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Alimentatore stabilizzato Paul Hynes PR3G2-30

[alimentatore Paul Hynes PR3G2-30]

Quale è il giusto alimentatore?

[English version]

Prodotto: Alimentatore Paul Hynes PR3G2-30
Costruttore: Paul Hynes Design - UK
Prezzo: Modulo - 120 sterline inglesi.
PSU Pronta all'uso - 350 sterline inglesi.


Recensore: Nick Whetstone - TNT UK
Data Recensione: Maggio, 2010
Traduttore: Fabio Egizi

Nel 2008 ho recensito gli amplificatori in classe T Virtue Audio.ONE e .TWO e mi piacquero molto. Il V1 e il V2 potevano essere acquistati scegliendo tra due alimentatori switching (SMPS) da 24 o 30 volt, che funzionavano molto bene con gli amplificatori (meglio il 30v SMPS), essendo stati selezionati con attenzione dai progettisti. Ma un mio amico appassionato di hi-fi mi suggerì che il V1/V2 avrebbe dovuto suonare meglio con un alimentatore lineare, il che mi ha molto incuriosito ed ha aumentato il desiderio di provarne uno per verificare se costui avesse ragione. Il problema era semplicemente che non ho mai trovato il tempo per assemblarne uno e sperimentarlo. Ad ogni modo, essendo un single e vivendo per conto mio, sono riuscito a trascorrere il periodo natalizio in totale relax, e ho quindi deciso di mettere a frutto il tempo a disposizione, e ho realizzato un alimentatore lineare per il V1.

Per iniziare, non pensavo a niente di particolarmente elaborato. Un convenzionale alimentatore lineare costituito da un trasformatore, un ponte rettificatore, e un condensatore di filtro l'ho recuperato da quello che avevo a disposizione. Un alimentatore per PC che da tempo aveva smesso di funzionare, ha messo a disposizione il telaio. All'interno è finito un trasformatore da 80 VA/18v, un ponte rettificatore e alcuni condensatori: 10,000 uF, 6800uF e un 100nF in parallelo. Oltre l'interruttore di alimentazione, un fusibile, qualche cavo di collegamento e il gioco è fatto.

Questo alimentatore lineare basilare suonava piuttosto diverso rispetto al 30v SMPS che stavo utilizzando. Il suono appariva più delicato, e più ricco nei dettagli. La regione dei bassi non era controllata come con l'SMPS in quanto quest'ultimo non si afflosciava sotto carico. Ma in definitiva, devo dire che preferivo l'alimentatore lineare (quel trasformatore da 80VA era però un po' sottodimensionato).

I risultati ottenuti con questo semplice alimentatore mi hanno incoraggiato a provare qualche "miglioramento" e ho deciso di utilizzare un'alimentazione stabilizzata a discreti che il progettista della Audial, Pedja Rogic, realizzato per un alimentatore per il Gainclone. Avevo già a disposizione uno di questi circuiti bello e pronto, è stato quindi un lavoretto facile sostituire con il trasformatore da 30v quello da 25v (utilizzato nell'alimentatore per il Gainclone), e cambiare i diodi zener da 27v con un tipo da 30v. Questo alimentatore stabilizzato fornisce una tensione d'uscita di circa due volt inferiore al valore del diodo zener adoperato.

Prima di poter provare l'alimentatore con gli amplificatori Virtue, è stato necessario realizzare un circuito di soft-start come raccomandato dalla Virtue per proteggere gli amplificatori V1/V2. La Virtue mi ha gentilmente spedito il loro circuito ma ho avuto un problema nel reperire uno dei componenti nel Regno Unito quindi ho scritto a Paul Hynes e ho chiesto il suo aiuto per la scelta di un componente sostitutivo. Quando gli ho spiegato quello che stavo facendo, mi ha chiesto se mi sarebbe piaciuto provare uno dei suoi alimentatori con gli amplificatori Virtue, e naturalmente gli ho risposto di sì. Ad ogni modo, torniamo a parlare dell'alimentatore stabilizzato per adesso.

Come era lecito immaginare, l'alimentatore stabilizzato suonava nettamente meglio rispetto alla versione base. Restituisce un intervallo di frequenze maggiore e dal timbro più delicato rispetto allo SMPS, ma aggiunge allo stesso tempo una tenuta del basso superiore. Purtroppo il transistor di uscita dell'alimentatore scaldava in modo preoccupante. Ho provato a rimediare con un dissipatore più grande che ha migliorato un po' le cose, ma la temperatura è rimasta sempre troppo alta per i miei gusti. Quindi, anche se l'utilizzo a scopo di test non presentava particolari rischi, ho preferito non utilizzarlo in maniera permanente, e sto cercando un'alternativa al BD911 che riesca a gestire più potenza, e mantenga le prestazioni.

Prima che io riuscissi a terminare il soft-start, e testassi l'alimentatore stabilizzato, il modulo PR3G2-30 di Paul Hynes arrivò. Era necessario un trasformatore da 25v per cui ne ho "preso in prestito" uno (300VA) dal PSU del Gainclone, e ho sistemato sia il modulo, sia il trasformatore dentro un contenitore. Il PR3G2-30 ha un soft-start integrato per cui era tutto pronto, ho solo aggiunto un grosso dissipatore e un cavo per il collegamento con l'amplificatore. Inoltre, io provo ogni alimentatore che realizzo prima di collegarlo a qualsiasi pezzo dell'impianto hi-fi, per evitare sorprese. E per collaudarli mi servo di un'apparecchiatura che minimizza il rischio del controllo di una PSU nuova. Potete reperire i dettagli completi di come realizzare e utilizzare questo apparecchio qui.

[Paul Hynes PR3G2-30 power supply]

Il modulo PR3G2-30 richiede solo una vaschetta IEC (A), un trasformatore da 25 volt (225-300VA con avvolgimenti secondari sdoppiati) (B), un dissipatore (C), un LED (non mostrato) e cavo per posizionarlo a distanza dal modulo, un cavo (due fili e una presa apposita) (D) per realizzare l'alimentatore completo.

Ho collegato il PR3G2-30 al Virtue.ONE leggermente modificato che ha il controllo del volume escluso, e che attualmente monta una coppia di Kimber Kaps da 2.0uF al posto degli Auricap originali per la soppressione della continua. Il PR3G2-30 è regolabile tra 24v volt e i 30 volt di uscita; ho iniziato le prove regolandolo a 24 volt. Con il PR3G2-30, è evidente che tutto è messo meglio a fuoco. L'immagine appare alquanto precisa. Il sound-stage resta ampio e, anche se la profondità non è tra le più entusiasmanti, gli strumenti e gli artisti sono più nettamente distinguibili alle diverse "profondità". L'impressione netta è che ogni cosa, ma in particolare il basso, risulti piuttosto frenato. A mio avviso, uno dei maggiori punti di forza del V1/V2 è sempre risultato il senso del tempo, e questa caratteristica si percepisce anche con l'alimentatore PH. In effetti non ho trovato nulla che non mi piacesse, e si tratta senza dubbio del miglior alimentatore che ho provato con gli amplificatori Virtue.

La regolazione del livello di tensione di uscita del PR3G2-30 ha comportato gli stessi miglioramenti ottenuti utilizzando lo SMPS da 30v al posto del modello da 24v. Le dimensioni risultano aumentate ed è immediatamente ovvio che questi amplificatori danno il loro meglio con 30 volt di alimentazione piuttosto che con 24v. I "Massive Attack" appaiono veramente MASSIVI! Il basso sembra guadagnare un'ulteriore ottava ma resta comunque molto veloce. Anche le percussioni beneficiano di questi ulteriori volt, risultando più definiti e riprodotti più chiaramente da dovunque provengano nel sound-stage. Spesso la localizzazione della batteria, in particolare nel caso delle grandi orchestre, risulta un po' vaga, ma nel nostro caso era localizzabile anche se non con estrema precisione. Con il PR3G2-30 che alimenta il V1, posso dire con esattezza dove si trovano. Il beneficio più importante è che aumentando il volume, tutto resta allo stesso modo "veloce"! Fortunatamente i miei vicini sono andati in settimana bianca per cui ho potuto ascoltare ed apprezzare appieno Hendrix, Eat Static, Afro Celt Sound System, Deep Purple ed altro ancora ai volumi per cui sono stati pensati!

Non si tratta soltanto della possanza ostentata dall'accoppiata amplificatore-PSU. Con le registrazioni acustiche, ogni raffinatezza viene riproposta nitidamente: il respiro degli artisti, lo scorrere delle dita sulle corde della chitarra, i pedali del pianoforte ecc, tutto assume un aspetto più vigoroso rispetto all'SMPS. Sulle ottime registrazioni, si percepisce chiaramente la presenza del pianoforte nella sua interezza piuttosto che le singole note che vengono suonate. È possibile avvertire la risonanza interna del pianoforte, e le armoniche delle note. Queste vengono riproposte con l'attacco, il sostenimento e il decadimento, in maggior evidenza. Mi ha fatto inoltre piacere constatare che il V1 mantiene la caratteristica che rende facile l'ascolto per un'intera giornata senza incorrere nella fatica d'ascolto - anche a livelli di volume molto alti. E il diverso alimentatore non modifica nulla riguardo alla capacità del V1 di comunicare. I brani di classica sono veramente commoventi, ma adesso hanno acquistato in dimensioni, in micro dettaglio e ambienza. Le voci risultano più emozionanti, e diventa più facile riconoscere un artista ascoltando la sua voce. Tutto ciò si staglia su un fondo nero come l'inchiostro, e quando la musica termina il silenzio è totale.

In definitiva penso che il PR3G2-30 sia l'abbinamento perfetto per i V1/V2, e ho il sospetto che le cose andranno ancora meglio con le nuove versioni degli amplificatori Virtue che saranno presto a disposizione. Non ho ancora ascoltato i V1/V2 alimentati con una buona batteria (le uniche che ho provato erano delle piccolissime tipo SLA) ma sarei sicuramente molto sorpreso se riuscissero a dare ulteriori miglioramenti rispetto al PR3G2-30.

Ma come si pone l'alimentatore stabilizzato a confronto del PR3G2-30? Entrambi utilizzati con il V1 hanno dato buoni risultati. Ma il PR3G2-30 risulta leggermente più spigoloso, con un basso un po' più profondo. Se siete pratici di autocostruzione, potete pensare al progetto di Pedja Rogic, veramente economico (il progetto lo si trova qui) ed è veramente notevole, anche se al prezzo del modulo PR3G2 che ho provato, devo ammettere che le migliori prestazioni giustificano ampiamente la differenza di prezzo.

Devo necessariamente aggiungere che raccomando di cuore entrambi gli alimentatori provati con il V1. Si ripropone la solita questione se valga la pena acquistare il PR3G2-30 ad un prezzo che è circa doppio del costo del Virtue V1, ma nonostante ciò non ho alcuna esitazione a raccomandarvene uno, in particolare per quelli di voi che non hanno conoscenze e capacità di autocostruzione. Il modulo PR3G2-30 al prezzo di 120 sterline inglesi rappresenta un miglioramento molto efficace in relazione al prezzo per quelli di voi che hanno un po' di dimestichezza con l'autocostruzione. Dovete solo aggiungere un telaio, un trasformatore, un dissipatore e un LED. Se acquistate un prodotto di Paul Hynes, non avete bisogno di fare neanche una saldatura per completare il lavoro. Ho usato una piastra in alluminio da 100mm per il mio dissipatore e il transistor difficilmente si è scaldato. Se i vostri diffusori sono difficili da pilotare, potreste aver bisogno di qualcosa di più grande.

La combinazione del V1 o del V2 con l'alimentatore di Paul Hynes è semplicemente sbalorditiva, e dubito fortemente che possiate pensare ad un ulteriore upgrade della vostra amplificazione una volta ascoltato quello che questa coppia è in grado di fare. Mi è stato detto che molti utilizzatori dei DiyParadise Charlize considerano la versione a 12 volt del PR3G2 l'alimentatore definitivo per i loro amplificatori, quindi se possedete un altro modello di amplificatore in classe T, allora dovreste prendere in considerazione uno degli alimentatori di Paul Hynes se volete spremere tutte le sue potenzialità. Sono sempre stato indeciso tra i miei Gainclone e i piccoli amplificatori Virtue fin quando ho recensito questi ultimi un paio di anni fa. Ma l'aggiunta del PR3G2-30 comporterà che probabilmente i Gainclone prenderanno per ora un po' di polvere!

Voglio, in conclusione di questa recensione, ricordare che i Virtue V1 e V2 suonano veramente bene con l'SMPS da 30v. Sono consapevole del fatto che noi recensori abbiamo (o dovremmo avere) qualche responsabilità su quello che scriviamo, e nel modo in cui influenziamo i nostri lettori (vi sembra di sentire il nostro editore in uno dei suoi editoriali?). Quindi, se io penso che scrivendo questa recensione ho scontentato chi tra voi non può permettersi un alimentatore lineare come il PR3G2-30 per i vostri V1/V2, allora mi sentirò a mia volta frustrato. Durante la lettura delle recensioni facilmente si ha la sensazione che l'erba del vicino sia sempre più verde, in modo particolare se è necessario pagare per averla. In altre parole spesso ci si autoconvince che non c'è possibilità di vivere felici con quello che stiamo ascoltando attualmente senza comperare il prodotto oggetto della recensione, anche se prima di leggerla si era abbastanza soddisfatti. Quindi per calare la recensione in questo contesto, lasciatemi affermare che il PR3G2-30 è probabilmente quanto di meglio ci sia per alimentare i vostri V1/V2, con un ma e cioè che questo non rende l'accoppiata V1/V2 con un SMPS un qualcosa di "abominevole" da inserire nel vostro impianto. Se allo stato attuale non potete permettervi un alimentatore lineare, inseritene uno nella vostra lista dei desideri, però vi prego non permettete che questo possa rovinare il divertimento con il vostro impianto attuale.

Nota Bene: nel periodo della stesura di questa recensione, gli alimentatori PR3G2 non comparivano sul sito web di Paul Hynes a causa dei suoi impegni che gli hanno impedito di aggiornare il sito. Per cui se siete interessati, potete contattare direttamente lui tramite il sito web.

© Copyright 2010 Nick Whetstone - www.tnt-audio.com

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