Prodotto: Punte Lamellari in Anticorodal Suono Point
Costruttore: Suono - rivista HiFi, via
Ferruccio 4/B, Roma
Reperibilità: negozi Suono Point oppure c/o redazione di Suono.
In alternativa, telefonando al numero 06-44702611 o fax: 06-44702612
e chiedendo di Antonello Oliva, è possibile riceverle via posta.
Prezzo approssimativo: Lit. 80.500 (set di tre)
Ancora accessori, e questa volta commercializzati da una delle più "anziane" riviste cartacee del settore, vale a dire "Suono".
Ma come, una rivista di HiFi che si affaccia sul mercato con una propria linea di prodotti? Già, e non si tratta del primo caso del genere. E c'è da aggiungere che, non di rado, si tratta di operazioni commerciali che risultano anche piuttosto vantaggiose per l'utente finale del prodotto (basti pensare al cavo di segnale Silver-Tef di FdS).
La particolarità sta, in questo caso, nell'organizzazione della struttura di distribuzione dei prodotti, che prevede una serie di punti vendita (i cosiddetti "Suono Point"), sparsi sul territorio italiano, presso i quali risulta così possibile acquistare punte coniche, ponticelli per diffusori, spazzole pulisci-dischi, e materiali smorzanti vari. Il prodotto che andremo ad analizzare è quello che, oltre ad essere il più costoso, mi sembra essere anche il più singolare ed interessante.
"Punte coniche lamellari in anticorodal", recita la definizione del prodotto. Si tratta di una confezione di tre oggetti che possono inequivocabilmente essere classificati come punte coniche di dimensioni piuttosto "importanti", sulle quali si è poi intervenuti "per sottrazione", asportando parecchio materiale, fino ad ottenere una serie di lamelle circolari di diametro crescente (partendo dalla punta). Altro materiale è stato asportato effettuando un foro "all'interno" delle punte stesse, esattamente al centro della base.
L'asportazione di circa il 30-35% di materiale, rispetto ad una punta "tradizionale", in unione alla scelta di utilizzare l'alluminio, conferisce all'oggetto una leggerezza sorprendente, scelta che appare un po' controcorrente rispetto alla produzione più comune, che prevede leghe metalliche quali acciaio, piombo, ottone o bronzo.
Soffermandomi a riflettere sulle motivazioni che hanno spinto l'ideatore dell'oggetto (Antonello Oliva, redattore di Suono)a percorrere una scelta progettuale di questo tipo, mi sorgono spontanee alcune considerazioni:
L'interesse aumenta, al punto che decido di verificarne il funzionamento collocando le tre punte sotto il Marantz CD17, al posto dell'eccellente (nel mio impianto) connubio formato dagli ART Q-Dampers + punte coniche tradizionali, collocate con la punta rivolta verso l'apparecchio, fino ad oggi mio insuperato riferimento in tal senso.
Beh, nulla da eccepire, funzionano eccome! Abituato finora a rilevare un comportamento, da parte di oggetti di simile impostazione, sempre sensibilmente inferiore (prestazionalmente parlando) a quanto da me ottenuto tramite l'utilizzo dei Q-Dampers in unione alle punte tradizionali, mi sono stupito non poco nel constatare come il semplice inserimento delle tre punte lamellari, collocate in modo "tradizionale" (con la punta, cioè, rivolta verso il basso) produceva all'ascolto un effetto che, per alcuni parametri, sembrava addirittura più estremo, con una ancora più spinta focalizzazione degli elementi all'interno dell'immagine virtuale ricostruita ed una maggiore sensazione di aria tra gli esecutori. Le frequenze più elevate, davano l'impressione di perdere forse qualcosa in dolcezza e liquidità, senza però sconfinare verso un'eccessiva aridità.
Inseriti poi in tre diversi impianti, al di sotto di sorgenti digitali integrate in due casi e ad una meccanica di trasporto nel rimanente, confrontate con altri tipi di sistemi di isolamento "non composti" (ed anche notevolmente più costosi), le nostre punte lamellari si sono sempre lasciate preferire, migliorando in maniera significativa:
So bene che, quando si parla di questo genere di oggetti, tentare di spacciare verità assolute può significare prendere delle sonore cantonate! Tuttavia, per quella che è la mia esperienza, al di là dei gusti personali (o delle sinergie conseguite), che portano a prediligere l'una piuttosto che l'altra soluzione (in un determinato contesto), ho notato che, in linea di massima, più questo genere di oggetti "agisce", più si mettono "a nudo" le caratteristiche timbriche e qualitative intrinseche dei componenti dell'impianto trattati. In un certo modo, è come se venisse ad essere limitato una sorta di "effetto di mascheramento", ed in alcuni casi il rischio è quello di incorrere in sorprese non sempre piacevoli (suono che appare eccessivamente asciutto, con sensazione di carenza di armoniche, ecc...).
Bene, le punte lamellari in anticorodal di Suono sono, ad oggi, forse l'oggetto di questa categoria che produce le variazioni più significative che mi sia capitato di provare!
Non fatevi ingannare dal prezzo (circa 80.500 lire per la confezione da tre), apparentemente elevato per tre punte coniche, perchè questi oggetti sono tutt'altro che "semplici" punte coniche, e garantiscono all'ascolto risultati davvero estremamente interessanti.
Al di la delle considerazioni di tipo esclusivamente "funzionale", il risultato "musicale" finale dovrà essere valutato caso per caso, dal momento che questo sistema di isolamento produce effetti piuttosto "consistenti" e potrebbe in un certo modo influire pesantemente sulle prestazioni di un impianto già ottimizzato tramite una ricercata ed attenta sinergia tra le varie componenti. Tuttavia, valutata l'entità degli effetti derivanti dall'adozione di questi singolari oggetti, con un simile rapporto prezzo/prestazioni, questi si collocano nelle posizioni di vertice per quel che riguarda la mia personale classifica di gradimento!
Buon ascolto a tutti, ed un saluto particolare a tutti gli iscritti alla Mailing list di TNT Audio!!!
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