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Prodotto: Moth Record
cleaning - macchina lavadischi LP
Produttore: Moth
Group - E-mail: support@britishaudio.co.uk
- UK
Prezzo approx.: 400 UKP/700 US$/600 Euro (200 UKP in KIT)
Prima di cominciare questa prova, penso sia importante stabilire alcuni punti fermi riguardo a quest'apparecchio.
SE avete molti LP (diciamo da 500 in su)
SE comprate spesso LP di seconda mano
SE c'è polvere nella vostra casa
DOVETE COMPRARE QUESTO APPARECCHIO !
Wow, che affermazione!
Credo sia meglio giustificarla, per non distruggere la mia
credibilità di recensore su TNT Audio.
Innanzitutto questo
apparecchio è, per quanto mi risulta, unico, in quanto è
disponibile sia in kit (ad un prezzo di circa 200 sterline) che
assemblato (400 sterline). Tanto per dire, è il costo di un
buon LP12/Ittok di seconda mano, o di 400 (!) Lp usati comprati nei
mercatini .(N.d.T. : Credo che in Italia sia impossibile trovare LP
usati al prezzo di 3.000 lire - SIGH).
L'apparecchio si
presenta sotto forma di una base di legno, delle dimensioni di un
giradischi, sormontata da un piatto girevole dalle dimensioni
all'incirca dell'etichetta di un LP, azionato da un potente
motore.
Accanto al piatto c'è un tubo dotato di una
fessura, dai lati rivestiti di feltro. Nell'interno della base c'è
un potente aspiratore, con un tank per raccogliere il liquido
succhiato dai dischi.
L'uso di questo
apparecchio è quanto di più semplice si possa
immaginare. Si piazza un disco sul piatto, e lo si ferma ben bene con
il platorello stabilizzatore in dotazione. Poi si accende il motore,
ed il disco comincia a girare molto lentamente (circa 3 rpm): a
questo punto si sparge il liquido detergente, usando una
spazzolina.
È sufficiente un sottile strato, e la macchina
può lavorare con uno qualsiasi dei liquidi in commercio (io,
comunque, uso una soluzione al 25% di alcol in acqua distillata, con
l'aggiunta di qualche goccia di detergente). Potete anche far
riferimento alla completa lista di liquidi
da fare in casa per la pulizia degli LP che trovate nel nostro
Tempio del Tweaking.
Fatto questo, voltate il disco ed accendete
il motore e l'aspiratore. Mentre il disco gira 3 o 4 volte, avete il
tempo per spargere il liquido sulla faccia superiore. Dopodichè
voltate di nuovo il disco, ed aspirate anche su questo lato. Il disco
è ora pulito ed asciutto, pronto per suonare.
Allora: qual'è
l'effetto? Bè, il rumore di fondo si attenua, anche se la
polvere avrà probabilmente danneggiato le pareti dei solchi,
per cui un po' di rumore sarà comunque avvertibile. Ma, quando
comincia la Musica...
Il mio primo disco di prova era una copia
disgustosamente sporca e consumata di "Sahib's Stories" di
Alex Harvey, ricordo dei miei anni da studente. Era inascoltabile, ed
avevo seriamente pensato di buttarlo via. Due minuti più
tardi, dopo qualche "crackle" della puntina nei solchi,
ecco fluire, cristallina, la Musica. A parte quel sommesso
"crackling" (che non disturba), il disco sembrava nuovo,
dall'inizio alla fine. Ero attonito.
Da lì è seguita
un'orgia di pulizie ed ascolti di dischi, sia nuovi di pacca che
vecchi e consumati. Tutti mostravano un miglioramento, che variava da
un leggero aumento del dettaglio sui dischi nuovi (dovuto alla
rimozione del "Mould Release Agent" - MRA), alla
resurrezione di dischi in precedenza inascoltabili.
Ma l'effetto
più sorprendente è stato quello provocato sulla
testina.
Pensavo che la mia Ortofon MC20 Supreme stesse perdendo
"grip", e che avrei dovuto presto cambiarla. E invece no,
suonava come nuova: il problema da me avvertito era dovuto ai dischi.
In questo modo, il costo dell'apparecchio è stato ammortizzato
nel giorno 1, non cambiando la testina.
Prima che qualcuno
dica "Posso ottenere il medesimo effetto con una spazzola od un
aspirapolvere" - NO, non potete.
Come posso affermarlo?
Perchè ho provato ogni metodo per pulire i dischi: solventi,
spazzole, tamponi adesivi, etc, e sebbene spesso apparissero
scintillanti dopo il trattamento, all'ascolto non c'è proprio
paragone con il Moth.
Infatti il fluido agisce da solvente, e
scioglie lo sporco sul disco. Però se poi vi limitate a
spazzolarlo, od a metterlo sotto il rubinetto o simili, l'effetto
sarà quello di far accumulare questa "fanghiglia"
sul fondo dei solchi - proprio il posto peggiore in
assoluto!
Soltanto una macchina aspiratrice progettata per lo
scopo è in grado di rimuoverla dal disco. Un'altra prova
dell'efficacia dell'apparecchio è data dalla mia testina, che
solitamente pulivo dopo ogni disco. Da quando uso il Moth non l'ho
più toccata (circa 30 dischi ascoltati) ed è
pulitissima.
Insomma: un successone! Nel mio caso, ho costruito la
macchina in Kit (nulla di difficile, anche se bisogna stare attenti a
qualche saldatura). Le istruzioni (schemi e fogli fotocopiati) sono
un po' striminzite, ma alla fine tutto è andato a posto.
Il
materiale raccomandato per la base è compensato rivestito di
formica, ma io ho usato un truciolare da esterno che, sebbene brutto,
è più facile da assemblare, nonchè resistente
all'alcool.
Per me il Moth è
stato un toccasana, in quanto i miei dischi sono spesso di seconda
mano, ed ho un (fumoso) camino a legna: ma in ogni caso lo
raccomanderei a chiunque ricada nelle tre categorie menzionate
all'inizio dell'articolo.
Grazie a quest'apparecchio, il rischio
insito nell'acquisto di dischi economici di seconda mano si riduce
quasi del tutto.
Ci sono anche altri apparecchi analoghi al Moth,
basati sullo stesso concetto di aspirazione. Credo che tutti
probabilmente siano eccellenti, anche se non vedo come sia possibile
migliorare le prestazioni del Moth.
E poi, il Moth è il più
economico: nella sua forma in Kit (200 sterline) non è un
lusso, ma un acquisto essenziale per chiunque ascolti vinile.
La Moth può essere contattata via e-mail presso moth.group@mcmail.com
© Copyright 1999 Geoff
Husband - http://www.tnt-audio.com
Traduzione: Francesco
Ferrari
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