[ Home | Redazione | FAQ | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste]

Altoparlanti per alte frequenze della B&C

DE-400TN-8 + corrispondente tromba
DE-35-8

[diagramma della direttività controllata del DE35]

[English version]

Costruttore: B&C Drivers - Italia
Prodotto 1: altoparlante a compressione per alte frequenze DE-400TN-8 con tromba corrispondente - complesso tweeter
Prodotto 2: tweeter con ogiva DE-35-8
Prezzi:
DE-400TN-8 + tromba - € MMV, come pure ¥ o $, a seconda delle oscillazioni del tasso di cambio intervalutario & delle locali condizioni di mercato
DE35-8 - come sopra
Fornitore: distributori locali

Recensore: Mark Wheeler - TNT UK
Data recensione: Maggio 2010
Traduttore: Carlo Iaccarino

Per molti anni non ho concordato con l'egemonia dominante in tema di riproduzione domestica delle alte fequenze.

"Ma che sorpresa," ironizza la plebe, dalla sinistra del palco, "arriverebbe anche a dire che i vecchi grandi tweeter a cono sono i migliori, se ciò contrastasse con l'opinione prevalente!"

Ritengo che la maggior parte dei tweeter a cupola morbida sia, nella migliore delle ipotesi, poco accurata, e, nella maggior parte dei casi, proprio inascoltabile. Alle mie orecchie hanno sempre suonato come una serie di risonanze, una in fila all'altra, che tentano di rendersi simili per intensità, così da suonare come se producessero una risposta in frequenza ragionevolmente piatta. Gli esemplari peggiori, alcuni anche abbastanza cari, iniziano a sfrigolare a partire dalla frequenza d'incrocio suggerita - spesso posta troppo in prossimità della frequenza di risonanza fondamentale - su fino al picco di risonanza meccanica, di proporzioni così consistenti da indurre gli ascoltatori nell'inganno di percepire dettagli sino ad allora inudibili, anche perché contenuti nei loro supporti (CD o LP) a banda passante limitata e riprodotti con sistemi caratterizzati da analoghe risonanze in alta frequenza.

Certo, ci sono stati anche una manciata di trasduttori (trasformano l'elettricità in pressione) per alte frequenze con cupola soffice in tessuto (normalmente seta), ma anche questi difficilmente potrebbero essere definiti come accurati. La maggior parte dei trasduttori con cupola rigida in materiale plastico altro non fa che spostare le risonanze assecondando i pregiudizi del progettista. Alla prima comparsa dei trasduttori Elac a cupola metallica (noti ai più per la loro applicazione su alcuni modelli di diffusori della Monitor Audio - in effetti, la Monitor Audio ha proprio incorporato la veccchia società Elac), li ho salutati come una bella ventata d'aria fresca, anche per la loro risposta a pistone ragionevolmente estesa, quantunque abbia dovuto inserire nel mio impianto una piccola cella RCL per addomesticare il loro principale modo di break-up, molto maggiore che nelle membrane in plastica. Successivamente, ho usato, sin dal 1993, uno dei prototipi del Focal TD120 con cupola invertita in diossido di titanio dotato di rifasatore removibile in alluminio, che allora la Casa distribuiva per delle prove sul campo; era un miglioramento rispetto al tweeter della Elac, grazie alla sua forma a cupola concava ed al materiale della membrana più leggero e più rigido. Ad ogni modo, anche questo migliore esemplare del genere dei tweeter domestici (peraltro, usato in alcuni seri diffusori da svariate migliaia di Euro) mostrava la corda molto prima di quanto sarebbe stato possibile raggiungere.

L'esame dei diagrammi delle diverse velocità che l'aria assume lungo la sagoma di un proiettile (il Museo delle Scienze di Londra aveva delle grosse sale per mostrare gli effetti aerodinamici, con piccole gallerie del vento per solleticare le menti dei giovani visitatori con idee del genere) ci fornisce degli indizi sul perché le comuni cupole convesse presentano una dispersione così irregolare. Il chiarissimo grafico bidimensionale della dispersione del B&C DE35-8 in cima a questa pagina mostra una figura regolare della distribuzione della pressione per questo trasduttore lungo tutta la banda passante, come non ne ho mai viste in caso di radiazione diretta di convenzionali altoparlanti a cupola. I diagrammi della risposta in frequenza fuori asse dei diffusori tipicamente mostrano uno stretto avvallamento verso l'estremo alto della banda passante mediobassa, oltre il quale si nota un pronunciato picco (che sale con la pendenza del filtro) fino al massimo livello riprodotto, il che ha un conseguente effetto su tutto il suono riflesso e sulla risposta in potenza nel campo sonoro in ambiente.

Uno dei principali problemi della riproduzione audio domestica, anzi, forse il maggiore problema che si para sulla strada di un entusiasta dell'audio in casa è l'interfaccia fra diffusori ed ambiente. Uno degli aspetti più complicati riguarda la modifica del dato di dispersione in funzione della frequenza riprodotta. In particolare, in un diffusore a singolo altoparlante, più si sale in frequenza, più ristretta diventa l'area in cui il suono viene proiettato con la medesima intensità. La radiazione del diffusore diventa quasi totalmente frontale per tutte le frequenze la cui lunghezza d'onda cade nell'intervallo compreso fra la larghezza del pannello frontale e la sua metà. Un diffusore che in condizioni anecoiche presenti una misura di risposta in frequenza piatta, in un ambiente riflettente presenterà una risposta in frequenza aumentata nei bassi di 6 db, facendo la media tra effetti riconducibili al posizionamento del microfono e del diffusore (cfr. Room Acoustics - Parte II, in inglese). Inoltre, più la lunghezza d'onda della frequenza riprodotta si avvicina alla circonferenza dell'altoparlante, più la figura della radiazione tende a ridursi ad un angolo retto sull'asse dell'altoparlante stesso.

Già questi problemi basterebbero, ma in diffusori multivia (a 2 vie con bassi & alti o a 3 vie con bassi & medi & alti, per esempio) ciò avviene man mano che si sale nella banda passante riprodotta da ciascun altoparlante. Così l'altoparlante mediobasso potrebbe irradiare in meno di 90° a 2.500 Hz, proprio dove incrocia l'altoparlante per gli alti che, però irradia in 180°, presupponendo un pannello frontale ampio e piatto. Se la loro risposta in asse in condizioni anecoiche viene equalizzata in ampiezza, la risposta fuori asse sarà notevolmente diversa a 2.000 Hz e a 3.000 Hz. Il che ha un marcato effetto sulla risposta in frequenza in ambiente, che, a sua volta, influenza la percezione del timbro degli strumenti musicali. Le riflessioni disomogenee e diverse ed i relativi ritardi a diverse frequenze pregiudicano la rappresentazione spaziale quasi quanto gli errori di sincronia (errori di fase) rilevati in asse.

"Pensavamo che si trattasse di una recensione di un qualche prodotto" lamenta la plebe, dalla sinistra del palco,"non un'altra lezioncina sulla progettazione di sistemi di altoparlanti"

Il che mi porta dritto dritto alla diffusione sonora per ampi spazi ed alla pratica del sound reinforcement. Per avere un suono ragionevole in un grande ambiente, la dispersione è l'ingrediente fondamentale, o, per essere pedanti, lo è l'equilibrio tra gli ingredienti. Per ottenere un'omogenea distribuzione di tutte le frequenze, il progettista dell'impianto di diffusione deve essere in grado di specificare, per ogni singolo altoparlante, la direttività per tutta la sua banda passante. Onestamente, penso che le molte variazioni sul tema delle trombe costituiscano la soluzione più economicamente efficace.
Nel dominio dello spazio, le trombe si rivelano una carta vincente a tutte le frequenze (certo, in funzione dell'area frontale), ma specialmente a quelle più alte. Le trombe ben progettate presentano anche un altro vantaggio, che però risiede nel dominio del tempo: il fronte d'onda così controllato tende a mantenere la "forma" impressagli dalla bocca della tromba, il che comporta che diventa più facile prevedere in quale momento ciascuna parte del fronte d'onda arriva nel punto d'ascolto.

"Ma non è forse vero che le lenti acustiche nelle trombe a direttività costante sono foriere di loro propri problemi, di gran lunga peggiori nel campo vicino?" controbatte la plebe bene informata, dalla sinistra del palco.

Verissimo; però il tweeter che preferisco fra tutti, indipendentemente dai suoi ovvi difetti, è il modello a nastro London Ribbon Tweeter, della serie di prodotti speciali della Decca, progettato da Stanley Kelly; quello che presenta, davanti, una tromba che disperde su 90° ad 1kHz, a differenza del più vecchio medello DK30, che univa allo stesso altoparlante un sistema tromba+lente con dispersione più stretta a 3kHz. Certo, il nastro presenta alti livelli di distorsione di ordine dispari (un po' come molti fonorivelatori a bobina mobile), che su certi segnali viene percepito come un suono tintinnante, che ricorda il rumore di iniezione di certi motori a scoppio a combustione interna ipercompressa. E sì, il nastro si autodistrugge con monotona regolarità, specialmente se filtrato passivamente con pendenze inferiori a 18 db/ott. a 2.500 Hz o a 24 db/ott. a 1.500 Hz. Ho rilevato che l'incrocio più fluido con un altoprlante mediobasso da 250 mm si ottiene con un incrocio che presenti una pendenza di 24 dB/ott. a 1.800Hz: fluidità dovuta alla circostanza che a 1.800 Hz le caratteristiche di dispersione di quell'altoparlante si accordano perfettamente con la tromba della serie London.

Queste 1.000 parole mi portano direttamente alla ragione per cui ho chiesto ad un produttore del settore audio professionale di mettere a repentaglio la propria reputazione lasciandosi esaminare in un ambiente audiofilo. La possibilità di predire con accuratezza le caratteristiche di dispersione di un trasduttore per le alte frequenze è di fondamentale importanza per indagare l'interfaccia del sistema di altoparlanti in un ambiente riflettente come un salone domestico. Gli altoparlanti per le alte frequenze progettati per applicazioni professionali di sound reinforcement sono tra i più predicibili: fanno loro concorrenza, sotto quest'aspetto, solo i dipoli con pannello frontale stretto.

Inoltre, la maggior parte degli altoparlanti progettati per il sound reinforcement tende a presentare, ai tipici livelli d'ascolto domestici, una distorsione che è una frazione di quella buttataci in faccia dalla maggior parte dei tweeter prodotti per uso domestico. Le misure di distorsione pubblicate (in quei rari casi in cui ciò avviene) mostrano che essa tende a comparire all'estremo inferiore della banda passante di progetto, prima del primo modo di break-up della superficie dell'altoparlante. Le unità per alte frequenze destinate all'impiego in grossi locali tendono a presentare areee radianti più ampie, che hanno bisogno di muoversi meno per mettere in moto lo stesso volume d'aria, accoppiate a gole di tromba disegnate per costituire il loro carico ottimale, alle quali, a loro volta, si avvitano trombe che variano in funzione della direttività desiderata e del punto di taglio prescelto.

Gli altoparlanti del settore professionale, poi, devono resistere agli stress che derivano loro dall'essere sbattuti dentro e fuori dai bagagliai dei furgoni dei tecnici, quindi tendono anche ad essere più pesanti e solidi. Il che li rende meno suscettibili alle vibrazioni che pervengono loro dagli altoparlanti dei bassi per mezzo dell'aria o della struttura in cui sono montati.

"Allora quale è il problema? Se sono così buoni, perchè non li usano già tutti?" domanda cinica la plebe, dalla sinistra del palco, sembrando provenire più da New York che non dall'antica Grecia.
Perché quelli buoni sono molto cari. Molto, molto cari se paragonati ai tweeter dei terzisti da 6 a 30 € che si trovano in molti diffusori commerciali.

La B&C Speakers

I prodotti della B&C Speakers sono ancora costruiti in Europa, piuttosto che progettati qui e costruiti da altre aziende reperite sui mercati dove il lavoro costa meno. Infatti la B&C è di Firenze, il che comporta che i suoi impiegati sono senza dubbio circondati dal meglio dell'arte e dell'architettura, condizioni che dovrebbero favorire la capacità di sviluppare un grande intelletto, come suggerisce il famoso psicanalista James Hillman. Secondo quanto si legge sul sito web dell'azienda, dall'inizio del 2009 gli altoparlanti della B&C sono prodotti in un bello stabilimento nuovo di pacca da 7.000m².

La serie di tweeter della B&C presenta le bobine realizzate con conduttore piatto di alluminio, il che si traduce in un vantaggio sia in funzione del materiale che della tecnica di avvolgimento della bobina.
Il vantaggio ovvio dell'utilizzo dell'alluminio rispetto al rame risiede nella bassa massa del primo, tant'è vero che più di un costruttore di cavi afferma che il rame suoni peggio dell'alluminio (ma i miei lettori abituali sanno come la penso circa la moda dei cavi). La tecnica di avvolgimento di conduttori piatti è già da tempo usata per avere altoparlanti dei bassi e dei mediobassi a bassa distorsione in quanto, per farla semplice, nel traferro del magnete c'è meno aria e più conduttore, ed inoltre il conduttore smaltisce il calore con maggiore efficienza.

Il B&C DE-400TN-8 e la sua tromba

B&C DE-400TN-8: caratteristiche dichiarate

[risposta in frequenza]

  • Tenuta in potenza per segnali continui: 100 W
  • Tenuta in potenza nominale (AES): 50 W
  • Impedenza nominale: 8 ohm
  • Impedenza minima: 7.7 ohm
  • Sensibilità (1W/1m): 106 dB
  • Risposta da 1.200 a 18.000 Hz
  • Frequenza d'incrocio consigliata: 1,5 kHz
  • Bobina in alluminio da 44 mm (1,7 pollici)
  • Induttanza della bobina: 0,11 mH
  • Complesso magnetico compatto in anelli di neodimio
  • Intensità del flusso magnetico: 1,8 T
  • Spira di corto in rame, per una risposta estesa sugli alti
  • Membrana in titanio
  • Diametro della gola: 25 mm (1 pollice)

tromba corrispondente: gola da 25mm e bocca da 130mm x 130mm - dispersione: 90° in orizzontale e 60° in verticale

Il B&C DE-400TN-8 è un altoparlante a compressione di nuova progettazione tipicamente professionale, realizzato facendo uso di materiali pregiati che tanto eccitano gli audiofili e con una enorme sensibilità per superare l'avarizia dei sistemi poco efficienti. Accoppiato alla tromba espressamente prevista dal costruttore fornisce 106dB già con il primo watt. Si può certamente sostenere che non avrete mai bisogno di più di un amplificatore da 2 watt e mezzo con una valvola 2A3 in single-ended. Ammettiamolo: la distorsione d'incrocio ed il rumore di un'amplificazione in pushpull a stato solido potrebbe ammontare a 60 dB che, passando per altoparlanti tanto efficienti, sporcherebbero troppo il segnale musicale.

Il suffisso '8' nella sigla del componente denota... indovinate cosa? Esatto: si tratta della versione ad 8Ω. Ma, ancora meglio, esibiscono una Rmin di 7,7Ω, che, unita a quella sensibilità di 106 dB, li rende dei candidati ideali per impianti ad alta efficienza amplificati a valvole. Caro lettore, puoi anche impunemente usare la presa del trasformatore ad 8Ω, senza preoccuparti di rasentare i limiti di esercizio previsti dal progettista del trasformatore o dell'ampli.

[l'altoparlante DE-400TN]

So che gli esemplari in mio possesso erano di preserie, ma la placca frontale del magnete del driver a compressione di uno degli altoparlanti non era correttamente chiusa con le viti; fortunatamente me ne ritrovavo alcune della giusta dimensione, cosi' ho provveduto io stesso alla copertura, ma spero che tanto non debba più accadere per gli esemplari di prossima produzione: in un utilizzo professionale, mi seccherebbe alquanto ritrovarmi appollaiato in cima alla pila di casse o appeso ad un sostegno per sostituire un altoparlante rigirandomi in mano un ricambio inutilizzabile.

Nonostante i problemi applicativi connessi all'utilizzo di un tweeter da 106 dB in un ambiente da 30m², a mezzo di una rete di filtro attiva ed un amplificatore single ended, questo grande tweeter ha davvero cantato (dopo un rodaggio di 2 settimane con le trombe poste faccia a faccia e pilotate da segnali in controfase al massimo livello tollerabile stando nelle altre stanze della casa: non è facile con altoparlanti tanto efficienti). Sono davvero molto efficienti, anche se ad una rilevazione soggettiva direi che la loro efficienza media si attesti sui 104 dB per le due ottave superiori; però questo effetto soggettivo potrebbe essere determinato dalla loro regolare dispersione. Il DE-400TN presenta una risposta con un cospicuo picco nei pressi della regione che i costruttori potrebbero iniziare a prendere in considerazione come punto d'incrocio: per esempio, un crossover del secondo ordine a 2 kHz dovrebbe realisticamente condurre ad una risposta acustica piatta fino al minimo raccomandato di 1.500 Hz. Esemplificativamente, col mio crossover attivo mi sono ritrovato a predisporre il passa alto sui 5 kHz e il passa basso sui 4 kHz, a orecchio, in base alla risposta di ciascun altoparlante; ma sono approdato ad un taglio a 2.400 Hz con pendenza di 24dB/ottava per l'incrocio con mediobassi di misura media, fra i 160 ed i 200mm. Pur avendoli fatti suonare con tutti i miei preferiti album accoppa-tweeter, mi sono presto dimenticato della presenza dei DE400TN-8.

I DE-400TN-8 della B&C sono davvero piacevoli da ascoltare, sia col vinile che col cd. Sacrificano l'alto esteso dei migliori supertweeter, il che riduce l'illusione della "aria attorno agli strumenti" descritta da molti recensori. Io, però non ho notato alcuno strumento che soffocasse per mancanza di ossigeno, mentre ho notato che il palcoscenico appariva particolarmente stabile usando queste trombe. Sospetto che quest'illusione abbia ricevuto un forte contributo dalla regolarità della risposta in potenza in ambiente, facilitata dalla coerente dispersione dai 2,4 kHz in su (questo il punto di crossover che ho scelto per questa prova).

Il senso del tempo è abbastanza buono fino a circa 15 kHz, e sicuramente molto migliore degli altoparlanti a cupola morbida (di qualsiasi materiale) e della maggior parte di quelli a cupola rigida (in effetti, il rifasatore sospeso del Focal TDX presenta un consistente effetto anche in quest'area). Oltre i 15 kHz il DE-400TN-8 perde precisione nel senso del tempo, quantunque non introduca drastici ritardi di fase come fanno molte cupole all'approssimarsi del loro punto di break up. Il colpo della bacchetta sui piatti viene riprodotto con accuratezza temporale quasi allo stato dell'arte, anche se vi sono certi dipoli che sotto quest'aspetto dettano legge. Fuori asse, il B&C DE-400TN-8 mostra i suoi veri pregi, visto che il suono resta coerente da entrambi gli altoparlanti nonostante che il punto d'ascolto vari sia verticalmente che orizzontalmente. Infatti, qui non funziona il vecchio trucco di posizionare gli altoparlanti in modo che gli assi si incrocino in un punto davanti la posizione d'ascolto per ampliare la zona di percezione della stereofonia grazie alla posizione maggiormente disassata dell'altoparlante più vicino rispetto all'altro. In caso di dispersione regolare non si forma un punto preferenziale sull'asse per l'ascolto degli alti. Qui semplicemente dovete piazzare il diffusore così da ottenere un basso accurato, e poi lo angolate fino ad otterne una risposta che assicuri una dolce sovrapposizione [fra i due altoparlanti filtrati, n.d.t.] al punto d'incrocio, e la direttività della tromba farà il resto. Non si tratta proprio di altoparlanti per ottenere un'ideale fronte d'onda nel campo vicino come invece accade con le trombe per gli altoparlanti a nastro serie London; sono progettati principalmente per un uso sul palco in campo lontano, dove diagrammi simmetrici di dispersione orizzontale e verticale sono l'ideale. In un'ambiente d'ascolto domestico, alla distanza di tre metri vanno bene, anche se in certi ambienti potrebbe essere più utile avere una dispersione più ampia orizzontalmente e più stretta verticalmente: mi sa che il profilo della tromba è progettato per l'inserimento in array multipli. Gli acquirenti di questi altoparlanti possono anche provare ad usare trombe diverse (visto che la maggior parte delle trombe sul mercato presentano una gola proprio da 25 mm o 1 pollice; ne ho viste di bellissime, intagliate nel legno, per uso domestico, con gole da 1 pollice); naturalmente gli altoparlanti a cupola non permettono questo grado di aggiustamenti.

Determinato a trovare applicazioni meno restrittive rispetto all'utilizzo in sistemi attivi alimentati con amplificatori a valvole di potenza minima, gli ho anteposto un filtro con resistenze di vari valori e marchi, finché non sono arrivato ad avere un carico dal valore pressoché resistivo di 8Ω con una perdita all'incrocio di circa 8dB. Ho poi connesso il DE-400TN-8 così filtrato al crossover passivo del sistema Hammer Dynamics modificato che utilizzo con gli amplificatori SE. Il diffusore Hammer usa un mediobasso biconico da 300mm dotato di conetto passivo da 125mm usato per incrementare la risposta e la dispersione sugli alti: ha un crossover abbastanza complesso per appiattire la risposta del mediobasso, ma con un più semplice passa-alto per il tweeter. Il mediobasso non presenta, però, la dispersione di un cono da 125mm alle frequenze maggiori, perché il bordo esterno del conetto passivo si ferma 30mm prima del cestello dell'altoparlante. La frequenza di taglio è insolitamente alta, a 8 kHz, per mantenersi sopra l'ottava dove l'orecchio è più sensibile, dove la risposta sui medi dello Hammer è più marcatamente direttiva. Qui la più regolare dispersione del B&C DE-400TN-8 ha sottolineato l'ovvio scalino fuori asse (e, quindi, la risposta in potenza in ambiente) ad una quota superiore rispetto a quella dell'altoparlante principale da 300mm dello Hammer. Il suono era infinitamente superiore rispetto al moscio altoparlante Audax a cupola morbida che gli Hammer montano di serie; ma anche molto migliore di un paio di altoparlanti per gli alti raccomandati su vari forum per questi diffusori. Ma questo è un punto dove la dispersione deve essere molto più a fuoco che non a 90°, per mantenere la direttività fuori asse compatibile con il punto preferenziale che viene definito dal mediobasso degli Hammer.

L'assenza di distorsione nell'utilizzo del DE-400TN-8 e della corrispondente tromba è degno di nota. Si tratta di tweeter che possiedono quelle caratteristiche di trasparenza che consentono di individuare anche i minimi problemi in qualsiasi elemento a monte nella catena di riproduzione. Ad esempio, mi sono accorto sin dall'ascolto del primo brano di avere malamente allineato l'azimuth della mia puntina Cartridge Man MusicMaker in occasione di uno smontaggio del braccio per un intervento sul giradischi. Mi sono apparsi anche evidenti, ma non esagerati, alcuni limiti di certi apperecchi che ho qui in prova. L'installazione dell'impianto diventa facile con questi altoparlanti, perché non si ha mai la sensazione di acconciare due errori per ottenere un risultato corretto. Si tratta di tweeter che vanno bene entro i loro limiti: il più ovvio - anche per le mie orecchie da cinquantenne - è la risposta calante a partire da 18 kHz; comunque, preferisco una risposta accurata fino a 18 kHz ad una successione di risonanze estesa fino a 45 kHz (questo il risultato di un tweeter recentemente in rapidissima permanenza nel mio impianto prima di essre prontamente restituito). Inizialmente quelli di noi abituati al singolo punto preferenziale d'ascolto tipico dell'hi-fi domestica restano scioccati dall'ampiezza dell'area dove la qualita' dell'ascolto resta accettabile, ma in realtà la cosa mette molto più a proprio agio.

Davvero, il B&C DE-400TN-8 è salito ai vertici della mia classifica di gradimento degli altoparlanti per alte frequenze. Probabilmente è quello che preferisco fra i modelli in produzione attuale; magari cederei 6dB della sua stupefacente efficienza per un'ulteriore estensione di mezza ottava all'estremo alto della gamma riprodotta, e molti amanti degli amplificatori single-ended a triodi potrebbero sacrificare la tenuta in potenza per ottenere un'estensione di mezz'ottava all'estremo basso della gamma riprodotta, e così potrebbero sbarazzarsi di quelle VOT [Voice of Theater, n.d.t.] della Altec, e la B&C dominerebbe il mercato; ma anche così come sono, i B&C DE-400TN-8 sono altoparlanti stupefacenti e di nuova concezione, che si situano in una classe a sè stante.

B&C DE35-8

I requisiti per l'applicazione nel Hammer Dynamics Super 12 ci portano dritti dritti al tweeter a compressione B&C DE35-8.

Lo splendido diagramma policromo di dispersione che si trova in cima alla pagina appartiene al DE35-8. E' molto migliore di quei diagrammi di radiazione polari sui quali ci accanivamo 30 anni fa tentando di indovinare come sarebbero stati a frequenze diverse da quelle due o tre che si adottavano a campione per il loro tracciamento. Comunque, quei diagrammi polari sono intrinsecamente di molto superiori ai grafici di risposta in frequenza in condizioni anecoiche con sovrapposte quelle due tracce per le risposte disassate orizzontalmente di 15° e di 30°. Nessun progettista sarebbe mai in grado di predire con esattezza - e nemmeno di formulare una sensata ipotesi - come il diffusore misurato suonerebbe in un ambiente reale, a meno che non fosse in possesso di dati di buona qualità (qualità dei dati, non del suono); questa la presumibile ragione per cui la B&C fornisce col DE35-8 un corretto diagramma dove si rappresenta la dispersione in funzione della frequenza. Ogni fabbricante di altoparlanti dovrebbe fornire, di base, simili diagrammi, oltre alle risposte su pannello normalizzato IEC ed ai parametri di Thiele & Small; inoltre, andrebbero forniti anche grafici delle caratteristiche di trasduzione, anche se non ne ho visti dopo quelli di Richard Allan degli anni '70. Ecco cosa la B&C ci dice sul DE35-8 (un gruppo di dati molto più esteso di quello che viene offerto dalla maggior parte dei costruttori di altoparlanti professionali, quindi la B&C parte già in vantaggio nei miei giudizi).

Caratteristiche tecniche dichiarate per il B&C DE35-8

[risposta in frequenza] Tenuta in potenza nominale (AES): 25 W
Tenuta in potenza continua: 50 W
Sensibilità (1W/1m): 108 dB
Risposta in frequenza: 3,5 - 18 kHz
Frequenza di taglio consigliata: 5 kHz
Diametro della bobina: 32 mm (1,25 pollici)
Materiale della bobina: Alluminio
Induttanza: 0,1 mH
Impedenza nominale: 8 ohm
Impedenza minima: 7 ohm
Gruppo magnetico a forma di proiettile in Neodimio
Densità del flusso magnetico: 1,3 T
Materiale della membrana: Mylar
Diametro della gola: 32 mm (1,25 pollici)

Ancora una volta, il suffisso '8' si riferisce agli 8Ω di impedenza della bobina di questa versione dell'altoparlante, che presenta un valore di Rmin di 7Ω, ideale per gli amplificatori a valvole. I radiatori ad ogiva sono generalmente i supertweeter del mondo del sound reinforcement. Sono progettati per rendere frizzante il muro di suono che emana dalle colonne di altoparlanti dal largo pannello frontale. Presentano una dispersione MOLTO decisamente controllata e di solito si montano in più esemplari connessi lungo una linea curva, per assicurare la voluta copertura in certi particolari locali. La prossima volta che andate a sentire un cocnerto in un grosso stadio o in un grande spazio aperto, date un'occhiata alla fila di scintillanti proiettili di alluminio che troneggia in cima alle colonne di altoparlanti: di lì provengono tutti i crash dei piatti ed i rumori delle bacchette.

La sensibilità dichiarata dei B&C DE35-8 è di 108dB/W. Sulla carta è appena 2dB di più del DE-400TN-8, o, detto in altri termini, quest'ultimo dovrebbe avere bisogno di circa 2W per generare un suono simile a quello che l'altoparlante ad ogiva produce con un solo Watt. Ma questi piccolini sembrano ancora più forti: ascoltati immediatamente dopo i DE-400TN, sembrano andare come a 3 o 4 Watt in più rispetto a quel primo watt. Sapendo che le unità mediobasse dello Hammer dovrebbero presentare una sensibilità di 98dB/W, e considerando la mia epserienza col sistema Hammer ed il suo crossover di serie (versione con le bobine avvolte in filo di Litz), ritengo che 95-96dB/W sia una più accurata descrizione della sensibilità generale in banda passante (dato molto più significativo da conoscere, rispetto a frequenze campione scelte in corrispondenza dell'estremo alto della curva in salita che descrive l'induttanza degli altoparlanti con grandi magneti), quindi gli ho saldato su un partitore di tensione da -12 dB, così che alla frequenza di taglio la resistenza si mantenesse simile a quella del tweeter Audax dello Hammer. Il tutto suonava ancora troppo forte, nonstante il tweeter avesse 50 ore di funzionamento alle spalle, tanto che mi sono accorto che mio figlio li aveva ricoperti con dei calzini, in un disperato tentativo di renderli più tollerabili: un po' come il vecchio trucco della carta igienica sui monitor da studio di registrazione.

Allora mi sono messo a cambiare i resistori del partitore ad orecchio, finchè non ho ottenuto un buon suono, col risultato che la rete introduceva una perdita di altri 2 dB. Ogni sperimentatore domestico dovrebbe avere una scatola con gruppi di quattro resistenze da 1,8Ω, 2,0Ω, 2,2Ω, 4,7Ω e 5,6Ω, da 2, 3 o 5W, per questo genere di aggiustamenti fini (e ricordatevi di conservare i vecchi componenti che dissaldate dalle reti originali quando migliorate i crossover commerciali). Il DE35 viene raccomandato per aggiungere scintillio ai diffusori per chitarra amplificata, sebbene io preferisca avere un suono più tradizionale e pilotare sotto sforzo altoparlanti più piccoli, piuttosto che aggiungere tweeter squillanti a un grosso altoparlante, che fa un po' troppo anni '80 per me. Anche mantenendo l'attenuazione di 2dB sul tweeter, il suono perdeva completamente integrazione, come se stessero suonando due diversi batteristi, uno che colpiva le pelli e l'altro, in piedi e avanzato di 2 metri, che suonava i piatti.

Quindi, il B&C DE35-8 si è rivelato molto più difficile da integrare, dal punto di vista della risposta in potenza. Comunque, non appena terminato il rodaggio (un processo molto più lungo di quanto necessario per il DE-400TN-8), ha prodotto per tutta la larghezza della stanza una risposta in potenza molto più regolare nel sistema Hammer, rispettandone le frequenze di taglio. L'uso dei B&C DE35-8 produce un ben preciso e controllato punto preferenziale d'ascolto in asse, per lo spettro che va dalla frequenza di incrocio inferiore a quella di decadimento superiore, che lo rende ben compatibile con i grandi altoparlanti direzionali.

[il proiettile]

Sulla carta, il DE35-8 sembrerebbe essere deficitario all'estremo alto (le specifiche di entrambi si fermano a 18 kHz), ed il DE-400TN-8 sembra arrivare più in alto (sì, a 50 anni suonati riesco ancora a sentire oltre i 20 kHz, anche se, soggettivamente, ora il livello relativo mi appare inferiore rispetto ai 10 kHz suonati allo stesso SPL). Mi sa che quest'effetto va ascritto alla pendenza della discesa della curva di risposta del DE35-8, che attenua le frequenze più alte in maniera che sembra maggiore solo soggettivamente, poichè, in termini di risposta, alla frequenza di taglio le altissime sono ulteriormente attenuate di 2dB.

Di primo acchitto, il DE35-8 sembra in qualche modo più rozzo del DE-400TN-8, come se producesse livelli maggiori di distorsione. In realtà si tratta di un effetto introdotto da questo tipo di curvatura adottata per la tromba, che provoca una risposta in frequenza irregolare man mano che ci si avvicina alla regione dell'attenuazione naturale dell'altoparlante, ed il tutto si è confermato con attenti ascolti dopo avere inserito il corretto partitore di attenuazione. Per esempio, la distorsione non pareva incrementare col volume, rimanendo costante in proporzione al segnale, anche quando questo diventava fastidiosamente alto. Questo fenomeno si è un po' ridotto via via che l'altoparlante si rodava, ma i DE35-8 hanno mantenuto il loro carattere frizzante per tutta la durata di questa prova. Si tratta di un fenomeno che si rileva con minore evidenza quando la prova avviene a confronto con qualcosa come il tweeter Audax a cupola morbida originale dell'Hammer, mentre questo incremento soggettivo di distrosione appare maggiormente evidente quando si confronta questo altoparlante con il tweeter a cupola inversa in titanio della Focal, o con il DE-400TN-8, dalla distorsione incommensurabilmente bassa.

I maggiori e ovvi sospettati per questo problema sono due picchi di risposta - il primo, da 5 dB a 4 kHz, ed il secondo da 3dB a 5 kHz - che produrrebbero un segnale significativo se fossero filtrati con una pendenza inferiore a 24dB/ottava alla frequenza, suggerita dal costruttore, di 5 kHz. Proprio così, e potrebbe anche essere il caso di utilizzare una rete LCR in parallelo ai terminali dell'altoparlante (cosa che, però non ho personalmente provato). In secondo luogo, anche la membrana in mylar potrebbe dare il suo contributo al fenomeno, visto che produce un moto sostanzialmente meno "a pistone" rispetto al titanio della membrana del DE-400TN-8 (inoltre, fra gli altoparlanti a radiazione diretta, nutro una personale preferenza per quelli dotati di membrana in titanio rispetto a quelli con la membrana in mylar), e mi piacerebbe molto sentire una versione del B&C DE35-8 dotato di membrana in titanio.

Dovendo incrociare un altoparlante grande come il mediobasso a doppio cono da 30 cm. in dotazione allo Hammer e dovendo rispettare una frequenza d'incrocio posta dove si vuole sopra i 1.500 Hz (2.200 Hz nel caso di un altoparlante da 250 mm.; 3.500 Hz nel caso di un altoparlante da 200 mm.), un tweeter a dispersione controllata probabilmente garantirà una risposta in potenza integrata in ambiente più regolare nella critica zona dei medi, rispetto al repentino salto nella dispersione a quasi 180° dei tweeter convenzionali che si riscontra utilizzando altoparlanti mediobassi con diametro già a partire dalla metà rispetto agli esempi precedenti. Questo è quanto accade con l'altoparlante a doppio cono dello Hammer, il cui conetto supplementare permette alla risposta di stiracchiarsi fino agli 8 kHz dichiarati, oltre i quali interviene con splendida integrazione il DE35-8.

Il B&C DE35-8 è un prodotto di nicchia nel mondo della riproduzione audio domestica, poichè è meno universale del DE-400TN-8. Nei casi in cui entrambi possono trovare applicazione, la differenza è che il DE-400TN-8 è più accurato e trasparente; ma nei casi in cui ci si può spingere con la frequenza di taglio più in alto, oltre i 5 kHz, e si richiede una dispersione molto controllata, il DE35-8 si rivelerà una piacevole sorpresa per gli utilizzatori domestici. Il B&C DE35-8 è un eccellente tweeter a dispersione controllata e di sensibilità estremamente elevata.

Conclusioni

Il B&C DE-400TN-8 si è rapidamente piazzato al primo posto nella graduatoria dei miei tweeter preferiti attualmente in produzione. La bassa distorsione e la dispersione accuratamente controllata fanno facilmente dimenticare i problemi che derivano dall'utilizzo di un altoparlante che non entra nel foro del vostro vecchio tweeter a cupola morbida. L'altoparlante a nastro London Ribbon della Decca ha finalmente trovato un concorrente che gli sa tenere testa nelle mie preferenze. La distorsione e la maggiore estensione del Decca mantengono la loro seduzione, ma il B&C DE-400TN-8 presenta distorsione inferiore, è più robusto, è 6 dB più sensibile ed occupa la metà dello spazio sul pannello frontale. Il B&C DE-400TN-8 è chiaramente destinato al successo come tweeter a bassa distorsione e con poca colorazione per ascolto domestico audiofilo in campo vicino; pertanto, non dovrebbe avere problemi nel soddisfare il suo compito progettuale nel settore professionale, a patto che si dimostri sufficientemente indistruttibile.

Il B&C DE-400TN-8 regge bene il confronto anche con i migliori altoparlanti a radiazione diretta, come i Focal della serie con la cupola inversa.

L'appetibilità del B&C DE35-8 per il mercato dell'audio domestico si rivela molto più limitata. E' l'ideale per aggiungere un po' di pepe ad un sistema professionale per spazi aperti, e sarebbe ideale per la rifinitura sugli altissimi in un locale specializzato in musica del tipo drum&bass, dove l'acuratezza degli alti è un must. Per un utilizzo domestico audiofilo il suo ruolo principale è quello di supplemento per GROSSI altoparlanti direzionali, come gli Hammer Dynamics, con i quali si è dimostrato una soluzione alternativa perfettamente adattabile e migliore (usando le resistenze) delle opzioni che attualmente vengono consigliate per questi altoparlanti. Ora che ho trovato un tweeter che lavora davvero bene con il diffusore Hammer Dynamics, potrò finalmente pubblicare su queste pagine i miei esperimenti per l'evoluzione dello Hammer. Non è esattamente un sostituto geometricamente perfetto del tweeter dello Hammer, perché troppo grosso per essere piazzato davanti al suo altoparlante principale, quindi sarà un'aggiunta sporgente. Ecco, scegliete la frequenza di taglio, abbassatene il livello (è un altoparlante da 108dB) e aggiungetelo, se avete un diffusore Hammer o uno simile. Il B&C DE35-8 è un altoparlante ideale per un sistema attivo multiamplificato con tubi a vuoto, pilotato da valvole preamplificatrici: oltre i 5 kHz, 1 Watt di potenza è sufficiente per qualsiasi salone d'ascolto.

Questi altoparlanti della B&C dimostrano ancora una volta che apparecchiature professionali progettate mirando ad ottenere basse distorsioni possono validamente essere adottate anche in ambiente domestico, quando si persegue ossessivamente una risposta in frequenza totalmente piatta anche a pieni giri. La gamma dinamica gestibile dal DE-400TN-8 corrobora le critiche che muovo verso la maggior parte dei tweeter a radiazione diretta: il potente magnete da 1,8 Tesla, l'anello di corto in rame e la membrana in titanio giustificano la loro presenza in un oggetto dal prezzo elevato. La frequenza di taglio di 1.500 Hz ne consente l'uso in diffusori a due vie con mediobassi di grosse dimensioni e, grazie alla sensibilità di 106 dB, il tutto si può far andare con amplificatori a valvole di piccola potenza; e che dire dell'ipotesi di una multiamplificazione attiva, con un crossover che pilota, per le vie alte, un amplificatore a valvole senza trasformatore di uscita con una serie di grandi, vecchi e convenienti triodi come i 6080 o le 6N7?

Raccomando il B&C DE35-8 per applicazioni ad alta efficienza e stretto controllo della dispersione, come il sistema Hammer Dynamics, mentre il B&C DE-400TN-8 è adesso il mio tweeter preferito fra quelli attualmente in produzione. Ora capisco perché vi sono certi entusiasti che scelgono di costruire quegli immensi sistemi multivia a tromba così amati dagli audiofili Giapponesi fissati con i SET [amplificatori a triodi in circuitazione single-ended, n.d.t.].

Musica goduta durante la stesura di questo articolo
Su vinile:

  • Miles Davis: Tutu
  • Miles Davis: Aura, la tromba di Miles che combatte con un mix denso e moderno
  • Little Feat: Sailing Shoes. Adopero Last Record Album per il bilanciamento dei bassi e questo qui per la definizione sugli alti & il senso del tempo
  • Lightning Hopkins: Goin Away, Analogue Productions APB 014
  • Fairport Convention: "In Real Time", Live '87. So bene come dovrebbe suonare, perché io c'ero: cercate me ed i miei amici fra la torre con il mixer ed il bancone per la mescita della birra Wadworth 6x
  • Latin Quarter: Modern Times; con la sua strana equalizzazione, si rivela un severo banco di prova per i tweeter
  • Latin Quarter: Swimming Against The Tide; stampato da un master con una simile equalizzazione che non perdona
  • Donna Summer I Feel Love; qui provo il 45 giri originale della GTO a confronto con il maxi single da 12 pollici che include sia il remix del '77 che la versione del '95 con la nuova equalizzazione
  • Neil Young: After The Goldrush; si tratta della mia copia originale, che mi portai nello zaino, di ritorno da un soggiorno negli USA nel 1982 come studente lavoratore
  • Neil Young: After The Goldrush; lussuosa riedizione audiofila di archivio 1-4
  • Modern Jazz Quartet: MJQ, MFSL 1-205

e su CD:
  • Arvo Pärt: Alina: non fallisce mai come test per il fattore "puntura"
  • Damage Control: Raw, su etichetta Angel Air, recensito di recente
  • Chesky Sampler audiophile tests & recordings
  • James Taylor Quartet New World, comprato direttamente allo stadio dopo la loro recente ed eccellente esibizione a Derby
e molti, molti altri

"Il vecchio scriba ci rifà, contrastando abitudini e pratiche stabili e condivise" minimizza la plebe, dalla sinistra del palco, "suggerendoci di usare dei tweeter professionali invece dei fidati e provati apparecchi hifi normalmente in commercio"

© Copyright 2010 Mark Wheeler - www.tnt-audio.com

[ Home | Redazione | FAQ | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste]