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Prodotto: Schede di preamplificazione RSL per gli amplificatori Naim classici 32, 32.5, 42, 62, 72
Produttore: Ryan Sound Lab - U.S.A.
Prezzo: ca. 200 dollari (per una coppia di schede sostitutive) - (Convertitore di valuta)
Recensore: Hartmut Quaschik - TNT Germania
Data della recensione: Ottobre, 2015
Traduttore: Roberto Felletti
Kit Ryan, di Ryan Sound Labs, aveva chiesto a TNT-Audio di recensire le sue schede sostitutive per i Naim NAC32/32.5/42/62/72. Poiché io sono un irriducibile aficionado Naim, avevo approfittato dell'occasione. Kit è un ingegnere navale in pensione, oltre che un utente Naim da molto tempo. Egli aveva iniziato a realizzare le sue schede di preamplificazione negli anni '80, proprio come me; ma, diversamente da me, egli aveva avuto successo, riuscendo a costruire un prodotto migliore, avviando di recente un'attività in proprio. È possibile acquistare queste schede sostitutive direttamente dal suo sito.
La mia esperienza con Naim cominciò nel 1984. Ascoltare, per la prima volta, un prodotto Naim fu, per me, un evento sconvolgente. Alcuni potrebbero affermare che, in quell'anno “orwelliano”, ero stato condizionato; non ne dubito, e fu uno sconvolgimento positivo. L'impianto di un negoziante, composto da Naim NAC32.5, Snaps, NAP110, Linn Kan, Linn LP12, Ittok, Asak, aveva generato un'incredibile quantità di musica, dando la sensazione di essere trasportati da una corrente di ritmo e melodia, con voci magiche e potenti, e chi ha il potere ha il controllo. Naturalmente, ne acquistai uno uguale.
Sul finire degli anni '80, vendetti il mio impianto Naim e mi convertii al fai-da-te. Tentai anche di modificare i circuiti Naim, ma con risultati piuttosto contrastanti. In molti casi, il suono era semplicemente differente e, al contempo, alcune tra le caratteristiche Naim erano andate perdute. Secondo me, negli anni '90 Naim aveva perduto la magia che la contraddistingueva. Non ero mai riuscito a familiarizzare con i Naim serie Oliva, quali: 72, 82, Hicap, 140, 180, NAT02, CD2, tutte apparecchiature avute in prestito da un amico rivenditore Naim; il motivo era perché, per le mie orecchie, tutte suonavano chiuse e innaturali. Avevo dovuto aspettare l'arrivo del nuovo millennio per vedere risorgere la vecchia qualità; peccato che la serie Reference sia roba accessibile solo a chi è molto ricco.
Dieci anni fa, quando i prodotti Naim vintage si trovavano a poco prezzo sul mercato dell'usato inglese, acquistai i vecchi modelli NAC32.5, NAP140/1 e Snaps, apportando solo alcune modifiche marginali. Avevo trasformato lo Snaps nel cosiddetto Snaps2, vale a dire facendolo funzionare in modalità Hicap; entrambi i regolatori alimentavano il preamplificatore, diversamente dalla configurazione originale in cui il secondo regolatore era riservato per il crossover attivo NAXO. Il finale era stato modificato per consentire l'utilizzo di qualunque tipo di cavi di potenza, una specie di compensazione feed-forward, e l'uscita linea del preamplificatore era stata similmente modificata per risultare stabile in ogni circostanza. Lo Snaps2 ha un suono più aperto rispetto allo Snaps, mentre l'Hicap lo rende più veloce. Le altre modifiche non avevano avuto alcun effetto sul suono. I diffusori sono cloni Linn Kan equipaggiati con mid-woofer Linn originali e tweeter Hiquphone di ultima generazione.
Il mio attuale giradischi è un Technics SL-1200 dotato di testina a bobina mobile Fidelity Research MC-44, a bassa uscita; gli altri componenti sono: un lettore DVD Samsung, che legge anche i CD, un ricevitore satellitare VuPlus, per l'ascolto radiofonico, e un computer portatile Toshiba. Come avrete già intuito, il tutto è collocato in soggiorno, accanto alla TV. Questo è l'impianto secondario e viene utilizzato come “radio da cucina”, in quanto il primo piano, in realtà, è un unico grande salone: dalla cucina, aperta, si passa nel soggiorno attraversando la sala da pranzo.
L'impianto principale comprende: un grosso giradischi Micro-Seiki, che può gestire fino a quattro bracci, con bracci Schroeder e Fidelity Research più testine Zyx e Koetsu, un lettore Blu-Ray/CD Oppo BDP 83-SE Nuforce Edition e molti amplificatori e diffusori fai-da-te.
Dapprima, RSL mi aveva inviato un pacco contenente schede usate e già rodate, come prodotti “di cortesia” disponibili per un periodo di tempo limitato, a scopo di valutazione. Quando queste schede mi erano state recapitate, avevo iniziato a sostituire quelle presenti nel NAC32.5: prima la phono MC, poi le uscite linea e, infine, i buffer di linea.
Con così tante schede a disposizione, si può temere di commettere errori, tipo scambiarle tra loro. Però, con Naim non si corre il rischio di montare una scheda al posto di un'altra, in quanto ogni modulo ha una serie di connettori, sul lato inferiore, distanziati in modo differente, per cui non è possibile installare una scheda di uscita linea nello slot di un modulo di ingresso.
Inoltre, RSL fornisce un manuale di istruzioni corredato di molte immagini che mostrano le posizioni corrette delle schede. Assicuratevi solo di spegnere sia il finale che il preamplificatore, prima di effettuare la sostituzione.
Ogni sostituzione aveva prodotto un miglioramento, il quale, però, non aveva aggiunto “ulteriore” suono Naim, quanto un'“ulteriore” quantità di ciò che, solitamente, manca nel suono Naim. La nostra conoscenza positiva del suono Naim rimaneva al massimo livello: la sensazione del ritmo, della potenza e del fluire della musica era sempre quella; ma, per la prima volta, avevo a disposizione anche qualcosa in più. In altre parole, c'era un'inattesa abbondanza di dettagli naturali, raffinati e non distorti, i quali si amalgamavano molto bene con il suono originale. Questo è precisamente quanto avevo sperimentato, dopo aver sostituito le schede phono e uscite linea. Quando, infine, avevo sostituito i buffer di linea (le relative schede devono pilotare i potenziometri Alps 10k), avevo avuto qualche difficoltà in più. Sebbene le nuove schede avessero mostrato una risoluzione maggiore, avevo iniziato a sentire la mancanza del suono morbido e valvolare dei buffer originali, poiché i nuovi moduli presentavano la caratteristica, presente nei successivi NAC72, dell'“allineamento del tempo” (Time Alignment), che consiste nel filtrare, escludendole, le frequenze che si estendono oltre l'intervallo udibile. Mi ci era voluto un po' di tempo per abituarmi al suono del mio NAC32.5 equipaggiato con le schede di buffer RSL provviste di questa funzione. Questi nuovi moduli di buffer erano caratterizzati anche da un maggior controllo e da una tenuta maggiore nell'arco dell'intera gamma. In conclusione, mi ero reso conto che si trattava di un grosso miglioramento.
Sorprendentemente, queste schede RSL, che erano già rodate, non avevano certamente avuto bisogno di un preriscaldamento prima di suonare meglio di quelle Naim, le quali erano sempre state in funzione per mesi.
Stando a quanto si legge su vari forum, in Internet, molti possessori di apparecchiature Naim si lamentano del brutto suono che esce dalle loro elettroniche, vuoi perché esse non restano accese sufficientemente a lungo, vuoi perché i condensatori devono essere sostituiti. Per queste persone, le schede RSL sono un valido rimedio, in quanto montano nuovi condensatori che fanno suonare il preamplificatore alla grande, già da freddo.
Alcune settimane dopo, avevo dovuto restituire le schede rodate e me ne erano state inviate altre al loro posto. Queste schede, nuove di zecca, appena estratte dall'imballo suonavano granulose e asciutte, come un hi-fi economico; mettete in conto circa quattro settimane per il rodaggio.
Dopo un adeguato rodaggio, avevo iniziato un confronto scheda-a-scheda, rimettendo una singola coppia di schede Naim per volta, per ascoltare l'entità del danno arrecato dai moduli Naim originali al 32.5 modificato RSL.
Per prima cosa, parliamo delle differenze nel suono cercando di definire il concetto di “salto di livello”, relativamente alla differenza in termini di qualità sonora all'interno di un ambiente familiare Linn-Naim. Tutti noi sappiamo che, il più delle volte, le differenze tra i cavi sono solo sfumature, ma la differenza tra un braccio Linn Ittok e uno Linn Ekos, oppure tra due alimentatori Naim o ancora tra una testina Denon 103 e una Linn Arkiv è un salto di livello tangibile. Questo è ciò che, nel prosieguo di questa recensione, sarà definito “salto di livello”, qualcosa che dovrebbe essere noto praticamente a ogni utilizzatore di elettroniche Naim.
L'amplificazione dell'ingresso phono MC è un punto di forza dell'amplificazione Naim. La differenza tra le schede non stava solo nella qualità, ma era anche timbrica. Le schede Naim erano decisamente più calde e profonde; il ritmo e il passo erano piacevoli con entrambe. I moduli RSL erano caratterizzati da un dettaglio molto più distinto oltre a un palcoscenico migliore. Le schede RSL mi avevano costretto a regolare il volume, in quanto sembravano possedere un guadagno leggermente inferiore. Le Naim andavano bene così com'erano, ma le RSL erano più raffinate. Questo è un miglioramento da definire “salto di livello”, per quanto riguarda le schede MC RSL.
Le schede RSL avevano prevalso sotto ogni punto di vista: dinamica, PRaT, buon dettaglio, basso esteso e potente, palcoscenico. Dopo il confronto, non si può più tornare a utilizzare le schede MM Naim. Le RSL avevano innalzato la qualità dell'ascolto tramite testine a magnete mobile a un nuovo livello. Le Naim restano comunque valide, ma le RSL sono molto meglio, ancor di più in termini musicali. Secondo me, questo miglioramento è un “salto e mezzo di livello”, per quanto riguarda le schede MM RSL.
Nell'impianto secondario, il segnale del CD è fornito da un economico lettore DVD Samsung, per cui non mi aspettavo pressoché alcuna differenza; tuttavia, ero rimasto sorpreso. Dopo aver trascorso alcune settimane in compagnia delle schede RSL, i moduli a ingresso variabile Naim erano diventati inascoltabili e il loro suono sembrava incompleto se paragonato a quello delle schede RSL. Questo miglioramento rappresenta un “doppio salto di livello”.
Le schede di amplificazione linea Naim suonano attutite e piatte, confinando il suono dentro i diffusori. I moduli RSL hanno un PRaT migliore, una migliore trasposizione della musica e anche un buon palcoscenico. Inoltre, essi dispongono di un guadagno regolabile su tre livelli: “Standard”, “-10 dB” e “-20 dB”, per cui mi sarei aspettato un rumore minore e un suono migliore con i valori inferiori di guadagno; tuttavia, secondo me il suono era ugualmente buono, con tutte le impostazioni.
Non c'è tanto da pensarci su; anche in questo caso, si tratta di un miglioramento definibile un “doppio salto di livello”, poiché le schede RSL sono migliori sia negli aspetti hi-fi che nei punti di forza naturali Naim.
Per combinazione, i moduli RSL che mi sono piaciuti di più presentavano maggiori modifiche circuitali rispetto a quelli Naim. Le schede linea, al pari di quelle phono MM, utilizzano JFET nello stadio di ingresso. Quelle MM non hanno nemmeno bisogno del condensatore di ingresso.
Le RSL sono caratterizzate da un dettaglio leggermente più raffinato e suonano un po' più moderne. Una simile differenza è un tantino meno evidente, per cui la si potrebbe definire un “mezzo salto di livello”.
C'è un miglioramento davvero importante: le schede RSL per il buffer sono dotate di un minuscolo telecomando, il quale è in grado di aumentare e diminuire il volume con venti scatti oppure può essere utilizzato per escludere l'audio con due scatti. Improvvisamente, l'impianto della “radio da cucina” dispone di un telecomando. Questa è davvero una bella notizia per gente pigra come voi e me.
Avevo tolto il mio preamplificatore perfettamente funzionante, ad alta velocità, niente feedback, niente condensatori di accoppiamento, a bassa distorsione (ma senza ingresso phono MM) dall'impianto principale e l'avevo inserito nell'impianto Naim del soggiorno per confrontarlo con il 32.5 modificato interamente RSL. Ebbene, ci sono ancora margini di miglioramento. Tuttavia, in base alla mia esperienza, la prestazione complessiva del 32.5 modificato RSL è equivalente a quella di preamplificatori rientranti nella fascia di prezzo compresa tra 5.000 e 10.000 euro/dollari.
Se avete un unico impianto hi-fi, e vi dedicate ad ascolti seri, non avete alternative: dovete optare per la soluzione completa. Il 32.5 modificato RSL è talmente migliore al punto che, per ottenere il medesimo risultato, dovreste acquistare un nuovo preamplificatore dal prezzo elevato (a quattro cifre) o basso (a cinque cifre).
Con un investimento di 800 dollari si riesce ad ottenere un suono all'incirca analogo a quello di un preamplificatore di prezzo compreso tra 5.000 e 10.000 dollari. Questo rapporto di 1:10 rappresenta anche il rapporto naturale tra i costi dei componenti che costituiscono l'apparecchiatura e il prezzo di vendita. Se acquistate un preamplificatore da 8.000 euro, all'interno troverete 800 euro di componenti, dei quali 300 euro sono dedicati al suono, mentre il resto serve per l'interfaccia utente e per lo stravagante rivestimento champagne-gold. Il rimanente denaro copre il margine di guadagno del produttore, il marketing, il ricarico per il distributore e per il negoziante, gli oneri doganali, le imposte, ecc. Il ricarico per distributori e negozianti incide, per ognuno di essi, per circa il 100% sui costi di vendita, e quindi essi quadruplicano l'importo pagato al produttore. Con RSL non ci sono distributori né negozianti interposti tra produttore e cliente, per cui le schede RSL hanno un rapporto qualità/prezzo sorprendente.
Per farla breve, con queste schede è come se vi portaste a casa un preamplificatore da 8.000 dollari senza che vostra moglie se ne renda conto, a meno che non usiate il telecomando.
Se avete il preamplificatore Naim nell'impianto secondario, dovete porvi l'interrogativo costi/benefici. Potete domandarvi quali sono le schede da avere assolutamente e quali sarebbe bello avere, dal vostro punto di vista. Questo è ciò che ho fatto. La conclusione personale a cui sono giunto è di questo tipo.
Dopo essermi abituato alla qualità RSL, non volevo restituire tutte le schede. Mi ero domandato quali fossero più determinanti per ottenere il maggiore miglioramento rapportato ai soldi che intendevo spendere; per me, ovviamente, le più importanti sarebbero state le schede per l'uscita linea. Se acquistate qualche scheda RSL e tenete quelle Naim per lo stadio linea, l'operazione non ha senso, poiché queste ultime sono un vero collo di bottiglia, qualitativamente parlando.
Poi, per l'ascolto di CD acquisterei schede con jumper Naim o RSL, se la differenza di volume tra gli ingressi CD e phono non è un problema. Se avessi davvero bisogno di un ingresso a guadagno variabile per il CD, andrei sulle schede RSL per ingressi linea a livello variabile. Oppure, per una cifra grossomodo equivalente, potrei acquistare le schede di buffer per il telecomando e utilizzare le schede con jumper per l'ingresso CD. Ogni volta che si seleziona il CD, il volume verrebbe regolato tramite uno o due click sul telecomando. In special modo, quando si ha più di un ingresso ad alto livello, ad esempio una radio diffusa via Internet, un portatile, o dispositivi simili, l'opzione che prevede l'uso del telecomando acquista maggior senso. Se usassi una testina a magnete mobile, dovrei investire i soldi nelle schede RSL phono MM, le quali costituirebbero un notevole miglioramento, come se avessi sostituito contemporaneamente braccio e testina con modelli migliori.
Per quanto riguarda l'ingresso phono MC, le schede RSL sono un miglioramento concreto, anche se quelle originali restano comunque ascoltabili. Poiché il mio frontend analogico, di elevata qualità, si trova nell'impianto principale, terrei le schede originali.
Siccome uso sia testine MM che MC, per me ha senso optare per l'ingresso phono MM nell'impianto secondario, tenendo le testine costose (Koetsu, Zyx, ecc.) in quello principale. Questa scelta è motivata dall'eccellente qualità delle schede per l'ingresso phono a magnete mobile RSL, le quali sembrano essere superiori a quelle per l'ingresso a bobina mobile. Riassumendo le mie preferenze, io sceglierei: schede RSL per stadio linea, schede RSL per il telecomando, schede con jumper per il CD e schede RSL per l'ingresso phono MM. Con solo tre coppie di schede RSL, su cinque, non sono più presenti schede Naim lungo il percorso del segnale, ottenendo al contempo il massimo dalle migliorate prestazioni.
Tanto tempo fa, quando trafficavo con l'amplificazione Naim, avevo sbagliato nel ritenere che non ci fosse un vero miglioramento; con RSL non ho sbagliato. L'azienda ha fatto un ottimo lavoro, riuscendo a proporre schede a prezzi accessibili che possono far suonare la vostra vecchia “radio da cucina” Naim secondo gli standard odierni.
A febbraio 2015, Kit Ryan mi ha detto che le schede MM e MC migliorate saranno presto in vendita.
© Copyright 2015 Hartmut Quaschik - www.tnt-audio.com
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