[ Home | Redazione | HiFi Shows | FAQ | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]

Diffusori Piega P4L

Hi Tech Swiss Aluminium!

[English version]

Prodotto: diffusori da pavimento Piega P4L
Costruttore: Piega of Switzerland - Svizzera
Importatore: Nabla s.r.l. - Italia
Prezzo di listino: lit 4.400.000 (la coppia)
Recensore: Stefano Monteferri

[Gruppo di famiglia Piega LDR]
Piega serie LDR, primo piano le P4L

Non starò qui a raccontarvi che i prodotti che appaiono recensiti sulle pagine di TNT Audio siano gli unici meritevoli di esserlo, in barba a tutti gli altri: ce ne sono molti, infatti, che per diverse ragioni mi hanno colpito, ed in compagnia dei quali mi piacerebbe trascorrere diverse e liete ore musicali.
Purtroppo, ottenere (anche se in prova) l'oggetto che ha suscitato il nostro interesse non è sempre possibile, e ci si deve spesso accontentare di apparecchi che, pur rivelandosi ottimi, non arrivano ad intrigarci in quel modo così particolare da rendere la convivenza con gli stessi una vera e propria libidine...

Il caso "Piega P4L" è uno di quelli che, invece, si è evoluto secondo le migliori prospettive: le ho ascoltate diverso tempo fa presso l'importatore italiano, e sono rimasto immediatamente affascinato dal loro suono, dalla loro estetica, e dalla loro tecnologia costruttiva. Ho subito realizzato come quello fosse un prodotto da far conoscere, raccontandolo, ai lettori di TNT Audio, ed è così che ho immediatamente avviato alcune azioni propedeutiche ad ottenere le P4L in prova per la nostra rivista.

Tutte le informazioni sul marchio Piega (filosofia, prodotti, persone, ecc.), sono disponibili in rete e consultabili all'indirizzo www.piega.ch, il sito ufficiale dell'azienda svizzera.

Estetica e Finiture

Le piega P4L si presentano con una veste estetica a dir poco particolare: una struttura in estruso di alluminio, di forma triangolare, finemente spazzolata, alta circa un metro e decisamente snella, dal peso di 16Kg, che ricorda vagamente una canna d'organo, con griglia anteriore di metallo traforato (in alternativa, è disponibile nella consueta tela nera).

L'aspetto, decisamente moderno, appare tutto sommato discretamente raffinato, elegante e permeato da una intrigante atipicità.

Gli altoparlanti, incassati nella struttura stessa, ad un'analisi visiva appaiono come "costretti" (in particolare il tweeter), lasciandomi presagire qualche problemino in termini di ricostruzione scenica verticale (cosa che, come vedremo, verrà smentita in modo disarmante nel corso della prova di ascolto... :-).

La Tecnica

Rimossa la griglia anteriore, si ha l'opportunità di verificare come i progettisti Piega abbiano adottato per le P4L una soluzione ibrida: un tweeter a nastro denominato LDR/II, prodotto da Piega stessa, ed il piccolo e veloce woofer LDB da 13cm.

Tra i dati dichiarati, potenza applicabile da 20 a 200W, sensibilità di 89db, impedenza attestata sui 4 ohm, per una risposta in frequenza che spazia dai 38Hz ai 50kHz (+/-2dB).

Non ho informazioni riguardo al filtro X-over, salvo il fatto che mostra un evidente disinteresse per il bi-wiring: la morsettiera, collocata in una nicchia all'interno della base del diffusore (in pratica al di sotto dello stesso), dispone infatti esclusivamente di una coppia di morsetti di ingresso dorati. Posizione tanto scomoda per il recensore, iperattivo in termini di "collega-scollega", quanto valida per l'utilizzatore finale del prodotto (perlomeno in termini estetici).

La coppia di P4L pervenutami in prova non era nuova, essendo stata utilizzata per altre dimostrazioni/recensioni. Il lato positivo della cosa è che ho così potuto evitare la fastidiosa pratica del rodaggio, quello negativo che uno dei tweeter a nastro presentava un piccolo danno alla membrana, in corrispondenza del bordo, che nel corso della prova non è però sembrato risultare di particolare influenza ai fini dell'ascolto.
[Piega P4L]
Estetica snella e raffinata 

L'Ascolto

Tanto per smentire le mie iniziali aspettative, la prima caratteristica che emerge in modo quasi prepotente, è la bellissima ricostruzione del palcoscenico virtuale, ampio, profondo e con gli elementi che lo compongono accuratamente focalizzati. Ci si trova inevitabilmente a respirare quell'aria in qualche modo rarefatta, dove lo spazio tra gli strumenti risulta quasi misurabile, aria che di colpo diventa densa e materica non appena, navigandone gli spazi, ci si imbatte negli elementi che virtualmente la popolano.
La prestazione è di quelle che lasciano in qualche modo affascinati, sicuramente concentrati, ma anche in quello stato di rilassatezza che è condizione essenziale perchè quegli eventi musicali che si è li in attesa di veder materializzati, possano essere colti in tutta la loro essenza.

Bisogna fare un po' di abitudine a tale piacevole caratteristica, in modo da poter procedere con una valutazione critica del suono del diffusore, suono che propone una gamma media ed alta di grande fascino e trasparenza, di estrema definizione e discernimento della trama musicale, senza che questo significhi aggressività e/o fastidio.

Davvero bellissime le voci femminili, che vengono riprodotte con ammirevole precisione, dotate di eccellente finezza di grana, chiare e pulite in modo direttamente dipendente dalla qualità dei componenti a monte delle P4L.

È interessantissimo seguire il lavoro svolto dal piccolo tweeter a nastro, ascoltare in quale modo restituisca dettagli e sfumature, ad un livello tale che quasi ci si sorprende nel rendersi conto di come, pur in un contesto di tale analiticità, si rimanga comunque ben lontani dalla soglia di fastidio.

A convincere è anche la zona d'incrocio tra i due altoparlanti, che non presta il fianco a critiche significative, a conferma dell'ottimo lavoro svolto dai progettisti Piega, che hanno realizzato una sinergia molto buona tra il velocissimo ed accuratissimo tweeter ribbon LDR/II ed il woofer LDB impiegato sulle P4L (e quando si ha a che fare con altoparlanti di caratteristiche tecniche così diverse, il compito non è affatto facile...).

La gamma medio-bassa, una volta conseguito un posizionamento corretto in ambiente, non presta il fianco a critiche di rilievo, e risulta adeguatamente snella ed articolata, senza che si verifichino fenomeni connessi all'eccesso di emissione, che portano a sporcare la gamma media o rendere confusa l'articolazione del basso.

Basso che si spinge con buona autorevolezza, anche se non particolarmente dotato in termini di spessore, fino a frequenze di tutto rispetto, considerato il litraggio del diffusore tutto sommato contenuto (credo che i 50 Hz flat ci siano davvero tutti), caratterizzato da una certa morbidezza di fondo ma mantenendo cumunque buone doti di velocità ed intelligibilità del messaggio musicale.

C'è da dire che il comportamento del diffusore varia molto in funzione del supporto utilizzato: con i piedini originali e collocato direttamente sul pavimento, ho personalmente riscontrato un basso un po' invadente e non del tutto coerente nella gamma di frequenze riprodotte.

L'utilizzo di punte coniche ha radicalmente modificato il suono, alleggerendone in qualche modo la consistenza, ma rendendolo decisamente più agile e veloce, al pari della gamma media e alta, che si asciuga però considerevolmente, pur restituendo una ricostruzione dell'immagine virtuale con gli elementi che vengono messi a fuoco in maniera spietata.

Alla fine, il compromesso migliore l'ho ottenuto utilizzando i "soliti" magici piedini Upim, l'adozione dei quali ha consentito di ottenere un equilibrio tra le gamme davvero considerevole, un'emissione più pastosa, senza per questo limitare le formidabili doti di ricostruzione scenica del sistema.

Sul fronte della dinamica, siamo di fronte ad una prestazione di livello decisamente buono per quanto riguarda la micro dinamica, ed in tale compito le P4L sono decisamente agevolate dalle notevolissime doti di analiticità ed accuratezza del tweeter ribbon, che non si lascia davvero sfuggire alcuna parte del messaggio musicale che gli arriva, nonchè dalle doti "velocistiche" del piccolo woofer.

Una macro dinamica "esplosiva" non sembra proprio appartenere al patrimonio genetico delle pur ottime Piega, e la loro prestazione, da questo punto di vista, non è di quelle che lasciano senza fiato, perlomeno nel mio ambiente di ascolto, che non risulta propriamente "facile" in tal senso. Più di una volta, alla ricerca di un contatto emozionale e "fisico" di una certa entità, mi sono infatti trovato a ruotare la manopola del pre a livelli per me inconsueti, ma poi sono quasi sempre ritornato sui miei passi, con la sensazione che, cosi facendo, stessi in qualche modo snaturando l'approccio filosofico dei raffinati diffusori svizzeri.

Consigli d'uso

Sulla base delle caratteristiche rilevate, ritengo che le Piega P4L possano risultare una scelta azzeccatissima nel caso si disponga di un ambiente non eccessivamente grande, e questo essenzialmente per due motivi: il primo è che in tal modo si sostiene l'emissione e lo spessore delle basse frequenze, conseguendo nel contempo una maggiore fisicità ed impatto, a tutto vantaggio della macro dinamica; il secondo è che grazie alle doti di ricostruzione scenica del sistema, l'immagine virtuale risulta di ottimo livello anche disponendo i diffusori a non più di un metro e mezzo l'uno dall'altro, ed in grado di abbattere letteralmente le pareti di ambienti di ascolto anche piuttosto angusti (verificato!).

Questo non significa che chi dispone di un ambiente di ascolto vasto non possa comunque utilizzarle con soddisfazione (io, ad esempio, lo sto facendo...), ma solo che, dal mio punto di vista, per ottenere il massimo risultato possibile, è preferibile perseguire un'ottimizzazione anche in tal senso. Ad ogni modo, considerato che parte della stessa filosofia progettuale (stessi componenti, stessa modalità costruttiva) si ritrova sulle sorelle maggiori P4XL, che però risultano caratterizzate da dimensioni maggiori ed adottano due woofer in luogo del singolo impiegato sulle P4L, anche se in configurazione a tre vie, un'alternativa più idonea ci potrebbe essere, e sarebbe sicuramente interessante da verificare (recepito il messaggio, cara Nabla? :-)...

Ovunque si decida di collocarle, non è comunque consigliabile pensare di affiancarle a partner scarsamente dinamici e dalla musicalità non accertata, dal momento che le spietate doti di trasparenza del sistema ne evidenzierebbero immediatamente i limiti. Un mio tentativo di inserirle, come ultimo anello della catena, in un impianto di classe medio-bassa, ha prodotto come risultato la completa scomparsa di quel fascino che contraddistingue si il suono di tali diffusori, ma che emerge in modo estremamente naturale solo con abbinamenti azzeccati, ed ha reso la riproduzione musicale piuttosto sterile...

Ancora, cavi neutri, trasparenti ed equilibrati, fatte salve le precedenti considerazioni, appaiono come la scelta più adeguata: nel mio caso, l'utilizzo dei cavi di potenza AM Audio AMP-5 ha fornito ottimi risultati, mentre con l'FFRC, notoriamente piuttosto brillante, il suono appariva un po' troppo "elettrificato".

Consigliata l'adozione dei piedini Upim o similari, e da provare una lieve inclinazione all'indietro dei diffusori.

Conclusioni

Adatte ad un pubblico esigente e raffinato, esigenti a loro volta e rispettose del messaggio musicale a loro inviato, particolarissime nella veste estetica e tecnicamente singolari, nonchè caratterizzate da un'impostazione sonora affascinante, le Piega P4L costituiscono una scelta di cuore e di testa allo stesso tempo.

Inizialmente rapiti dalle meravigliose caratteristiche di ricostruzione dell'immagine vitruale, col tempo si comprende come le notevoli doti di trasparenza ed accuratezza del sistema, permettano di godere appieno dei motivi architetturali della trama musicale riproposta, col risultato che spesso si scoprono particolari ancora inespressi del proprio software musicale.

Mettetele nella condizione di esprimersi al meglio, e loro vi ripagheranno con momenti di assoluta emozione. Trattatele con sufficienza, e non conoscerete mai il potenziale di cui sono capaci.

Nella fascia di prezzo attorno ai 4 milioni, a mio avviso ci sono diffusori interessantissimi, che valgono tutto il loro prezzo, ed altri che non valgono neppure la metà di quanto preteso: fra i primi, collocherei sicuramente queste Piega P4L. Assolutamente da ascoltare!

Se un sentito ringraziamento va all'importatore italiano Nabla, per averci gentilmente messo a disposizione i diffusori oggetto di questa prova, consentitemi di esprimere un gesto di gratitudine a favore del carissimo Andrea Vignapiano, ben conosciuto dai frequentatori della nostra Mailing list, rivelatosi l'autentico "sponsor" dell'intera operazione.

© Copyright 2000 Stefano Monteferri - http://www.tnt-audio.com

[ Home | Redazione | HiFi Shows | FAQ | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]