[ Home | Redazione | HiFi Shows | FAQ | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]

Aliante Nova

Evoluzione della specie

[English version]

Prodotto: Aliante Nova - diffusore da pavimento, con tweeter isodinamico
Costruttore: Aliante - Italia
Prezzo approx.: 1290 € (laccato nero) - 1350 € (rosewood)
Recensore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Recensito: Settembre, 2011

[Aliante Nova]

Premessa

È da diversi anni - otto, per la precisione - che un prodotto Aliante non veniva recensito su queste pagine. L'ultima recensione in ordine di tempo risale alla prova della versione riveduta e corretta delle CNM Tower, nel Dicembre del 2003 (!!!). L'Azienda italiana ha continuato nella sua saggia politica dei piccoli passi migliorando pian piano i prodotti in catalogo e proponendo nuovi modelli col contagocce, un approccio che mi sento di condividere, perché non credo sia necessario riempire i listini di nuovi prodotti ogni anno, quando la novità è praticamente solo di facciata e non di sostanza.
Le Nova che sono oggetto di questo articolo rappresentano una naturale evoluzione del modello CNM Tower, del quale conservano alcune caratteristiche di base ma dal quale si differenziano per alcuni importanti aspetti, compreso il target di mercato che è stato riposizionato leggermente più in alto. Con un listino vicino ai 1300 € si pongono in una fascia di mercato superiore rispetto alle sorelle minori CNM Tower, che costano 900 € la coppia.

Caratteristiche tecniche e costruttive

I Nova sono degli snelli diffusori a torre, a due vie con doppio woofer (uno posizionato verso l'alto sulla faccia superiore del mobile) e tweeter isodinamico. Il cabinet ha una forma inusuale, con le pareti non parallele per scongiurare l'insorgenza di risonanze e onde stazionarie. Sono disponibili dei piedi da fissare alla base del diffusore, al costo di 120 € la coppia. Lo sbocco del reflex è sul pannello frontale e ciò rende un po' più semplice il posizionamento in ambiente, anche se tutti i diffusori amano non essere posti a ridosso della parete posteriore, indipendentemente dalla posizione del condotto.
Rispetto alle progenitrici CNM Tower ci sono importanti differenze, le più evidenti sono il nuovo tweeter isodinamico (qualcuno potrebbe impropriamente chiamarlo a nastro) e la costruzione del mobile, più attenta alla ricerca della rigidità strutturale e alla lotta contro le onde stazionarie. Anche i midwoofer, negli anni, hanno subito piccoli miglioramenti funzionali con l'adozione di una nuova membrana dal profilo leggermente diverso. Diverso è, ovviamente, il filtro crossover, per adattarsi al nuovo tweeter mentre è sparito l'onnipresente biwiring, ora disponibile solo come opzionale (a un sovrapprezzo di 60 €). La posizione dei bei morsetti d'ingresso è molto prossima al pavimento (circa 10 cm), come nelle CNM, consentendo di non far penzolare i cavi dalle casse.
La finitura del mobile è decisamente più raffinata e curata che sulle CNM, e non nasconde l'ambizione di queste Nova di posizionarsi in un segmento superiore del mercato. Le CNM erano eleganti, ma queste Nova sono tutt'altra cosa, da vedere e da maneggiare.
Alla Aliante preferiscono non divulgare dati tecnici mirabolanti e, per quanto riguarda la risposta in gamma bassa, si limitano a garantire i 45 Hz in un ambiente di medie dimensioni. Il resto dei dati lo trovate nella tabella sottostante. Si tratta dunque di un diffusore abbastanza facile da pilotare e dotato di ottima sensibilità, questo significa che anche piccoli amplificatori possono essere utilizzati senza troppi patemi d'animo.

Caratteristiche tecniche dichiarate

Ho ascoltato questi Nova anche a confronto con un'altra torre da pavimento che avevo in prova (le Cabasse Jersey) con l'idea di scrivere un articolo unico. La bontà e la specificità dei due progetti mi ha spinto a scrivere due articoli separati, relegando il confronto diretto a questa seconda puntata, in un paragrafo a parte.

Evoluzione della specie

Costando sensibilmente di più delle CNM Tower le aspettative su queste torri Nova erano, ovviamente, abbastanza elevate. Non pretendevo uno stravolgimento totale ma un sensibile passo in avanti sì. Le mie aspettative non sono certo andate deluse e, pur con tutte le cautele necessarie quando si effettua un confronto a distanza di così tanto tempo (lo ricordo, era il dicembre 2003), queste Nova mi sembrano ben altra cosa rispetto alla progenitrici CNM. Quello che cambia radicalmente è la qualità della gamma medio-alta, ora decisamente di un livello superiore, più raffinata, pulita, dettagliata e piacevole. Il merito è tutto del nuovo tweeter isodinamico in mylar che sfodera una performance davvero molto, molto convincente.
L'equilibrio timbrico non si discosta da quello solito cui le creazioni dell'Ing. Prato ci hanno abituato: un cocktail ben riuscito di apertura e dolcezza, di attenzione al dettaglio senza sconfinare mai nella fatica d'ascolto. La gamma audio mostra sempre una coerenza esemplare e risulta difficile, se non impossibile, distinguere la zona dove si incrociano gli altoparlanti, dove inizia il lavoro di uno e termina quello dell'altro. Il midwoofer posizionato sul top del diffusore risulta poi acusticamente invisibile. Il nuovo tweeter si lega molto bene ai midwoofer già visti sulle CNM, evidentemente non solo il filtro crossover è stato realizzato con estrema perizia ma anche lo stesso nuovo driver è stato scelto con grande attenzione.

Sulle voci, un ambito nel quale la produzione Aliante ha sempre regalato grandi performance, si ritrovano una pulizia esemplare e una straordinaria capacità di rendere comprensibili i testi (in inglese) anche quando a cantarli sono delle voci particolari. Ad esempio, mi son sorpreso a seguire con facilità il testo di So lonely dei Police, testo reso non esattamente semplicissimo dall'impostazione vocale dello Sting dei primi anni.
Non ho notato particolari e fastidiose sottolineature delle sibilanti, la tendenza generale è quella di un generale addolcimento delle voci, pur restando nell'ambito di una grande chiarezza e senso di presenza fisica.
Un fenomeno analogo l'ho rilevato sulle chitarre e sugli strumenti a corda in generale: grande realismo e ottima ricchezza armonica, buona presenza e vivacità quando richieste. Solo sulle chitarre elettriche più cattive ho annotato una certa tendenza all'educato che talvolta può risultare eccessiva.
La gamma bassa regala una prestazione molto buona, considerando il piccolo volume di carico a disposizione e le dimensioni dei midwoofer. Articolazione e potenza non mancano di certo, quando richieste, ma impossibile (dico: fisicamente impossibile) ottenere tanta energia anche nelle prime ottave. Infatti, la gamma bassa di queste Nova si lascia apprezzare più per l'impatto che per l'estensione. Di tanto in tanto ho notato qualche segno di sbavatura e di rigonfiamento, peccati veniali all'interno di una prestazione globalmente molto buona.
Certo, se si richiede l'impossibile qualche segno di cedimento c'è: il basso iniziale di Angel dei Massive Attack mette in crisi i piccoli woofer, che tendono a impastare un po'. Tuttavia, questi segni di difficoltà non sembrano inficiare troppo la performance in altre zone dello spettro audio. Non ho osservato rumori particolari dovuti alla turbolenza dell'aria che esce dal reflex.
Dicevo che, appunto, le prestazioni migliori in gamma bassa si ottengono da un punto di vista prettamente percussivo e questo comportamento viene confermato in generale un po' con tutte le percussioni: sufficentemente veloce il rullante, un po' piccola la cassa della batteria, bellissimi i piatti e tutti gli strumenti a percussione che agiscono principalmente in gamma medio-alta: il gioco ritmico del treno che passa e accompagna tutto il brano Last train home di Pat Metheny è davvero bellissimo: preciso, rapido, pulito e con tutti i suoni perfettamente distinti. Non c'è dubbio che il nuovo tweeter ci metta molto del suo in questo frangente.
E, sempre grazie a esso, il livello di risoluzione dei piccoli particolari e la capacità introspettiva all'interno del messaggio musicale si attestano su livelli sconosciuti alle precedenti CNM. Qui, davvero, siamo in un'altra categoria.

Dinamica

La performance energetica è buona e limitata soltanto dai midwoofer che, per ragioni fisiche, vanno in crisi quando sollecitati oltre ogni ragionevolezza. Brani molto ricchi di basse frequenze profonde, suonati ad alto volume, diventano facilmente un percorso a ostacoli: così, mentre in gamma medio-alta si sale di livello senza grandi traumi, in basso occorre un po' di cautela. Tutto ciò, ovviamente, accade soltanto con certi programmi musicali killer e a volumi superiori ai 100 dB, una condizione difficilmente raggiungibile in normali ascolti condominiali.
In generale, la sensazione che resta è che questo diffusore tenda a non sottolineare i salti dinamici: suona vivace, ma non irruento, allegro ma non sguaiato. Quasi compassato.
A livello di microdinamica, grazie all'ottimo tweeter, le cose vanno molto meglio: ogni piccolo particolare viene scoperto e portato alla luce, senza che ciò si trasformi in un iperrrealismo fine a sè stesso (e troppo audiophile). In altre parole, anche in quest'ambito, le Nova non cercano di stupire, piuttosto si limitano a far molto bene il loro dovere (far ascoltare Musica per tante ore senza fatica alcuna).

Immagine e soundstage

Che da Aliante ci si aspetti una performance fuori dall'ordinario in questi ambiti è cosa ben nota: da sempre i progetti dell'Ing. Prato riescono - anche a bassi livelli di costo - a proporre un'immagine tridimensionale ampia, credibile e svincolata dai diffusori. Le Nova non fanno eccezione e regalano un palcoscenico molto ampio che si estende senza buchi da un diffusore all'altro, anche quando questi sono posti a una distanza reciproca molto grande. La profondità, allo stesso modo, è ottima e così pure la scansione dei diversi piani sonori, dietro ai diffusori e davanti a essi.
L'altezza della scena è apprezzabile (merito del midwoofer superiore?) ma quel che più colpisce e conquista è la sensazione di suono svincolato dai cabinet dei diffusori. Mai ho avuto la percezione che il suono provenisse direttamente dagli altoparlanti, un performance ben al di là di ciò che è lecito attendersi per questa tipologia di diffusore in questa fascia di prezzo. Ovviamente, riferisco di una performance così convincente quando il posizionamento è curato e meticoloso: non lamentatevi se non otterrete la stessa magia posizionando i diffusori come capita, addossati al muro e ai lati di una parete attrezzata. Mi riferisco, invece, a un posizionamento libero senza ostacoli tra i diffusori e tra questi e il punto d'ascolto, come sempre si dovrebbe fare.

Qualche consiglio

Si tratta di diffusori molto facili da posizionare, si riesce a ottenere una buona immagine tridimensionale anche senza grandi sforzi. Oltre alle raccomandazioni del paragrafo precedente, terrei lontane le pareti circostanti per essere sicuro di riuscire a raggiungere le migliori prestazioni. Equilibrio della gamma bassa e profondità della scena sono i due parametri da valutare per trovare il miglior compromesso.
Ho notato, nel mio ambiente (ma ogni situazione fa storia a sè) un piccolo beneficio nell'angolare i diffusori verso il punto d'ascolto. Raccomandate almeno 30 ore di rodaggio prima di poter esprimere giudizi.
Dal punto di vista dell'abbinamento con l'amplificatore, visto il carico facile e la buona sensibilità, non ci saranno problemi neppure con piccoli amplificatori di bassa potenza. Eviterei elettroniche troppo dolci e tranquille, per non esaltare il carattere dei diffusori. Mi sento di sconsigliare amplificazioni valvolari dal suono troppo dolce, rotondo e sornione.
Da sperimentare i feltrini che Aliante fornisce sempre coi suoi diffusori, feltrini (schermi acustici) da incollare ai lati dei tweeter e che contribuiscono a focalizzare meglio l'immagine tridimensionale. Infine, mentre lascerei la griglia parapolvere a proteggere il woofer superiore, asporterei quella anteriore almeno durante l'ascolto.

Lamentele

Costruzione e finitura.
Non ho rilievi particolamente significativi da fare dal punto di vista costruttivo. Osservo ancora una volta come la posizione del woofer superiore, pur utilizzando una griglia parapolvere, non sia felicissima per via della polvere che inevitabilmente tenderà a depositarsi sul driver. Niente di particolarmente grave, il possessore delle Nova dovrà - a mio parere - curare maggiormente la pulizia periodica di questi diffusori.
Inoltre, non amo particolarmente i diffusori con parti da montare, in questo caso i supporti per le punte. Per pigrizia, preferisco qualcosa di tipo plug & play. In verità tali supporti non sono strettamente necessari, le punte possono essere avvitate direttamente sul fondo del diffusore.
La mancanza del biwiring, disponibile solo con un sovrapprezzo di 60 €, potrà essere considerata un difetto da qualcuno...io francamente saluto con enorme piacere l'abbandono di questo vezzo, il biwiring, da parte di tanti progettisti di diffusori.
Il livello di finitura è molto buono, perfettamente allineato con il prezzo richiesto. Completano il package un completo e utile manuale d'uso, scritto in italiano e in inglese.
Suono.
Si tratta di un diffusore con una personalità abbastanza precisa, pertanto l'analisi di pregi e difetti non può prescindere dalle esigenze personali di ognuno di noi. Così, se fossi alla ricerca di un diffusore a suo agio anche con l'hard rock più scatenato o con le atmosfere sotterranee del trip-hop più oscuro o, ancora, se volessi sonorizzare a livelli live grandi ambienti con generi musicali molto ritmati forse troverei le Nova troppo educate, delle signorine che non amano sporcarsi troppo le mani. Personalmente, avrei preferito un pizzico di cattiveria in più ma questo avrebbe probabilmente stravolto il carattere così equilibrato di queste Nova. Avrei anche sacrificato ancora un po' di estensione in basso per avere più dinamica e impatto, unite a un maggior controllo.

Confronto con le Cabasse Jersey

Le Cabasse Jersey, recensite qualche mese fa qui su TNT-Audio, sono delle torri più grandi delle Nova (leggermente più basse, ma decisamente più larghe e profonde), dotate di due midwoofer da 17 cm, contro i due midwoofer da 13 delle italiane. Il prezzo d'acquisto è inferiore di circa 250-300 €, a seconda della finitura scelta e, naturalmente, degli sconti in negozio. Non è stato difficile mettere francesi e italiane le une contro le altre, visto che si tratta di due progetti con impostazione e, quindi, target, abbastanza differenti.
Il suono riprodotto dalle Cabasse è generalmente più grande, voluminoso, da grande diffusore. La massa d'aria spostata dai due woofer da 17 si fa sentire in maniera più marcata. Il basso, in particolare, è più deciso, incisivo, quasi irriverente e mostra un controllo superiore anche nei momenti più difficili. Per contro, perdonano poco alle cattive incisioni, laddove le Aliante invece riescono quasi nel miracolo.
Quindi, mentre le Jersey, sollecitate da dischi un po' disgraziati, possono tendere a suonare aggressive, le Aliante sembrano non riuscirci neppure volendo.
La gamma bassa è praticamente tutta a vantaggio delle francesi ma l'estensione va sostanzialmente in pareggio, segno che il reflex di Aliante comunque riesce a sfruttare bene le possibilità fisiche dei piccoli woofers (pagando poi qualcosa in termini di controllo, però).
Anche sulla dinamica, in generale, le francesi prevalgono, ma dal punto di vista dell'immagine tridimensionale, della godibilità e della precisione della gamma alta le italiane segnano punti pesanti a loro favore. Così, mentre il palcoscenico delle francesi resta un po' vincolato agli altoparlanti, quello delle italiane se ne distacca d'imperio e resta ampio e ben definito anche coi diffusori piuttosto lontani, magia che non riesce alle Jersey, che tendono a formare un buco al centro se poste nelle stesse condizioni.
A mio parere il tweeter delle Nova va meglio di quello delle Jersey: stesso livello di dettaglio ma maggiore raffinatezza. Riesce a suonare molto definito senza mai dare l'impressione di volerlo fare.
Vincitori e vinti? Non è difficile trarre (anche da voi stessi) le conclusioni: tutto dipende dal tipo di suono che state cercando e dall'impianto a monte. Le Aliante sono mediamente più dolci e raffinate, le Cabasse più energiche e solide. Le prime si troveranno a loro agio con catene non eccessivamente dolci (pena un eccesso di....bontà) le seconde invece potrebbero necessitare di partner tranquilli. Per quanto riguarda i generi musicali, se ascoltassi principalmente pop, rock e jazz penserei più seriamente alle Cabasse, se amassi di più classica, acustica e cantautorale orienterei la mia scelta sulle Aliante, fermo restando il fatto che, comunque, entrambe se la cavano più che bene un po' con tutti i generi musicali.
Infine, le Cabasse sono più ingombranti, le Nova più facili da posizionare e inserire in ambiente.

Conclusioni

Aliante non sforna nuovi diffusori ogni anno, anzi, centellina le novità con grande parsimonia. Mi sembra un segno di grande serietà e rispetto verso il cliente, si fa uscire qualcosa di nuovo soltanto quando si è certi di avere qualcosa di realmente innovativo da proporre. Queste Nova rappresentano un significativo passo avanti rispetto alle CNM Tower e vanno a occupare una posizione di spicco all'interno del popolato settore delle torri da pavimento intorno ai 1000 €. Piacevoli da ascoltare a lungo, le Nova sono il classico diffusore ben riuscito, con una personalità spiccata (ma educata) e un'ampia flessibilità d'utilizzo.

© Copyright 2011 Lucio Cadeddu - direttore@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com

[ Home | Redazione | HiFi Shows | FAQ | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]