi kit sono quelli che hanno il ricevitore e le casse tutto assieme.
Parlandone ha cominciato a chiedermi di cavi e connessioni e poi la discussione è caduta sugli stand. Per quanto riguarda I cavi e le connessioni, l'ho indirizzato al nostro sito web. Siccome il suo impianto è nel salotto e ha una moglie a cui rispondere (Ellen), ha deciso di provare il TNT Sonus Flatter.
Ci siamo incontrati al vicino negozio di Surplus Elettronico e abbiamo preso un po' di cavo multicolore molto carino. In effetti era proprio carino. Il cavo ha 10 coppie twistate di 0.40 mm di diametro. Ma la parte migliore è che le coppie twistate formano un cavo piatto. Ciò significa che hai una migliore reiezione del rumore usando una di queste coppie per il positivo e un'altra per il negativo. Non me ne sono mai accorto prima :-) Comunque, dopo aver pagato alla simpatica signorina un conto di 10 Euro per circa 30.5 metri, siamo fuggiti.
Tornando agli stand, George mi ha descritto i suoi altoparlanti. Sono i classici diffusori che si trovano in questi kit. Due vie con il woofer da 16cm. In pratica: bookshelf standard.
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Rimasi folgorato, hey anche George ha bisogno di stand! Quindi gli ho chiesto se voleva costruirseli insieme a me. Come risposta mi ha chiesto a cosa avrebbero assomigliato. Beh, già da un po' avevo questo progetto che mi vagava nei meandri della testa e gliel'ho descritto. Ovviamente non ci sono riuscito molto bene, perchè siamo finiti sul sito di Audio Advisor cercando un paio di stand che avrebbero potuto essere paragonati a quelli che avrei voluto costruire.
Dopo il primo o secondo stand, George rimase molto male dei prezzi. All'improvviso ho sentito "Jeeeeezzzuussss!" dall'altro capo del cavo. "Cosa?" ho detto. George ha cominciato immediatamente a informarmi sui prezzi :-) Sapete, George non ha ancora capito il difetto del mercato audiophile (anche se me lo sto lavorando :-). Non è abituato a vedere i prezzi oltraggiosi che accompagnano i nostri apparecchi. Non è proprio vero, in effetti è stato in un paio di negozi HI Fi qui in città. Il più considerevole: "the Krell and Dynaudio Palace", quindi ha avuto un piccolo assaggio di cosa si trovi agli estremi, ma non credo che fosse totalmente preparato al costo degli accessori.
E ciò non è male, dato che io ho un'eccellente, ed economica alternativa. Mentre navigavamo alla ricerca di un design per stand, l'ho riportato al sito di TNT e gli ho mostrato gli Akropolis. Un ottimo stand per diffusori, ma Ellen non avrebbe mai accettato. Credo che sia un oggetto a basso WAF. Alla fine, ho trovato uno stand abbastanza simile, che tutti sembravamo apprezzare.
La prima fase era completata. Pianificammo di incontrarci il week end dopo Natale per costruire un gruppetto di stand.
Il progetto è abbastanza semplice. Infilare un
pezzo di PVC da 7,5 cm pieno di sabbia, tra due tavole massicce di quercia rossa.
Unire tutto assieme con una barra filettata da 1 cm e relativi dadi, dipingere a
piacere e il gioco è fatto.
Fine dell'articolo.
Non è vero :-)
Tutto questo materiale è facilmente ottenibile in un qualsiasi negozio di materiale edile o similare. Se non ne avete qualcuno vicino, fate visita al più vicino falegname e rivenditore di materiale idraulico. Lì potete trovare tutto ciò che volete.
Per le basi, ho scelto la quercia rossa per l'estetica, e anche perchè è uno dei legni più rigidi. Potreste usare MDF o del multistrato di betulla baltica. Se scegliete l'MDF, potreste laminarlo, o anche dipingerlo per renderlo più carino. Avevo anche pensato di usare dei tagli di PVC. Sarebbe stato altrettanto bello, ma sarei incappato in problemi di WAF molto seri.
Per i pezzi verticali, ho scelto il PVC anzichè l'acciaio perchè l'acciaio suona quando raggiunge la sua frequenza di risonanza. Se non mi credete, colpite un tubo o condotto d'acciaio con qualcosa di metallico. Meglio ancora, pensate ai carillon. Smorzate quanto
volete con la sabbia ma continuerà a risuonare raggiunto il limite. Sarà
solo ad una frequenza inferiore. Di conseguenza il PVC è stata la mia prima scelta. La più bassa frequenza di risonanza del PVC, accoppiata con un ripieno
di sabbia come materiale smorzante... e stiamo parlando di uno stand bensuonante.
Bene.....questo si che era un ossimoro (una specie.....forse....... )
Gli stand non dovrebbero suonare...... Sapete cosa intendo.
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Le dimensioni scelte per la base e la piattaforma, erano dettate dalle misure di stock del negozio. La base la volevamo, ragionevolmente, più ampia possibile. In negozio c'erano tavole di quercia da 30cm e lunghe,le ho tagliate ottenendo le basi di 30*30cm. Ho usato (più o meno) lo stesso sistema per le piattaforme. Ho un bel po' di altoparlanti bookshelf che attendono di essere recensiti, gli prendo velocemente le misure e decido che un'asse quadrata di 20.5cm di lato sarebbe stata perfetta.
Ora bisognerebbe praticare un foro al centro della base e della piattaforme per infilarci la barra filettata che terrà assieme lo stand. Poi ci sarebbero i buchi da svasare in modo che the il dado, la rondella e quel che esce della barra non si affaccino oltre la superficie piatta della base o della piattaforma.
Per fresare la quercia vi suggerisco di usare una punta Forstner. Una mecchia lavorerebbe male poichè è un po' troppo acuta. Fate prima la svasatura. La mia era da 2cm e profonda circa la metà del legno (o circa 1.5cm). Dopodichè potete terminare il foro per la barra filettata . Notate che la Forstner lascia un segnetto proprio al centro dove potreste inserire la punta per forare. Ma questo ha un senso?
Per la colonna verticale dello stand, ho voluto aggiungere tutta la sabbia (materiale smorzante) possibile, senza comprometterne l'estetica. Ho scelto un tubo di PVC da7.5cm. Se volete essere fantasiosi e lavorare un po', potreste usare tre tubi da 5cm disposti a triangolo. Sarebbe realmente bello ma visto che ne stavamo facendo un totale di quattro paia, ho deciso di farli semplici.
Primo, questi stand sono ad altezza fissa (ma va'!). Quindi è necessario determinare l'altezza delle vostre orecchie nella vostra posizione d'ascolto preferita. Infine, il punto che si trova a metà tra il tweeter e il midrange (o woofer) delle casse, deve essere all'altezza delle orecchie. Lascerò a voi la (non molto) complicata matematica. Io e George abbiamo fatto i nostri alti 70cm.
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Avendo costruito otto stand abbiamo impiegato vari giorni per completarli tutti. Non full time, ma part time per tre giorni. Alla vigilia del nuovo anno, ho deciso di fermarmi al solito negozio per comprare qualcosa, Dio sa cosa, ma poi ho finito per portare a casa una di quelle levigatrici industriali da banco (vi sento fare commenti laggiù in fondo :-) Questi cosi sono proprio belli e inoltre, ho potuto finalmente giustificarne l'acquisto grazie a questo progettino :-) Non molto più tardi sono arrivato a casa col mio nuovo giocattolo, George era arrivato per il nostro secondo giorno di lavoro. Volevamo levigare tutto il legno, piallare il PVC, dipingere le colonne e il legno. Così a Capodanno, tutto quello che avremmo dovuto fare era assemblare gli stand.
Bene, sono uscito dalla macchina portando in casa la mia levigatrice e immediatamente mia Moglie mi ha chiesto se avessi comprato un nuovo giocattolo. Docilmente ho detto "Siii ho comprato una levigatrice." e gliel'ho mostrata. Ha subito grugnito (letteralmente) un paio di volte e ho capito che era tutto OK :-)
Io e George siamo scesi in cantina, l'abbiamo sballata, installata e, lentamente, accesa. Abbiamo subito incrociato gli sguardi ed emesso altri suoni primordiali.
Ho preso uno dei pezzi di quercia e l'ho passato sul nastro della levigatrice. Finito un lato ho levigato l'altro. l'ho mostrato a George che ha pensato ad un buon lavoro. Poi ho cominciato a levigare i bordi dello stesso pezzo sul disco rotante. L'ho tirato via e ho detto a George che il nostro lavoro di scartavetraggio sarebbe stato velocizzato. Molto bene.
Più o meno contemporaneamente ho fatto qualcosa di infinitamente
stupido. Ho avvicinato troppo le mie dita al disco. Per troppo
vicino, intendo che vi ho spinto le dita dentro. Quando mi sono ripreso un
attimo, ho visto il terzo dito della mano sinistra avvoltosi intorno al mio
polso (o così mi è sembrato). Senza bisogno di dirlo, ho allontanato la mia
mano dal tritacarne.
George: "Stai sanguinando!"
Siiiiiii!!!
Tenevo le mani a tazza per evitare che il sangue andasse dappertutto. Ma intanto
stava schizzando fuori dai tagli delle dita e sgocciolando sul pavimento.
Guardando più vicino ho notato un gran pezzo di carne (praticamente il
mio polpastrello) appeso grazie a un piccolo lembo di pelle. Vedevo le striature rosso
sangue sul disco. Fiiiiiico. (Ottima vista, no?)
Sono andato direttamente all'armadietto delle medicine. Ho detto a mia moglie di là "Ho bisogno di te, nel bagno!." e lei in silenzio ha scosso la testa come per dire "Oh, Jeez, ancora", lei conosce molto bene la mia voce di: "Mi sono fatto un'altra bua".
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Ho questa relazione di amore-odio con gli attrezzi. Io amo gli attrezzi ma loro mi odiano (e me lo ricordano ciclicamente). Mi sono causato più ferite da solo con gli attrezzi di quelle che ho il coraggio di ammettere. Vi ricordate tutti "Tim the Tool Man Taylor" vero? Beh, quando uscì quello show televisivo, tutti mi chiesero (seriamente) se qualcuno mi avesse seguito con una telecamera. Tim Allen non ha inventato quel tipo, quel tipo sono io.
Anche oggi nessuna differenza. Io e la mia nuova levigatrice abbiamo litigato e indovinate
chi ha vinto? Mentre sono qui a scrivere questa confessione
recensione, il mio dito è qualche millimetro più corto (non è una ca***ta).
Fortunatamente, niente di rotto, ma dovrò aspettare un po' prima che le mie
unghie ricrescano, in più il mio polpastrello sarà un tantino strano finche diventerò cibo per vermi ma Hey! Guardate qui. Qualcuno vi deve dimostrare
come si usano i macchinari!
Quando la mia amata moglie ha finito di sistemarmi, sono tornato in cantina e con George abbiamo finito quello che avevamo cominciato. Abbiamo dato il flatting. George cercando di inserire in ambiente i suoi stand e ha scelto il Ciliegio, Io il Pecan.
Già che eravamo lì, abbiamo smerigliato i tubi di PVC, e dipinti di nero Matt per avere un po' di contrasto. La griglia media delle casse e i driver sono neri, quindi gli stand si accoppiano benissimo.
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A Capodanno George è tornato e abbiamo cominciato ad assemblare gli stand. Molto semplice, anche se va fatto in due. Abbiamo tagliato le barre filettate circa 1/2cm più corte dell'altezza totale degli stand. Abbiamo piazzato un dado e una rondella ad un capo della barra e infilata nel buco. Per reggere la barra, abbiamo messo un altro dado con rondella e lo abbiamo stretto sulla base (si vedevano un dado e una rondella da entrambi i lati della base). Risultato: una base con attaccata una barra filettata che sta in piedi da sola. Motivo:non volevamo lottare con la barra per tenerla su durante l'assemblaggio del resto dello stand.
Poi siamo passati al tubo
di PVC e abbiamo applicato della canapa da idraulica sui bordi. Serve a due cose.
Primo, è appiccicosa e permette al tubo di stare in piedi da solo. Se
provate a tenere il tubo e riempirlo di sabbia, non ce la fate. Il tubo
vacilla e la sabbia va dove vuole.
E' un inferno. Per la stessa ragione ho
fissato la barra filettata. Immaginate di tenere ferme tutte e tre
le cose assieme durante l'assemblaggio. E' quasi impossibile. L'altra ragione è
che la stoppa sigilla il tubo e la sabbia non esce. Ora, se avete tagliato ben
dritto il tubo, le perdite non sono un problema, ma la stoppa serve comunque.
Poi, abbiamo riempito il PVC di sabbia. Sfortunatamente, tutto ciò che avevo era sabbia di fiume. Sarebbe stato meglio riempirlo con sabbia silicea ma quella di fiume va bene lo stesso. dopo averlo riempito abbiamo montato una delle piattaforme e stretto a mano il dado. Quindi abbiamo spinto giù la sabbia semplicemente alzando lo stand di circa 5 o 7 cm e gentilmente battuto per terra (in verticale) una ventina di volte. Così facendo la sabbia ha subito un (sensibile) assestamento forzato e prematuro. Infatti, il livello era sceso di circa 8 cm. Abbiamo tolto il coperchio e rabboccato la sabbia (wow, questa si che è una frase strana [in inglese ndt]). Dopodichè, rimesso il coperchio, avevamo quasi finito!
Come tocco finale, abbiamo installato dei piedini di gomma anzichè le punte. George ha il parquet. Io, invece, credo più nell'isolamento che nell'accoppiamento, ma questo è un altro discorso.
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George non ha mai ascoltato degli stand. Anzitutto ho usato un vecchio paio di stand che ho costruito qualche anno fa. Sono in massello di quercia, anche le colonne. Non sono male e sono robusti ma sono di legno. Per comparare il "suono" dei due stand,ho usato delle Dynaudio 42. Bel basso profondo per delle bookshelf, e un midrange rivelatore.
Ho messo su un po' di Alison Krauss e Union Station. Ottima Musica, non impastata. Si sentono davvero le differenze timbriche degli stand con questa musica. Ho sottoposto George alla prima traccia. Ho ripetuto alcuni punti critici in modo da mantenere fresca la sua memoria musicale. Quindi ho spostato le Dyn sui nuovi stand e ho messo su la stessa traccia. Già alle prime note ho notato immediatamente la differenza. Ho lasciato che George ascoltasse ancora un po' e improvvisamente ha cambiato espressione (quando ha suonato un'impressionante nota bassa).E' rimasto stupito del fatto che uno stand giocasse un ruolo così importante nel suono di un sistema di altoparlanti.
Non c'è bisogno di dirlo, il basso si era consolidato drammaticamente. I medi e i mediobassi erano diventati udibilmente più chiari. Ho spiegato a George qualcosa della scala di Darryl per avere (e darvi) un punto di riferimento. Abbiamo deciso unanimi che questi stand si posizionavano 4 o 5 punti sopra i vecchi. Mica male.
Soprattutto, questi stand fanno un ottimo lavoro ad un costo infinitamente minore di quelli reperibili in commercio. Ci vuole solo un po' di olio di gomito e qualche attrezzo. Li abbiamo portati su per mostrarli alle ragazze (le nostre mogli) appena finito. Gli sono piaciuti.....credo. Mettiamola così, non hanno detto che non avremmo potuto usarli nel salotto :-) E noi abbiamo colto l'occasione per dirgli che noi possiamo in effetti costruire qualcosa senza usare fil di ferro e nastro per tubi. Anche se abbiamo usato stoppa, ma non conta perchè usata come sigillante :-)
Ecco un sommario dei costi (in media per coppia, ne abbiamo fatte quattro).
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Traduzione italiana: Salvatore Lamberti