Prodotto: Macchina Lavadischi MK11
Costruttore: Moth - Regno Unito
Prezzo: Prodotto finito, 450 Sterline (720 Euro)., Kit 250 Sterline (400 Euro)
Recensore: Geoff Husband
Recensione: Marzo 2001
Questa è una recensione un po' insolita. Innanzi tutto vi rimando alla precedente recensione del Moth RCM mk1, per non dovermi ripetere qui.
Letta? Bene, allora cosa c'è di nuovo da giustificare una nuova recensione di una macchina lavadischi che è essenzialmente un aspirapolvere a umido/secco specificamente progettata per i dischi? Be' si tratta sostanzialmente della stessa macchina ma la potete far girare in senso opposto.... No! Non andatevene! Non sto scherzando, e nemmeno alla Moth perchè questa macchina è in realtà l'espressione vivente di una teoria in circolazione da un po' di tempo.
Dunque, la versione originaria gira in senso orario, cioè nello stesso verso in cui gira un disco sul piatto del giradischi, mentre la mk11 può ruotare prima in un senso e poi nell'altro semplicemente agendo sullo switch on/off del motore. La teoria dice più o meno questo.......
Quando suonate un disco, la puntina percorre quelle accidentate scanalature che costituiscono i solchi del vinile. In realtà essa esercita una pressione molto elevata sulla superficie del disco, sufficiente a provocare la temporanea fusione del vinile.
Nel fare questo rimuove anche lo sporco che si trova nel solco e che spesso va ad accumularsi sulla puntina. Questo contribuisce a tenere pulito il solco stesso, ma solo nelle zone di stretto contatto tra questo e la puntina, vale a dire la parte anteriore di ogni onda nel solco.
Immaginate di spolverare una superficie ruvida in acciaio. Le parti in salita, rispetto alla direzione dello strofinamento, delle escrescenze di questa superficie verranno ripulite, ma lo sporco si accumulerà in quelle in discesa o, se volete, in ombra.
Questo è ciò che succede nel solco di un disco: la parte anteriore sarà tenuta pulita dal passaggio della puntina, ma lo sporco si raccoglierà nella parte posteriore, impedendo così alla puntina di tracciare accuratamente il solco stesso.
Più ripida è la pendenza, come nel caso di un'alta modulazione e nei solchi più interni, e più grave è il problema. Il risultato sarà un suono sfuocato, come se la puntina fosse sporca, quando in realtà è invece pulita.
Vi ricorda qualcosa? È lo stesso che succede quando la puntina è consumata - quante testine sono state giudicate da sostituire quando in realtà il problema era nei solchi? Il fatto che la puntina rimanga pulita non garantisce che anche il disco lo sia, e l'uso di spazzole in fibra di carbonio o in qualunque altro materiale è più facile che peggiori il problema anzichè risolverlo... La soluzione è pulire il disco in direzione opposta a quella del giradischi, e questo è proprio quello che la Moth RCM mk11 vi permette di fare.
È identica alla mk1, tranne che per lo switch di inversione della rotazione e per il tubo aspirante modificato. Questa volta, tuttavia, invece del kit la Moth mi ha spedito la macchina finita, e molto bene assemblata (l'opzione kit continua comunque ad essere disponibile). Una scatola in metallo con un coperchio trasparente - e due switch sul frontale. Ha un aspetto indubbiamente migliore di quella che ho costruito io, ma la mia la tengo nascosta....
Il metodo di pulitura è identico a quello della mk1 (del quale avete appena letto...), la sola differenza è che sia nella fase di lavaggio che in quella di aspirazione la direzione di rotazione può essere invertita.
Prima gli aspetti negativi ...Nella mk1 la fessura attraverso la quale avviene l'aspirazione è stretta e rivolta verso la direzione di rotazione. Nella mk11 questo non è possibile e quindi la fessura è stata allargata. Il risultato è che l'aspirazione è leggermente meno efficiente e se nella mk1 tre giri di rotazione sono sufficienti ad asciugare completamente il disco, nella mk11 occorrono 3 giri per ciascun senso di rotazione.
A parte questo non c'è dubbio che la mk11 pulisca più a fondo. La mk1 è in grado di pulire molto efficacemente a meno che il disco non sia veramente sudicio. Dischi particolarmente sporchi richiedono due o tre lavaggi, dopo i quali i solchi sono comunque liberi da qualunque detrito, come risulta anche all'ispezione con un binoculare. Con la mk11 lo stesso risultato si ottiene con un solo ciclo di lavaggio (nei due sensi di rotazione). In sostanza entrambe puliscono a fondo, solo che la mk11 lo fa più velocemente...
Ma... questo vale per i dischi "normali", con i quali potete sfruttare tranquillamente le proprietà solventi dell'alcol. Questo invece danneggia i 78 giri i quali possono essere puliti solo con acqua distillata ed una piccola quantità di detergente. In questo caso, il lavaggio in senso antiorario risulta particolarmente efficace e se nella vostra collezione ci sono molti 78 giri la mk11 è sicuramente quella più indicata.
Avete letto la mia recensione sulla mk1 e sapete come la penso: se possedete una grossa collezione di LP avete bisogno di una macchina lavadischi - punto....
Nonostante un "vivace" scambio di idee con un produttore di liquidi/spazzole dalle proprietà "miracolose" (che si è rifiutato di mandarmi dei campioni in prova....) sono e rimango scarsamente convinto dell'efficacia dei metodi di pulitura non basati sull'aspirazione. Nel migliore dei casi i metodi alternativi spalmano uniformemente lo sporco, rimuovendone un po' ma lasciando il resto sul disco a produrre continui crepitii, nel peggiore non fanno altro che spingere e comprimere sporcizia altrimenti innocua dentro i solchi del vinile.
Ciò che mi scrivono quelli che hanno acquistato la mk1 dopo aver letto la mia recensione conferma la mia opinione. Per citarne uno: "dopo anni passati a strofinare con panni e spazzole, rulli appiccicosi, spray e pozioni magiche, finalmente sono riuscito ad avere dischi puliti". E prima di sostenere che i vostri dischi sono puliti, pensateci bene....lo sono davvero?
Di solito pulisco anche i dischi nuovi e la differenza di qualità del suono tra prima e dopo si sente eccome. Avevo originariamente acquistato la mia RCM in comproprietà con un amico. Ho appena comprato anche la sua parte perchè lui si è preso la mk11, convinto che una buona macchina lavadischi sia l'avanzamento qualitativo migliore oltre che economico che si possa fare su un impianto.
Per concludere. Entrambe le Moth RCM sono eccellenti, la mk11 migliore e probabilmente vale la spesa in più, ma non ci morirei dietro, a meno che non abbiate dischi particolarmente sporchi oppure usiate i 78 giri. Altri sistemi lavadischi con aspirazione potrebbero essere altrettanto efficaci ma finchè non ci metto le mani sopra non lo posso affermare con certezza.
© Copyright 2001 Geoff Husband - http://www.tnt-audio.com
Traduzione e HTML Editing: Aldo Polettini
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