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Ringmat Statmat
Un Ringmat anche per i CD
[English version]
Prodotto: Stamat by Ringmat Developments
Costruttore: Ringmat Develeopments - UK
Prezzo approx.: 20 UKP - 30 Euro
Quando si parla di tweaks per Hi-Fi, 20 sterline sono una somma ridicola. In cambio, ecco qui una pellicola delle dimensioni di un CD con stampato sopra un motivo geometrico.
Se non fosse per l'innegabile successo ottenuto dal Ringmat (prodotto dalla stessa società) nella mia prova precedente, sarei stato tentato di disfarmi immediatamente di questo Statmat, giudicandolo come uno dei tanti modi di buttare quattrini a disposizione del pubblico audiofilo.
Prima la teoria...
Alla base di ogni tweak ci sono delle spiegazioni pseudo-scientifiche, quando non di semplice filosofia Zen, e molti poggiano poi solo sul ben noto effetto placebo ("ho speso soldi, quindi deve funzionare"), per la loro efficacia.
Da questo punto di vista, lo Statmat sembra almeno avere una qualche validità scientifica.
Il ragionamento alla base è semplice: un CD altro non è che un pezzo di policarbonato che gira ad alta velocità in un ambiente caldo e secco; la logica conseguenza è la formazione di elettricità statica.
L'asserzione di base della Ringmat development è che questa elettricità statica non si distribuisce uniformemente sul CD, ma si accumula in alcuni c.d. "punti caldi": ed anche questo mi sembra abbastanza logico. Il passaggio successivo, invece, è un po' più complicato: infatti, si suppone che questi "punti caldi" interferiscano con la lettura di informazioni di fase dal disco.
Non voglio far finta di capire ciò, anche se mi sembra logico che la lente di plastica del laser possa avere difficoltà a leggere in questi "punti caldi".
Per rimediare a questo, lo Statmat non è un semplice film plastico: il motivo geometrico è conduttivo. L'idea alla base è che questo possa redistribuire l'elettricità statica, eliminando così i punti caldi.
E in pratica?
L'uso dello Statmat è semplicissimo, basta adagiarlo sopra al CD nel cassetto del lettore. Nel mio caso (Micromega Solo) è ancora più semplice, in quanto lo Statmat viene messo sul CD prima del platorello stabilizzatore, di cui la macchina è dotata.
La prima volta in cui ho usato lo Statmat c'era con me un amico, anche lui malato di Hi-Fi, ed assieme a mia moglie abbiamo prima ascoltato normalmente un pezzo, e poi ripetuto l'ascolto usando lo Statmat.
Il risultato è stato sorprendente: un miglioramento incredibile! La Musica era divenuta più aperta, come se la soglia di rumore si fosse abbassata. C'era un evidente miglioramento in termini di immagine, più aria attorno agli strumenti, più atmosfera. Alla fine del pezzo, abbiamo ripetuto l'ascolto togliendo lo Statmat e...NESSUNA DIFFERENZA.
Ecco il vero grande problema nel recensire questo prodotto: ha sì un effetto, ma l'effetto resta anche una volta rimosso lo Statmat! Semplici comparazioni di tipo A/B sono impossibili, in quanto lo Statmat fa la differenza (su ogni disco) solo una volta: la prima volta che lo si usa.
Posso solo pensare che la redistribuzione dei "punti caldi" rimanga anche per qualche tempo dopo che il film è stato rimosso.
In ogni modo, per me non ci sono dubbi che il miglioramento provocato dallo Statmat è del tipo facilmente riconoscibile in un test "cieco", se tale tipo di test fosse possibile.
Come per il Ringmat, prodotto dalla stessa casa, mi trovo a dover raccomandare di cuore questo prodotto, nonostante il mio iniziale scetticismo. A sole 20 sterline è abbastanza economico per correre il rischio dell'esperimento: ma, sinceramente, non vedo chi potrebbe tornare indietro, una volta provatolo.
L'unico aspetto negativo dello Statmat è che i viziati dalla facilità ed immediatezza d'uso dei lettori CD possono trovare questo metti e togli un po' una "rottura": chi è abituato ai giradischi analogici, non avrà ovviamente alcun problema.....
Nel mio caso, ho trovato un'idea buona per coloro che (come me) possiedono un lettore CD a caricamento dall'alto, con platorello stabilizzatore delle dimensioni del CD. Ho messo lo Statmat a faccia ingiù su di un foglio di carta, e spruzzato sul dorso un po' di quella colla usata per montare le fotografie. Dopodichè, ho pressato il platorello su di esso e.....voilà, ecco un platorello con uno Statmat permanente!
Insomma: merita un tentativo. E, per favore, come sempre inviatemi le vostre impressioni via e-mail.
© Copyright 1999 Geoff Husband - http://www.tnt-audio.com
Traduzione: Francesco Ferrari
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