Prodotto: Driver coassiali da 15 pollici Hawthorne Audio Silver Iris per l'utilizzo in sistemi open baffle/dipolo
Produttore: Hawthorne Audio
Prezzo: a partire da 139$ (per un driver con tweeter coassiale e crossover assemblato)
Recensore: Nick Whetstone - TNT UK
Recensione: Febbraio, 2007
Traduttore: Roberto Di Paola
Le mode vanno e vengono, e questo vale in hi-fi come in qualunque altro aspetto della nostra vita. Inizialmente, quando fu inventata l'incisione del suono, esso veniva amplificato per mezzo delle trombe e ciò fino a che qualcuno non inventò gli ormai comuni trasduttori a bobina mobile. Quei trasduttori spesso erano piazzati su nient'altro che una piccola mensola, probabilmente si trattava dei ripiani di una consolle o uno stereogramma, oppure un semplice baffle, fino a che non si comprese che si ottenevano certi vantaggi installando gli altoparlanti in cabinet chiusi. Questa pratica apportava un aumento dei bassi a parità del trasduttore, poiché le emissioni anteriori e posteriori dell'altoparlante non si sarebbero cancellate a vicenda. Presto o tardi, l'utilizzo degli altoparlanti nei sistemi open baffle è stato pressocché abbandonato e lo è stato certamente da parte di un'ampia maggioranza dei produttori di diffusori commerciali.
Ora, chissà come nascono le tendenze. In quest'epoca di grande comunicazione, soprattutto da quando c'è internet, è facile che qualcuno abbia un'idea e che trovi qualcun'altro interessato a "seguirla". Negli ultimi dieci anni, c'è stato un interesse in costante crescita per i diffusori open baffle e principalmente tra gli "autocostruttori"; e più di recente, ne sono apparsi anche di commerciali.
Su internet, mentre facevo delle ricerche riguardanti i driver larga banda, ho letto qualcosa sui diffusori open baffle. Avevo comprato un paio di Goodmans 201 e li ho usati con ottimi risultati in grossi cabinet con gli sfiati. Mi sono chiesto come avrebbero lavorato se montati in un baffle aperto, così un bel giorno, più o meno per ghiribizzo, ho costruito dei baffle in truciolato e vi ho fissato i 201. Fui colto immediatamente dal suono tipico dei dipoli. Certamente c'era una diminuzione della quantità dei bassi, ma la chiarezza, la sincronia e la dinamica erano così "affascinanti" che mi sono deciso a non tornare indietro sui miei passi. Da allora, il mio sistema open baffle si è evoluto. In primo luogo sono arrivati dei woofer in linea di trasmissione, che hanno esteso le basse frequenze fino ai 20 Hz. Quindi ho aggiunto anche un tweeter. Ma adesso i 201 potevano riprodurre l'intera gamma cioè potevo fare a meno di un crossover.
Questo impianto suonava bene, ma come tutti gli audiomatti, stavo sempre a chiedermi come poteva essere migliorato. Mi sono interessato molto a qualche progetto open baffle, e c'era un interesse crescente sull'argomento anche da parte dei colleghi audiomatti in giro per il mondo. Uno dei temi più ricorrenti nelle conversazioni era la ricerca di trasduttori adatti allo scopo. E sembrava che la scelta fosse tra alcuni driver vintage come i Goodmans 201, ed i driver progettati per uso automobilistico giacché possono essere disposti in un piccolo pannello, l'equivalente di un open baffle. Ho provato dei driver, originariamente destinati ad un utilizzo in automobile: i Ciare 250. Questi erano dei driver da dieci pollici molto ben considerati tra gli utenti di open baffle. Buoni come erano, non hanno avvicinato le prestazioni dei miei 201 e dopo alcuni mesi, i Ciare sono finiti su uno scaffale nel ripostiglio.
Recentemente, il Visaton B200 è diventato di gran lunga il preferito tra i fan dell'open baffle. Alcuni lo descrivono come il miglior driver che abbiano sentito suonare in un baffle, ma il suo roll off dai 200 Hz circa in giù lo rende (almeno sulla carta) non proprio ideale per un sistema full-range. Ci sono anche uno o due candidati simili "sul mercato", ad esempio il Supravox ed il PHL. Ma dato che state acquistando dei driver piuttosto che dei diffusori finiti, significa che state facendo esperimenti, quindi è esagerato chiedervi di sborsare quelle cifre nella speranza che i risultati siano di vostro gradimento. Quindi a che punto eravamo con la ricerca del driver ideale? Bene, c'eravamo lasciati con poche opportunità fino a poco tempo fa!
Una persona che aveva intenzione di utilizzare un sistema di diffusori in open baffle, e che non riusciva a trovare "il trasduttore giusto", ha deciso di assumere l'iniziativa. Si è recato all'Eminence, il più grande costruttore al mondo di driver, ed ha chiesto loro se avrebbero prodotto per lui un altoparlante "su misura"; e c'è andato semplicemente con questa sua idea, e confidando nel loro aiuto consapevole del fatto che avrebbero anche potuto rispondergli: "scordatelo amico, siamo troppo occupati per trattare con un privato"; ed invece gli hanno chiesto cosa gli servisse esattamente. Per farla breve, gli altoparlanti furono progettati e realizzati, e Darrel Hawthorne, ha messo in piedi una piccola azienda assieme a sua moglie Diana, per vendere i driver e diffondere la "filosofia" dell'open baffle in lungo e in largo. E sì, sentirete gli utenti che "amano" gli open baffle predicare le meraviglie degli altoparlanti a dipolo, e a ragione!
La Hawthorne Audio non si è fermata al primo esemplare di altoparlante, il Silver Iris. Adesso ne produce anche uno da 15 pollici specifico per la riproduzione delle basse frequenze, chiamato giustamente Augie, e stanno lavorando duramente per lo sviluppo di una versione del Silver Iris coassiale da 10 pollici per chi desidera un sistema open baffle più compatto. Ma questa recensione riguarderà il Silver Iris coassiale da 15 pollici, mentre l'Augie sarà trattato prossimamente nella seconda parte.
E allora cos'ha di speciale il driver Silver Iris? Torniamo indietro alla ricerca del nostro driver adatto ad un open baffle e vediamo cos'è che rende un trasduttore particolarmente adatto a questo scopo. Ho già detto che quando ho estratto i Goodmans 201 dai loro grossi mobili, ho notato una riduzione dei bassi. Il motivo è che in un open baffle, l'altoparlante emette in due direzioni - in avanti e indietro. Alle frequenze più basse, la dispersione delle onde sonore assume una forma cilindrica. Quando le onde sonore (in quel range di frequenze, n.d.t.) raggiungono gli spigoli del baffle, le onde emesse anteriormente si mescolano a quelle emesse posteriormente. E siccome le onde emesse posteriormente hanno una rotazione di fase di 180° rispetto a quelle emesse anteriormente, si cancellano parzialmente le une con le altre; da qui la diminuzione dei bassi. A questo punto avrete intuito che la dimensione del baffle ha qualcosa a che vedere con la quantità delle cancellazioni, e che con un baffle più grande ci saranno minori cancellazioni, quindi più bassi. Ma la maggior parte della gente non vuole, oppure non ha l'ambiente adatto, per dei grossi baffle e deve accontentarsi di altri più piccoli.
Una soluzione alternativa è quella di aggiungere qualcosa che possa rinforzare i bassi, ad esempio un sub separato, oppure un woofer, ma restiamo fedeli all'idea di utilizzare solo un altoparlante "ideale". Se il driver ha un alto Qts (il Qts è uno dei parametri del driver, cioè parte delle specifiche), la sua risposta in basso avrà una certa gobba. In un diffusore con il mobile, questa gobba causerebbe un fastidioso rimbombo di cui vorremmo sbarazzarci. In un open baffle invece, essa darà l'impressione di un basso rinforzato, ed è proprio quello che vogliamo.
Per produrre più bassi, il driver ha bisogno anche di una maggiore superficie radiante, cioè il cono, ed a parità di dimensione, il cono avrà bisogno di una corsa più lunga. Quindi stiamo cercando un grosso trasduttore, con un buon Xmax (scusate il termine tecnico, è un altro parametro dell'altoparlante).
Adesso dobbiamo occuparci delle frequenze più alte. Ci sono driver che salgono oltre i 10 kHz, ma quei driver non scendono così in basso come piacerebbe a noi. Così ci serve un tweeter, ed ecco che torniamo ad utilizzare due driver (sì - ancora una volta siamo costretti ad un vecchio compromesso qual è la hi-fi). Se un tweeter è necessario, c'è una cosa che possiamo ancora fare per preservare una caratteristica del diffusore con un unico driver, e ciòè installare il nostro tweeter al centro dell'altoparlante più grande; in tal modo conserviamo il vantaggio di una sorgente acustica puntiforme, il che migliora la ricostruzione del soundstage.
Avendo scoperto che un driver simile non c'era, Darrel Hawthorne ha contattato l'Eminence e loro hanno acconsentito a produrne uno per lui, chiaramente ne avrebbe dovuto ordinare un certo quantitativo minimo. Così è nato il driver coassiale Silver Iris da 15 pollici, e la Hawthorne Audio è entrata nel mercato con questo prodotto. Incuriosito da questi altoparlanti (e considerati i giudizi positivi degli utenti che li avevano provati) ne ho chiesto un paio da testare per questa recensione. Hawthorne Audio non solo ha accettato, ma me ne ha inviato una delle loro coppie già rodate, cosicché potessi ascoltarli da subito al massimo delle loro potenzialità.
I Silver Iris sono arrivati in condizioni perfette, essendo stati imballati molto accuratamente. All'apertura delle scatole, ho trovato i driver da 15 pollici, i tweeter ed i crossover, tutto avvolto ordinatamente. Hawthorne fornisce questo prodotto completo di crossover dedicato, rendendolo ideale anche per un principiante che vuole intraprendere la costruzione del suo primo diffusore high-end. E' piuttosto facile preparare i Silver Iris e farli suonare in meno di un paio d'ore. Questo è ciò che ho fatto, usando del truciolato riciclato. Consiglio di utilizzare del materiale di "scarto" per i vostri baffle fino a che non sarete soddisfatti e non sarete giunti al vostro "miglior" progetto; allora, se volete, potete spendere dei soldi per rendere il loro aspetto bello come il suono.
Ho cominciato con dei baffle alti 45 pollici e larghi 22. Perché queste misure? Perché sono riuscito a scroccare due pezzi di truciolato impiallacciato di quelle dimensioni, quindi mi rimaneva soltanto da praticare le aperture per i driver ed aggiungere un supporto. Il centro dei driver si trovava a circa 30 pollici dal pavimento. Ho trovato il suono un po' magro per i miei gusti, ed avendo già giocato con trasduttori molto economici in baffle molto bassi, ho tagliato (per abbassarli) quelli che stavo utilizzando ed ho ricavato un paio di ali trapezoidali, in modo che i driver risultassero inclinati werso l'alto. Adesso i baffle erano alti 30 pollici con gli altoparlanti al centro. Il suono era cambiato in modo stupefacente. Non solo era sparita ogni traccia di quella "magrezza", ma persino la sincronia era migliorata. E naturalmente, anche l'impatto visivo risultava notevolmente ridotto! E' importante dirlo: questi driver non richiedono dei baffle enormi poiché sono stati progettati per suonare correttamente in baffle più "discreti". E' difficile da credere per coloro che hanno utilizzato già altri driver pensati per questo tipo di configurazione, ma è la verità. Hawthorne Audio, infatti, mette in guardia dall'utilizzare i Silver Iris in baffle troppo ampi perché il basso "invaderebbe" la gamma media.
Come tutti i dipoli, i Silver Iris hanno bisogno di essere distanziati dalla parete di fondo; 60 - 90 centimetri possono andare, ma è preferibile qualcosa in più se avete lo spazio. Si consiglia inoltre una distanza di circa 60 centimetri dalle pareti laterali. Ma non fatevi scoraggiare da questi requisiti: la mia sala d'ascolto è appena 3.9 per 3.6 metri anche se c'è un'apertura di circa 1.20 metri che immette in un'altra stanza. Eppure sono riuscito a posizionare i Silver Iris facilmente. In ogni caso, dopo i miei Goodmans 201 in combinazione con i woofer in linea di trasmissione, i Silver Iris sembravano molto compatti! Se tenere i baffle così avanzati in ambiente dovesse essere per voi un problema, potete sempre appoggiarli contro il muro quando non ascoltate musica e spostarli per gli ascolti "seri".
I Silver Iris sono molto sensibili, quindi non dovrebbe servire molta potenza per farli suonare forte. Ricordate però che state trattando con dei trasduttori per frequenze basse, pertanto si rendono necessari amplificatori dotati di un buon controllo sulle loro membrane. Ho provato a pilotarli con un Gainclone e mi è sembrato più che adeguato. Li ho testati anche con un Autocostruire CT MC4x100 con le uscite in parallelo per avere più corrente. Sono sicuro di aver letto da qualche parte che i diffusori open baffle gradiscono grandi quantità di corrente, comunque l'accoppiata ha funzionato brillantemente.
Ma come suonano? Bene, sono molto divertenti! Sono dei driver grandi ed otterrete un gran sound stage. Si estende da una parete all'altra ed è tridimensionale, anche se non tanto profondo come quello che ottengo con i miei 201. Nonostante i baffle non fossero alti, il sound stage aveva un'altezza normale; le uniche volte in cui percepivo la posizione dei trasduttori era quando usavo certe registrazioni mal prodotte, dove i micro dettagli erano incisi troppo debolmente ed il suono si "appiccicava" ai diffusori. Devo chiarire che si tratta di un difetto delle incisioni e non degli altoparlanti.
Nelle buone incisioni, i musicisti e gli strumenti sono grandi e con molto spazio tra di loro. Questi diffusori non suonano mai "confusi" nemmeno con le incisioni complesse. Con gli open baffle, la musica "riempie" la stanza come non accade con i diffusori dotati di cabinet. Ho osservato un ospite ignaro mentre girava la testa in diverse direzioni quando ho iniziato a suonare il disco di Roger Waters "Amused to Death" registrato in Q sound. Aveva ascoltato questo CD molte volte in precedenza con diffusori con il mobile, ma è rimasto sbalordito da quanto suonava diverso tramite gli open baffle.
Ad essere onesto, avendo trascorso quasi tre anni ascoltando il mio sistema con i woofer in linea di trasmissione che scendono giù fino ai 20 Hz flat, mi aspettavo di avvertire una mancanza di bassi, almeno fino a che non mi fossi abituato ai Silver Iris. Ma non è stato così. Non solo mi sono meravigliato della quantità di bassi che questi driver tiravano fuori, ma anche della stupefacente qualità di questi bassi. I progetti in linea di trasmissione probabilmente forniscono le basse frequenze migliori relativamente ai woofer in box, ma non possono competere con gli open baffle per quanto concerne la qualità.... Avevo letto molte volte di questa cosa, tuttavia quello che sentivo dai Silver Iris mi ha "scioccato".
La chiarezza del basso è stata la prima cosa che ho notato. Ogni nota era così chiaramente definita, era come se l'avessi sentita per la prima volta. Il timing era superbo ed anche se ogni nota era evidenziata in tal modo, si integrava perfettamente con il resto della musica. Ascoltando il contrabbasso acustico, si potevano sentire vibrare le corde. Anche il basso elettrico era molto più definito di quanto avessi mai sentito prima. So di amici musicisti che studiano le linee di basso attraverso le incisioni. Pensavo a quanto i Silver Iris potessero facilitare loro la vita!
Ho notato che negli ascolti notturni a basso volume, le ottave più basse erano ancora presenti, come quando si utilizza un filtro loudness. Ciò rende gli ascolti a tarda notte molto più godibili. Lasciatemi chiarire ulteriormente: i Silver Iris in un open baffle, in un ambiente medio piccolo, producono un basso più che sufficiente. A volte sarete portati a credere che ci sia un sub woofer nascosto in stanza.
Le percussioni sono un'altra area dove i grandi diffusori open baffle eccellono. I tamburi suonano veramente realistici e con le registrazioni giuste, un assolo di batteria vi darà una scarica di "adrenalina". Gli ottimi Silver Iris "dipingono" il suono in un modo tale che potete sentire il colpo della bacchetta sulla pelle, e percepire distintamente ogni colpo sulla batteria.
Pur essendo degli altoparlanti di grande diametro, un altro inganno che riesce loro bene, probabilmente perché sono aiutati dal tweeter coassiale, è la riproduzione dei dettagli; devo ammettere onestamente che non l'avrei mai detto. In ogni CD scoprivo qualcosa di nuovo, ed era come riscoprire l'intera collezione musicale. I Silver Iris sono molto buoni a ricreare il sound stage che ogni elemento, ogni dettaglio è messo in luce molto chiaramente.
Questi diffusori ricreano un'atmosfera, con certe incisioni, abbastanza misteriosa. Ad esempio, una notte mentre ascoltavo "Made to love Magic" di Nick Drake potevo quasi "sentire" lo studio di registrazione, vedere i musicisti, il fumo delle sigarette e Joe Boyd alla consolle.
I Silver Iris si disimpegnavano bene in ogni circostanza, sia quando ascoltavo a notte inoltrata, sia quando alzavo con i Pink Floyd mentre i vicini erano fuori casa. Non l'ho provato, ma stavo pensando che questi diffusori potrebbero suonare ottimamente anche all'aperto. Forse dovrei organizzare uno street party!
Se c'è qualcosa che posso criticare ai Silver Iris potrebbe essere la gamma media. Non è che gli manchi qualcosa, è solo un po' meno "corretta" rispetto a quella dei 201, senza dubbio a causa del crossover. Ma qui sono ipercritico e probabilmente ingiusto a confrontare i Silver Iris con dei driver senza crossover; in certi casi, i Silver Iris superavano i Goodmans 201. Le voci maschili erano molto ben ritratte, e se in esse c'erano delle "rugosità", questi driver mi permettevano di sentirle chiaramente piuttosto che levigarle.
Già che siamo in tema, devo dire che avevo trovato un po' stridente, per i miei gusti, l'area di frequenze attorno al punto di crossover. Ho parlato di ciò con la Hawthorne Audio dove hanno detto che sono stato l'unico utente ad aver riscontrato questo problema. Forse dipendeva dall'impianto, o dall'ambiente, ma alla fine ho deciso di utilizzare un filtro Notch con il Behringer DEQ2496 per tarare la risposta secondo le mie preferenze. Se anche voi riscontrate lo stesso problema, così come ho fatto io, non dovrebbe essere molto complicato ritoccare il crossover.
Lasciatemi dire due parole su questo crossover. Non si tratta della solita offerta commerciale, costruita su una basetta con componenti economici. Essi sono tutti di ottima qualità, e montati su una basetta di solido mogano. Non capisco come ciò sia possibile considerato il prezzo, comunque un'altra nota di merito alla Hawthorne Audio per tale attenzione ai dettagli ed alla qualità. Hawthorne Audio mi ha detto di "ringraziare" Dave (Hurdy Gurdy) Leonard per la sua collaborazione alla progettazione del crossover.
Riassumendo, i Silver Iris rappresentano uno di quei prodotti che mi fanno felice. Esito a definirli dei diffusori tutto fare, poiché si capisce che quel genere di prodotti fa bene molte cose e nulla benissimo. I Silver Iris, infatti, riproducono il basso in modo brillante e molto bene tutto il resto. Non importa che cosa suonino; riescono a dare "vita e freschezza" a tutto ciò che riproducono. Non dico che renderanno buono il suono di un'incisione scadente, ma può darsi che vi facciano rivalutare alcuni pezzi della vostra collezione di dischi, e miglioreranno ulteriormente il suono delle vostre incisioni già di per sé buone.
Se volete provare degli open baffle e capire perché tanto rumore sull'argomento, i Silver Iris costituiscono un'ottima occasione per farlo con successo. Non è difficile progettare e realizzare i baffle ed i driver arrivano con i crossover già assemblati. A mio avviso, il costo di un paio di Silver Iris, unito a quello per realizzare i baffle, rende questo uno dei migliori e più accessibili sistemi di diffusori high-end. Anche sommando le spese di spedizione e le tasse doganali alla cifra richiesta per l'acquisto di questi driver, il loro prezzo totale sarà inferiore a quello di certi kit di diffusori entry level. Mi rendo conto che non tutti vogliono o possono ospitare grandi diffusori, ma se non avete problemi di spazio o di "intolleranze domestiche", posso consigliarvi i Silver Iris senza dubbio. Essi non devono essere grandi né devono sembrarlo. Ricopriteli con del tessuto nero e non appariranno tanto grandi.
Ma c'è di più! Alla Hawthorne Audio si sono dedicati alla diffusione di notizie sugli open baffle e ad aiutare la gente ad ottenere il meglio da essi. Il loro servizio tecnico non è secondo a nessuno, e c'è anche il loro forum dove gli utilizzatori dei Silver Iris o di altri diffusori open baffle si scambiano idee, confrontano le loro impressioni, ed aiutano i novizi. Di solito consiglio, a chi vuole costruirsi dei diffusori, di affidarsi ad un kit o almeno ad un progetto già sperimentato. Non è possibile che realizziate un buon diffusore senza sapere esattamente cosa state facendo. Ma gli open baffle sono l'eccezione. Potete ottenere ottimi risultati immediatamente, e si tratta semplicemente di trovare la forma e le dimensioni giuste del baffle per ottimizzare il suo progetto ed ottenere da esso il suono migliore. Quello che vi serve in oltre è il driver "giusto", ed il Silver Iris può certamente esserlo.
Infine, se volete saperne di più sui diffusori in open baffle, potrei consigliare le seguenti letture:
Decaware Audio forum
Audiocircle forum
Hawthorne Audio forum
Leggete anche la recensione del woofer da 15" "abbinato", il Silver Iris Augie
Quando mi è stato chiesto se avessi voluto inserire una sezione con i commenti del costruttore in calce alla recensione qui sopra, ci ho pensato su ed ho detto che era un'idea da tenere a mente.
Ho letto ripetutamente la recensione e non ho altro da aggiungere, ma sono commosso per il tempo e gli sforzi che certamente richiede la stesura di una tanto dettagliata ed informativa esperienza d'ascolto personale sui nostri Silver Iris.
Nelle scorse settimane è stato un piacere per noi lavorare con Nick e, più di ogni altra cosa, noi della Hawthorne Audio vorremmo esprimergli i nostri ringraziamenti e la nostra gratitudine per aver speso del tempo in questo lavoro.
Forse alcuni di voi potrebbero non sapere che, per queste recensioni tanto professionali, i recensori per la maggior parte non ricevono denaro o compensi, e tutto ciò nonostante il tempo e gli sforzi impiegati in questi articoli che noi tutti leggiamo con tanto interesse.
Vorrei dare il benvenuto ed incoraggiare voi tutti per esservi uniti a noi riconoscendo i contributi che recensori come il sig. Whetstone danno all'audio giorno dopo giorno.
Se vi è piaciuto leggere questa recensione, prendetevi cinque minuti per mandare un'e-mail a Nick e dirglielo. Meglio ancora, scrivete al direttore e ditelo a lui. Abbracciate i vostri ragazzi, rincuorate i vostri cari, date una mancia alla cameriera e apprezzate gli sforzi di questi abili recensori... Grazie Nick.....
Best regards,
Darrel & Diana Hawthorne
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