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Millennium Noise Guard Tube
[English version]
Prodotto: Millennium Noise
Guard Tube - Cilindri anti-interferenze elettromagnetiche
Costruttore: A.R.T. Audio Reference Technology
srl, via Masaccio 176, 50132 Firenze (Italia)
Prezzo: £. 120.000 (2pz x alimentazione) £. 160.000 (4pz. x
segnale)
Facciamo ancora un salto nel pregiato
catalogo di casa A.R.T. per provare questa volta un accessorio rivolto
alla protezione anti-interferenze dei nostri impianti.
Si tratta dei Millennium Noise Guard Tube, nome che più esplicito
e determinato non si può.
La costruzione
Si tratta di due serie di cilindri di
uguale lunghezza (7cm.) ma dai diametri diversi (3,5cm. e 4,5cm.) di spessore
di circa 3 mm., i più piccoli, quattro per confezione, destinati
ai cavi di segnale e i più grandi, due per confezione) ai cavi di
alimentazione.
Circa la loro costruzione posso solo immaginare che siano costituiti da
una lamina di materiale schermante indefinito, ricoperti da una sottile
guaina tessile nera bordata di materiale plastico, anch'esso nero. Per
capire bene di cosa sono fatti dovrei tagliare la tela nera che li ricopre,
ma sinceramente non credo che alla ART gradirebbero molto questa mia innocente
curiosità, perciò accontentatevi dell'esame a scatola chiusa!
A che servono e come usarli
Il loro utilizzo blocca in maniera efficace
quei flussi dispersi di energia elettromagnetica che da ogni punto di connessione
fra cavo ed apparecchio potrebbero andare a *inquinare* il segnale che
attraversa le connessioni circostanti. Per intenderci meglio diciamo che
provvedono ad impedire il moto delle interferenze VERSO L'ESTERNO,
diversamente dai Q-Rings o dai comuni anelli in ferrite, che intervengono
a schermare le emissioni EMI-RFI (Electro-Magnetic Interferences e Radio
Frequencies Interference) provenienti principalmente DALL'ESTERNO.
La *messa in opera*, come facilmente si può intuire, è la
seguente: prendere il cavo e farlo passare attraverso i due Noise Guard.
Ricollegarlo dove era, al pannello sull'apparecchio ed alla ciabatta o
al condizionatore di rete. Fatto ciò, far scivolare in posizione i nostri
bravi tubotti agli estremi, ben aderenti alla parete su cui è montata
la spina di connessione. Lo stesso procedimento vale anche per quelli di
segnale e questo è tutto, semplice e lineare. Così come per
i Q-Dampers, la A.R.T. consiglia, per i migliori
risultati, il trattamento totale di tutte le connessioni dell'impianto.
La prova di ascolto
Avendone a disposizione un set per il
segnale (4 pezzi) ed uno per l'alimentazione (2 pezzi), ho posizionato
i Millennium Noise Guard in questo modo: quelli destinati all'alimentazione
sul cavo dell'amplificatore, quelli di segnale sul cavo di interconnesione
fra ampli e cd-player. In una seconda prova ho tolto quelli dell'alimentazione
dell'amplificatore ed ho schermato l'alimentazione del gira-cd.
Non ho dovuto stentare più di tanto
per riconoscerne la benefica presenza: l'effetto da loro procurato è
da inquadrare in una sensazione di migliorata focalizzazione, millimetricamente
precisa, della scena sonora, con particolare nota di merito per la gamma
delle frequenze medioalte, quelle che interessano in primo luogo le voci.
Le ho sentite molto più *centrate* e meglio posizionate, disegnate
con maggior rilievo e con contorni più netti: la causa di questo miglioramento
credo sia da imputarsi ad una decisa ripulitura degli interspazi di silenzio
fra gli esecutori.
Altro apprezzabile segnale della loro presenza l'ho riconosciuto in occasione
di alcune esecuzioni dove i piatti della batteria, che in precedenza tendevano
a *svolazzare* qui e là in fase di *decay*, tornavano a situarsi al loro
giusto posto e la loro frizzante brillantezza si perdeva nello spazio verso
il soffitto per linee verticali, senza serpentine.
Passando alla seconda configurazione ho
notato come l'effetto tendeva a diminuire leggermente se, invece di schermare
l'alimentazione dell'amplificatore li inserivo su quella del cd.
Faccio ora una piccola digressione su un concetto di carattere generale
che sarebbe opportuno tenere sempre in mente nella lunga e laboriosa strada
per l'ottimizzazione di un impianto e che ci servirà anche per valutare
questi accessori in prova.
Data per scontata una buona partenza a livello di componenti, ci troveremo
ad operare con i nostri upgrade, su almeno 3 livelli di intervento:
- LIVELLO 1 - Miglioramenti che tendono
a supplire a carenze costruttive date da questioni di economia di scala
delle aziende (miglior selezione dei componenti, insonorizzazioni varie
ecc.)
- LIVELLO 2 - Interventi *creativi* nelle varie circuitazioni o creazione
ed uso di complementi *primari* (supporti, cavi, piedini ecc.)
- LIVELLO 3 - Interventi ed applicazioni di accessori all'estremo della
finezza che richiedono come necessaria base di partenza che tutti i punti
dei livelli precedenti siano stati adottati o almeno valutati.
Nella prima fascia possiamo ottenere risultati
a prima vista udibili e quantificabili, molto spesso con spesa molto abbordabile;
nella seconda interventi e componenti di influenza sonica quantitativamente
minore ma di importanza superiore, già nel campo delle raffinatezze. Nella
terza entriamo già nell'audio ad alta definizione e qui il guadagno di
una briciola di trasparenza o dettaglio in più può spesso e volentieri
costare uno stipendio. Da imparare a memoria, poi, la regola che dice che
quanto di più alto livello sono gli interventi, tanto più i miglioramenti
sono quantitativamente piccoli e sempre più dispendiosi.
Un esempio: con un semplice tweak di livello 1 posso, con pochissima spesa,
ripulire, estendere e stabilizzare la gamma bassa intervenendo sul cd-player.
Con un intervento di livello 2 posso donarle una grande plasticità
e definizione con qualche operazione più complicata e costosa.
Con un intervento di livello 3 posso guadagnare la migliore restituzione delle
armoniche di un contrabasso acustico ma forse dovrò acquistare o
costruire qualcosa di molto impegnativo.
Conclusione è che, appartenendo questi Millennium Noise Guard al
Livello 3 mi verrebbe un po' da ridere se vedessi impiegati su connettori
e cavi in dotazione standard di un impianto entry-level non twekkato, appena
uscito dal negozio.
Conclusioni
Difficile darne di definitive. Una per
tutte: funzionano! A dispetto di ogni scetticismo.
Se comunque deciderete di provarli o acquistarli sarà già un bel
premio sentire il loro effetto benefico: significa che, oltre ad un orecchio
molto ben educato avete anche un impianto al di sopra di ogni sospetto,
in grado di rivelare variazioni sonore anche di grado *gerarchico* molto
alto e pertanto di entità piccolissima.
Come al solito un grande ringraziamento al titolare della A.R.T. che con la consueta cortesia mi ha fornito il materiale per la prova.
© Copyright 1999 Mimmo
Cacciapaglia - http://www.tnt-audio.com
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