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Prodotto: Vera Fi Scout
Costruttore:
Vera-Fi Audio/XSA Labs - USA
Prezzo: $299 / coppia con finitura in palissandro
Recensore: M.L. Gneier - TNT USA
Recensito: aprile 2024
Ammetto che se non fosse stato per gli straordinari XSA Labs Vanguard, non avrei avuto molto interesse per gli Scout. E' stato il loro pedigree a suscitare il mio interesse verso quello che deve essere considerato un progetto molto modesto. Prima di addentrarmi nella recensione, lasciatemi fare un appunto. Inizialmente avevo pensato che questo modello di diffusore si chiamasse XSA Scout e avevo capito che l'XSA Vanguard è fosse prodotto da XSA Labs. Pertanto avevo pensato che questo diffusore in prova si chiamasse Scout e che anche questo fosse un prodotto XSA. In realtà sembra che lo Scout sia formalmente chiamato Vanguard Scout ma sia di fatto un prodotto di Vera-Fi Audio LLC. Di fronte a tutto questo rimango perplesso. Posso capire perché XSA/Vera-Fi vorrebbero associare in modo informale questi diffusori al nome Vanguard, ma il risultato è piuttosto confuso.
Ciò che non lascia adito a confusione è lo stesso Scout. è un monitor semplice e relativamente piccolo a due vie con porta reflex posteriore. Anche se sicuramente molti lo faranno, non lo definirei un mini-monitor. Lo Scout è in realtà piuttosto robusto e più profondo del suo parente più costoso (cugino? fratello?) Vanguard. Gli Scout sono belli con un'impressionante impiallacciatura in palissandro che copre tutti i lati. Una nota interessante è la sensibilità nominale di 84,5 dB. Si tratta di una sensibilità significativamente bassa per un diffusore dinamico e, unita all'impedenza nominale di 8 ohm dello Scout, mi pare che influenzino alcuni aspetti delle prestazioni dell'altoparlante in ambiente. Per inciso, sono costernato dal modo in cui le parole sensibilità ed efficienza vengono usate in modo intercambiabile in molte recensioni contemporanee. Sono cose molto diverse e incoraggio i lettori a ricercare entrambi i termini per imparare da soli. Pochi minuti di lettura potrebbero aiutare a sapere di più su questi argomenti rispetto ad alcuni revisori.
Una volta finito di osservare quanto fossero belli, sono riuscito ad appollaiarli in cima ai miei supporti Sound Anchors da 24 pollici. Per inciso, qualche mese fa un collega in visita mi ha chiesto informazioni su questi vecchi stand. Li ho fatti realizzare su misura da Bob Worzalla di Sound Anchors molti, molti anni fa. La loro particolarità è che i quattro tubi che li costituiscono mi sono stati consegnati vuoti. Questo mi permette di riempire i tubi con la mia miscela, che consiste in pochi centimetri di sabbia da spiaggia, una barriera di mylar da 4mm e uno strato di pallini di piombo n. 9, un altro strato di sabbia da spiaggia, alternato con altri pallini di piombo fino a riempirli. Un Tweak? Certo, ma è uno che ha funzionato per me ormai da molto tempo e con dozzine di altoparlanti che ho recensito. A proposito, non posso sapere come funzionerebbero i moderni pallini d'acciaio. Potrebbero creare alcuni problemi di risonanza che il piombo, molto più morbido e denso, evita. In ogni caso, auguri se cercate pallini di piombo di questi tempi.
Inizio sempre ad ascoltare i diffusori a livelli di ascolto molto bassi. Ho scoperto che se un diffusore non riesce a stare dietro a piccoli cambiamenti dinamici a basso volume potrebbero esserci dei problemi quando il volume aumenta. A tali livelli, lo Scout sembrava piuttosto scialbo e incolore. Quando mi riferisco a incolore, qui mi riferisco alla loro incapacità di ricreare timbri e tonalità corretti, piuttosto che a colorazioni evidenti che potrebbero essere attribuibili a grossolane variazioni della risposta in frequenza. Poi ho alzato il volume a quello che definirei un livello moderato. La reticenza dello Scout persisteva. A questo punto ho deciso di girare leggermente gli Scout verso l'interno, in modo che dalla mia posizione di ascolto potessi a malapena vedere i pannelli interni dei diffusori. Questa disposizione viene solitamente utilizzata per la misurazione della dispersione orizzontale del diffusore. Il miglioramento ottenuto con l'aumento del volume e con l'aumento significativo della convergenza è stato minimo. Descriverei l'estremo inferiore di gamma degli Scout come pieno, soprattutto considerando le loro dimensioni, ma un po' arrotondato per i miei gusti, anche quando posizionati a più di un metro dalla parete posteriore. A orecchio, l'estensione sulle basse frequenze dello Scout cala piuttosto velocemente al di sotto dei 60 o 70 Hz. Questo è più o meno quello che mi aspettavo da un Bass Reflex di queste dimensioni. Lo sbocco posteriore degli Scout rende necessario allontanarli dalla parete posteriore, quindi assicuratevi di tenerlo a mente se prevedete di usarli in una piccola stanza.
All'inizio non sono riuscito a sentire alcun punto in comune tra la presentazione dello Scout e quella del Vanguard, soprattutto per quanto riguarda le frequenze medie e alte. Laddove la gamma media del Vanguard si estendeva e coinvolgeva l'ascoltatore, lo Scout faceva il contrario rendendo tristemente facile annoiarsi anche con la musica preferita. Alla fine, ho potuto sentire qualcosa di simile al suono familiare delle Vanguard in quelle regioni della gamma, ma lo Scout era gravemente svantaggiato nel confronto diretto. Forse è ragionevole aspettarselo, date le differenze di prezzo tra i due? Con musica meno critica a volumi più alti gli Scout finalmente si sono aperti un po', i suoi due driver si sono integrati un po' meglio. Ma alzare ulteriormente il volume ha peggiorato nuovamente le cose. Il pacoscenico era ampio, ma poco definito. La profondità del palco era piuttosto ridotta anche con le registrazioni che so essere capaci di restituire bene quella dimensione.
Qui vorrei fermarmi un attimo e parlarvi della mia esperienza con la sensibilità dei diffusori. Sottolineo l'uso della parola esperienza poiché non ho scienza o ingegneria sulle quali fare affidamento. Ecco, i migliori diffusori (dinamici) che abbia mai ascoltato hanno una sensibilità compresa tra 87 e 89 dB. I diffusori ad alta sensibilità, per me, sono quasi sempre connotati da una grossolanità tonale e timbrica che trovo poco musicale. I diffusori molto poco sensibili, invece, tendono a sembrare ritirati. Chiedono di alzare il volume, ma quando si alza poi la loro presentazione spesso si appiattisce. Ci sono eccezioni degne di nota? Assolutamente, citerei i Celestion SL700 e i Vanguard, i parenti dal suono fantastico degli Scout. Allora, cosa succede agli umili Scout? Non lo so davvero. Sarebbe una follia considerare questi diffusori nella loro globalità e definirli cattivi. Hanno molto da offrire in termini di pedigree, semplicità del design e qualità della fattura.
So che ultimamente è diventata prassi comune effettuare smontaggi parziali nelle recensioni, per dare un'occhiata a cosa c'è dentro. Vorrei dare un modesto consiglio su questa pratica, soprattutto per quanto riguarda i prodotti economici come gli Scout. Per favore, resistete alla tentazione di rimuovere i driver, a meno che non abbiate una buona ragione. La qualità dell'assemblaggio degli Scout è semplicemente eccellente, ma anche il semplice atto di rimuovere con attenzione le viti del driver rimuove un po' di materiale dal pannello frontale di MDF. Le viti non stringeranno mai più così saldamente come la prima volta che sono state fissate. Ciò è particolarmente vero con un diffusore (come lo Scout) in cui il woofer è montato senza guarnizione. Non è poi così difficile stringere eccessivamente le viti e deformare i bordi del cestello. Lasciateli stare. Se tutto va bene, non c'è niente da vedere all'interno che non si sia già visto centinaia di volte. Nel caso degli Scout, tutto ciò che verrà offerto alla vista sarà una generosa quantità di espanso e driver dall'aspetto molto convenzionale collegati con connettori Fast On. Mentre guardavo dentro, ho notato che il cestello del woofer è realizzato in metallo stampato piuttosto sottile. Sto correlando questo fatto al modo in cui suonano gli Scout? No. Faccio solo notare un compromesso ovvio e comprensibile che è stato fatto nella progettazione dello Scout.
Torniamo al suono degli Scout. Dopo molte ore di ascolto direi che suona meglio a livelli moderati e durante la riproduzione di musica non acustica (leggi: comune pop). Gli Scout con la musica acustica (e la voce) hanno presentato sempre un certo velo in entrambi i sistemi in cui li ho ascoltati, anche se sono risultati fondamentalmente piacevoli. Il primo set-up è stato il mio sistema principale che uso per le recensioni, coi suddetti supporti Sound Anchor. Poi, non so esattamente perché, a un certo punto mi è venuta voglia di provare gli Scout in un set-up improvvisato sul mio desktop. Gli Scout sono finiti molto più vicini alla parete posteriore, pertanto ho usato dei tappi in schiuma che avevo a portata di mano per domare una gamma inferiore dello spettro divenuta significativamente impastata. Il bilanciamento delle frequenze medie e alte non è stato invece molto influenzato da questo posizionamento Near Field. Gli Scout sono rimasti piacevoli ma sempre poco interessanti e poco coinvolgenti. Semplicemente non mi facevano venire voglia di ascoltare più musica né mi permettevano di immergermi completamente nella musica che stavo ascoltando. Ascoltare gli Scout mi faceva sentire come un bambino a cui è caduto il cono gelato e detestavo quando ciò accadeva.
Conoscendo il lignaggio degli Scout, i miei risultati di ascolto sono particolarmente deludenti e anche un po' tristi. Mi è venuto da pensare che gli Scout suonino al meglio di quanto sia possibile per una coppia di diffusori che costano quello che costano, ma non ci credo fino in fondo. Penso che sia possibile realizzare un diffusore musicalmente coinvolgente nella fascia di prezzo degli Scout, soprattutto considerando il modello di business diretto dal produttore al consumatore. Bisognerebbe ovviamente accettare dei compromessi significativi. Un diffusore del genere probabilmente mancherebbe di dinamica, della capacità di scendere sulle basse frequenze e probabilmente di una certa raffinatezza nella presentazione. Ma ciò che dovrebbe avere è la capacità di coinvolgere gli ascoltatori e di catturare toni e timbri essenziali. Ho fatto del mio meglio per ottenere questa caratteristica dagli Scout, ma alla fine ogni mio sforzo si è rivelato vano. Sfortunatamente, non posso raccomandare questi diffusori. Non importa quanto siano belli, è sempre la musica che conta.
Ascoltate bene, ma ascoltate felici, amici miei!
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