Prodotto: TNT Convertus
Costruttore: non in vendita, progetto di autocostruzione di TNT-Audio
Costo approx.: 400.000 lire (materiale essenziale)
Recensore: Lucio Cadeddu
|
Avevo già avuto modo di ascoltare un prototipo di convertitore D/A che sarebbe dovuto essere l'attuale Convertus e l'impressione che ne ricevetti confermò le eccellenti qualità del nostro Gorgio Pozzoli quale progettista di elettroniche audio, sia a valvole che a stato solido.
Ma la svolta Convertus è stato un cambiamento radicale, attuato tramite la scelta per un approccio per certi versi rivoluzionario, ossia conversione ad oversampling 0 e zero filtraggio digitale, seguendo le teorie di Kusunoki, subito abbracciate anche da Audio Note per tutta la nuova generazione di DAC.
Approfittando di una breve vacanza di Giorgio in Sardegna, ho fatto in modo di poter provare la versione definitiva del nostro DAC a casa, col mio impianto principale. E questi sono i risultati.
Il TNT Convertus è un convertitore molto diverso da ciò che si sente normalmente e la scelta di non usare oversampling o filtraggio digitale fa sentire con decisione i suoi effetti.
Il suono del TNT Convertus è dolce, armonioso, estremamente ricco di armoniche in gamma alta, particolarmente pulito e privo di asprezze digitali. Se avete avuto mai modo di ascoltare un giradischi analogico di alto livello, avete ben presente il tipo di suono cui faccio riferimento: musicale, godibile, mai aspro o affaticante ma al tempo stesso vivido, dinamico e preciso. Ecco, questo è, in buona sintesi, il TNT Convertus: un convertitore che a fronte di una spesa di 400.000 (circa) per il materiale necessario, consente prestazioni sonore del livello di macchine commerciali intorno ai 2 milioni, il che, consentitemelo, ha dello sbalorditivo.
Ma il TNT Convertus non si limita a raggiungere tali vette di qualità elevata, fa anche qualcosa in più: offre un suono particolare, che fa dimenticare di essere all'ascolto di un CD.
Dal punto di vista dinamico offre una scansione dei ritmi musicali precisa ed inappuntabile, una sorta di pugno di ferro in guanto di velluto, potente ma non graffiante, vigoroso e plastico ma non tagliente.
Manca un po' di energia e di profondità nella prima ottava ma si tratta di un peccato veniale nell'ambito di una prestazione davvero esaltante.
A basso volume poi, conquista l'ascoltatore per la ricchezza del dettaglio e delle sfumature, e più volte è capitato di tornare in posizione d'ascolto attratto dalla magia del suono riprodotto, mentre mi ero allontanato per fare altro.
Questo è certamente merito della spropositata sezione di alimentazione (ben 3 toroidali di buone dimensioni), della componentistica utilizzata (condensatori carta e olio, Wima etc.) e della risoluzione a basso livello.
Tutto ciò si riflette anche sulla capacità di creare un realistico soundstage tridimensionale, ampio ma soprattutto profondo, quanto non lo si crederebbe, con un palcoscenico dotato di vita ed interpreti ben delineati, stabili ed a fuoco.
Una prestazione davvero entusiasmante, che non fa rimpiangere, anche su impianti di alto livello, convertitori commerciali di ben altro costo.
Nulla posso dire sulla costruzione, visto che si tratta di un progetto fai-da-te, ma non posso passare sopra il certosino lavoro di cablaggio in aria eseguito da Giorgio con perizia da vero costruttore "valvolare" d'altri tempi. Esemplare.
Una possibile lamentela è perciò legata proprio a quest'aspetto, più precisamente il fatto di non aver presentato uno schema di circuito stampato sul quale assemblare il Convertus...visto che non tutti sono così bravi a montare tutto "in aria".
Dal punto di vista sonoro rinnovo l'appunto fatto alla prestazione in gamma bassissima (prima ottava) che manca di un po' di autorità ed estensione.
Non tentate di sbizzarrirvi con la fantasia e costruite il Convertus esattamente come consigliato, si tratta di un cocktail di qualità estremamente equilibrato ed ogni cambiamento potrebbe stravolgerne le prestazioni. Non lamentatevi se poi il vostro esemplare non suona così bene come ho cercato di descrivere in questa prova.
Lo so che è troppo facile lodare un progetto della propria rivista, ma garantisco che mi sono impegnato a trovare dei difetti in questa realizzazione. L'ultima cosa che vorrei è consigliare ai nostri lettori un progetto DIY della cui validità non sono pienamente convinto al 200%.
Si, il TNT Convertus mi ha conquistato, grazie al suo suono così unico e magico, dolce ma forte, raffinato ed armonico al tempo stesso.
Forse non è il DAC ideale per tutti, non lo è certo per chi non ha sufficienti doti di autocostruttore, ma chiunque ne abbia le capacità troverà in questo DAC l'apparecchio che può costituire un DECISO upgrade del proprio lettore CD (economico, ma anche costoso) il tutto con una spesa di 400.000 lire circa. Difficile pretendere di più, a parte il solito Lucano :-)
Qui sotto gli articoli relativi al progetto Convertus:
[Parte 1] | [Parte 2] | [Parte 3] | [Parte 4]
© Copyright 2000 Lucio Cadeddu - http://www.tnt-audio.com
Come stampare questo articolo