Prodotto: amplificatore 47 Lab Gaincard e alimentatore Power Humpty.
Grazie al distributore in: US and Europa Centro-orientale
Costo: Gaincard 1.500, Power Humpty 1.800 $/Euro
Recensore: Geoff Husband
Il mondo degli ampli hi-end sta diventando un po' prevedibile. È generalmente facile catalogare un dato amplificatore. C'è "l'amplificatore muscoloso", un mostro a transistor con un'alimentazione poderosa, pesante quanto una mini e con un frontale spesso 10mm.
L'egualmente pesante classe "A", che è simile al precedente in tutto ma con potenze molto minori. Quindi c'è la brigata delle valvole, a partire dai push-pull, fino ai single ended da una dozzina di watt, con trasformatori enormi e valvole grosse come bottiglie del latte che "rischiarano l'oscurità".
Il Gaincard non è così. Come molte cose interessanti in hi-fi è il parto della mente di un uomo - Junji Kimura. È anche "corredato" dell'obbligatorio corso di filosofia di cui alcuni prodotti necessitano... È piccolo, probabilmente come due pacchetti di sigarette. Squisitamente composto da un frontale e un fondo di alluminio nero CNC. Tra questi ci sono i due estrusi d'alluminio grossi come i pacchetti di sigarette, ognuno contenente un completo monoblocco di potenza. Molti ampli affermano di essere "dual mono". Per me ciò significa che voi potete prendere l'oggetto, segarlo in due, e questo dovrebbe continuare a funzionare. Il Gaincard è così.
In realtà c'è un piccolo inganno in quanto lo stupendo alimentatore è esterno e unico per i due canali. Il "Power Humpty" (che?) è condiviso fra i due canali ma può essere raddoppiato per arrivare ad avere due veri monoblocchi. Il dato di targa è di 170VA circa, come quello di un normale integrato, ma il segreto sono la qualità del trasformatore e la regolazione.
Allora perchè realizzare il più piccolo ampli finale del pianeta? L'idea è che realizzando l'ampli il più semplice e piccolo possibile, il percorso del segnale, in particolare quello del segnale di controreazione, diventa molto, molto breve.
Il risultato sono i due "pacchetti di sigarette", ognuno contenente giusto undici componenti (L'operazionale conta come uno), inclusi l'attenuatore a 12 passi e l'interruttore del muting. Yup! Il Gaincard può essere usato senza preamplificatore - certo, non vi aspettate di impressionare i vicini con il vostro impianto...
Le dimensioni minime non aiutano l'oggetto. L'ampli e l'alimentatore sono bellissimi insieme ma, quando dico ai miei amici che il mio Audion tutto cromo e legno levigato costa 1500 sterline, la loro reazione nel sentire che il Gaincard costa sopra le 2000 è normalmente "Cosa!?"...
Non vi annoierò con cose più tecniche, Werner ha accettato di farlo in una "seconda puntata". Tutto quello che aggiungerò è che il Gaincard è dato per 25 watts per canale in classe A/B. Altri recensori hanno supposto che molti di questi siano in classe A. Personalmente la mia esperienza di amplificatori polarizzati fortemente verso la classe A è che in funzione sono molto caldi. Il Gaincard rimane molto fresco anche se lasciato costantemente acceso.
Bene, prima devo dirvi un paio di stupidaggini fatte sul Gaincard. Primo, è così leggero che dovrete fare attenzione a come collegherete i cavi altrimenti questi letteralemnete lo sospenderanno a mezz'aria, non è un problema che avreste con un Krell... Più seriamente i connettori per i cavi di potenza sono uno "scherzo". Una barretta non conduttiva corre lungo il retro, su questa sono avvitate 4 viti "phillips". Avete indovinato, dovete collegare i vostri enormi cavi di potenza proprio lì. È un vero inferno - meglio le clip più economiche! Dato che non riuscivo a far entrare abbastanza FFRR sotto le viti per fissarlo sono uscito e ho comprato alcune economiche forcelle dorate e ce le ho saldate.
Decisamente contrariato, collegai il 47 alle mie IPL S3MTL. L'ho provato direttamente collegato al CD e poi attraverso il pre Audion Silver Knight, un test che ha confermato quanto fosse neutrale questo pre per cui ho continuato ad usarlo per il resto del test. Quello che sentivo non era un suono molto distante dal mio Audion. Facilmente l'uguagliava in dettaglio e sound stage. Il bilanciamento tonale era leggermente asciutto, abbastanza differente da identificarlo dall'altra stanza. C'era poi una certa mancanza d'energia. I miei tipi di musica generalmente sono il rock classico con escursioni nel Blues e Jazz. In tutti questi l'Audions sembrava avere più punch, più potenza, quel tipo di cosa che mi tiene a sentire la musica fino a tardi...
A questo punto dovrei dire che "Pari sono" con una mia leggera preferenza per il kit dinamico. Quindi potrei seguitare con una recensione decente.
Il problema è che il piccoletto arrivava con una GRANDE reputazione. Mi furono spedite un bel po' di recensioni dal distributore dell'Europa centrale, Sead Lejlic. Venivano tutte dagli USA, e almeno due di queste paragonavano il 47 ai migliori ampli in assoluto a prescindere dal prezzo. Entrambi lo affiancavano all'AN Ongaku, un capolavoro single ended a valvole venduto per 60.000 sterline. Anche tollerando iperboli giornalistiche c'era qualcosa che non andava. Uno dei recensori è un importatore USA di ampli Audio Note e vive in contatto giornaliero con l'Ongaku quindi dovrebbe sapere quel che dice. Non sapevo cosa fare...
Bene, nessun componente ottiene una buona recensione solo "perchè così il mondo vuole", ci deve essere qualcosa. Contattai Sakura Systems il distributore USA, perchè avevo dei sospetti in primo luogo sui cavi di potenza, che potevano essere critici, particolarmente considerando le brutte connessioni. Secondariamente volevo fare qualche prova con i diffusori.
Quindi, circa due settimane dopo, arrivò del cavo Storatos che, come tutto ciò che esce dai Lab 47, era abbastanza strano. È fatto di rame molto puro, un singolo cavo da 0.4mm avvolto da una copertura plastica rigida. Ce ne vogliono due mandate per ogni diffusore - essendo il cavo unipolare. E qui devo chiedere scusa. Se il Gaincard è stato progettato con questi cavi in mente, e sicuramente così è stato, allora le connessioni sull'ampli sono perfette, schiacciando il cavo direttamente sul conduttore proveniente dall'ampli - perfetto e minimalista. Questo cavo tirò un po' su i bassi e ne migliorò realmente l'estensione, ma il tutto era ancora un po' troppo "gentile" per i miei gusti.
Le IPL sono un carico abbastanza facile, e il mio Audion era abbastanza felice di pilotarle attraverso il secondario a 8 ohm. Ma esse hanno solo 87 db di efficienza. Non fraintendetemi, il Gaincard se la cavava benissimo, gli mancava giusto la spinta massima :-) Qui un grande ringraziamento a Cabasse che mi ha lasciato le sue Sloops per un test a lungo termine. Non le uso normalmente perchè perdo il punch delle IPL quando ascolto il rock. Sono meglio delle IPL per molti aspetti, ma alla fine io sono un vecchio "rocckettaro"... una cosa che fanno in modo spettacolare è creare un forte volume sonoro con pochi watts.
Le Sloops hanno 94.5 db di efficienza, e ci sono tutti. Per metterla nella giusta prospettiva ciò significa che potreste organizzare una festa con 5 watts.
Così le collegai. Qualcosa fece "click"... Nei tre giorni seguenti, più il Gaincard si "scaldava" più migliorava. A questo punto ha cominciato a farmi accorgere che l'Audion manipolava leggermente la musica. Dove l'Audion sembrava mettere un caldo alone su ogni cosa il Gaincard sembrava lasciare tutto così com'era. Il livello di rumore era più basso. A volte rendeva l'Audion un po' sgraziato. D'altra parte il fattore "boogie" era arrivato, il ritmo sulle tracce tipo "Los Lobos" "Be Still" era ben scandito. La linea del basso era diventata velocissima. I bassi in "Ride across the River" dei Dire Strait si fermavano come se urtassero su un muro, il "salto" su "Hotel California" era diventato un abisso.
Quindi il dettaglio. Come sempre sono i pezzi vocali che ne beneficiano maggiormente. Su "Sad Old Red" dei "Simply Red" i piatti durante il pezzo brillavano e decadevano in modo naturale, quindi cambiavano carattere seguendo la musica.
L'accoppiata era molto buona, abbastanza da eguagliare l'accoppiata Audion/IPL nel mio cuore. Rimaneva il problema del bilanciamento tonale un po' asciutto, con un medio un po' in evidenza. Questo non è da imputare completamente al Gaincard, perchè è una caratteristica delle Sloops, sebbene la mia testina favorita, la recentemente ristilata AT 33e sia chiara e energica.
Qualcuno lassù deve stare dalla parte dei Lab 47 (e dalla mia) perchè nell'ultima settimana che avevo l'ampli, arrivò un pacco. Dentro c'era la lungamente promessa Dynavector XV-1 per un "long term" test. Se volete sapere quanto sia buona questa testina leggete la mia recensione, ma penso sia sufficiente dire che non ho mai ascoltato niente di meglio. È una grande testina che suona immensamente potente.
Tutto d'un colpo il sistema ha guadagnato l'equilibrio che mancava. Le voci femminili acquistavano un corpo realistico, un calore che io considero naturale. La voce di Sade su "Your love is King" era calda e viva. Il Sax aveva corpo e potenza ma si poteva sentire l'umidità della canna. Di una nota di basso non si sentiva solo la corda che vibrava, ma anche tutto il legno - e ascoltando "Take Five" ce se ne rende conto.
Ora stavo ottenendo il miglior suono mai sentito a casa mia - anche se gli mancava quel pizzico di potenza in più dell'accoppiata Audion/IPL. Il sistema sembrava estrarre il meglio da ogni disco, non c'era la "Spada di Damocle" di aspettare di "cadere" su registrazioni cattive. Prendiamo Madonna per esempio. "Ray of Light" è il mio favorito ad essere "La registrazione che sembra fatta attraverso un calzino".
È ovviamente stata mixata per quegli idioti in Ford Fiesta con i subwoofer al massimo. È tutto boom, Boom, BOom, BOOm, BOOM, bOOM, boOM, booM, boom (effetto doppler in ASCII...). Sapete di cosa parlo, un po' come quando i vostri vicini danno una festa. Con la combinazione XV-1/SME/Orbe/Silver Knight/Gaincard/Sloop diventa bello aperto e con un bel punch, veloce ed eccitante - una trasformazione enorme. Per altro verso "Like a Prayer" era più chiara e godibile, con i fini dettagli vocali bene in evidenza.
Mentre scrivo sul mio laptop sto ascoltando i Pretenders, "Get Close", e i piatti stano suonando nella stanza, sembrano dietro di me - è veramente forte! La velocità della batteria su "How Much Did You Get" è fenomenale. Scusate...torniamo alla prova...
Il giorno dopo arrivò un altro pacco. Un paio delle nuove Euroacoustic EH-140 (la recensione seguirà). Queste sono due grossi diffusori da pavimento a due vie da circa 87 dbl di efficienza. Collegando queste al Gaincard il tutto ridiventa un po' "gentile".... Gli Audion riescono nuovamente a dargli la carica necessaria proprio come avevano fatto con le IPL. Ancora, non è una questione di pura potenza, è solo che l'Audion riesce ad imprimere più dinamica.
Vi dirò la mia teoria... Io penso che il Gaincard non sia polarizzato verso la classe "A" - un qualcosa che scalda così poco non può esserlo. Però penso che qualche watt, forse uno o due sono proprio in classe "A" e questi sono fra i migliori watt che si possano trovare in commercio a prescindere dal costo. Gli altri 23 ci sono per le occasioni nelle quali la qualità assoluta non è così importante.
Un diffusore come le Cabasse raramente avrà bisogno di più di due watt, altri diffusori invece accederanno alla "riserva" più spesso. Al suo meglio il Gaincard è incredibilmente trasparente ma gli servono partner ben scelti per dare il massimo.
Questa è stata una recensione molto lunga quindi cercherò di fare il punto. All'interno di certe condizioni operative il Lab 47 Gaincard è quanto di più vicino al "filo con guadagno" ideale che io abbia mai sentito. Ma non sono tutte rose e fiori. Chiunque lo compri e lo usi con diffusori non adatti lo scoprirà. Suonerà bene, ma non al suo massimo. Quali sono i diffusori inadatti? Sospetto che, sebbene il Gaincard piloti diffusori moderatamente efficienti abbastanza facilmente, egli abbia bisogno di oggetti molto efficienti per spiegare le sue ali. Io avevo solo le Cabasse per le mani, ma accoppiate con un front end "sostanzioso" penso che siano una cosa divina.
Si potrebbe tentare con qualcosa tipo Klipsch o qualche altra buona tromba. Dovrete andare dal vostro rivenditore e farvi consigliare fidandovi di lui e delle vostre orecchie. Egli avrà, spero, più esperienza di me per consigliarvi su come estrarre il massimo dal 47, sebbene i diffusori ad alta efficienza tendano ad essere un po' leggerini sui bassi.
Per il front end, l'XV-1 è molto più costosa del Gaincard ma se vi serve qualcosa di più economico penso che la V15 o la Dynavector DV-20 vi darà l'equilibrio corretto. Il problema qui è trovare un CD player con l'equilibrio giusto, sebbene la 47 Lab ne faccia uno proprio...di dimensioni ugualmente minime...
La mia impressione? Può, apparentemente, non sembrare che il Gaincard valga quel che costa, ma fin'ora suona benissimo e io amo tenerlo. Mollarlo sarà difficile, ma in fin dei conti non mi posso permettere due ampli e gli Audion sono globalmente migliori.
Scrivendo per TNT devo avere componenti che influenzino il risultato il meno possibile e per esser giusti gli Audion sono per me una scelta migliore.
Il fatto è che il Gaincard influenzerebbe (credo) le prove dei diffusori, dando il meglio con progetti più efficienti e ad alta risoluzione. Se il mio sistema fosse fisso con la combinazione che ascolto in questo momento non riuscirei a restituire il Gaincard. Purtroppo ognuno di noi deve fare sacrifici...
È stato un piacere dare a TNT la chance di provare, per primi in Europa, il 47Laboratory Gaincard. Sono fortemente convinto che il giornalismo audio indipendente necessiti di supporto dall'industria audio.
Contrariamente a molti altri costruttori high-end, noi proviamo a non creare un'aura intorno ai prodotti 47Laboratory. Preferiamo che la gente li ascolti e ci trovi quel qualcosa che ci troviamo noi in modo da condividere la passione.
Avere il 47Laboratory Gaincard recensito da TNT era una sfida. Il Gaincard arrivava in Europa
con un eccezionale reputazione conquistata in Giappone e, in questi giorni, anche negli USA.
Non è mai un compito facile ottenere un'altra recensione positiva anche se così può sembrare.
La gente si aspetta miracoli e i criteri di giudizio diventano sempre più alti.
È normale psicologia e passare questi criteri con commenti positivi è molto ripagante.
Davvero, trovo la vostra recensione molto positiva e vi sono molto grato che abbiate
lavorato per carpire ciò che di meglio il Gaincard ha da offrire. Sono contento che l'abbiate apprezzato.
Deliberatamente dico "ciò che di meglio" dato che le doti dei prodotti 47Laboratory sono qualcosa che prendono tempo per essere capite, il tempo che i recensori normlamente non hanno. È nella natura dei recensori essere legati a tempi precisi, con cambi di configurazione frequenti, senza abbastanza tempo per i componenti per "assestarsi". I lettori spesso ignorano che i recensori audio sono gente che lavora duro :-)
Quando mi avete mandato la recensione in bozza, mi avete chiesto di essere critico. Perchè?
Non vedo ragione per criticare una recensione equa e onesta! Mi par di capire che
Werner farà una seconda prova sul Gaincard, penso di poter dire in anticipo
che sono sicuro che sarà anche questa molto onesta!
È eccitante e molto positivo avere visioni dello stesso prodotto da differenti prospettive, spesso di preferenze, gusti e priorità opposte.
Capisco le vostre idee su come il Gaincard piloti diffusori di media efficienza. Penso che molto dipenda dalle dimensioni della stanza. Alcune delle combinazioni meglio suonanti con il Gaincard le abbiamo avute con diffusori ad alta e, sorprendentemente, media efficienza.
Ancora, per i carichi difficili (molto più in termini di impedenza che non in termini di bassa efficienza), dal 5 di Aprile, c'è disponibile la più potente versione del Gaincard da 50 W, e speriamo che essa ampli la già abbastanza lunga lista di diffusori compatibili con il Gaincard, o, permettetemi di usare le vostre parole, dei diffusori con i quali il Gaincard fa "click".
Non è una sostituzione del modello da 25W ma è un'espansione
della linea di prodotti 47Laboratory.
Alla fine, voglio enfatizzare alcune cose che avete detto sulla recensione - l'importanza dell'esperienza del rivenditore audio come fattore
importante nell'aiuto al cliente nel selezionare il sistema audio che soddisfi le sue necessità e passione per la musica.
Ciò che fa un buon venditore è la sua esperienza e l'impegno. 47Laboratory, essendo ben conscio del fatto, è abbastanza selettivo, sia per i distributori che per i venditori - noi
crediamo fortemente che ogni marca con aspirazioni non-plus-ultra debba un buon trattamento ai propri clienti.
Auguro a te e a TNT tutta il meglio per il vostro futuro lavoro.
I migliori Saluti,
Sead Lejlic - Konus Audio Systems - Distributore 47Laboratory Exclusive per l'Europa Centrale e Orientale
© Copyright 2000 Geoff Husband -
http://www.tnt-audio.com
Traduzione: Giovanni Aste
Come stampare questo articolo