Prodotti: Sonic Impact T-AMP,
Autocostruire 2020, DiyParadise "Charlize", 41Hz
AMP-3.
Recensore: Nick Whetstone - TNT UK
Pubblicato: Novembre, 2005
Traduttore: Alfredo Petrone
La mia prima recensione per TNT! Avevo pensato che avrei "buttato lì" qualcosa di "esotico" nel mio impianto, mi sarei messo comodo e mi sarei goduto la musica. E invece no, il mio primo incarico è risultato essere una recensione di alcuni amplificatori in classe T. E non certo del tipo che semplicemente "butti lì" nel tuo impianto!
A voler essere onesti, se mi fossi reso conto in anticipo del lavoro necessario, avrei volentieri lasciato perdere ma, in fondo, quante persone hanno la possibilità di mettere a confronto un numero di simili prodotti nel proprio impianto a casa?
Dopo il Sonic Impact T-Amp, e le susseguenti entusiastiche recensioni, sono seguiti altri contendenti in "Classe T". "Classe T", mi dicono, indica che l'amplificatore utilizza un chip Tripath! Avevo acquistato uno degli amplificatori Sonic Impact a cui dare un'occhiata (o un ascolto...) per conto mio. E, in un primo momento, davvero non riuscivo a capire quale fosse il motivo di tanto rumore! A stento riuscivo ad ascoltare per più di qualche minuto senza il desiderio impellente di tornare ai miei Gainclones (progetto di autocostruzione di finali ispirato al 47 Lab Gaincard, N.d.T.)! Ma il consiglio di insistere e di concedere al T-Amp un cospicuo tempo di rodaggio si è rivelato assolutamente giusto. È sorprendente il modo in cui il mio T-Amp sia passato da "così così" a "WOW"!. Ma ho sentito dire da parecchi possessori di T-Amp che anche loro hanno avuto un'esperienza simile.
A questo punto hanno cominciato ad arrivare gli altri candidati per questa recensione. 41Hz ha fornito il suo AMP-3 in kit e Autocostruire ha mandato il suo modulo di amplificazione basato sul chip 2020. In seguito DiyParadise ha fatto uscire il suo amplificatore in Classe T basato sul chip 2020 e ne ha gentilmente messo a disposizione un esemplare per questa recensione.
Ora se tutto questo vi suona come un sacco di divertimento, be', in effetti lo è! Ma l'altra faccia della medaglia è il lavoro che questo comporta! L'amplificatore Sonic Impact vi arriva "pronto per l'uso", con un telaio e con l'unica necessità di un alimentatore adatto. Il 41 HZ AMP-3 invece vi arriva in kit, composto per lo più di componenti SMD (a montaggio superficiale, N.d.T.) molto piccoli. Devo ammettere di non essere riuscito a completarne l'assemblaggio e di essere stato aiutato da un collega autocostruttore, Leo Kirkbride, che è venuto cortesemente in mio soccorso. Gli ampli Autocostruire and DiyParadise sono giunti già assemblati ma necessitavano di essere inseriti in un telaio con tutti i necessari connettori.
Ora avevo bisogno di qualche telaio... be', in realtà di quattro telai (dal momento che avevo deciso di inserire l'ampli Sonic Impact in un nuovo telaio), e non potevo permettermi di uscire a comprare qualcosa di pronto per l'uso. Ma il "fai da te" in questi giorni è una specie di seconda natura per me, così ho dato un'occhiata in giro per casa per vedere se ci fosse qualcosa di adatto (Ah... adesso ho capito perché TNT mi ha reclutato!). In passato avevo fabbricato dei telai per i miei Gainclones utilizzando pezzi di tubi di plastica, del tipo di quelli usati per gli scarichi. Hanno un diametro di 110 mm. e possono essere tagliati secondo la lunghezza desiderata. A dire la verità, qualsiasi amplificatore in classe T troverebbe tranquillamente posto in un tubo di diametro inferiore ma allora il problema diventa montare i connettori per i diffusori, quelli per l'ingresso phono, la vaschetta e l'interruttore di alimentazione. Questa è una recensione piuttosto che un articolo di autocostruzione, perciò invece che addentrarmi nei particolari della costruzione dei telai, rimando coloro che vi fossero interessati a leggerne qui.
Ho fatto un veloce cenno agli alimentatori, così farò un breve approfondimento su quello che ho provato con questi amplifcatori in classe T. Tutti gli esemplari esaminati in questo articolo richiedono un'alimentazione a terminale singolo di circa 12-13 volt. La soluzione più immediata è un alimentatore regolato del tipo "wall wart" (i normali alimentatori in dotazione con piccoli apparecchi elettrici o elettronici, N.d.T.) e questo è ciò che ho provato per primo. Ne ho uno con il voltaggio d'uscita selezionabile che utilizzo normalmente per alimentare la mia fotocamera digitale.
Poi ho improvvisato un alimentatore stabilizzato utilizzando il regolatore LM 338. Niente di troppo complicato, un trasformatore da 120VA, un condensatore da 10K prima del regolatore e un altro in uscita. Il condensatore d'uscita aveva uno snubber (un circuito di limitazione, N.d.T.), ma solo perché è così che è uscito da uno dei miei Gainclones!
Successivamente ho provato una piccola batteria SLA (Sealed Lead-Acid, "accumulatore piombo-acido", N.d.T.), con e senza un condensatore da 10K in parallelo con la batteria.
Il mio alimentatore preferito per il Gainclone era un modulo di alimentazione di tipo switching (lo Skynet 8080) e, dal momento che ha un'uscita da 12 volt, mi è sembrato naturale provarlo anche con gli ampli in classe T. Le mie conclusioni sono state che con tutti gli amplificatori in classe T l'alimentatore switching (con un condensatore da 10K in uscita) era chiaramente il migliore, e ben presto ho smesso di usarne altri. Molti storcono il naso di fronte all'alimentazione switching per uso audio, ma frequentando vari forum so di non essere il solo a preferire un alimentatore switching con un ampli in classe T.
Ecco una presentazione dei quattro amplificatori in classe T che ho provato:
Il prezzo può variare (e parecchio...) ma di regola si aggira intorno ai 20 USD o 35 Euro (+ spese di spedizione).
Si tratta dell'ampli in classe T che tante recensioni ha ricevuto, sia qui su TNT, che su molti altri siti dedicati all'audio. Se negli ultimi diciotto mesi avete vissuto su un altro pianeta, vi dirò che questo scatolotto magico è stato venduto in migliaia di pezzi a persone di tutto il mondo! È costruito intorno al chip 2024 della Tripath ed è venduto al prezzo di... be', quattro soldi davvero!
Il Sonic Impact vi arriva completo e pronto a suonare. Vi sono connettori sul retro del telaio, del tipo economico, e un potenziometro sull'ingresso che vi permette di regolare il volume. Per consentirvi di iniziare subito, vi è uno scomparto per le pile e tutto quello che dovete fare è inserire delle pile stilo AA, collegarlo a una sorgente e a dei diffusori, e ascoltare!
Molti possessori di T-Amp hanno riferito di un'avvertibile carenza di bassi dovuta ai piccoli condensatori di blocco della corrente continua sull'ingresso del T-Amp. Quando ho testato l'ampli nel mio secondo impianto, posto in una stanza di dimensioni più ridotte (circa 3 x 3 m.), e ascoltandolo con i diffusori reflex IPL A2, ho verificato che il basso era adeguato. Nella mia sala d'ascolto più grande, tuttavia, ho potuto notare che il basso tendeva a calare. Così, quando ho costruito un nuovo telaio per il T-Amp, ho modificato la sezione d'ingresso e ho sostituito i piccoli condensatori di serie con dei condensatori in polipropilene da 2,2 µF (ironicamente, grossi quasi quanto tutto l'interno del T-Amp) e questo ha portato ad un piccolo ma ben percepibile miglioramento della qualità del basso.
Ho avuto qualche riserva nel modificare il T-Amp per questa recensione. Un prodotto non dovrebbe essere recensito così come esce dalla fabbrica? Di norma, risponderei "sì"! Ma, considerato che gli altri tre amplificatori in questa recensione richiedono un certo grado di "fai da te", ho riflettuto sul fatto che il tipo di persona interessata a questa recensione probabilmente sarebbe stata interessata a sapere come questi quattro modelli si confrontano "sullo stesso campo di gioco". Così sono andato avanti nelle modifiche al T-Amp. Oltre ai condensatori d'ingresso, ho aggiunto una coppia di condensatori da 1600 µF per disaccoppiare le linee di alimentazione dove si collegano al chip. E infine l'amplificatore è stato inserito in un nuovo telaio con dei connettori decenti.
Prezzo - 120 USD o 95 Euro (+ spese di spedizione)
Foto gentilmente fornita da Autocostruire.Questo amplificatore in classe T è disponibile sia in kit che già assemblato. Normalmente preferisco assemblare questo tipo di oggetti da me, ma in considerazione della quantità di lavoro impiegata nel costruire i telai etc. ho approfittato della cortese offerta della Autocostruire di fornirmi un modulo già pronto.
Questo amplificatore utilizza componenti through-hole (componenti i cui pin di contatto sono inseriti in fori attraverso il circuito stampato su cui vengono successivamente saldati, N.d.T.) contrariamente alla componentistica di tipo SMD presente negli altri moduli oggetto di questa recensione. La scheda PCB è di ottima qualità, specie se paragonata a quella del Sonic Impact T-Amp (che, ad essere onesti, è molto più economico). Un potenziometro Alps di buona qualità è compreso nel prezzo, il che significa che il modulo richiede soltanto un telaio e dei connettori, ed è pronto a suonare.
Vale la pena di ricordare anche che il 2020-m può essere "accordato" ai vostri diffusori giocando un po' con i due condensatori della sezione di uscita. Il 2020-m usa induttanze d'uscita avvolte in aria che secondo Autocostruire suonano meglio dei tipi a nucleo di ferrite. Questa affermazione sembra suffragata dal fatto che alcune persone hanno ordinato queste induttanze e le hanno montate con buoni risultati in altri amplificatori in classe T.
Per gli scopi di questa recensione, per prima cosa ho rimosso il potenziometro. Ho anche rimpiazzato i resistori di controreazione per abbassare il guadagno allo stesso livello di quello degli altri amplificatori. Il modulo Autocostruire esce dalla fabbrica con un guadagno davvero molto alto, quasi il doppio degli altri esemplari in prova. Ovviamente era logico avere un livello di guadagno analogo per ciascun amplificatore.
Prezzo - 30 USD o 25 Euro (+ spese di spedizione)
Foto gentilmente fornita da 41Hz.41 Hz è stata così gentile da fornire alcuni dei suoi kit AMP-3 per la recensione. Questo si è rivelato un vero colpo di fortuna, visto che i miei tentativi di assemblarne uno hanno avuto esito disastroso! Devo dire che a dispetto di una considerevole esperienza nel costruire oggetti come i Gainclones, ho trovato che la saldatura di componenti SMD così piccoli è molto difficile e vorrei esprimere il mio disaccordo con quanto la 41Hz afferma sul proprio sito web:
AMP3: basato sul chip TA2021B della Tripath, questo è un amplificatore piccolo e semplice da costruire di 2x25W su 4 ohm con un suono "grande" che stupirà tutti. Componenti a montaggio superficiale.
È vero, ho sentito di gente in grado di assemblare questi kit, e perfino un tizio che affermava che questo era stato il suo primo progetto e ne aveva assemblato uno con successo, ma di certo non è semplice! Ad ogni modo, come ho detto sopra, un amico si è offerto di assemblare il secondo kit per me. Quando me l'ha rispedito, l'ho inserito in un telaio, ho fatto tutti i collegamenti e ho testato l'offset in continua prima di provarlo. Un canale aveva un'uscita molto alta di 110 mV, mentre l'altro usciva con un più accettabile 20 mV. Dopo aver fatto qualche domanda sia sul forum della 41Hz che sul forum sulla Classe D di DiyAudio, è risultato che uno o due persone avevano risultati analoghi. Qualcuno aveva addirittura un canale con un'uscita di 130 mV e aveva provato il suo AMP-3 senza inconvenienti. Così mi sono deciso a provare il mio esemplare. Per fortuna non sembra causare nessun problema in entrambi i miei impianti!
A dispetto delle mie preoccupazioni sulla difficoltà di assemblare un AMP-3, bisogna sottolineare che questo modulo costa molto meno del Charlize o del 2020-m. E va dato credito alla 41Hz di aver fatto uscire di recente una versione dell'AMP-3 (chiamata AMP-6) che utilizza componentistica through-hole e dovrebbe essere molto più semplice da assemblare per quelli di noi poco abituati ad usare componenti SMD.
Prezzo - 80 USD o 65 Euro (+ spese di spedizione)
Foto gentilmente fornita da DiyParadise.
Il Charlize è un altro modulo di amplificazione in Classe T basato sul chip TA2020 della Tripath. È arrivato fin dalla Malesia già assemblato e necessitava solo di essere inserito in un telaio. A differenza dell'amplificatore Autocostruire, esso fa ricorso a un mix di componenti through-hole ed SMD.
DiyParadise aveva preso in considerazione l'idea di renderlo disponibile in kit ma alla fine ha optato per un modulo già assemblato a causa della difficoltà aggiuntiva di assemblare i componenti SMD. Come nella versione italiana del 2020, la PCB è di eccellente qualità e alcuni dei componenti di serie sono di livello "audiofilo".
Per quelli di voi che non hanno alcuna esperienza di autocostruzione hi-fi, uno di questi moduli già assemblati costituirebbe un eccellente primo passo in questo hobby e vi garantirebbe una qualità di amplificazione che vi costerebbe un bel po' di più se acquistaste un amplificatore commerciale. Inserirne uno in un telaio e cablare i connettori etc. non è davvero così difficile!
Tutti gli amplificatori in Classe T di questa recensione suonano molto bene. Quando ho ascoltato un Gainclone per la prima volta, sono rimasto rimasto meravigliato dal livello di dettaglio, e con gli amplificatori in Classe T, questo parametro è portato a un grado ancora superiore. Essi hanno anche la capacità di controllare in modo ferreo brani musicali complessi come in passato solo amplificazioni molto costose e potenti erano in grado di fare!
Questa capacità di controllo e di rivelare dettagli con tanta chiarezza ha come conseguenza che i difetti di registrazioni scadenti sono spietatamente messi in evidenza. In alcuni album ho notato (per la prima volta) quanto fosse stato approssimativo il mixaggio. Ogni parte del mix era chiaramente identificabile, invece che fondersi perfettamente nel mixaggio finale. Un membro di un forum suggeriva che gli ingegneri di registrazione dovrebbero mettersi d'accordo una buona volta per il futuro, ed io sono in perfetta sintonia con quell'opinione. E, come con ogni buon apparecchio hi-fi, le imperfezioni nell'esecuzione sono rivelati con maggior chiarezza.
Ma probabilmente avrete già letto abbastanza commenti positivi sugli amplificatori in Classe T, e volete sapere come i diversi modelli si comportano a confronto, perciò eccovi i risultati. Le prove d'ascolto sono state condotte usando entrambi i miei attuali impianti:
SECONDO IMPIANTO | IMPIANTO PRINCIPALE |
Cambridge Audio CD5 leggermente modificato | Philips CD723 modificato |
Scott Nixon DacKit DAC | |
Pre passivo con attenuatore a passi | Pre passivo con attenuatore a passi |
Diffusori bass reflex IPL A2 | Diffusori a dipolo Goodmans 201 (con subwoofers) |
Come già detto, gli amplificatori sono stati alimentati con un alimentatore switching Skynet 8080, e le note di ascolto seguenti si riferiscono agli amplificatori utilizzati con quell'unità di alimentazione.
Non sono così sicuro che le mie impressioni sul T-Amp siano in totale accordo con le recensioni che avevo letto. E' un ottimo apparecchio hi-fi, ancor più in considerazione del suo costo. In entrambi i miei impianti ha espresso un soundstage imponente. Timbricamente era molto accurato. Le voci suonavano naturali, senza traccia di suoni sibilanti. La chiarezza era ottima e il basso ben controllato. La profondità del basso era buona ma bisogna considerare che avevo rimpiazzato i condensatori d'ingresso di serie con dei condensatori in polipropilene da 2,2 µF.
Sul versante delle critiche, ho avuto talvolta l'impressione che le note fossero "troncate". Sembrava mancare il solito (naturale?) quantitativo di riverbero. Questo poteva far suonare le corde di chitarra, ad esempio, meno "fluide" o leggermente "in staccato". Questo fenomeno era più evidente con i diffusori IPL che hanno dei crossover che con i diffusori a dipolo con i loro drivers a banda intera senza crossover.
Ho anche trovato che il T-Amp risultava affaticante in sedute d'ascolto prolungate. Ad ogni modo, non vorrei sembrare troppo critico nei confronti di questo amplificatore. Per il suo prezzo, è molto buono, e ancora migliore con qualche semplice modifica, ed è molto divertente. Semplicemente, a mio parere, non è una soluzione valida a lungo termine per un ascolto piacevole!
Come esperimento, ho voluto provare il T-Amp con un pre attivo (guadagno unitario, classe A, stato solido a discreti). Ho trovato che in questa configurazione il T-Amp diventava meno affaticante ma al prezzo di aggiungere nuovamente uno dei "veli" che aveva rimosso. In altre parole, per una presentazione più "ingentilita" finivo per perdere in cambio trasparenza. Non sono sicuro di quale configurazione sceglierei con il T-Amp se lo usassi permanentemente, ma per fortuna esistono alternative che non richiedono lo stadio di preamplifcazione attivo. Ma se possedete un T-Amp e lo trovate affaticante, potrebbe valere la pena di provare un pre attivo.
Considerato lo stress causatomi dal tentativo di assemblarlo, ho dovuto ricordare a me stesso di non avere preconcetti di nessun tipo prima di ascoltare l'AMP-3. Ma le mie preoccupazioni si sono rivelate inutili e sono rimasto piacevolmente sorpreso non appena l'ho connesso e ho ascoltato le prime battute di musica fuoriuscire dai diffusori. L'AMP-3 colpisce certamente sin dal primo istante! Esso rappresentava un evidente miglioramento rispetto al Sonic Impact T-Amp (perfino con le modifiche da me apportate) e sono stato ben felice di ascoltarmi fino in fondo qualche CD prima di lasciarlo rodare per qualche giorno per i successivi ascolti critici.
L'AMP-3 ha molte buone qualità. Dettaglio, senso del ritmo, chiarezza e controllo sono tutti ottimi. Come il T-Amp, è davvero neutro, ha un ampio soundstage e riesce a separare strumenti e cantanti, generando molta "aria" tra di essi. E questo ampli in Classe T ha in serbo un altro trucchetto: un'abilità nel ricreare l'ambienza del luogo di registrazione, specie se si tratta di un luogo ad acustica "naturale" (cioè non uno studio di registrazione, N.d.T.), probabilmente superiore a qualsiasi cosa io abbia mai udito prima. Con alcune registrazioni potevo chiudere gli occhi e credere di trovarmi in una sala da concerto a godermi lo spettacolo da qualche poltrona della platea.
Come ho detto, l'AMP-3 colpisce sin dal primo momento ma, almeno per me, questa sua capacità di colpire esige un prezzo. Esso non riesce a mantenere vivo il mio piacere di ascolto per una seduta d'ascolto prolungata. Alle volte ho trovato l'AMP-3 leggermente stridulo e, dopo un po', mi causava la stessa fatica d'ascolto provata con il T-Amp. Ancora una volta ritengo onesto sottolineare che questo amplificatore non costa praticamente nulla se consideriamo i prezzi dell'hi-fi. Ma questa è una recensione e devo dire quello che penso!
Questo amplificatore mi ha trasmesso un senso di "correttezza" sin dal primo momento in cui l'ho acceso. L'ho lasciato rodare per qualche giorno ma, a dire la verità, mi sono ritrovato ad aver voglia di ascoltarlo durante il rodaggio.
Come per gli altri amplificatori in Classe T, dettaglio e chiarezza sono ottimi, ma con il modello della Autocostruire essi si sposano con una presentazione che non è "troppo" né troppo "sopra le righe". È una presentazione nel complesso più "educata"! Non voglio dire che manchi di presenza e che non sia coinvolgente allo stesso tempo, ma che non ho problemi ad ascoltare questo amplificatore per tutta la sera: di conseguenza lo preferisco al T-Amp e all'AMP-3.
Ancora una volta, il soundstage è grande: ampio e profondo. Quando ho ascoltato per la prima volta questi amplificatori in Classe T nel mio secondo impianto, ho trovato che il soundstage era meno profondo che con i Gainclones. Ma messi a suonare con i miei dipoli, la profondità è chiaramente presente (con tutti e quattro gli amplificatori in Classe T). Di fatto il soundstage è davvero olografico! I diversi elementi della musica sono anche chiaramente localizzati e ben separati.
Il basso dell'Autocostruire è buono, ben controllato, ma non altrettanto profondo come con il Charlize. Quando avrò tempo, ho intenzione di provare dei condensatori d'ingresso alternativi, perché ho il sospetto che possano migliorare le cose.
Forse prevedibilmente, dal momento che utilizzano entrambi il chip 2020 della Tripath, ho trovato il suono del Charlize molto simile a quello dell'Autocostruire. Questo ampli fa quasi tutto molto bene e mi trovo in gravi difficoltà nel dover scegliere tra i due. Con il passare del tempo, comunque, mi sono ritrovato ad ascoltare sempre più spesso il Charlize. Ovviamente ha un pelino di bassi in più dell'ampli Autocostruire ma ho trovato il suono dei piatti più "metallico" sul secondo (anche se forse leggermente meno ben controllato). Ma, a parte questo, non mi sento onestamente in grado di dire che vi è un aspetto particolare del Charlize che lo rende "migliore", solo che, nel complesso, è quello che preferisco.
Il Charlize, come gli altri ampli in Classe T, fa uno splendido lavoro nel riprodurre gli strumenti in modo tale che, se non suonano esattamente reali, ci vanno comunque molto vicino. È sempre stato molto difficile per un impianto hi-fi riprodurre correttamente il suono del pianoforte. Uso da molto tempo una registrazione di piano quando faccio il test di ascolto di un nuovo componente per valutarne la reale qualità. Con gli ampli in Classe T, in particolare con il Charlize e l'Autocostruire, un piano suona tanto vicino a "reale" quanto con i migliori apparecchi che ho ascoltato. Possono esserci degli amplificatori in commercio che fanno un lavoro migliore, ma non al prezzo che l'appassionato medio di hi-fi possa permettersi!
Mi sono divertito davvero molto per questa recensione, anche se mi ha richiesto un impegno notevole sia in termini di tempo che di lavoro. L'amplificazione in Classe D è in circolazione già da un po', ma ora è accessibile più o meno a tutti gli appassionati di alta fedeltà. I quattro esemplari che ho provato sono tutti nella fascia economica del mercato e si comportano molto bene. Ho usato i Gainclones come amplifcatori negli ultimi due anni e sono ottimi. Ho avuto la sensazione che tutti e quattro gli amplifcatori in Classe T costituiscano sotto alcuni aspetti un miglioramento rispetto ai Gainclones. Così, terrò certamente un amplificatore in Classe T nel mio impianto principale, ma ho una piccola riserva! Durante le cinque o sei settimane di ascolti, mi sono ritrovato molto spesso a dire "WOW", ma non mi si sono mai rizzati i capelli sulla nuca DAVVERO. Vedete, per me la Classe T non riesce a trasmettere la stessa quantità di emozioni che i Gainclones sono in grado di dare. E questo è davvero un fattore importante per godersi qualsiasi genere di musica!
Ciò che questa recensione ha fatto, è stato di lasciarmi con il desiderio di ascoltare gli amplificatori in Classe D di costo superiore e con la convinzione che essa rappresenti il futuro dell'amplificazione Hi-fi. Mentre ciò che ho potuto ascoltare finora è molto buono, c'è sempre spazio per miglioramenti, ed io per primo sono ansioso di vedere dove arriveremo!
In conclusione, raccomando caldamente l'ascolto di uno qualsiasi degli amplificatori in Classe T, in particolare dei moduli di Autocostruire e DiyParadise. Molti audiofili impiegano anni a migliorare i loro impianti, ottenendo piccoli miglioramenti. A meno che possediate già un'amplificazione molto costosa, probabilmente troverete la Classe T un notevole miglioramento! E anche al prezzo dell'esemplare più costoso in prova qui, è davvero un miglioramento economicamente accessibile. E con il più economico che costa poco più di un CD, non c'è nessuna scusa per non provare!
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