Prodotto: diffusori da pavimento Polk Audio RT 2000i
Costruttore: Polk Audio - USA
Prezzo al pubblico: 2.200 Euro (coppia)
Distribuito in Italia da: MediaWorld
Recensore: Lucio Cadeddu
Recensito: Aprile 2001
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Il marchio Polk Audio non ha certo bisogno di molte presentazioni, essendo uno dei leader del mercato diffusori da circa 25 anni, insieme a marchi storici come Infinity, JBL e pochi altri.
In Italia ha vissuto alterne vicende, per un periodo di tempo la distribuzione è cessata ed è stata ora rilevata dalla catena dei mega-store MediaWorld, il che ne rende la reperibilità semplicissima su tutto il territorio nazionale.
Abbiamo recentemente pubblicato una Inter.Vista a Matthew Polk della omonima azienda statunitense, qualora foste interessati alla filosofia progettuale dei diffusori Polk Audio.
Abbiamo anche recensito, recentemente, i diffusori più economici del catalogo Polk, ovvero i piccoli bookshelf Polk Audio RT 15i. Grazie ad accordi diretti con la Polk Audio statunitense siamo poi riusciti a farci inviare una coppia dei "secondi di gamma", ovvero questi RT 2000i che ho avuto il piacere di provare per diversi mesi nel mio impianto.
Il RT 2000i rappresenta, insieme al modello RT 3000i, la "summa" tecnologica della filosofia Polk Audio, una sorta di flagship che incorpora tutti i brevetti e le soluzioni studiate in questi ultimi anni dal reparto R&D dell'Azienda statunitense, in collaborazione con alcune Università americane (John Hopkins, ad es.).
Non mi dilungherò sulla lunga serie di soluzioni implementate su questo modello di diffusore (per i dettagli vi consiglio di visitare il completissimo sito ufficiale e seguire i links che via via incontrerete in questo articolo) e pertanto riporto solo alcune caratteristiche costruttive ed i dati tecnici.
L'RT 2000i è un diffusore da pavimento di dimensioni molto generose (116 cm H x 24 cm L x 43 cm P), ingombro in pianta pari a 28 x 47 cm, peso 40 kg l'uno, dotato di alcune caratteristiche molto particolari.
In pratica si tratta di un due vie + subwoofer attivo incorporato. Il midwoofer ed il tweeter vengono così amplificati in maniera usuale (dal vostro ampli) mentre i 4 woofers da 20 cm vengono pilotati indipendentemente da 2 amplificatori (1 per cassa, 50 watt RMS ciascuno) interni al diffusore stesso.
Tutto quel che dovete fare è collegare un'uscita "linea" o meglio "pre out" agli ingressi RCA posti sul retro del diffusore, esattamente come fareste con un subwoofer attivo.
Qualora disponeste di una sola uscita "subwoofer" (ad esempio dal vostro decoder Dolby Digital) potete trasferire il segnale linea da una cassa all'altra. Entrambe sono infatti dotate di connettori RCA linea "in" e "out".
In sostanza avete 3 possibilità di collegamento:
La parte "passiva" del diffusore fa uso di 1 midwoofer da 16 cm e di un tweeter a cupola metallica tri-laminata, entrambi del tipo "Dynamic Balance". Tale metologia di costruzione dei drivers, in collaborazione con la John Hopkins University, è basata su studi interferometrici al laser per limitare il break-up delle membrane (maggiori dettagli ed immagini di interferometria laser sul sito della Polk Audio).
Entrambi i drivers sono poi montati su un baffle a minima diffrazione.
A dividere idealmente questa parte del diffusore dai 2 woofers da 20 cm ci pensa il logo Polk Audio, posto al centro del baffle ed ospitante un led verde che segnala l'avvenuta accensione degli amplificatori.
Tutti i drivers sono schermati per evitare interazioni coi tubi catodici degli schermi televisivi.
Il tipo di carico scelto è bass-reflex, per i woofers veri e propri, che utilizzano una porta verso il pavimento, dotata di profilo esponenziale denominata Power Port. In breve, si tratta di un cono contrapposto allo sbocco reflex (come si evince dalla foto) che trasforma il movimento turbolento dell'aria in flusso "laminare" (vedasi disegno a lato), evitando perdite di efficienza del sistema e rumori alla frequenza di accordo.
Il taglio elettronico tra la sezione medio-alta ed i woofers è posizionato a 100 Hz (12 dB/ottava) mentre quello passivo tra mid-woofer e tweeter è centrato sui 2500 Hz (12 dB/ottava).
Questi alcuni dei principali dati tecnici dichiarati:
Recensire il diffusore che sostanzialmente rappresenta la summa tecnologica di un Costruttore con oltre 25 anni di esperienza e che ha collezionato in tutto il mondo vasti successi di critica e di pubblico non è certo una responsabilità da poco. La complessità del sistema, unita al gran numero di possibili configurazioni e settaggi, rendeva il compito ancora più arduo.
Al primo impatto con le RT 2000i ho invece realizzato che si sarebbe trattato di un compito facile, anzi piacevole. Lo confesso: la produzione Polk Audio, in questi ultimi anni, ha virato decisamente verso il mercato Home Theater e quindi mi aspettavo un suono piuttosto caratterizzato e molto poco audiophile. Le RT 2000i mi hanno fatto ricredere immediatamente.
Già, perchè se pensaste ad un suono "loudness" con bassi boom-boom ed alti tipo Black & Decker...sareste proprio fuori strada. Le Polk Audio RT 2000i si sono invece rivelate delle intepreti (o esecutrici, a seconda dei punti di vista) estremamente corrette e fedeli, con una assetto timbrico tendenzialmente neutro, arricchito da una capacità di introspezione notevolissima ed un livello di dettaglio in grado di rivaleggiare con diffusori ben più costosi.
Non esattamente eufoniche, sanno essere asciutte ma dolci al tempo stesso, come dimostra la grande performance sulle voci e le chitarre, sempre entusiasmante.
Il suono sgorga fluido, mai forzato, sempre estremamente preciso ed introspettivo, capace di rivelare tutti i particolari nascosti di un'incisione. Il merito di questo gran lavoro di "precisione" è da attribuirsi al tweeter, senza ombra di dubbio uno dei migliori tweeters a cupola metallica che mi sia capitato di sentire, assolutamente privo di "ringing" e risonanze (tipiche di cupole metalliche di basso pregio), dotato di risposta estesissima e capacità rivelatrici di altissimo livello.
In pratica, un difficile e riuscitissimo connubio tra capacità di analisi e dolcezza quasi "setosa". Ascoltate questo tweeter e vi ricrederete sui tweeter a cupola metallica!
Ad esempio, i piatti della batteria hanno un realismo affascinante, nettissimi negli attacchi (quando la bacchetta tocca il metallo) ed armonicamente ricchissimi nei rilasci (potete sentire il decadere naturale della vibrazione, dopo il colpo di bacchetta, per diversi secondi).
Altra parte del merito è anche da attribuire al crossover, che consente un "legame" col mid-woofer praticamente privo di soluzioni di continuità. Rispetto al tweeter, il mid-woofer appare solo un po' più timido, restituendo una gamma media di grandissima fluidità e precisione. Grazie alla bassa distorsione, il suo lavoro appare, talvolta, in secondo piano...ma ascoltando con attenzione vi accorgete che tutto quel che deve fare lo fa e lo fa pure bene.
Non passano inosservati, ad esempio, i rumori metallici dei meccanismi della cassa della batteria tipo la molla del pedale che viene caricata e scaricata ad ogni colpo e talvolta persino il suo cigolio (Es. disco Sheffield Labs, Drum & Track Record).
Stesso trattamento per campanelli, triangoli ed altri strumenti a percussione.
Tweeter e mid-woofer insieme riproducono poi una grande quantità di echi ambientali presenti nelle registrazioni a testimonianza, ancora una volta, della loro grande capacità di analisi del messaggio sonoro.
Con strumenti difficili e notoriamente strazianti per molti tweeters (ed orecchie) le RT 2000i ci vanno a nozze, proponendo una riproduzione con una bassissimo tasso di distorsione, anche a livelli molto elevati.
Eccellente l'intelliggibilità del parlato, ad esempio in registrazioni live dove i musicisti parlottano a bassa voce tra loro.
Sempre in tema di intelliggibilità, quando cassa e rullante battono all'unisono, è abbastanza facile distinguere nettamente i due attacchi, pur restando simultanei.
In gamma bassa, praticamente, potete fare quello che volete. Perchè? Semplice: i 4 woofers da 20 cm sono autoamplificati, per cui potete regolare il livello come più vi aggrada o come meglio si adatta al vostro ambiente. Avete finito di lamentarvi per diffusori che non hanno bassi. Qui c'è tutto quel che volete ed anche di più: potenza, quanta ne serve, ed estensione da record, praticamente da subwoofer. I 32 Hz dichiarati a -3dB (e non a -6dB come talvolta accade di leggere!!!) sono un risultato strepitoso, specie in un diffusore di questa taglia e prezzo.
I dati dichiarati non sono ottimistici anzi, secondo me questo diffusore scende anche un po' di più. Per capirci, se confrontato con le Klipsch RF-3 provate di recente qui su TNT-Audio, le RT 2000i scendono decisamente più in basso, con una linearità sconosciuta alle RF-3 che, arrivate al loro limite fisiologico, attenuano decisamente l'emissione. Per capirci ancora meglio: il basso delle RF-3 è più violento, ma meno profondo.
Se vi piace il pedale d'organo, quello a 30 Hz che scuote il pavimento, le RT 2000i vi potranno accontentare, sempre a patto che la vostra sala d'ascolto riesca a reggere così tanta energia su frequenze così basse (normalmente vengono eccitate tutte le risonanze possibili ed immaginabili).
Nel disco prova Telarc, non solo l'organo è riprodotto in tutta la sua maestosità, ma le RT 2000i riescono nel difficile compito di farvi sentire tutto il decadimento della nota di pedale come si propaga nell'ambiente dove è avvenuta la registrazione.
Nel mio ambiente e per mio gusto personale, ho lasciato il pre-set del livello dei woofers in posizione centrale, come anche suggerito dalla casa (presumibilmente la posizione che si accorda perfettamente col livello della gamma medio-alta). Basta aumentare di una tacca per avere più bassi di quelli necessari, mentre un settaggio più basso potrebbe andar bene in ambienti molto critici in gamma bassa.
Il "matrimonio" tra i 2 woofers e la sezione medio-alti è di buon livello, grazie al taglio molto basso (100 Hz) ed alla tecnologia Dynamic Balance che ottimizza i tempi di attacco e rilascio dei singoli drivers, rendendoli omogenei tra loro.
In definitiva: neutri, tendenzialmente asciutti sul medio-alto, ma estremamente precisi e poco affaticanti. Eccellente lavoro del tweeter, senz'altro il componente migliore dei tre, buono il lavoro del mid-basso e "su richiesta" quello dei woofers (nel senso: chiedete e vi sarà dato).
Con una sezione dei bassi attiva, il compito del vostro amplificatore è estremamente semplificato. La sensibilità di 90 dB ed un'impedenza facile rendono il pilotaggio di questi giganti uno scherzo anche per amplificatori integrati di piccolo wattaggio. Il manuale dichiara che anche un ampli da 20 watt può risultare adeguato...e non posso che confermare.
Per questa ragione la dinamica complessiva di questo sistema è limitata solo dall'amplificatore cui le collegherete: non sono riuscito a metterle in crisi ed anzi sono state loro a vendicarsi dei miei tentativi, mettendo in crisi l'ambiente più di una volta.
Possono suonare molto forte con bassissima distorsione, conservando un range dinamico di tutta sicurezza e perfettamente sufficiente per la maggior parte degli ambienti domestici. In basso fa ciò che volete. Se avete presente il disco degli HeartBeat Drummers of Japan (Sheffield Labs), conoscerete senz'altro l'O-Daiko, enorme tamburo suonato con violenza dagli scatenati drummers giapponesi.
La dinamica di questa incisione e di questo strumento possono mettere in crisi, molto facilmente, tanti diffusori. Le RT 2000i ci passano su con nonchalance, come se tutto ciò fosse per loro facile e naturale.
Il passo è talvolta sornione, come quello di un grande felino, sempre pronto allo scatto, però. La velocità è buona, le compressioni dinamiche virtualmente assenti.
In gamma media, complice il mid-woofer un po' "tranquillo", con qualche incisione avrei preferito un pizzico di "cattiveria" in più.
Altro pregiudizio che le RT 2000i sono pronte a sfatare è quello che vorrebbe dei diffusori grandi e con molti altoparlanti incapaci di suonare equilibrati a basso volume.
Ebbene, lasciati a livello di sottofondo per farci conversazione sopra, questi RT 2000i mantengono un equilibrio timbrico encomiabile, la precisione resta e così pure la dinamica. Se volete, possono suonare forte, ma anche a basso volume saranno godibilissimi.
Sono diffusori grandi (quasi 1,2 metri di altezza) e teoricamente difficili da far "sparire" dal soundstage, o almeno così sostengono gli amanti dei miniffusori. Ebbene, queste bestioline riescono nell'arduo compito ed il suono prodotto è totalmente svincolato dalle casse. Sarà merito del baffle a minima diffrazione, sarà la buona dispersione degli altoparlanti, sarà il Dynamic Balance....non lo so. Il risultato è un diffusore da pavimento non proprio piccolissimo che sparisce come un bookshelf di alta classe. E scusate se è poco.
Lo stage che riescono a costruire è infatti molto grande e ben sviluppato in tutte le direzioni. La profondità è presente sia "dietro" le casse che "davanti", con una scansione dei piani sonori perfettamente delineata e precisa. Molto buona anche la larghezza del palcoscenico sonoro. L'altezza, manco a dirlo, è eccellente, grazie anche al posizionamento piuttosto "in alto" del tweeter.
Particolari, dettagli e contorni, grazie al solito tweeter, sono di ottimo livello.
Costruzione e finitura. È difficile il compito del recensore quando si ha a che fare con prodotti di alto livello di un grande Costruttore specializzato da 25 anni nel settore altoparlanti HiFi. La costruzione è infatti impeccabile, non una sbavatura nel mobile, non un pannello disallineato, non un particolare stonato.
Il frontale un po' hi-tech ed il baffle in plastica nera forse stonano un po' coi fianchi in vero ciliegio, ma è sufficiente mettere le griglie parapolvere per ristabilire un'eleganza discreta ed adatta alla maggior parte degli ambienti domestici. La finitura è disponibile in quercia nera, in ciliegio e in acero.
Sono invece fastidiosi i led verdi che in mezzo al frontale segnalano l'accensione degli ampli interni. Identificano la posizione dei diffusori e, per chi è abituato ad ascoltare in penombra, sono decisamente irritanti. Un pezzo di nastro adesivo nero li può comunque oscurare del tutto :-)
La vera lamentela sulle RT 2000i riguarda la natura stessa del diffusore che, grazie alle sue molteplici possibilità di collegamento e di regolazione, può ad un primo impatto mettere in difficoltà il consumatore medio, abituato ad attaccare i cavi delle casse e basta.
Qui bisogna scegliere la modalità, verificare la presenza di uscite pre, e/o sdoppiare eventuali uscite sub singole, nel caso di utilizzo Home Theater. La presenza di due cavi di segnale e di due cavi d'alimentazione causa poi qualche problema in più in termini di impatto visivo: nascondere i cavi di potenza si può, mimetizzare anche due cavi d'alimentazione e due di segnale (uno per canale, separati e lunghissimi) può non essere semplice.
Insomma, questo è il prezzo da pagare per una flessibilità d'uso che rende le RT 2000i praticamente universali: da diffusore tradizionale (o quasi) a sistema satelliti di + subwoofer attivo in un impianto Home Theater, solo aggiungendo qualche cavo e spostando dei ponticelli.
Suono. Coi generi più cattivi avrei preferito un pizzico di violenza bruta in più, specie in gamma media. A tratti, avrei anche preferito un po' più di calore nella porzione bassa della gamma media.
D'altra parte, per poco più di 4 milioni vi portate a casa un sistema che vi farà risparmiare i soldi del subwoofer attivo (ne avrete ben due!) ed una qualità sonora complessiva che non vi farà rimpiangere sistemi 2 vie di caratura più altezzosamente "audiophile".
Prima cosa: non lasciatevi intimorire dall'apparente complessità. In fondo servono solo un paio di cavi di segnale in più (non forniti) ed il collegamento alle rete elettrica dei due ampli interni. Fatto questo, le RT 2000i sono pronte per suonare.
Nell'utilizzo "stereo" vi consiglio di collegare separatamente i canali destro e sinistro ai due finali interni, anzichè collegarne solo uno (come si fa nel caso di una singola uscita sub) per poi riprendere il segnale da una cassa e passarlo all'altra. È vero che le basse frequenze (qui siamo sotto i 100Hz) sono sostanzialmente monofoniche...ma meglio collegare tutto in stereo.
Cavi. La qualità dei cavi di segnale non è fondamentale, visto che alla fine la banda riprodotta è quella sotto i 100 Hz. Un buon cavo di prezzo non esagerato (magari autocostruito) funzionerà egregiamente. Poichè dovrà essere lungo, meglio che sia schermato.
Cavi di potenza a vostra scelta: i diffusori sono sostanzialmente neutri, quindi riproducono quel che gli arriva. Non lesinate sulla qualità però, le RT 2000i sono molto rivelatrici, specie in gamma alta.
Posizionamento. Trattasi di diffusori grossi, quindi un po' di prove bisogna farle. Cominciate stando ben lontani dalle pareti e proseguite per aggiustamenti successivi. La gamma bassa "importante" causa qualche problema in più e dovrete faticare un po' a trovare la sistemazione che innesca meno rimbombi e risonanze dell'ambiente.
Io le ho leggermente angolate verso il punto d'ascolto, per ottenere un'immagine un po' migliore (10 gradi, più o meno).
Le casse sono fornite di piedini in gomma morbida (fondamentali per le varie prove di posizionamento) e nascondono al loro interno delle punte regolabili. Trovata la posizione, usate le punte se volete un suono più netto ed asciutto, lasciate i piedini in gomma se preferite un tocco di rotondità in più e/o avete pavimenti delicati (le casse pesano!!!).
Amplificazione. Come già detto, non c'è bisogno di un ampli molto grosso, le RT 2000i amano la qualità, non disdegnano la quantità ma si accontentano di poco. Non si tratta di diffusori che senza 100 watt non si degnano neppure di suonare. Queste, anche con 20 watt (ma di qualità!!!) vanno benone. Certo, essendo diffusori di alto livello, migliore sarà l'amplificazione e più il suono riprodotto sarà raffinato e dinamico.
È stata una prova lunga ed articolata, per via delle numerose possibilità operative offerte dalle Polk Audio RT 2000i, però mi sono divertito (e questo non sempre succede) e sono stato ben felice di ricredermi sui pregiudizi verso diffusori che a prima vista sembravano pensati solo per l'Home Theater.
Queste RT 2000i, per poco più di 4 milioni, vi offrono una qualità sonora di livello "audiophile" ed una flessibilità operativa senza eguali. Nel "pacchetto" sono inclusi due subwoofers attivi dalle performances eccellenti, che sanno anche essere discreti quando necessario (e, in ogni caso, il controllo di livello è sempre a portata di mano), due torri da pavimento rifinite impeccabilmente in vero legno, capaci di adattarsi a qualunque situazione si presenti loro: ambiente piccolo, grande, HiFi, Home Theater...il tutto al prezzo di un minidiffusore di lusso.
Aggiungiamoci anche una garanzia della Casa Madre per 5 anni sul diffusore e di 3 anni sugli amplificatori interni e così completiamo il quadro. Il distributore italiano ci regala una ulteriore garanzia "soddisfatti o rimborsati" valevole 30 giorni (!!!).
La pubblicità Polk Audio recita "Vero legno al prezzo della plastica".
Io direi invece Vera HiFi Audiophile a prezzi consumer.
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