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AU/RA D7A Regolatore ad Alta Precisione per il Controllo del Volume

Una soluzione di altissima qualità per il controllo del volume

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[AU/RA D7A]

Prodotto: Regolatore D7A per il controllo del volume
Costruttore: AU/RA v.o.s - Repubblica Ceca
Prezzi: Modello 1 (da inserire in un case) 137 $/euro, modello 2 (compreso il suo cabinet dedicato) circa 175 $/euro
Recensito da: Giorgio Pozzoli

AU/RA (il nome deriva dalle lettere iniziali di AUdio RAcionalne, cioè Audio Razionale) è un'azienda ceca con sede a Praga. È stata fondata nel 1988. Produce vari componenti audio, da giradischi con sistema a braccio tangenziale a finali di potenza, da preamplificatori ad amplificatori integrati e sistemi di diffusori.

Il D7A è un sistema separato per il controllo del volume.

Descrizione

All'inizio viene spontaneo chiedersi che cosa sia un sistema separato per il controllo del volume. In questo caso è un potenziometro a step di altissima qualità. Completamente passivo non c'è quindi nessun sistema di alimentazione. Ne sono disponibili due modelli.

Il modello 1 (senza cabinet) è una versione destinata ad essere montata all'interno di un prodotto esistente o in un Kit per il DIY come controllo di volume stereo, al posto del potenziometro normale. Le dimensioni sono 45x45x116mm compreso l'albero di metallo dal diametro di 6mm. E' predisposto per essere montato con 4 viti anteriori e 6 alette laterali per poter essere saldate per esempio ad una scheda madre.

Il Modello 2 (con il cabinet), quello che ho esaminato, è una un'unità autonoma completamente funzionante basata sul modello 1, con connettori RCA di altissima qualità per ingressi ed uscite. È destinato ad essere inserito fra una fonte ed un amplificatore: tipicamente, potrebbe essere usato in sistemi minimali di altissima qualità, composti soltanto da un lettore cd ed un finale di potenza. A prima vista il look è abbastanza attraente: un cuboide nero con forma anteriore squadrata di 88x88x270mm, di un nero molto piacevole, un pannello anteriore lucido con iscrizioni gialle e una singola grande manopola con incisa la scala (molto precisa) in decibel. Devo dire che la manopola dell'unità che ho ricevuto è completamente nera con una corta linea bianca: molto più attraente di quella nella foto. Sul pannello posteriore, ci sono soltanto quattro connettori RCA (uno di ingresso ed uno di uscita per ogni canale) e la presa di terra. I piedini sono nomalissimi piedini di gomma. Il peso invece è sorprendentemente alto: 2.3Kg!!! Se avete dei cavi di segnale rigidi non lo apprezzerete mai abbastanza.

La cura in ogni particolare è evidente. Il regolatore di volume stesso è un piccolo capolavoro. Secondo la documentazione disponibile, ha 33 passi di 1.666dB ciascuno, con una differenza tra i canali migliori di 0,1 dB. Cambiando il livello del volume di 3 step si ottiene quindi una variazione di 5dB, in modo che l'indicazione sulla scala anteriore risulta essere molto precisa. La struttura è dual mono (per quanto il concetto possa essere applicato in questo caso) e di conseguenza la diafonia è migliore di 110dB a 10KHz.

I partitori sono prodotti usando la tecnologia SMD (a montaggio superficiale cioè) che permette di montare il tutto in uno spazio molto più contenuto, nonchè di beneficiare di valori di capacità delle piste di gran lunga inferiori. Tutte le superfici di contatto sono placcate oro. Ogni partitore è composto da 32 resistenze metalliche a basso rumore con tolleranza dell' 1%. L'impedenza nominale è 22Kohm, un buon valore medio, ma nel caso di alti quantitativi si puo' richiedere un qualsiasi altro valore su ordinazione.

Il disegno costruttivo è realmente interessante. Il numero di componenti (e delle interconnessioni fra i componenti) è il minimo possibile. Il segnale non attenuato e la terra vanno direttamente ad una piccola piastra a circuito stampato, quadrata, placcata oro, di altissima qualità che è la parte statica del selettore (ospita sulla propria superficie i 33 punti di contatto statici); su questa stessa scheda vengono direttamente saldate le resistenze SMD. Il segnale attenuato è estratto tramite un contatto scorrevole placcato oro ed è trasferito alla piastra a circuito stampato statica tramite un cavetto corto e sottile, arrotolato un paio di volte attorno all'albero in maniera lasca, senza stringerlo, per ridurre lo stress meccanico sulle relative estremità; c'è quindi soltanto un "contatto in aria" per ogni canale: ogni altra cosa è stata collegata mediante saldatura!!

Il modello 2 è ancora più completo. È infatti anche una unità di disaccoppiamento, in quanto contiene una coppia di condensatori non induttivi in polipropilene di qualità per bloccare eventuali componenti di tensione continua che potrebbero essere presenti su ognuna delle due interfacce. I connettori RCA sono non magnetici, placcati in oro, con polietilene come isolante.

La struttura meccanica del cabinet e' veramente robusta, solida. Il pannello anteriore e quello posteriore sono collegati tramite lunghe aste di metallo sulle quali sono montati tutti gli altri componenti. Per estrarre la struttura interna dalla sua copertura esterna, che è un tubo quadrato assolutamente granitico (la parete è spessa circa 3mm!!!), è necessario svitare solo due viti. Molto pratico: un sogno per qualsiasi DIYer....

Una nota. Entrambi i modelli sembrano potere unire il meglio della produzione industriale e di quella artigianale: la struttura elettronica e meccanica è progettata e costruita perfettamente, ma il progetto è tale che, ad esclusione dei partitori, la maggior parte degli altri componenti sono di tipo commerciale. Tutto deve poi essere assemblato manualmente, coniugando alta precisione ed artigianalità. Le tolleranze sono tali che il movimento è perfettamente stabile, solido. Impressionante.

Alcune osservazioni

La prima è soltanto un aspetto filosofico legato all'idea di aver un controllo di volume separato: non mi vengono in mente molti modi di poter usarlo. Personalmente, aggiungerei un semplicissimo selettore di ingressi e trasformerei il tutto in una completa preamplificazione passiva. Ma io sono un recensore: probabilmente a chiunque altro sia un po' più sano di me, potrebbe realmente risolvere qualche problema.

Il secondo è circa l'implementazione tecnica. Nella configurazione usata da AU/RA nel trimmer, il selettore ha solo una sezione per ogni canale; il segnale audio deve passare attraverso un contatto oro-oro, in aria ed attraverso un certo numero di resistenze, variabili da 0 a 33 secondo l'attenuazione richiesta, più 2 saldature per ogni resistenza. In altre soluzioni, invece, è stata preferito un altro "modus operandi": il selettore deve avere 2 sezioni per ogni canale ed il segnale audio deve passare attraverso due contatti, ma soltanto due resistenze e 4 giunti saldati. Ci sono comunque altri che seguono lo stesso disegno di AU/RA e questa soluzione diventa obbligatoria se desiderate utilizzare delle resistenze di qualità e mantenere il costo accettabile. Quale è il modello costruttivo migliore? E' realmente difficile dirlo, e penso sia soprattutto un aspetto filosofico.

Avrei apprezzato molto che ci fosse un telecomando, a condizione che non avesse alcun effetto negativo sul suono però. Giusto per darvi una idea, un controllo di volume con telecomando è venduto da una marca concorrente a 1400 dollari americani.

Inoltre è importante sottolineare un ultimo punto: qualcuno ama le preamplificazioni passive, qualcun altro le odia. Prima dell'acquisto quindi, considerate che il modello 2 è alla fin fine una piccola preamplificazione passiva: se non avete esperienza di questo genere di oggetto, vi consiglio di ascoltarne almeno uno prima di decidere.

Il suono

Non è stato affatto facile configurare le prove di ascolto, sebbene fossi realmente interessato a paragonare il comportamento di questo regolatore di volume con un normale potenziometro. Usando una qualsiasi altra preamplificazione attiva non sarebbe stato corretto, perchè esse hanno un selettore di ingressi ed uno stadio attivo. Alla fine ho deciso alla fine di paragonare questa unità al Pressive, che è una preamplificazione passiva tramite potenziometri al carbonio selezionati attraverso prove d'ascolto basate sulla loro musicalità. Anche così però, Pressive ha un selettore di ingressi, e quindi il confronto è stato un po' ingiusto per il Pressive stesso.

Detto questo, la superiorità di questo genere di controllo di volume è evidente. I maggiori vantaggi sono un maggior numero di dettagli, un suono più stabile, nessun rumore strano quando si regola il volume anche dopo anni, e soprattutto nessun problema di tracciamento (cioe' nessuna differenza fra un canale e l'altro) anche a livelli di volume molto bassi. Nessun problema di compatibilità e nessun rientro a radiofrequenza. Comunque tutto questo è ben noto ed ampiamente accettato, in modo tale da non risultare una sorpresa.

La distribuzione dei passi di regolazione del volume è perfetta: non ho mai trovato alcun problema nel regolare il volume, persino a tarda notte. A tale proposito, il primo passo inserisce il muting.

Il meccanismo sembra essere molto preciso e non ha manifestato nessun problema.

Conclusioni

Il modello 2 è un ottimo prodotto, montato in un cabinet estremamente solido, con un look attraente e professionale, che richiede un investimento tutto sommato modesto e ad un costo per cui non esiste nessuna preamplificazione passiva di qualità disponibile. Se avete la necessità di collegare un lettore cd ad un finale di potenza potete risolvere il vostro problema definitivamente. E' necessario solo controllare che il livello di uscita del lettore cd ed il livello di ingresso del finale siano compatibili ed evitare una bassa impedenza di ingresso al finale.

Il modello 1 è veramente un ottimo potenziometro, che può essere incluso in qualsiasi prodotto DIY od industriale di alto livello. Come tale le limitazioni relative alla natura passiva del modello 2 non avranno più motivo di esistere e non ci sarà quindi nessuna limitazione al suo uso. Il valore di 22Kohm sembra ideale per la maggior parte delle situazioni, rendendolo ideale anche come controllo di volume posto a valle rispetto al circuito di amplificazione, come nel nostro TNT Mw pre 01 per esempio. L'unica valutazione allora è ristretta alla sua qualità e prezzo, ed in questo i bassi numeri e la manualita' della produzione non aiutano certo nel mantenerne basso il costo, che sembra comunque più che accettabile.

Copyright 2002 Giorgio Pozzoli - http://www.tnt-audio.com

Traduzione ed HTML: Danilo Ronchi

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