Prodotto: ampli integrato Rotel 920 AX
Produttore: Rotel - Giappone
Prezzo: 495.000 L. (250 Euro) (listino 97)
Recensore: Lucio Cadeddu
Recensito: Maggio 1996
L'RA 920 AX è il baby di casa Rotel, l'amplificatore più economico e
meno potente di tutta la dinastia del costruttore anglo-giapponese.
La potenza dichiarata è infatti di 20 watts per canale per un prezzo centrato
intorno alle 400.000 lire.
Privo di fronzoli possiede l'uscita cuffia ed
i controlli di tono come uniche caratteristiche non-minimaliste. Tre ingressi
più tape oltre al phono MM.
Il livello dii costruzione è buono e si nota una certa economia di scala
nell'utilizzo della stessa scheda madre per diversi modelli. Tutto è davvvero volto
alla minimizzazione dei costi a vantaggio della qualità dove serve.
Ne è prova il peso di oltre 5 chili per un ampli di soli 20 watts.
All'ascolto il piccolino ha rivelato alcuni aspetti decisamente interessanti
e impensabili date le caratteristiche dichiarate ed il prezzo.
Cominciamo con la timbrica: il registro basso è buono ma
manca il vero basso profondo. Diciamo che ha un buon punch che lascia
piacevolmente sorpresi, in particolare la cassa della batteria viene riprodotta
con un discreto peso sebbene il basso elettrico manchi del giusto corpo per
potersi esprimere al meglio. Detto in altre parole manca l'articolazione del
basso profondo.
La gamma media resta un tantino indietro rispetto al
medio basso mentre le alte si mantengono piuttosto dolci e mai particolarmente
in evidenza.
Ciò è particolarmente evidente nella riproduzione delle chitarre
acustiche dove il pizzicato è meno convincente del solito e la presenza dello
strumento leggermente sfumata.
Idem dicasi per le voci, pulite e prive di particolari asprezze ma mai
molto presenti.
Questo particolare equilibrio timbrico si ripercuote sull'interpretazione che l'ampli
fornisce della musica moderna: base ritmica abbastanza in evidenza, purchè
il messaggio musicale non sia complesso da riprodurre (molti strumenti e/o forti
escursioni dinamiche), buon punch e ascolto sempre godibilissimo.
La dinamica è buona, trattandosi di un 20 watts direi sorprendente, ma
dove il 930 si eleva al di sopra della concorrenza strettamente consumer è
la velocità, davvero notevole e degna di ampli molto più costosi.
Il dettaglio ed il microcontrasto non sono dei migliori, diciamo che il
nostro preferisce dare una visione d'insieme della musica, con una riproduzione
compatta e ritmicamente coinvolgente, magari tralasciando di arricchire
l'estremo alto con quei piccoli particolari che rendono più vera e
presente la rappresentazione musicale.
L'immagine rispetta questa caratteristica peculiare dell'ampli ovvero tutta
la scena viene riproposta in modo compatto e priva di grandi estensioni
nelle tre dimensioni.
In altre parole posso dire che tutto viene riprodotto dal 930 in scala
ridotta, dagli strumenti alle voci alla scena, ma ciò non toglie
assolutamente valore all'amplificatore che sotto l'aspetto della
velocità, del senso ritmico e della gamma bassa
è in grado di rivaleggiare ad armi pari con concorrenti ben più costosi
di lui. Il suo diretto concorrente vive, manco a dirlo, in casa NAD e si tratta
del modello 310, un 20 watts di pari prezzo ma privo
dell'ingresso phono.
Confrontando il 920 a memoria (per il valore che ciò può avere) con il suo progenitore RA 820 BX, del quale sono stato felice possessore per diversi anni, direi che l'impronta timbrica dei nuovi Rotel è leggermente cambiata negli anni: il suono asciutto e cristallino dell'820 BX ha lasciato il posto a tonalità più scure e fruibili anche da parte di un pubblico più ampio. Questo, unito al fattore qualità-prezzo decisamente alto, ne fanno un acquisto consigliabile anche al non-audiofilo che voglia un prodotto ben suonante, ben costruito, volendo anche elegante (alto WAF), di facile ed immediata fruibilità e con alcune caratteristiche che richiamano amplificatori di ben altra potenza e blasone.
Uno starting point consigliabilissimo e da ascoltare con calma prima di buttarsi sui soliti giapponesi privi di personalità.
I consigli per l'utilizzo sono più o meno i soliti: occhio alla scelta dei
cavi che dovranno essere aperti e puliti sul medio alto ed occhio anche al
posizionamento, non tanto perchè l'ampli scalda molto (anzi), quanto
perchè il coperchio in lamiera, essendo molto sottile, ha una buona
tendenza a vibrare e già le sole vibrazioni del trasformatore sono
nettamente avvertibili poggiando la mano sopra l'apparecchio. Per evitare
possibili microfonicità dell'ingresso phono che davvero non le merita,
evitate di posizionare l'ampli troppo vicino alle casse.
Il pre-riscaldamento è necessario come ogni buon apparecchio hifi ma anche
da freddo il Rotel mostra già le sue caratteristiche principali.
I controlli di tono, pur presenti, hanno un intervento piuttoso limitato ed
è comunque buona norma lasciarli incollati permanentemente in posizione
centrale.
I diffusori coi quali verrà presumibilmente abbinato saranno dei bookshelf
di piccolo litraggio la cui gamma alta, spesso esuberante, potrà trarre
profitto dall'abbinamento col 920. Pur di non scegliere diffusori dall'efficienza
molto bassa (diciamo sotto gli 85 dB) la potenza e la capacità di
pilotaggio del 920 saranno sufficienti per un buon ascolto domestico.
Copyright © 1996 Lucio Cadeddu - http://www.tnt-audio.com