Prodotto: Garageaudio 'Stevie' - amplificatore a circuito integrato con sezione pre valvolare
Produttore: Garageaudio - Italia
Prezzo: 900 €
Recensito da Nick Whetstone - TNT UK
Pubblicato: Maggio,
2007
Traduzione: Gianfranco Viola
Il tempo vola. Sette anni son passati da quando 47 Labs presentò al pubblico dell'alta fedeltà il suo amplificatore Gaincard, precursore di un'ondata di amplificatori basati su circuito integrato destinata a travolgere tanto la comunità degli autocostruttori quanto il mercato dei prodotti finiti. Malgrado l'arrivo dei quasi altrettanto semplici chip in classe T, l'interesse suscitato dai circuiti integrati ad architettura analogica non mostra segni di cedimento, come dimostra l'approdo sul mercato di questo 'Stevie', dell'italiana Garageaudio.
Da sei anni in qua abbiamo assistito a molte variazioni sul tema, inclusa quella molto popolare dell'abbinamento con uno stadio di preamplificazione. Seguendo lo schema proposto da Joe Rasmussen di JLTi (la recensione della versione commerciale assemblata la trovate qui), in molti, compreso il sottoscritto, si sono cimentati nella realizzazione di amplificatori basati su un chip-amp ed uno stadio pre valvolare, alla ricerca di configurazioni in grado di ottimizzare il risultato finale. Seguendo il filo di questa ricerca, siamo arrivati fino allo 'Stevie'.
Con una potenza dichiarata di 30 W per canale, lo 'Stevie' annovera una valvola E88CC e una varietà di componenti di livello audiofilo, tra cui un potenziometro Alps blu per la regolazione del volume. Vi sono tre ingressi di segnale selezionabili attraverso un commutatore a manopola posto sul frontale, accanto al controllo del volume. Sempre nel frontale è ricavato un 'oblò' che rivela la visione della valvola immersa in uno sfondo di luce azzurrina. "Tutto già visto" direte voi. Beh, aspettate di guardare cosa c'é sotto la pelle, o meglio sotto al legno, perché stiamo parlando di un prodotto hi-fi di tutto rispetto. Certo all'aspetto bisogna farci l'abitudine, anche se, a onor del vero, dal vivo è meglio che in foto. Comunque, a costo di compromettere ogni mia credibilità, vorrei premettere che, secondo il mio gusto, i miei amplificatori suonano meglio in contenitori di legno che in contenitori metallici. Che volete che vi dica, sarà una suggestione psico-acustica, ma la musica sembra più naturale. Per questo motivo a Garageaudio vanno tutte le mie lodi per aver scelto un alloggiamento in legno, anche se non saprei dire quanti possibili clienti condivideranno questa affermazione. E' probabile, a questo proposito, che le reazioni saranno contrastanti e inconciliabili. Intendo dire che, malgrado le finiture in legno non siano infrequenti nel mondo dell'hi-fi, la consuetudine è tutta per essenze dai toni naturali. L'impregnazione colorata è invece una questione di gusto e, sebbene fino a qualche anno fa costituisse una finitura di grido per credenze e cassettiere, temo che sarà difficile da accostare a molti arredamenti odierni. Tanto si doveva per l'aspetto estetico. Adesso passiamo alla recensione.
L'amplificatore è arrivato dritto dritto dall'Italia imballato in modo impeccabile e perfettamente integro. Ho attaccato la spina, l'ho acceso e per prima cosa o misurato il valore di uscita in continua: 19mV e 86 mV rispettivamente sui due canali. Si tratta di valori tipici per l'LM3875, che non causano problemi di sorta.
L'accensione dello 'Stevie' è gradevolmente silenziosa, al contrario dello spegnimento che fa un botto notevole. Vi consiglio di abbassare il volume prima di effettuare questa operazione.
Sono rimasto colpito molto favorevolmente dal suono di questo amplificatore, in particolare nella parte inferiore dello spettro delle frequenze. Il basso è probabilmente il migliore che abbia mai sentito da un ampli a circuito integrato (senza dubbio il migliore generato da un LM3875), molto controllato, potente e profondo. Devo ammettere che questo risultato di Garageaudio mi ha sorpreso non poco.
I toni medi e alti sono chiari, dettagliati e armoniosi, come ci
si aspetta da un LM3875 sfruttato a dovere.
Il palcoscenico è ampio, con una buona profondità e una chiara definizione dell'immagine sonora.
Il timbro generale di questo amplificatore è leggermente più ombroso rispetto agli altri LM3875 che ho ascoltato.
Questa caratteristica è risultata particolarmente evidente con un CD di Al Stewart,
dove la voce e soprattutto la chitarra suonavano un po' strane: più profonde e meno brillanti rispetto
a quanto sono abituato.
Il mio giudizio complessivo sullo 'Stevie' è molto buono, a livello dei migliori ampli a circuito integrato, con menzione speciale per la resa delle basse frequenze. Riguardo al prezzo di 900 € invece sono un po' perplesso. So molto bene che i costi connessi alla costruzione e commercializzazione di un simile manufatto, anche contenendo i profitti al minimo, sono molto elevati. D'altra parte il mercato dell'hi-fi è molto competitivo, soprattutto da quando è arrivata dalla Cina un'invasione di oggetti hi-fi a prezzi stracciati. Io sono un sostenitore dei chip-amp e continuo ad usarli nel mio sistema principale; i miei però sono autocostruiti e rappresentano comunque un affare nel rapporto costi/benefici. Invece a 900 € lo 'Stevie' deve fronteggiare una concorrenza molto fitta. Non sto dicendo che la sua qualità sonora non vale quella cifra: ci saranno senz'altro amplificatori che suonano peggio e sono venduti a prezzi più elevati. Però è innegabile che il look 'artigianale' potrebbe non aiutare i potenziali acquirenti a percepirne tutta la qualità. Comunque, se cercate un amplificatore fatto a mano, nello 'Stevie' è stata profusa una enorme quantità di lavoro, perfino nei dettagli come l'incisione della targhetta. E comunque vi ritroverete in possesso di un pezzo unico, in quanto non ce ne saranno mai due identici.
In sintesi, se cercate il 'suono Gainclone', questa è la sua espressione ai massimi livelli. Se vi piace anche l'aspetto, allora dovete proprio ascoltarlo.
Vorrei ringraziare Nick Whetstone, Lucio Cadeddu e tutto il personale di
TNT-Audio.
Presso queste persone ho trovato un'atmosfera onesta, obiettiva e cordiale.
Le opinioni espresse nella recensione mi trovano del tutto in accordo e sono felice che sia stato
evidenziato il carattere sonoro del nostro prodotto, unitamente ad un'opinione equilibrata
sull'estetica e la finitura.
Il nostro amplificatore ha ricevuto una recensione leale, né troppo cattiva né troppo buona, a differenza
di quanto accade (troppo spesso) nelle riviste specializzate, dove i proclami al miracolo
sono all'ordine del giorno. I nostri amplificatori sono stati valutati ed esaminati con cura, col cuore oltre che con
le orecchie e il cervello, così come dovrebbe essere sempre.
Grazie,
Andrea Poretti, GarageAudio
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