Prodotto: amplificatore di potenza 41 Hz AMP-6
Produttore: 41hz
Prezzo approssimativo: 39 €/39 USD
Recensore: Nick Whetstone - TNT UK
Pubblicato: Febbraio, 2006
Traduttore: Davide Scaletti

Non appena conclusa la mia recensione degli amplificatori in classe-T, 41 Hz ha subito messo in commercio alcuni nuovi kits. Uno di questi è basato sul chip 2020 di Tripath, che tanto bene si è comportato nel Charlize e nel 2020 di Autocostruire. Inoltre, udite udite, il kit utilizza principalmente componentistica non SMD (Surface Mounted Device, N.d.T.)! Incuriosito, ho inviato un'e-mail alla 41 Hz e Jan, molto gentilmente, mi ha fornito un esemplare da poter recensire.

Il kit è molto simile a quello dell'AMP-3. Ogni componente è ordinatamente imbustato ed il numero dei pezzi, in ciascuna busta, identifica il componente stesso nella lista allegata. Questo accorgimento rende molto semplice l'operazione di "riconoscimento" dei singoli componenti.

Sono felice di potervi dire che il montaggio dell'AMP-6 è decisamente più semplice di quello del suo precursore, l'AMP-3. I soli componenti SMD sono dei diodi di dimensioni relativamente grandi, abbastanza facili da posizionare correttamente. Sfortunatamente, non è stato altrettanto semplice individuarne la polarità. Credevo di aver operato correttamente, effettuando una misurazione con il mio voltmetro, ma, in qualche modo, devo aver invertito i due poli! Se montando l'AMP-3 avete avuto seri problemi con il chip 2024, sarete felici di sapere che la saldatura del 2020 è stata nettamente più facile da eseguire. Se avete già eseguito l'operazione in precedenza, allora saldare il chip 2020 non vi sarà difficile.

Mi associo al giudizio di altri autocostruttori e ritengo che le istruzioni dovrebbero essere più "flessibili". Personalmente, preferisco procedere montando prima i componenti più piccoli e, in seguito, seguire un mio ordine per quelli più grandi.

L'AMP-6 è diverso dagli amplificatori in classe-T precedentemente testati. In primo luogo, è presente una sezione di alimentazione integrata, completa ad eccezione del trasformatore. Il regolatore ed il rettificatore presenti sulla piastra, insieme al chip 2020, richiederebbero un dissipatore di calore. In pratica, una piccola squadretta d’alluminio alta 25 mm e lunga quanto la scheda è adeguata allo scopo. Considerate, comunque, che la tensione applicata al regolatore è stata di pochi Volts. Se prevedete di utilizzare tensioni maggiori, probabilmente avrete bisogno di un dissipatore più grande!

Dopo aver terminato il montaggio e collegato il trasformatore, ho iniziato a misurare la d.d.p. (differenza di potenziale, N.d.T.) in uscita dal regolatore. Il valore era quasi zero! La causa era, evidentemente, da ricercarsi in un qualche errore commesso in fase di montaggio. Molto opportunamente, Jan raccomanda di rodare la sezione di alimentazione, prima di posizionare il chip. Preso dalla smania di terminare il progetto, devo aver perso il suggerimento... Dopo aver ricontrollato attentamente il tutto, non sono stato in grado di individuare l'errore. Ancora una volta, Leo Kirkbride è venuto in mio soccorso. Ecco che i famigerati diodi sono venuti alla ribalta: erano stati saldati nel verso sbagliato!

Se volete costruire l'AMP-6, ma non siete in grado di individuare il catodo dei diodi, notate che la scritta su di essi è nella corretta posizione quando la linea bianca, presente sulla scheda, si trova alla loro sinistra.

Una volta risolta la questione, Leo ha dato potenza all'amplificatore, che ha subito mostrato un corretto funzionamento, seppure con uno sbilanciamento dei due canali (140 mV ed 85 mV in corrente continua). Dal momento che altri utenti avevano messo in funzione il loro apparecchio in situazioni anche peggiori, ho deciso di procedere con la recensione.

Ascolto

L'AMP-6 era già stato rodato con un carico prova per diversi giorni, fatto che ho potuto constatare sin dal primo ascolto. Ho riconosciuto immediatamente l'impronta del chip 2020, nonostante il suono fosse piuttosto diverso da quello del Charlize o dell'Autocostruire. Ancora una volta, non posso dire se il risultato sia migliore o peggiore. Non avendo a disposizione una coppia di condensatori in polipropilene da utilizzare con l'AMP-6, ho mantenuto la coppia di condensatori standard presenti sulla PCB.
Tralasciando questo particolare, il nostro esemplare suona veramente bene. Anziché paragonare questo amplificatore con i diretti concorrenti, preferisco mettere in luce le differenze con il modello precedente, l'AMP-3, nonostante i chip utilizzati siano differenti. L'AMP-6 mi è parso più "morbido" dell'AMP-3, meno analitico (anche se con un suono molto dettagliato). Laddove, con l'AMP-3, avevo provato una leggera sensazione di affaticamento, l'AMP-6 scorre leggero. Il dettaglio, come detto, si è dimostrato eccellente ed il palcoscenico aperto e profondo. In sintesi, un prodotto estremamente valido e, con condensatori di migliore qualità, una valida alternativa ad amplificatori che sfruttano il medesimo chip.

Riassumendo, raccomando l'AMP-6 a tutti coloro i quali vogliono creare la propria amplificazione in classe-T, partendo da un kit di montaggio. Se non siete alle prime armi con il saldatore, il montaggio non presenta particolari ostacoli. Il risparmio, a confronto con prodotti analoghi già montati, è significativo, in particolare se state pensando ad una multi-amplificazione di diffusori attivi o di sistemi Home-Theatre. Aggiungete dei buoni condensatori d'ingresso (e una paio di resistenze a feedback Welwyn RC55) e non credo rimarrete delusi dal risultato!
Un giudizio molto positivo alla 41 Hz per aver ascoltato le richieste dei clienti ed aver creato un prodotto per chi predilige il chip Tripath 2020, ma non ama quei minuscoli componenti SMD.