Prodotto: amplificatore integrato valvolare Miniwatt
Costruttore: MiniWatt
- Hong Kong
Costo: 229 $ (+costo di spedizione 40 $).
Recensore: Nick Whetstone - TNT UK
Pubblicato: Ottobre 2009
Traduttore: Roberto D'Agosta
Siamo onesti, tutti noi traiamo le nostre prime conclusioni basandoci solo sull'apparenza!
Guardiamo qualcosa (o qualcuno) e ci formiamo un'opinione prima di aver
avuto il tempo di pensarci. Forse per questo motivo quando il nostro stimato
editore ci ha mandato un'email per chiederci di recensire un amplificatore
a valvole in miniatura assomigliante molto a un giocattolo nessuno di noi
recensori ha risposto. Alcune settimane dopo stavo ripulendo la mia casella di
posta elettronica e ho pensato che qualcuno avrebbe dovuto rispondere all'offerta
del costruttore di mandarci un esemplare da recensire e quindi ho deciso di farlo.
Mentre abbiamo oramai assorbito il fatto che sia possibile ottenere un suono eccellente
da piccole scatoline a stato solido come il T-amp o simili, è ancora troppo difficile credere
che infilare un amplificatore valvolare dentro un contenitore così piccola vada
oltre il puro esercizio di stile, da mettere sulla scrivania per impressionare
i nostri amici. Avendo preso contatto con il fornitore, il quale mi ha comunicato che
mi avrebbe mandato un MiniWatt in versione blu, ho poi dimenticato il tutto e sono
tornato a recensire quello che consideravo hi-fi "serio".
Appena qualche giorno dopo il postino mi ha lasciato una piccola scatolina bianca.
Non mi aspettavo che il MiniWatt arrivasse da Honk Kong così rapidamente!
Aprire una scatolina così piccola e tirarne fuori un amplificatore
valvolare perfettamente funzionante è decisamente un'esperienza nuova.
Vorrei aggiungere che la qualità dell'impacchettamento
è eccellente, le valvole sono preinstallate ed il cavo d'alimentazione è incluso. Come
amplificatore è affascinante: qualcosa da osservare da tutti gli angoli e facile
da maneggiare tenendolo semplicemente nel palmo della vostra mano! Risulta pesante
per le sue dimensioni, ed è ovviamente costruito per sopportare una maneggiamento
un po' rude, anche se spero che nessuno voglia trattare rudemente un amplificatore
valvolare. Essenzialmente riceverete tutto quello che si vede nella fotografia:
c'è un set di prese RCA d'ingresso, un paio di prese per i cavi dei diffusori,
una manopola per il volume, e una presa con interruttore sul posteriore. L'ampli siede su quattro cupoline cromate di metallo. La rifinitura è in vernice metallizzata
(almeno la versione blu lo è) e la qualità costruttiva appare buona. Ah, quasi
dimenticavo che è disponibile in una gamma di sei colori diversi.
Il MiniWatt usa un paio di 6J1 di produzione militare accoppiate a un paio di 6P1 in un circuito "Ultra Lineare" che assumo significhi che l'amplificatore opera in classe A-B. Con un'uscita massima intorno ai 2,5 W per canale e un guadagno di 18 dB, il MiniWatt non potrà mai suonare molto forte se non con i diffusori più sensibili. Potreste aumentare un po' di guadagno con un preamplificatore attivo, ma non potete giocare molto con quella potenza d'uscita anche se effettivamente non è così ridotta come le specifiche fanno pensare. L'impedenza consigliata è di 8 Ohm quindi mi sembra sensato rimanere in questa tipologia di diffusori, senza tentare altri esperimenti con impedenze più basse.
Ho un preamplificatore valvolare che mi sono autocostruito e che ha l'alimentatore in una scatola separata e anche solo quella scatola è circa 8 volte più grande del MiniWatt. Come hanno fatto a infilare tutto quelle che serve a un amplificatore valvolare in una scatola così piccola? Beh, il primo passo è stato di usare un alimentatore "switch" molto più piccolo di uno convenzionale: in realtà sono stati sviluppati alcuni progetti originali forse proprio per riuscire a ridurre di dimensioni. Chiunque abbia infilato il naso dentro un amplificatore valvolare sa che a parte l'alimentatore ci sono pochi altri componenti, il che, se scelti oculatamente per dimensioni e qualità musicali, rende possibile costruire un amplificatore valvolare in una scatola di 13 x 10 x 3 cm, che è di fatto più piccola di tre custodie per CD messe una sull'altra. Certo, i componenti più grossi cioè i trasformatori d'uscita, le valvole e il controllo del volume sono tutti esterni. Un altro vantaggio della scelta di un alimentatore "switching" è che non crolla sotto carico per cui, almeno in teoria, dovrebbe migliorare il controllo del basso di questo amplificatore.
Avendo tra le mani il MiniWatt non posso aspettare di sentire come suona: ci siamo quindi diretti verso il mio secondo sistema in una stanza di circa 3,5 metri quadrati. Questo sistema si compone di una Logitech SB3 modificata, un DAC Monica3, il MiniWatt e un paio di Mordaunt Short Pageant II a 8 Ohm modificate con un'efficienza di circa 93 dB. Senza musica il MiniWatt è assolutamente silenzioso così come il controllo del volume quando lo ruotate. Quando la musica è iniziata a fluire la prima parola che mi è venuta in mente è stata "chiarezza": era spietatamente rivelatore e trasparente. In quella stanza così piccola risulta anche sufficientemente potente e non c'era carenza di bassi dalle Pageant. La gamma alta è molto buona, migliore (più chiara) del Yarland FV-34C che stavo recensendo in quel momento. In realtà, nel sistema "giusto" il MiniWatt rende chiaro immediatamente che si tratta di un componente di hi-fi "serio"! Quella sua trasparenza potrebbe farlo apparire leggero e scarso, particolarmente su alcune registrazioni.
Questa combinazione suona bene, ma ho pensato di aggiungere un pochino di guadagno inserendo il pre attivo Audiodigit Tube-Pre. Questo ha aggiunto potenza al basso che suona anche più profondo, al di là della risposta dichiarata tra i 30 Hz e i 20 kHz. Il suono ne risulta più pieno e quella scarsità sentita in alcune tracce sparisce; la velocità che già era buona ora migliora, ed è risultata molto in evidenza in un assolo di batteria in cui potevo letteralmente sentire la velocità delle bacchette che colpivano le pelli: la parola che è finita tra le mie note è stata "elettrizzante". Ovviamente "velocità" porta anche emozione, eccitazione e divertimento. Mentre il MiniWatt può competere con i vari piccoli ampli in Classe D per chiarezza e trasparenza, c'è un peso molto maggiore con il MiniWatt e una maggiore profondità dei toni. Quei 2,5 W per canale sono sorprendenti e, insieme al pre, mi hanno fatto sorridere mentre ascoltavo quello che usciva dai diffusori.
Vorrei anche aggiungere che la performance del MiniWatt è migliorata molto quando l'ho messo sul treppiedi VertexAQ che lo accoppia con la piattaforma di granito. Ho anche accoppiato alcune masse a tutte le quatto valvole: con quel peso ridicolo il MiniWatt non può che trarre beneficio da questo tipo di misure. Se avessi una critica, sarebbe indirizzata a quei quattro piedini di metallo che non fanno molto per accoppiarlo alla massa che dovrebbe assorbire le vibrazioni che l'amplificatore produce. In questa configurazione il MiniWatt passa tutti i miei test! Magnificamente musicale e comunicativo, trasparente, dettagliato, basso controllato e alte frequenze trasparenti; gran senso del tempo, grande palcoscenico e eccellente riproduzione dell'immagine.
Ho cominciato questa recensione con l'idea che il MiniWatt potesse entrare solo nel mio secondo sistema ma è così convincente che ho dovuto provarlo nel mio sistema principale costituito da una SB3 modificata, un DAC Havana e una coppia di diffusori open-baffle Hawthorne Duet. Il MiniWatt alimenterà gli altoparlanti coassiali che hanno un'efficienza intorno ai 95 db, mentre un amplificatore a stato solido darà potenza ai woofer tagliati oltre i 60 Hz. La stanza, che è composta da due stanza unite da un'apertura larga circa 1,2 m, è di circa 25 metri quadrati.
Potrebbe sembrare ovvio ma il MiniWatt suona in questo sistema in maniera differente. Il suono è piu rilassato rimanendo eccitante ma semplicemente con toni un pochino più pacati; il palcoscenico appare largo e particolarmente profondo. Non penso che suoni cosi "veloce" come con le Pageant (ma erano i diffusori, la stanza, o entrambi?) ma il senso del tempo è molto in evidenza. Il tono musicale è ricco e rende il suono di tutti gli strumenti molto bello, con le voci molto accurate e su alcune registrazioni molto intime. La trasparenza ancora prominente con tutti i dettagli estratti correttamente dalle registrazioni migliori: basti dire che mi ha tenuto incollato alla sedia per una lunga sessione d'ascolto in pura estasi per quello che stavo ascoltando. Complessivamente un'altra performance molto buona anche se c'è il limite della potenza in una stanza più grande. Per me di certo il volume raggiunto era sufficiente ma siamo lontani dal livello "è festa!".
Il passo successivo è quindi di aggiungere l'Audiodigit tra il MiniWatt e l'Havana: questo ovviamente incrementa il guadagno e aggiunge un po' di peso alla presentazione complessiva, al punto da spingermi a dire che usando il MiniWatt in una stanza sufficientemente grande, l'aggiunta di un preamplificatore attivo è quasi obbligatoria per l'ascolto ottimale a livelli di pressione sonora maggiori. Ovviamente il tutto dipende fortemente dalla stanza, dai diffusori e dall'arredamento! Di certo c'è una certa riduzione della qualità sonora dovuta all'aggiunta di un'altra elettronica ma direi che la piccola perdita in trasparenza è compensata ampiamente dal peso aggiuntivo oltre che dalla potenza raggiunta.
Mettendo tutto insieme, la quallità sonora è eccellente e potrebbe, chi lo sa?, probabilmente essere anche migliore se non ci fossero le ovvie scelte progettuali limitanti. Ma perché tentare di infilare un amplificatore valvolare in uno spazio così piccolo? Forse raggiungere questo livello di prestazioni è stata una sfida progettuale come una sfida rimane scalare il monte Everest. Questo ci porta anche alla terza sorpresa del MiniWatt, il prezzo. Per 229 $ è assolutamente un affare considerando il suono che riesce a produrre. Certo dovrete trovare un paio di diffusori che gli rendano onore, ma al giorno d'oggi diffusori efficienti non implica necessariamente diffusori costosi. Inoltre direi che per ottenere il massimo dovete considerare di mettere nella catena audio un preamplificatore attivo e questo ovviamente riduce il vantaggio dato dalle dimensioni ristrette del MiniWatt. Tutto al solito si basa su quanto cerchiate dal vostro sistema in termini di prestazioni musicali, ma di certo il MiniWatt merita un sistema serio e non di essere visto come un amplificatore economico. Se non avete mai avuto modo di ascoltare delle valvole e volete capire l'origine di tante discussioni allora comprate un MiniWatt e scopritelo!
Aspetti negativi? Non ce ne sono molti quando qualcosa suona così bene, ma il MiniWatt tende a scaldarsi parecchio, con quelle grosse valvole che diventano troppo calde da toccare. Anche la scatola diventa calda e data la mia esperienza di autocostruzione mi preoccuperei un pochino della durata dei componenti interni. Ho però parlato con gli ingegneri della MiniWatt riguardo a questo punto e mi hanno assicurato che la scatola è stata progettata per scaldarsi e anzi proprio per dissipare il calore. In questo modo tutti i componenti elettronici lavorano ben all'interno dell'intervallo di temperature consigliate e test prolungati sotto sforzo non hanno evidenziato problemi.
Sono stato tentato di cominciare questa recensione dicendo che il MiniWatt sta agli amplificatori valvolari come il T-Amp sta a quelli a stato solido. Ma in fondo questo sarebbe stato sottostimare, grossolanamente, le qualità musicali del MiniWatt. Ovviamente c'è una certa differenza di prezzo e qualcosa mi dice che non vedremo lo stesso assalto per comprare un MiniWatt come ci fu per il T-Amp, eppure, appena la voce si spargerà, sono certo che il MiniWatt diventerà uno di quegli oggetti di mito che popolano il mondo dell'hi-fi. Se siete interessati a comprarne uno, credetemi non è un oggetto da lasciare sulla scrivania! Se siete pronti a cercare un paio di diffusori giusti, i 2,5 W per canale non rappresentano un grosso ostacolo. Sarebbe bello avere un diffusore commerciale sviluppato per accoppiarsi con il MiniWatt, altrimenti cercare qualcosa che costi lo stesso ordine di grandezza del MiniWatt e che sia sufficientemente buono richiede quasi sicuramente un'esplorazione del mercato dell'usato. Data la prestazione con i Pageant II però non mi aspetto che sia una missione troppo difficile. Un'alternativa potrebbe essere un progetto con un singolo altoparlante come se ne vedono molti in giro. Se non sapete costruirvelo da soli, non dovrebbe essere difficile trovare un falegname che possa farlo per voi. D'altro canto se preferite prendere un paio di costosi diffusori, non sarò di certo io ad accusarvi di spendere i vostri soldi invano!
La morale? Controllate la vostra casella di posta elettronica e non basatevi sulle apparenze!
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