Prodotto: Diffusori Cabasse Jersey
Costruttore: Cabasse - Francia
Distributore per l'Italia: Definizione Audio
Prezzo di listino: 1100 € circa (versione piano black) - 950 € circa (finitura legno)
Recensore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Data recensione: Luglio 2011
Non è la prima volta che si parla di questa grande Azienda francese qui sulle pagine di TNT-Audio. Nel passato abbiamo recensito un altro paio di modelli, le Sloop e le Caprera. Cabasse è un marchio estremamente diffuso in Francia, mentre qui da noi, complice una distribuzione altalenante nel passato, non ha mai veramente attirato le attenzioni degli audiofili. Il catalogo è vastissimo e si parte dall'entry-level più tradizionale fino ad arrivare alle vette dell'ambizioso progetto/sistema La Sphere da 100.000 € (avete letto bene). Nel passato più recente Cabasse è diventato un marchio ben distribuito nel nostro Paese grazie all'ottimo lavoro di Definizione Audio.
Poiché una tipologia di diffusore che molti appassionati considerano è quella della torre da pavimento sotto ai 1000 € ho pensato di chiedere al disponibilissimo distributore una coppia di Jersey della serie MT30. La mia idea era quella di un confronto/scontro con un diffusore italiano di tipologia analoga e identica fascia di prezzo ma differente filosofia e impostazione sonora. Seguirà una recensione dettagliata dei due diffusori a confronto. Non ho potuto, tuttavia, fare a meno di scrivere un articolo esclusivo interamente dedicato a questo diffusore.
Le Jersey sono delle torri da pavimento facenti parte della serie MT30, che comprende altri diffusori analoghi, ma anche bookshelf e subwoofer. Giunte a casa in due imballi separati estremamente curati è stata una piacevole sorpresa aprire i cartoni per trovare all'interno una cura e un'attenzione al dettaglio che ci si aspetterebbe in prodotti di ben altra fascia di prezzo. La finitura dei modelli in prova è un'elegantissima piano black, ossia un laccato nero lucido, per maneggiare il quale vengono persino forniti dei guanti appositi e un panno nero per la pulizia. I manuali d'installazione contengono tutte le informazioni necessarie alla sistemazione e i collegamenti oltre a tutte le caratteristice tecniche di ogni modello della serie MT30. Una sorta di base/piede cui avvitare delle punte va installata a cura del proprietario, un'operazione che comunque richiede pochi minuti.
Le Jersey sono due elegantissime torri alte 99 cm, larghe 22 cm e profonde 32 cm, il cui peso è circa 18.6 kg (l'una). Montano altoparlanti di produzione propria e più precisamente due woofer da 17 cm (modello 17TD15) e un tweeter (modello DOM36) che equipaggia anche gli altri diffusori della serie MT30. I driver non sono schermati, pertanto i diffusori non sono posizionabili nei pressi di un TV color CRT. Il volume di carico è accordato in bass reflex con un generoso sbocco frontale. Il cabinet è robusto e quasi interamente foderato di assorbente acustico, il cablaggio interno è realizzato con del doppino rosso-nero di 2 mmq fissato agli altoparlanti tramite connettori fast-on.
Nel retro sono presenti i morsetti per i cavi di collegamento monowiring, di generose dimensioni, che accettano ogni tipo di terminazione. Non pensiate che la scelta del monowiring sia povera: moltissimi Costruttori, finita l'ubriacatura iniziale per il biwiring, stanno tornando alla classica soluzione a morsetti singoli, che mi sento di approvare specie in prodotti di fascia media.
Il cabinet ha un livello di finitura elevatissimo e tutti gli spigoli sono elegantemente arrotondati. Con e senza le griglie frontali si tratta di diffusori molto sobri e facili da inserire in ambiente. La garanzia è di 2 anni, estendibili a 5.
L'impressione generale che si ricava è quella di un prodotto solido, ben ingegnerizzato, costruito e meticolosamente studiato in tutti i particolari.
Cabasse è un'Azienda di grande e lunga tradizione e, nel tempo, ha in qualche modo costruito il suo family sound ispirandosi (e, talvolta, influenzando) quello che universalmente tende a essere identificato come suono alla francese. Queste Jersey non fanno eccezione, quindi dal punto di vista timbrico non ho avuto particolari sorprese: si tratta di diffusori piuttosto generosi in gamma medio-alta, tendenzialmente vivaci e aperti. Questa impostazione viene però sorretta con grande autorità da un registro basso solido e concreto, certamente merito dei due midwoofers da 17 cm caricati in reflex che conferiscono peso e vigore ai registri bassi e medio bassi dello spettro audio. Non aspettatevi dunque un suono chiaro ma leggero, aperto ma vuoto in basso; tutt'altro, questi Jersey regalano un suono grande e pieno, almeno sin dove riescono ad arrivare. La risposta in frequenza dichiarata riporta un punto inferiore (immagino a -3dB, ma non è specificato) di 58 Hz, quindi le prime due ottave, pur essendo presenti, non hanno certo il peso del resto della gamma.
Il valore dichiarato di 58 Hz mi pare più che onesto (forse persino conservativo) - altri Costruttori di diffusori analoghi sarebbero stati molto più ottimisti. La gamma bassa, quindi, è potente e articolata fin dove arriva, non si può certo pretendere che questi diffusori scuotano le fondamenta con il basso tellurico di Angel dei Massive Attack o restituiscano un forte impatto fisico alle noti più gravi di organo e contrabbasso. Oserei dire che si tratti di un basso onesto: fa bene quel che può ma non tenta di strafare scendendo in territori pericolosi per i due midwoofer: controllo, velocità, precisione, potenza...queste sembrano essere le caratteristiche principali della gamma bassa di questi diffusori.
Le stesse sensazioni le ritrovo analizzando le altre porzioni della gamma audio: tutto è improntato a regalare una performance precisa, dettagliata, veloce, priva di sbavature. Le voci maschili, ad esempio, appaiono leggermente meno corpose di come dovrebbero essere ma quelle femminili eccellono per presenza, pulizia e chiarezza. Molto belle appaiono le chitarre e tutti gli strumenti a corda in generale: giustamente metallici, armonicamente molto ricchi, rugosi quando serve. Per quanto riguarda le percussioni, piatti e rullante sono un po' in evidenza sugli altri elementi, veloce e asciutta appare la cassa della batteria, vigorosi i timpani.
Poiché si tratta di un diffusore a due vie, con i due midwofer incrociati entrambi a 2800 Hz con il tweeter, buona parte della gamma media fa parte del compito dei primi. Per questa ragione, quando gli stessi sono impegnati con bassi molto profondi o potenti, c'è una lieve tendenza a suonare un po' in affanno in gamma media. È una sensazione che non so definire meglio, ma certamente la gamma media e medio-bassa offrono performance migliori quando nel brano non sono presenti basse frequenze particolarmente impegnative.
L'apertura e l'ottimo lavoro del tweeter conferiscono alla riproduzione un'ottima capacità di risoluzione dei particolari più nascosti: a seconda dell'incisione, deboli rumori in sottofondo o lo stesso soffio del nastro master diventano facilmente individuabili. Si tratta in definitiva di un diffusore molto trasparente e preciso, molto più di quanto mi sarei aspettato in questa fascia di prezzo.
In questo territorio le Jersey si comportano molto bene, sfoderando grinta e tenuta in potenza da vendere. In termini assoluti, sono diffusori che possono suonare molto forte senza accenni di compressione dinamica: ho ascoltato a pressioni sonore oltre i 100 dB nel punto d'ascolto (con picchi a 105) senza mai un cedimento particolare. Le Jersey conservano e confermano il loro carattere vivace e dettagliato. Sono rimasto particolarmente impressionato dalla capacità di seguire impegnative escursioni dinamiche imposte da alcune parti cantate, senza traccia di distorsione.
Anche il basso conserva questo carattere, persino nei momenti più difficili, segno di una progettazione del volume della cassa e dell'accordo reflex molto sapienti. Nonostante le notevoli sollecitazioni cui ho sottoposto questi midwoofers non ho percepito particolari rumori generati dalla turbolenza dell'aria che esce dallo sbocco reflex.
Molto buona anche la micro-dinamica e non poteva essere altrimenti viste le ottime capacità di introspezione del tweeter.
Ho provato e riprovato posizionamenti diversi alla ricerca del miglior compromesso: se troppo lontani tra loro questi Jersey tendono a creare un buco di immagine tridimensionale al centro, se angolati verso il punto d'ascolto aumentano un po' (troppo) la presenza della gamma medio-alta. Riavvicinati chiudono un po' l'estensione laterale del palcoscenico. Si tratta insomma di trovare il giusto compromesso nel proprio ambiente, non si riesce ad avere tutto o, almeno, io non ci sono riuscito nella mia sala d'ascolto.
Le qualità che si notano immediatamente sono un'eccellente focalizzazione dell'immagine, davvero molto nitida e precisa, e la stabilità di voci e strumenti all'interno di essa. Da questo punto di vista la performance è degna di diffusori ben più impegnativi. D'altra parte, però, il carattere vivace avvicina un po' i piani sonori all'ascoltatore, pertanto ho sempre avuto la sensazione che gran parte del palcoscenico si materializzasse davanti ai diffusori. L'immagine posteriore c'è, ma è in secondo piano, e questo nonostante il metro e mezzo circa di distanza che ho tenuto dalla parete posteriore. Inoltre, ma non con tutte le incisioni, ho avuto la sensazione che alcuni suoni provenissero direttamente dai tweeters. Ripeto, potrebbe essere un problema dei vari posizionamenti che ho sperimentato in sala d'ascolto, come sapete ogni stanza fa un po' storia a sè.
In generale, comunque, e tenendo conto del prezzo, mi sento di dire che la performance prospettica di questi diffusori sia abbastanza buona ma se state cercando quel suono tipicamente tutto dietro alla linea dei diffusori, forse questo prodotto non è dei più adatti.
Costruzione e finitura.
In genere utilizzo questa sezione per sfogarmi un po', dando massima libertà al mio spirito critico. Dal punto di vista costruttivo il compito non è facile perché, a parte la mancanza del biwiring che a qualcuno potrebbe sembrare grave (per me è addirittura un pregio) questi Jersey hanno tutto ciò che serve: finiture, estetica, costruzione, facilità d'uso, altissimo fattore WAF. Non dovesse piacere l'aspetto funereo del monolite nero, si può optare per una meno costosa e più solare finitura in ciliegio o una più classica wengé. C'è persino il reflex anteriore per quelli ossessionati dalla vicinanza delle pareti posteriori. La finitura piano black, come si può immaginare, è delicatissima, nel senso che le impronte delle dita si vedono a distanza quindi...maneggiare con cura...o coi guanti!
L'unica cosa che non ho amato particolarmente è la presenza del piede separato da avvitare sotto al diffusore, con l'età sto diventando pigro, evidentemente, e mi piacciono sempre di più le cose plug & play, che estrai dalla scatola e suonano dopo 30 secondi :-)
Parlo da recensore, ovviamente, immagino invece che il normale acquirente possa trovare divertente anche tutta la fase preparatoria all'ascolto vero e proprio.
Suono.
Il suono non smentisce la tradizione della casa e dei diffusori francesi in generale: aperto, definito, brillante, certamente non lascia molto spazio a tonalità calde e rotonde. È un pregio o un difetto? Dipende da cosa cercate e dagli abbinamenti. Certamente non lo rende un diffusore davvero universale quindi è da ascoltare attentamente con partner il più possibile simili a quelli che poi si troverà a casa vostra. Fa alcune cose molto bene, direi in maniera sorprendente per il prezzo, altre un pochino meno (immagine, estensione complessiva della gamma bassa). Con la sua vivacità tende a non essere molto accondiscendente con le cattive incisioni, magari un po' esuberanti in gamma medio-alta.
I Jersey sono facili da posizionare, il peso sotto i venti kg aiuta anche in fase di prove d'installazione. I suggerimenti sono più o meno i soliti: pareti non troppo vicine, da sperimentare con attenzione un po' di toe-in (angolazione verso il punto d'ascolto) mentre eviterei partners che ne condividano troppo l'impostazione timbrica. Il carico visto dall'amplificatore è facile (l'impedenza ha un minimo a 4.5 ohm, un territorio alla portata di qualunque amplificatore moderno) mentre la sensibilità di 91 dB consente abbinamenti anche con piccoli amplificatori di bassa potenza. Eviterei elettroniche troppo esuberanti in gamma medio-alta, a meno che non abbiate un ambiente acusticamente molto assorbente o una predilezione per l'ascolto enfatizzato in questa particolare gamma di frequenze.
Un rodaggio obbligatorio di una cinquantina di ore consentirà di ottenere una timbrica più equilibrata. Programmate un bel po' di esperimenti per quanto riguarda il posizionamento ottimale, le differenze (in meglio o in peggio) possono non essere piccole.
Ottimi esponenti della migliore scuola francese questi Jersey sono diffusori abbastanza completi, a proprio agio con diversi generi musicali e dotati di un'apertura e una vivacità sincere e mai guascone. Se cercate diffusori caldi, morbidi e carezzevoli forse questi Cabasse non fanno per voi ma, coi partner giusti, possono stupire per tutto quello che riescono a fare. Possono recitare la parte del leone in un piccolo impianto entry-level ma non sfigurano affatto in condizioni di maggiore impegno. In definitiva un progetto concreto, dotato di una personalità molto ben definita, ottimamente realizzato e che pertanto consiglio di valutare (e ascoltare) con attenzione qualora foste alla ricerca di una torre da pavimento in questa fascia di prezzo.
Incidentalmente, questi diffusori mi hanno fatto riflettere su quanti passi avanti siano stati fatti nel campo della trasduzione elettroacustica: per un costo tutto sommato contenuto si riescono a ottenere prestazioni di assoluto rilievo. Costruire un buon impianto HiFi senza accendere un mutuo non è mai stato così facile. Bravo (da pronunciare alla francese) Cabasse!
Per un confronto diretto con un diffusore di analoga tipologia e classe di prezzo, si veda la recensione delle Aliante Nova.
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