La famigliola di cavi Furukawa ha la fama di avere un buon carattere,
facilmente riscontrabile in tutti i suoi appartenenti, indipendentemente
dalla classe sociale alla quale essi appartengono.
Conosco piuttosto bene i due cavi di potenza che vado ad esaminare, in particolare
il piccolino (FS20P) per aver fatto parte del mio impianto personale per più
di un anno. Il fratellone FS55F si differenzia per una sezione ed un ingombro
decisamente maggiori oltre che per il prezzo più che doppio (75.000/m
contro 35.000/m). I due rappresentano il gradino più alto e più
basso della famiglia Furukawa FS di cavi di potenza.
Il buon sangue non mente e così i due cavi presentano un carattere davvero molto
simile essendo dotati entrambi di un suono analitico, pulito e piuttosto veloce.
Il basso e' asciutto ed articolato ed alla pulizia della gamma media fa da contraltare
una gamma alta nitida ma allo stesso tempo piuttosto dolce e civile.
L'esborso richiesto per l'FS55F si giustifica con un basso decisamente più profondo
e drammatico, che forse risulta essere la caratteristica migliore di questo cavo.
Dal medio alto in su le differenze si fanno più sfumate e, tutto sommato,
il piccolino vince il confronto grazie ad un rapporto qualità/prezzo
decisamente favorevole ed ad un più elevato WAF (Wife Acceptance Factor).
Confrontati entrambi col mio riferimento (Next) la dolcezza in gamma alta suona come una evidente
limitazione in risposta in frequenza ed anche la velocità ne risulta
ridimensionata.
In conclusione mi sentirei di consigliare questi cavi per possessori di impianti che necessitano di una buona cura sgrassante, con bassi lunghi e poco controllati e medio alto sporco e lento. Il risultato in termini di pulizia e' assicurato ma non aspettatevi l'iperdefinizione a lama di rasoio perchè non l'avrete. Anzi, se il vostro impianto soffre un po' di iperdefinizione i Furukawa in questione potrebbero servire all'uopo. Attenzione però a non sperare di correggere grossolani difetti timbrici con l'uso di cavi speciali. A volte la cura può rivelarsi peggiore del male stesso.
© Copyright 1996 Lucio Cadeddu